Archivi tag: sandro principe

Rende, Sandro Principe candidato a sindaco. De Rango fa un passo indietro

RENDE (CS) – I riformisti di Rende ci ripensano e tornano a proporre la candidatura di Sandro Principe a sindaco della città.

La novità è emersa  nel corso di un incontro dove Alessandro De Rango, pare avrebbe accettato di fare un passo indietro per permettere a Principe, Sottosegretario ed Assessore regionale e già sindaco di Rende, guidare una coalizione al momento composta da tre simboli: Insieme per Rende, Rende Riformista e Rende Avanti.

E’ attesa per le prossime ore la comunicazione ufficiale.

Rende, Munno: «Sandro Principe non dire bugie sul canile»

RENDE (CS) – Non ha fatto il resoconto di fine anno, ma in questi primi giorni del 2019, l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Rende, Pino Munno, ci tiene un attimo a fare il punto della situazione. E parte da una risposta da dare all’onorevole Sandro Principe. E lo fa in qualità di assessore con la delega del benessere animale: «Ho visto in tv la sua intervista e lo invito a non dire bugie ai cittadini. Il progetto di fattibilità tecnica del nuovo canile comunale redatto dall’ufficio tecnico per un importo complessivo di 800mila euro non è stato bloccato dal Tar, come ha detto Principe, ma purtroppo per ben due volte la gara europea è andata deserta”. Una risposta doverosa ad una «bugia bella e buona detta per di più in una trasmissione televisiva molto seguita in questo clima di campagna elettorale». E dopo questa “risposta precisazione” lo stesso Munno annuncia che a breve «verranno inaugurate due strutture molto importanti per la città. La prima si trova nel cuore di Rende ed è la sede della Protezione Civile. Vorrei sottolineare la sensibilità di questa amministrazione nel costruire una sede, ma soprattutto nel formare un gruppo volontari in una “terra ballerina”. Pino Munno non si ferma e ricorda la seconda inaugurazione importante, da qui a poche settimane, che sarà quella del centro sociale Roberta Lanzino di Saporito Una struttura- continua Munno- ripresa completamente e riportata come nuova, come nuove sono le tante scuole di Rende. Basta fare qualche esempio e nomi importanti come le scuole di S.Agostino, quella della De Coubertine o la primaria di Surdo. Tutte scuole dove il miglioramento tecnologico e l’efficientamento energetico non è una favola, ma una gradita realtà». L’assessore ai lavori pubblici vuole sottolineare ,anche, come dopo anni di attesa, finalmente, sono partiti i lavori per la rotatoria del Marco Lorenzon «l’Anas ha iniziato con la segnaletica e proprio questa mattina hanno consegnato i lavori e siamo pronti per la partenza vera e propria di una grande opera che solo grazie all’impegno di questa amministrazione non solo parte, ma il tutto sarà consegnato ai cittadini entro aprile 2019». E poi il gran finale con quel Palazzetto dello Sport di Villaggio Europa, infatti, «sono state aperte le offerte a giorni verrà fatta l’aggiudicazione della gara. Aggiudicata, invece, la gara per la costruzione della nuova caserma dei vigili del fuoco di Rende e poi in via d’espletamento la gara per il restaling di Viale dei Giardini. Insomma- termina Munno- sarà un 2019 molto ricco di sorprese per i cittadini di Rende. Con il sindaco Manna si deve continuare nella prossima legislatura, anche perché, la programmazione non finisce certo qui. Il mio invito all’onorevole Sandro Principe ,pertanto, è quello di cercare altri argomenti per la sua campagna elettorale ormai data da tutti per imminente».

 

“Sistema Rende”, Sandro Principe rinviato a giudizio

CATANZARO -Sono quattro le condanne, quattro i rinvii a giudizio e due le assoluzioni nell’inchiesta “Sistema Rende”, condotta dall’allora pm di Catanzaro Pierpaolo Bruni, oggi procuratore di Paola. Sandro Principe, ex assessore regionale e già sindaco di Rende, è stato rinviato a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione aggravata dalle modalità mafiose. Stessa decisione anche per un altro ex sindaco di Rende, Umberto Bernaudo, e per l’ex consigliere provinciale di Cosenza Pietro Ruffolo. Per tutti e tre è stato disposto il non luogo a procedere per un capo di imputazione relativo a episodi di corruzione elettorale.A processo, inoltre, Giuseppe Gagliardi, ex assessore comunale di Rende, che dovrà rispondere di corruzione elettorale aggravata dalle modalità mafiose. Non luogo a procedere invece, sempre per Gagliardi, per l’accusa di corruzione. Per loro il processo inizierà il prossimo 12 giugno.

Sandro Principe torna in libertà

Sandro-PrincipeCOSENZA – Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, accogliendo il ricorso presentato dagli avvocati Marco Amantea e Franco Sammarro, ha rimesso in libertà Sandro Principe, l’ex Sottosegretario al Lavoro, già assessore e consigliere regionale, coinvolto nell’inchiesta condotta dalla Direzione Distrettuale  Antimafia di Catanzaro sul cosiddetto “Sistema Rende”, coordinata dai magistrati Vincenzo Luberto e Pierpaolo Bruni. La decisione si basa sul fatto che sono venute meno le circostanze che avevano determinato la misura cautelare degli arresti domiciliari. Secondo i giudici infatti, non vi è alcun pericolo che Sandro Principe possa reiterare i reati di cui è accusato. L’ex sindaco della città del Campagnano era ai domiciliari per concorso esterno in associazione mafiosa poiché, secondo l’accusa, avrebbe ricevuto sostegno elettorale da parte di alcune cosche del cosentino, appartenenti al clan dei Lanzino-Ruà. Oltre a Principe, arrestato il 23 marzo scorso, sono finiti nei guai anche Rosario Mirabelli, Pietro Ruffolo, Umberto Bernaudo e Giuseppe Gagliardi, tutti big della politica rendese.

