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Rischio sismico sul territorio, se ne discute a Polistena

POLISTENA (RC) -Il prossimo 4 marzo a Polistena presso il salone delle Feste il Lions Club Polistena Brutium terrà un service sul tema: “Rischio sismico sul territorio. Convivere col terremoto si può”. Saranno presenti il capo della Protezione civile della Calabria geologo Carlo Tansi e concluderà i lavori il Governatore del Distretto dott. Renato Rivieccio.

Serrastretta, approvati gli studi per il rischio sismico

SERRASTRETTA (CZ) – Il Consiglio Comunale di Serrastretta ha approvato gli studi definitivi di Microzonazione Sismica (MS) di 1° livello ed analisi della Condizione Limite per l’Emergenza (CLE) relativi al territorio comunale. «Con questi studi, – ha esordito il sindaco Felice M. Molinaro – il Comune di Serrastretta si è dotato di strumenti conoscitivi riguardo il rischio sismico, che assumono ancora più rilevanza in questo momento che vede il centro Italia sotto l’assedio dei terremoti, e che ci fa rendere conto di come siamo tutti esposti a questi eventi e di quanto sia importante la prevenzione». Gli studi di Microzonazione Sismica ed analisi della Condizione Limite per l’Emergenza rientrano tra gli interventi di prevenzione sismica che la normativa nazionale sta promuovendo ed attraverso i quali è possibile individuare e caratterizzare le zone stabili, le zone stabili suscettibili di amplificazione locale e le zone soggette a instabilità, con l’obiettivo di razionalizzare la conoscenza sulle alterazioni che lo scuotimento sismico può subire in superficie, restituendo informazioni utili per il governo del territorio, per la progettazione, per la pianificazione, per l’emergenza e per la ricostruzione post sisma. «Il Comune di Serrastretta, insieme al Comune di Fabrizia, è stato il primo Comune calabrese che ha avuto validati dalla competente Commissione Tecnica Nazionale della Protezione Civile, nella seduta del 20 luglio 2016, gli studi di Microzonazione Sismica di 1° livello ed analisi della Condizione Limite per l’Emergenza, finanziati nell’ambito dell’OPCM 4007/2012. Desidero ringraziare – ha aggiunto il primo cittadino – i professionisti incaricati dott. Geol. Lorenzo Scicchitano ed ing. Giuseppe Stefanucci che hanno redatto gli studi, nel pieno rispetto delle specifiche Tecniche Regionali e degli Indirizzi e criteri per gli Studi MS ed in conformità agli standard di rappresentazione ed archiviazione informatica imposti. E’ necessario ed urgente – conclude il primo cittadino – superare la cultura dell’emergenza e lavorare sulla prevenzione, per riuscire ad arginare i danni causati dagli eventi sismici. Serrastretta vuole mettere in campo ogni possibile strumento utile alla salvaguardia del territorio e alla protezione dei cittadini».

Bandi per la prevenzione del rischio sismico, Oliverio incontra i sindaci

CATANZARO – Il Presidente della Regione Mario Oliverio ha incontrato stamani, nella Cittadella regionale, numerosi sindaci calabresi per illustrare i nuovi bandi legati alla prevenzione del rischio sismico. All’incontro – informa una nota dell’Ufficio stampa della giunta regionale – erano presenti anche l’Assessore alle Infrastrattture Roberto Musmanno e l’Assessore al Sistema della Logistica Francesco Russo. I tre bandi, da oggi in pubblicazione sul sito della Regione, riguardano gli interventi su edifici scolastici, strategici e privati, per un ammontare complessivo di risorse pari a cinquanta milioni di euro. «Le prossime finanziarie del governo – ha dichiarato il Presidente Oliverio – daranno certamente risorse aggiuntive a questo tipo di interventi di cui la Calabria ha forte bisogno. Nel complesso contiamo di ottenere circa 400 milioni di euro, oltre alle risorse del Por. Ma il problema che abbiamo ora è di metterci all’opera per non farci trovare impreparati. Stiamo affrontando il problema, fondamentale per l’utilizzo delle risorse, derivante dalla progettazione di questi interventi da parte dei comuni, perché in passato abbiamo riscontrato un grave limite in questo senso che ha fatto perdere importanti opportunità. Bisogna anche dare una forte accelerata ai Piani di Protezione in quanto nei prossimi quattro mesi dobbiamo essere in grado di superare i ritardi attuali. Non possiamo permetterci, viste le condizioni di rischio che ha il nostro territorio, di non rispettare questa tabella di marcia. A questo legheremo delle condizionalità per l’accesso alle risorse, come leva sulla quale agire, affinchè non prevalgano pigrizie ma si possano recuperare, insieme, i ritardi accumulati nel corso degli anni». Il Presidente Oliverio ha anche parlato dell’importanza di riqualificare il territorio calabrese: «Quando noi parliamo di consumo zero del nostro suolo non vogliamo deprimere l’economia ma pensiamo, piuttosto, che lo sviluppo sostenibile, alimenatto dalla riqualificazione e dal recupero, invece che dal consumo, sia un dovere imprenscindibile a cui siamo chiamati tutti. Per questo deve crescere una cultura diffusa tra gli amministratori ed i cittadini e un rapporto diverso con il proprio territorio. È una sfida culturale prima ancora che di carattere economico e di interventi strutturali. Dobbiamo agire con più determinazione e più coraggio perché quando non si assumono condotte coerenti c’è sempre qualcuno che paga il conto. Lavoriamo insieme per utilizzare bene le risorse sull’adeguamento sismico e la sistemazione idrogeologica e dare risposte di sicurezza al territorio».

