Archivi tag: rifiuti

Cosenza, sequestrati 40 mila metri cubi di rifiuti speciali ex Legnochimica

COSENZA – A seguito di una attivita’ di indagine del Comando Stazione Forestale di Rende, nei giorni scorsi si sono posti sotto sequestro circa 40mila metri cubi di rifiuti prodotti in passato dall’ex complesso industriale Legnochimica. Nel corso delle indagini, il personale del Corpo forestale ha potuto accertare che il titolare di un’impresa di Rende stava procedendo alla rimozione di rifiuti speciali su una vasta area in cui risultano ancora accumulati diverse migliaia di metri cubi di rifiuti formalmente provenienti dagli impianti dell’ex Legnochimica.

In realta’, a seguito dei controlli della documentazione eseguita e successivamente sulle verifiche in sito, il Corpo forestale ha accertato che i rifiuti stoccati non sono i sottoprodotti della lavorazione del legno che veniva effettuata nell’ambito dell’ex complesso industriale, bensi’ risultano essere una mescolanza di rifiuti di varia natura, classificati ai fini della normativa vigente come rifiuti speciali completamente allo stato di abbandono. Cosi’, cio’ che doveva essere un deposito temporaneo rientrante nel complesso industriale dismesso di fatto e’ diventata nel corso degli anni una rilevante discarica di rifiuti speciali. L’ipotesi di reato contestato e’ di gestione non autorizzata di rifiuti.

 

 


Cosenza: eccellenti risultati per la raccolta differenziata porta a porta

COSENZA – Il modello di raccolta differenziata denominato “porta a porta” inserito nel programma politico-amministrativo del Sindaco e nel quale l’Amministrazione Comunale di Cosenza ha sempre investito, sta dando i suoi primi buoni risultati. Recentemente il servizio è stato esteso al lato ovest della città, riportando l’ 86% di differenziata e il 14% di rifiuto non riciclabile. Oltre al progetto del sistema “porta a porta” il Comune di Cosenza ha approntato il progetto di centro del riciclo, cercando di ridurre il rifiuto non riciclabile fino  al 2-3%. Queste sono le risposte concrete di Cosenza al problema dei rifiuti.

Assessore Pugliano replica al Sindaco di Gioiatauro

L’assessore all’ambiente Franco Pugliano  interviene per dare la giusta lettura dell’avviso pubblico per la ricerca di un immobile ad uso industriale da destinare a stazione di imballaggio e stoccaggio di rifiuti indifferenziati per il successivo conferimento in impianti extranazionali.“Nell’avviso si fa presente che l’attuale sistema di smaltimento dei rifiuti conosce una situazione di estrema difficoltà (non imputabile certamente alla gestione attuale), caratterizzata dal fatto che gli impianti, inadeguatamente gestiti e scarsamente manutenuti durante la pluriennale gestione commissariale, non hanno la capacità funzionale per trattare la totalità dei rifiuti indifferenziati prodotti in Calabria, mentre le poche discariche pubbliche sono ormai prossime alla saturazione e le discariche private non sono in grado di assicurare, per tempi adeguati a quelli richiesti dai lavori di completamento del sistema impiantistico, lo smaltimento della totalità dei rifiuti prodotti”.

“La Calabria può e deve lasciarsi alle spalle l’incubo dell’emergenza rifiuti e, comprensibilmente, per farlo deve attuare la raccolta differenziata che, peraltro, è un obbligo normativo. Se l’emergenza è frutto della rassegnazione, la rinascita è frutto della convinzione, dell’impegno e del contributo di tutti i calabresi, scevri da interessi campanilistici o politici, ad esclusivo beneficio della Calabria. Questa Amministrazione regionale ci crede – conclude l’assessore all’ambiente – e si sta adoperando responsabilmente, in modo trasparente e deciso, a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini”.

Nella notte 18 roghi nella città di Cirò Marina

Crotone  – Notte di lavoro per i Vigili dl Fuoco del Comando di Crotone che, nella notte, hanno effettuato 30 interventi, 18 dei quali a Ciro’ Marina per l’incendio di rifiuti nel centro cittadino.  In Calabria l’emergenza rifiuti riguarda gran parte dei centri della regione. Numersi anche gli incendi di sterpaglie che sono stati 9 tra Crotone e Provincia. Alle ore 02.57 una squadra di Crotone e’ intervenuta in Localita’ Gabella per l’incendio di un’ autovettura.

