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Non paga mantenimento a ex moglie e figli, deferito

ROSE (CS) – Nella giornata di ieri, i militari della Stazione Carabinieri di Rose hanno deferito in stato di libertà un 43enne di Rose, per il reato di “Violazione degli obblighi di assistenza familiare”. Come accertato dai militari,l’uomo infatti, dopo essersi separato dalla moglie, da tempo da tempo aveva omesso di versare l’assegno di mantenimento alla donna, lasciando la stessa e le due figlie minori in stato di indigenza.

Lascia abitazione senza acqua, deferito

ROSE (CS) – Nella giornata di ieri, i militari della Stazione Carabinieri di Rose hanno deferito in stato di libertà, un 58enne di Rose per il reato di “Esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose”. I militari hanno infatti accertato che a metà del mese di novembre 2016, l’uomo, dapprima installava una scheda elettronica per la gestione dell’autoclave presso l’abitazione di una 42enne di Rose e successivamente, a seguito della mancata riscossione dell’importo relativo i lavori eseguiti, sradicava con la forza il componente precedentemente installato, lasciando l’abitazione della donna – in cui vivono due figlie minorenni – senza acqua.

Rose, denunciato un trentenne per percosse e minacce

carabinieriROSE (CS) – Nella serata di ieri  a Rose, i militari della Stazione Carabinieri al termine degli accertamenti, deferivano in stato di libertà, un 33enne catanese per il reato di percosse e minacce. I militari operanti accertavano che l’uomo, nella mattinata del 3 novembre , in Rose  nei pressi di un bar del centro, per futili motivi, dapprima colpiva con schiaffi e pugni, la vittima, un 60enne di Rose , facendolo cadere a terra e, successivamente, lo minacciava di sparargli alle gambe

Rose, enunciato un uomo per lesioni personali colpose

carabinieriROSE (CS) – Il 29 novembre in Rose , i militari, al termine degli accertamenti, deferivano in stato di libertà, un 30enne cosentino,per lesioni personali colpose. I militari accertavano che nel corso di lavori di disboscamento in area privata, uno degli operai alle dipendenze della ditta di proprietà del denunciato, rimaneva schiacciato a seguito della caduta di un albero. L’uomo veniva trasportato in elisoccorso presso l’ospedale civile dell’Annunziata di Cosenza, ove tuttora ricoverato, con prognosi riservata. Le successive verifiche effettuate dai militari operanti, unitamente a personale dell’ASP di Cosenza, consentivano di appurare responsabilità a carico del titolare della ditta poiché, in qualità di responsabile protezione e prevenzione dell’azienda, non aveva vigilato sul rispetto delle normative in materia di sicurezza sul lavoro.

Non gli rinnova il contratto d’affitto, giovane minaccia padrone di casa

RENDE (CS) – Ieri pomeriggio i carabinieri di Rose hanno deferito in stato di libertà un 25enne cosentino per violazione di domicilio e minaccia. I militari hanno infatti accertato che il giovane, ricevuta la notizia che il proprietario dell’immobile in cui è in affitto era intenzionato a non rinnovargli il contratto di locazione, si è introdotto con la forza nell’abitazione del padrone di casa minacciandolo di bruciargli l’abitazione in caso di mancato rinnovo del contratto. (Foto di repertorio).

Ladri di castagne arrestati dai carabinieri

ROSE (CS) – Sorpresi a rubare castagne e bloccati dai carabinieri, finiscono agli arresti domiciliari. Si tratta di sei persone di nazionalità rumena di età, nello specifico di un 23enne, un 46enne, un 37enne, un 38enne, una 19enne e una 34enne arrestati in flagranza per il reato di rapina impropria in concorso. Con loro anche un minorenne di 16 anni, anch’egli di nazionalità rumena, deferito all’autorità giudiziaria ed affidato ai genitori. L’episodio si è verificato nelle campagne di Rose, in contrada Querceto, in un terreno di proprietà di una 65enne. I ladri di castagne, scoperti dalla donna, prima hanno minacciato ed insultato l’anziana, poi si sono dati alla fuga, spingendo violentemente la malcapitata, che cadeva rovinosamente al suolo riportando ferite al corpo giudicate guaribili in 10 giorni dai medici dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza. I militari dell’aliquota radiomobile di Rende e della stazione di Rose, allertati dalla centrale operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza, dopo una breve ricerca, intercettavano e bloccavano i malfattori poco distanti dal luogo del furto, mentre cercavano di dileguarsi, a forte velocità, a bordo di un furgone poi sottoposto a sequestro. Le indagini sono dirette dal Sostituto Procuratore di turno della Procura della Repubblica di Cosenza, Giuseppe Cava, e personalmente coordinate dal Procuratore Capo Mario Spagnuolo.

Aveva alterato armi giocattolo, denunciato

RENDE(CS) – I carabinieri di Rose hanno deferito in stato di libertà un 34enne cosentino per il reato di “alterazione di arma giocattolo poiché priva di tappo rosso”. Ieri notte i militari, nel corso di servizi di controllo del territorio a Rende, sottoponevano l’uomo a perquisizione personale e veicolare rinvenendo, all’interno del vano porta oggetti del veicolo, una pistola semiautomatica priva del tappo rosso. Inoltre, sempre all’interno dell’abitacolo, sono stati trovati 6 grammi di marijuana.

