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Amantea, Rocco Riccelli al Peperoncino Jazz Festival

 ROCCO RICCELLI - 26 agosto - AmanteaAMANTEA (CS) – L’idea del direttore artistico del Peperoncino Jazz Festival, Sergio Gimigliano, di rendere quest’anno l’importante cittadina tirrenica teatro di una ricca “tre giorni” a ingresso libero all’insegna dei tributi ai grandi del passato, itinerante nelle location più rappresentative del suo territorio comunale, si sta dimostrando vincente. Dopo la travolgente inaugurazione affidata al poliedrico Gianluca Guidi che ha proposto il suo personalissimo omaggio all’indimenticabile “The Voice” Frank Sinatra e dopo le note di Thelonious Monk fatte rivivere dal talentuoso pianista lametino Egidio Ventura nella splendida cornice del chiostro di San Bernardino, domani, 26 agosto alle ore 22:00, per l’ultima delle tre tappe nepetine del PJF 2015, nella nuovissima Piazza San Francesco, a Campora San Giovanni, sarà la volta del tributo a un altro personaggio fondamentale della storia del jazz: il trombettista Chet Baker, a firma di Rocco Riccelli.

Classe 1958, Rocco Riccelli è il trombettista più attivo della scena jazzistica calabrese e vanta importanti collaborazioni con artisti prestigiosi del calibro di Stefano Di Battista, Daniele Scannapieco, Salvatore Buonafede, Paolo Fresu, Mederic Collignon. Per la seconda volta in veste da leader al PJF, proporrà un tributo all’indimenticabile trombettista statunitense, considerato, all’interno del panorama jazzistico ma non solo, uno dei più influenti, innovativi e originali musicisti del XXchet-baker secolo. Riccelli, a capo di un super quartetto composto dal pianista Fabio Guagliardi, dal contrabbassista Filippo Scicchitano e dal batterista Sandro Benincasa si esibirà tracciando un percorso cronologico, che aiuterà a capire e apprezzare al meglio la grande produzione artistica di “Chet” tramite alcuni brani “manifesto” degli stili affrontati e sperimentati dal Maestro, cercando di emulare il sound “Bakeriano”, pur sempre mantenendo la propria originalità in arrangiamenti e improvvisazioni. Il denominatore comune di questo progetto è, dunque, l’immenso amore per la musica del grande trombettista e cantante Chet Baker; le sue registrazioni, portando al successo brani quali “My Funny Valentine”, “You don’t love what love is” e “Let’s Get Lost”, hanno segnato in modo indelebile la crescita
musicale di molti musicisti e “To Chet” (questo il titolo del progetto) vuole essere l’omaggio a un grande Maestro e proporre un viaggio all’interno del suo mondo musicale, alla ricerca di quella magia che il musicista bello e dannato, come nessun altro, riusciva sempre a creare intorno a sé.