Legambiente e la raccolta differenziata in Calabria

CATANZARO – “La Calabria viaggia sull’orlo del baratro e stenta ad imboccare la via della raccolta differenziata, l’unica vera soluzione alla questione rifiuti”. Sono queste le opinioni che Legambiente Calabria ribadisce da diverso tempo in merito alla questione rifiuti. La via di uscita è la raccolta differenziata e ciò ritrova piena conferma dai dati del Report Rifiuti pubblicato dall’Arpacal.

Una fotografia puntuale dello stato della raccolta differenziata nella regione. Secondo le rilevazioni dell’agenzia riferite al 2011, nonostante il leggero aumento della raccolta (102 mila tonnellate rispetto alle 95mila del 2010) la Calabria ha continuato a mantenere un saldo negativo, avendo complessivamente prodotto più rifiuti urbani (783mila tonnellate rispetto alle 707mila del 2010).

La differenziata è dunque ferma all’11,56%, con un calo dello 0,33% rispetto all’anno precedente, ben lontana dalla media nazionale e dagli obiettivi di legge.

“Un dato sconvolgente e sconfortante – sostiene Legambiente – riguarda l’approccio delle amministrazioni comunali alla questione: circa un terzo dei comuni calabresi, 129 su 409, non ha trasmesso all’Arpacal le informazioni richieste per realizzare il report sulla differenziata, mentre dieci comuni calabresi hanno addirittura comunicato di non aver svolto attività di raccolta. D’altro canto, anche in Calabria si va affermando il modello dei “comuni ricicloni”, con tre centri del Cosentino a finire sul podio delle amministrazioni virtuose: Saracena con il 64,04% dei rifiuti che vanno in differenziata, San Basile con il 62,60% e Bocchigliero con il 58,20%”.

Cittadini insorgono contro la discarica di Scala Coeli

SCALA COELI (COSENZA)  – Dall’alba di questa mattina alcuni manifestanti hanno messo in atto sulla statale 106 un presidio anti-discarica per impedire lo sversamento dei rifiuti a Scala Coeli. La motivazione del presidio è uno solo, la salute pubblica non si baratta.

La Rete Difesa del Territorio spiega di aver appreso dell’intenzione della ditta proprietaria della presunta discarica di Scala Coeli di approfittare del decreto d’emergenza del Presidente Giuseppe Scopelliti per forzare l’apertura della discarica. Il Governatore vorrebbe così far abbancare rifiuti in discarica senza trattamento, ossia senza il rispetto delle adeguate norme sanitarie e inoltre facendo pagare ai cittadini delle considerevoli sanzioni da parte della comunità europea.

Cavalcanti su questione rifiuti: Rende pulita perché fa la differenziata. Cosenza segua il nostro esempio

“Il mistero dei cassonetti svuotati” non è un titolo di un libro di Agatha Christie ma è quello che verrebbe da dire leggendo la missiva che il sindaco di Cosenza ha inviato al prefetto ed alla procura della repubblica richiedendo “verifiche” sul sistema di raccolta a Rende.
“Ci dispiace per il sindaco di Cosenza, ma non c’è alcun giallo da svelare, nessuna verità da scoprire – spiega il Sindaco, Vittorio Cavalcanti. A Rende le strade sono pulite, i cassonetti sono stati svuotati perchè – a DIFFERENZA di Cosenza – c’è la dif-fe-ren-zia-ta.
Perchè in due anni dall’inizio del servizio abbiamo raggiungo oltre i 60%.
Rende non ha bisogno di autodefinirsi “prima della classe”, ma forse gli amministratori di Cosenza farebbero bene a prendere esempio proprio dalla buona politica rendese. Risultati concreti, tangibili, documentabili, avvalorati dai costi che si sono ridotti in due anni e che hanno consentito anche la diminuzione della Tarsu per cittadini e aziende. ”
Se Rende oggi è pulita, è proprio perchè è sempre minore la percentuale di rifiuto indifferenziato – cioè quello che va in discarica – perchè è stato avviato un serio ed articolato piano diversificato per zone, via via adeguato e plasmato sulle esigenze dei cittadini. Così ci sono aree interessate da un sistema di porta a porta, altre in cui sono stati posizionati nuovi contenitori stradali. Ora si sta entrando nella seconda fase per cui  attraverso un sistema di lettura ottica si potrà anche sapere la quantità di rifiuto rilasciata da ogni cittadino. Inoltre,  nell’eventuale perdurare della  chiusura  della discarica di San Giovanni in Fiore il comune di Rende ha le risorse economiche e la disponibilità per portare i pochi rifiuti che produce in discarica in altri luoghi fuori regione. È stata già firmata un’ordinanza in questo senso.

