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Omicidi Lanzino e Carbone, assolto Franco Sansone

CATANZARO- È stato assolto dalla Corte di appello di Catanzaro, Franco Sansone, il pastore di Cerisano accusato di aver seviziato e ucciso Roberta Lanzino il 26 luglio del 1988 a Falconara Albanese. Per lui e per il padre Alfredo Sansone, il pm aveva chiesto la condanna all’ergastolo per l’omicidio di Luigi Carbone  ritenuto coautore del delitto di Roberta . Insieme ai due, nel processo di primo grado risultava tra gli imputati il fratello di Franco, Remo Sansone, assolto dalla Corte d’Assise di Cosenza . A distanza di quasi trent’anni , i due omicidi, Lanzino e Carbone, sono casi irrisolti. Erano stati inizialmente accusati del delitto i cugini Frangella, poi scagionati. Il caso fu riaperto dopo che l’ex boss cosentino, Franco Pino, disse di aver appreso in carcere indiscrezioni sul coinvolgimento dei Sansone nella vicenda. I rilievi sul Dna hanno poi smentito la versione dei fatti.

Contro la violenza sulle donne: la lettera aperta del centro Lanzino

violenza donneRiceviamo e pubblichiamo integralmente:

“Gent.me e Gent.mi on.li

intendiamo con questa lettera/appello rendere pubbliche alcune fondamentali raccomandazioni perché possiate tenerne in debito conto nell’ attuazione del Piano contro la violenza alle donne che, in applicazione delle disposizione nazionali ed internazionali, nelle sedi deputate, l’amministrazione regionale si sta accingendo a mettere in campo. Come riconosciuto nelle stesse premesse del Piano Nazionale, i centri antiviolenza che nascono e si riconoscono nel movimento politico delle donne hanno contribuito in modo determinante a far emergere e a dare visibilità al problema della violenza maschile sulle donne, e a tracciare una metodologia di intervento il cui valore è riconosciuto a livello transazionale. Metodologia che è innanzitutto una modalità di relazione da donna a donna, fondata: sulla consapevolezza che la libertà di ciascuna ci riguarda tutte; sul riconoscimento di una comunanza di problematiche con chi si trova in uno stato di temporanea difficoltà a causa della violenza; sull’importanza di sostenere ciascuna nelle sue scelte. Le azioni politiche per il contrasto alla violenza degli uomini sulle donne, in ambito domestico e più in generale nella sfera delle relazioni uomo/donna, non possono prescindere dal sapere che questi luoghi hanno elaborato, un sapere fondato sulla relazione individuata e applicata attraverso la metodologia dell’accoglienza; un sapere che ha contribuito a delineare i contorni quantitativi e qualitativi delle violenze maschili contro le donne, attraverso un’attività sistematica di raccolta dati fondata sulle esperienze delle donne accolte, iniziata quando ancora nessun soggetto istituzionale ne ammetteva l’esistenza. Ecco perché chiediamo con forza che la Regione Calabria nel definire i criteri per l’individuazione dei centri antiviolenza e delle case rifugio si rifaccia a quanto asserito nella Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica adottata ad Istanbul, e a quanto sancito dalla legge 119/2013 e nella Convenzione di Istanbul. Competenze specifiche, metodologia adeguata, disponibilità di personale formato sulla violenza di genere, cinque anni di esperienza certificata nel settore siano dunque prerequisiti imprescindibili per fare insieme del piano della Regione Calabria contro la violenza alle donne un primo buon esempio di politica di genere, condivisa e partecipata”.

1° motoraduno “Su due ruote per Roberta”

COSENZA – La Fondazione Roberta Lanzino di Rende e il Coordinamento Libera Cosenza organizzano il 1° motoraduno “Su due ruote per Roberta” a 25 anni dalla scomparsa di Roberta Lanzino.

Il raduno si terrà venerdì 26 luglio, a partire dalle ore 17.30 presso il Motor England, in Via Milano, n. 28, a Castrolibero.

Alle 18.00 è prevista la partenza e il corteo attraverserà Cosenza e Rende. Alle 19.00 si terrà una Messa per Roberta, presso la Chiesa Sant’Antonio di Padova, a Commenda di Rende e alle 21.00 si svolgerà un incontro testimonianza con i genitori di Roberta presso il salone conferenze de La Casa di Roberta in Via Verdi, a Rende.

incontro e Spettacolo di Danza Contro la Violenza sulle Donne e sui Minori Dedicato a Roberta Lanzino

ALTOMONTE (CS) – Nell’ambito del saggio di fine anno organizzato presso il Teatro “Costantino Belluscio”, dal “Centro danza Paganini” diretto dalla direttrice artistica  Brunilda Lato, si svolgerà lo spettacolo coreografico in collaborazione con la Fondazione “Roberata Lanzino” Onlus – nata  per volontà della famiglia Lanzino, dopo l’assassinio per stupro della figlia  Roberta. Lo spettacolo di danza ispirato alla “Lotta contro la violenza sulle donne” sarà eseguito il mercoledì 26 GIUGNO nella meravigliosa cornice del Teatro di Altomonte, in prossimità della ricorrenza del 25° anniversario della tragica morte della diciannovenne fanciulla, avvenuta il 26-luglio 1988.

Sotto la direzione coreografica di Brunilde Lato (direttrice artistica del Festival Della Danza e coreografa del Centro danza Paganini”) e   Mirko Giordano, la ballerina altomontese Francesca  Iannuzzi eseguirà il suo passo di “addio” in danza moderna, dedicando la performance a Roberta Lanzino, studentessa dello stesso Liceo frequentato da Francesca.

La manifestazione sarà preceduta da un incontro-dibattito alle ore 18.00 presso la Sala Consiliare del Comune di Altomonte sul tema: “Femminicidio – basta alla violenza”. L’incontro vedrà la partecipazione del Sindaco di Altomonte Gianpietro Coppola, del sindaco di Cassano allo Ionio Gianni Papasso e dell’avvocato Ornella Nucci. Inoltre, sarà presente la signora Matilde Spadafora (madre della compianta Roberta). Modera la giornalista Marisa Fallico.