Cosenza, presentata la Carta Sismotettonica e della Franosità della Valle del Crati

COSENZA – Ieri pomeriggio presso la Sala degli Specchi del Palazzo della Provincia di Cosenza si è svolta la presentazione della Carta Sismotettonica e della Franosità della Valle del Fiume Crati. Insieme al Presidente Di Natale, erano presenti il Governatore Mario Oliverio, e il Dirigente della Protezione Civile calabrese Carlo Tansi. Un incontro importante, tanto più urgente in seguito agli eventi degli ultimi mesi. Occorre, secondo il Presidente della Provincia Di Natale, dare risposte ai Sindaci dei Comuni e ai cittadini: «Proprio questo supporto la Provincia da adesso in poi vuole offrire e, soprattutto, si impegna a fare sicurezza sulle strade e nelle scuole con i residui dei mutui, dopo un’attenta ricognizione delle risorse». Il dottor Pietro Mari, coordinatore delle attività di aggiornamento del Programma di Previsione e Prevenzione e del Piano di emergenza della Provincia di Cosenza, ha illustrato come la Carta metta in evidenza la stretta correlazione fra rischio sismico e frane, perché «non vi è frana sul territorio della Valle del Crati che non sia stata interessata da movimenti tettonici, per cui è assolutamente necessario che di essa si tenga conto nei Piani comunali e di Protezione Civile». Molto amaro il tono della relazione del dottor Carlo Tansi che ha spiegato come in Calabria la questione presenti un «quadro desolante», con solo il cinquantaquattro per cento dei Comuni dotato di un piano di emergenza; ma fra questi, soltanto nove Comuni su quattrocentonove hanno aggiornato il piano stesso. L’invito di Tansi ai Sindaci è di fornire alla Protezione Civile il quadro delle aree individuate per i soccorsi, perché il loro contributo è fondamentale. Inoltre, cha annunciato che «la Regione Calabria sta lavorando sulla pubblicazione di un’App gratuita, dalla quale scaricare i Piani di Emergenza dei Comuni».

I lavori sono stati conclusi dal Governatore della Calabria, Mario Oliverio, che sottolineato ancora una volta il pericolo che corre una terra come la Calabria, ad elevato rischio sismico, invitando gli amministratori a superare definitivamente quella cultura «scopre i problemi solo quando accadono i disastri». Inoltre, ha proseguito Oliverio, «la Regione ha sottoscritto con il Governo il Patto per la Calabria, al cui interno ben il 40 per cento delle risorse è allocato sul rischio sismico e idrogeologico; è stata inoltre costituita l’unità per i rischi, che lavora con l’apporto dell’Unical e del CNR; sono stati approvati il Quadro Territoriale di Riferimento (QTR) e la nuova legge urbanistica, con previsione di consumo zero di suolo. Una scelta precisa, dunque, rispetto alla quale i Comuni che non dovessero mettersi in regola avranno una clausola negativa per l’accesso alle risorse. Si apre un cantiere di lavoro enorme per le professioni, legato alla mitigazione dei rischi e al recupero dell’esistente. Ci sono risorse consistenti per la prevenzione, che considero la più grande opera pubblica del secolo».

A conclusione dei lavori, tutti i presenti hanno ricevuto una copia della Carta sismotettonica.