“Da cittadino di Cosenza – afferma Cavalcanti – ancor prima che da sindaco chiamato in causa, mi chiedo quale sia stato l’intervento dell’amministrazione comunale di Cosenza in tema di rifiuti, oltre naturalmente ad un efficiente sistema di comunicazione pubblicitaria sui cartelloni stradali.
Probabilmente, come ha fatto notare qualcuno sul web, lo spettacolo che si vede sulle strade della città capoluogo è solo frutto di nuove tecniche di arredo urbano, magari provenienti da qualche metropoli cinese. Cassonetti vintage anni ’50 per le strade, installazioni di buste,cartoni e spazzatura che ormai sovrastano anche i portoni di casa.
C’è davvero poco altro da dire. Il comune di Cosenza sta continuando a spendere 12 milioni di euro all’anno – soldi di tutti i cittadini di cosenza- per un sistema inefficiente e che sta portando la città al collasso. Forse proprio su questo dovrebbe concentrarsi la procura della repubblica:  verificare se i soldi dei cittadini si stanno spendendo con oculatezza e correttamente, soprattutto in un momento in cui – mi dicono – il comune sia in predissesto, così come indagare per capire se queste affermazioni non siano lesive dell’immagine di una città e di un’amministrazione. “

Legambiente, per l’emergenza rifiuti bisogna abbandonare la questione discariche

CATANZARO –  Legambiente afferma che bisogna affrontare la questione rifiuti abbandonando una volta per tutte la strategia delle discariche e degli inceneritori, ancor di piu’ in Calabria, alle prese con un’emergenza che perdura da oltre un decennio.

Ancora oggi si continua a smaltire in discarica sostanzialmente la meta’ dei rifiuti urbani prodotti nel Paese, in evidente violazione della direttiva europea sul tema, esponendo l’Italia a un pesante rischio sanzioni. Nonostante le dichiarazioni di rito, una soluzione alternativa non e’ stata nemmeno presa in considerazione. E, invece, l’unica opzione praticabile e’ la leva economica: serve imporre un aumento dei costi di conferimento (ad esempio attraverso un’ecotassa regionale), e lavorare perche’ il ministero dell’Ambiente e il Parlamento aggiornino quegli strumenti normativi ormai superati dalla realta’. Solo in questo modo potremo rottamare il modello fondato sull’attivita’ delle discariche come l’abbiamo visto fino ad oggi.

Castrovillari: Il Sindaco Lo Polito interviene sui Rifiuti in Città Annunciando le prime 20 Sanzioni

CASTROVILLARI (CS) – “Nonostante si sia normalizzato il sistema di raccolta dei rifiuti che vede  la “raccolta porta a porta” per tutte le frazioni , continuano a registrarsi comportamenti scorretti da parte di alcuni.

Infatti, le campane per il vetro ed i contenitori per la raccolta di indumenti usati, insieme ai luoghi vicino le scuole,  vengono ancora  inondati  di buste di rifiuti .

L’inciviltà di alcuni danneggia l’immagine e la salubrità  dell’ambiente. A nulla sono valsi, poi,   gli inviti  a collaborare  nell’interesse generale.

Neppure la segnalazione dell’avvenuta installazione  di telecamere nei pressi  delle campane per il vetro ha dissuaso  questi incivili .

Per questa ragione  si comunica  che stanno per essere  inviate le prime  20 sanzioni  amministrative  nei confronti  di coloro che hanno  proceduto  all’illegittimo abbandono,  specificando che  l’Amministrazione comunale , d’intesa con il proprio  ufficio legale sta verificando  anche la possibilità  di procedere  penalmente  nei confronti  di coloro i quali  si sono resi responsabili dell’illecito , abbandonando i rifiuti.”

A Reggio Calabria la Pasquetta tra i rifiuti

REGGIO CALABRIA – Queste sono le condizioni in cui si presenta da un po’ di tempo lo svincolo della 106 all’altezza di San Gregorio (periferia Reggio sud). Che la città metropolitana (come del resto molti altri centri della Calabria) sia nel pieno dell’emergenza rifiuti non è certo una novità; ma adesso più che mai, al chiudersi di questo week end di festività, risalta quella che sta divenendo ormai una situazione insostenibile, destinata a peggiorare con l’imminente bella stagione, con l’aumento delle temperature e, di conseguenza, con la comparsa – nei casi migliori –  di cattivi odori  che rischiano di rendere invivibili interi quartieri.

L’emergenza sembra essere mitigata in prossimità del centro, per aggravarsi man mano che ci si sposta verso la periferia, là dove non è arrivata nemmeno la raccolta straordinaria delle scorse settimane, per la quale, tra le altre cose, i cittadini erano stati “invitati” a versare un contributo extra sulle tasse ordinarie.

g.m.r.