Ritrovato senza vita l’uomo di Rose scomparso il 19 luglio

Bruno-Gencarelli-2COSENZA – Si sarebbe suicidato Bruno Gencarelli, l’uomo originario di Rose, di cui non si avevano più notizie dalla sera del 19 luglio quando, a bordo della sua Fiat Panda nera si era recato in Sila ad accudire alcuni animali di sua proprietà. Il suo corpo è stato rinvenuto dai carabinieri della stazione di Rose all’interno del veicolo in contrada Donna Rumi di Rose. Secondo quanto si è appreso Gencarelli aveva una corda intorno al collo e nell’abitacolo sarebbe stata rinvenuta anche una bombola di gas. Nelle ricerche, oltre alle forze dell’ordine, erano state impiegate anche diverse unità della Protezione Civile. Nel primo pomeriggio di questo afoso sabato 23 luglio la vicenda è giunta al suo triste epilogo. (La foto in evidenza è di repertorio).

Rose, grave incidente stradale. Un morto e un ferito

ambulanza-notteROSE (CS) – Una donna è morta e un uomo è rimasto gravemente ferito in un incidente stradale che si è verificato in serata in località Petraro a Rose, un centro dell’area urbana cosentina. Secondo quanto si è appreso, nei pressi del bivio per Luzzi, lungo la strada provinciale 234, le due persone, suocera e genero, stavano attraversando quando sono stati investiti da una Renault Clio, guidata da un commerciante di abbigliamento. Il conducente si è subito fermato per prestare soccorso insieme ai numerosi avventori degli esercizi commerciali della zona. La donna è morta sul colpo, mentre l’uomo, Giuseppe Mammone, è stato trasportato in codice rosso presso l’ospedale dell’Annunziata, dove è stato ricoverato in terapia intensiva. La prognosi è riservata ma, secondo quanto si è appreso, non sarebbe in pericolo di vita. Secondo alcuni testimoni, i due corpi sarebbero stati sbalzati ad alcuni metri di distanza. Sul posto, oltre al personale del 118, i carabinieri per i primi accertamenti della dinamica dell’incidente e per il regolare ripristino della circolazione.

 

 

 

 

A Rose dibattito sulla criminalità, l’on. Laratta: “La Calabria vive su una montagna di illegalità”.

Accuse dure e gravi sono emerse ieri sera a Rose, il piccolo centro a due passi da Cosenza che ha ospitato un dibattito sulla criminalità in Calabria, promosso da ‘Il Cantiere’ per iniziativa del giovane esponente del pd locale Osvaldo Ferro. Ospiti d’onore Giuseppe Falcomatà, capogruppo pd nel consiglio comunale di Reggio Calabria fino al suo scioglimento, e l’on Franco Laratta, già deputato e membro della Commissione parlamentare antimafia.
Il dibattito, dal titolo suggestivo: Dalla coppola agli swap, l’evoluzione della ndrangheta in Calabria (come dal libro del prof. Mimmo Marino dell’Università di Reggio) è capitato nel giorno della condanna della Corte dei conti per Peppe Scopelliti, all’epoca dei fatti sindaco reggino, che dovrà risarcire lo Stato con 300 mila euro per danni erariali.
Durissimo Franco Laratta: ‘Pezzo dopo pezzo, crolla il fantasmagorico Modello Reggio. Un modello caratterizzato da un violento assalto alle regole civili e democratiche di una città. Per Scopelliti si avvicina sempre di più l’ora in cui dovrà rispondere della devastazione di un grande comune, poi sciolto per mafia, e del totale fallimento della sua azione di governo della nostra Regione”.
Giuseppe Falcomatà ha ripercorso gli anni del suo impegno nel consiglio comunale di Reggio Calabria, dell’assalto alla diligenza del centrodestra reggino, delle infiltrazioni criminali nelle società di servizi e negli stessi apparati comunali. Per il giovane esponente reggino del pd: “Sono accadute in Calabria cose gravissime, si sono consumate operazioni profondamente illegittime ed è stata mortificata la storia civile e democratica di una grande città come Reggio Calabria!”
Nel corso del convegno di Rose, si è molto parlato dell’evoluzione della ndrangheta calabrese, dai tempi della coppola ai giorni nostri, fino a divenire una delle associazioni criminali più potenti del mondo. I relatori hanno denunciato come si sia abbassato notevolmente il livello di attenzione dell’opinione pubblica e della classe politica nazionale nei confronti della lotta alla criminalità organizzata.
L’appello finale di Laratta e Falcomatà: “E’ giunto il  momento del riscatto della nostra terra. C’è bisogno di una classe politica coraggiosa e determinata, che lotti contro tutte le forme di corruzione e di illegalità. Se non fermiamo il degrado, la Calabria finirà fuori dal consesso civile e democratico italiano ed europeo”!