Protezione Civile, Tansi: primi in Italia per prevenzione del rischio sismico

CATANZARO – «In una recente intervista sul Corriere della Sera, il Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, Fabrizio Curcio, ha evidenziato che la Regione Calabria risulta la prima in Italia ad aver approvato la pianificazione regionale di emergenza nell’ambito del “Piano nazionale di soccorso per il Rischio Sismico” di cui alla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 gennaio 2014, elogiando pertanto la Protezione Civile Regionale per gli sforzi compiuti, in poco tempo, in termini di prevenzione del rischio sismico». Lo afferma il dirigente della Protezione civile regionale, Carlo Tansi. «Le parole del Capo Dipartimento – aggiunge – rappresentano ovviamente motivo di orgoglio per l’importante risultato raggiunto, concretizzatosi con l’approvazione del “Programma Regionale di Soccorso per il Rischio Sismico”; risultato ottenuto per altro utilizzando risorse tecniche e professionali interne e senza alcun aggravio di costi. Tali dichiarazioni, al tempo stesso, ci incoraggiano e ci stimolano a proseguire sulla Tansistrada intrapresa, consapevoli che solo un’adeguata attività di prevenzione può contribuire a mitigare gli effetti di una, purtroppo più che eventuale, grave emergenza sismica che potrebbe colpire in futuro la nostra Regione. La storia sismica della Calabria ci racconta dei fortissimi terremoti che hanno interessato in passato diverse zone del territorio regionale e ci dà la misura dell’elevato grado di esposizione che, come oramai unanimemente riconosciuto dalla comunità scientifica, fa della Calabria la regione a più elevata pericolosità sismica dell’intera area geografica del Mediterraneo. Per tali motivi – prosegue Tansi – la protezione Civile Regionale, pur adempiendo tra mille difficoltà ai propri compiti d’istituto in ordine alla gestione delle innumerevoli emergenze idrogeologiche che affliggono il nostro territorio, sta intensificando gli sforzi nell’ambito della prevenzione del rischio sismico puntando in particolare su due specifiche attività: il censimento del grado di vulnerabilità degli edifici pubblici, con particolare riferimento agli edifici scolastici. Il corretto utilizzo dei fondi destinati all’adeguamento sismico delle strutture non può prescindere da una conoscenza dettagliata dello stato di vulnerabilità delle stesse anche e soprattutto al fine di utilizzare opportuni criteri di priorità nella gestione delle limitate risorse. La tragedia di San Giuliano di Puglia del 2002 ci ricorda poi quanto sia importante garantire la sicurezza sismica delle scuole, dove i nostri figli passano gran parte del loro tempo. Il monitoraggio della redazione e dell’aggiornamento dei Piani di Protezione civile comunali. Una recente ricognizione ha evidenziato che ad oggi, solo poco più della metà dei comuni Calabresi, ha approvato e aggiornato il Piano di Protezione Civile Comunale; e questo nonostante tutti gli sforzi fatti in passato, anche in termini di sostegno economico, per stimolare questo fondamentale adempimento. Il piano di protezione Civile Comunale rappresenta il principale presidio di prevenzione per i cittadini, soprattutto in ordine al rischio sismico. Occorre dunque operare in questo senso una adeguata inversione di tendenza. Evitando – conclude – inutili e dannosi allarmismi, dobbiamo però avere tutti la consapevolezza che la pericolosità sismica della Calabria deve rappresentare la nostra principale causa di preoccupazione e che, allo stato, non abbiamo altra risorsa di protezione disponibile se non l’attuazione di una adeguata politica di prevenzione. Il terremoto è un fenomeno naturale che non uccide. Ad uccidere sono le costruzioni dell’uomo che crollano se non costruite adeguatamente e dunque se non in grado di sopportare gli scuotimenti attesi».

Progetto “MaSSimo”: installate stazioni sismiche per attività di monitoraggio a Cosenza

assessore fresca con i tecnici istituto di geofisicaCOSENZA – “MASSiMo”  è un Progetto di ricerca predisposto dal Centro Nazionale Terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma per il monitoraggio in area sismica di sistemi monumentali. Tra i siti calabresi dove sono state installate alcune stazioni sismiche per l’avvio delle attività di monitoraggio c’è il Complesso Monastico di Sant’Agostino a Cosenza, sede del Museo dei Brettii e degli Enotri. A dare l’annuncio dell’avvio del progetto “MASSiMo” è l’Assessore alla riqualificazione fisica della città attraverso le opere pubbliche, Giulia Fresca. “Il progetto – spiega l’Assessore Fresca – si propone di fornire alle istituzioni locali competenti le linee guida necessarie per la mitigazione del rischio sismico e il monitoraggio dello stato di conservazione dei beni architettonici. A ciò si aggiunge la rinnovata collaborazione tra l’amministrazione Comunale di Cosenza e il Dipartimento di Fisica dell’Università della Calabria che, grazie al progetto, offrirà a quaranta giovani laureati la possibilità di accedere gratuitamente a un corso di alta formazione e perfezionamento professionale per operatore esperto nella gestione di sistemi innovativi di monitoraggio strutturale per il mantenimento dei beni monumentali in area sismica. Ciò consentirà – sottolinea ancora l’Assessore Fresca- di formare figure professionali in grado di rispondere alle nuove esigenze di aziende e amministrazioni pubbliche nell’ambito della gestione dei processi di controllo, verifica e di monitoraggio.” A fornire il dettaglio tecnico del progetto dell’Istituto Nazionale di Geofisica è il Responsabile del Servizio Infrastrutture e Sicurezza del Centro Nazionale Terremoti dello stesso Istituto, Luciano Mondiali. “La rete di sensori installata al Museo dei Brettii e degli Enotri, collegati in tempo reale al centro acquisizione dati di Roma (una sala operativa h24 tutti i giorni dell’anno) resterà attiva – spiega Mondiali – per circa due mesi, durante i quali effettuerà rilevamenti e registrazioni. Al termine dei due mesi, rimarranno in funzione quattro stazioni, una per piano, che andranno a integrare quelle già posizionate e in funzione per il completamento della rete sismica cittadina predisposta nell’ambito del progetto di ricerca. Le stazioni trasmetteranno continuamente, alla sede di Roma, un segnale proporzionale al movimento del terreno.