 

Digita un messaggio…

“Sistema Rende”, Principe resta ai domiciliari. Liberi tutti gli altri

CATANZARO – Il Tribunale del riesame di Catanzaro ha confermato gli arresti domiciliari per l’ex sottosegretario ed ex assessore e consigliere regionale della Calabria Sandro Principe, del Pd, mentre ha annullato le analoghe ordinanze emesse dal gip nei confronti degli ex amministratori di Rende Pietro Ruffolo, Giuseppe Gagliardi e Umberto Bernaudo, anche loro del Pd, e dell’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli. I cinque politici sono coinvolti nell’inchiesta coordinata dalla Dda di Catanzaro e condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza su un presunto sostegno elettorale offerto loro dal clan di ‘ndrangheta dei Lanzino-Ruà in cambio di favori una volta eletti. I politici erano stati arrestati il 23 marzo scorso con le accuse, a vario titolo, di concorso esterno in associazione mafiosa, voto di scambio e corruzione.

“Sistema Rende”, Principe sentito dal Gip. Presentata istanza di scarcerazione. Tutti respingono le accuse

CATANZARO – È durato oltre tre ore l’interrogatorio di garanzia dell’ex sottosegretario del Pd ed ex sindaco di Rende Sandro Principe, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione elettorale nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Catanzaro sul “sistema Rende”. Durante l’interrogatorio l’esponente politico del Pd si è detto estraneo alle accuse.
Assistito dall’avvocato Franco Sammarco, Principe ha risposto alle domande del Gip Carlo Saverio Ferraro che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. In aula anche il sostituto della Dda, Pierpaolo Bruni.
Non ci sono accuse, intercettazioni, incontri, fatti attribuibili a Sandro Principe – afferma Sammarco – Mi pare che dal punto di vista giuridico e giudiziario siamo al di là del consentito“. L’avvocato ha inoltre annunciato di aver già depositato istanza di scarcerazione al Tribunale della Libertà. Hanno respinto ogni addebito anche gli altri indagati. L’interrogatorio di Pietro Ruffolo, ex assessore provinciale di Cosenza ed ex assessore al Bilancio del Comune di Rende, è durato circa un’ora durante la quale Ruffolo ha risposto alle domande del gip Carlo Ferraro e ha precisato che non aveva nessun potere per assumere persone nelle cooperative, anche perché fino al 2005 non aveva incarichi politici e svolgeva la sua attività professionale in banca. Ruffolo ha detto di non conoscere i vari Ettore Lanzino, Adolfo D’Ambrosio e altri se non solo per aver letto le cronache sui giornali. I legali di Ruffolo, gli avvocati Franz Caruso e Francesco Tenuta, hanno chiesto la revoca degli arresti domiciliari per il ne bis in idem perché si tratta – secondo la difesa – degli stessi fatti già contestati in una precedente inchiesta in cui il politico venne coinvolto anni fa. Dopo Ruffolo, sono stati sentiti l’ex sindaco Umberto Bernardo, l’ex consigliere provinciale Giuseppe Gagliardi e l’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli. Tutti hanno respinto le accuse esprimendo totale estraneità ai fatti contestati.

Arresti Rende, plauso del senatore Molinari. Necessari nuovi strumenti di prevenzione

RENDE (CS) – L’operazione della DDA di Catanzaro, che ha portato questa mattina a 10 arresti tra politici di spicco della politica rendese ed esponenti del clan Lanzino-Ruà, raccoglie il plauso e la soddisfazione del senatore Francesco Molinari, componente della Commissione Parlamentare Antimafia.

In attesa che un magistrato confermi o meno l’impianto accusatorio e stabilisca le singole eventuali  responsabilità penali dei soggetti interessati dagli odierni provvedimenti,  non possiamo che  manifestare una grande amarezza nel leggere del “grande male” che , come un cancro, si e’ infiltrato nella vita quotidiana della nostra comunità“- ha dichiarato il senatore, capogruppo del Gruppo Misto dopo la fuoriuscita dal M5S, presidente della associazione “Terra Libera Calabria”.

“La Giustizia farà il suo corso stabilendo appieno responsabilità eventuali e non, in una ottica di garantismo che in uno Stato democratico e di giustizia deve permanere fino al terzo grado di giudizio. Ma e’ doveroso un plauso al lavoro condotto dalla Dda di Catanzaro che sta disvelando un preoccupante legame radicato tra mafia e politica. Non si tratta certo di una scoperta dell’ultima ora, ma operazioni come queste danno contezza di uno Stato, e di una macchina della giustizia, che  non nascondono  la testa sotto la sabbia ma affrontano il problema con consapevolezza” – ha aggiunto Molinari, sottolineando che – “bisogna, tuttavia,  rendersi conto che è necessario mettere in campo strumenti di prevenzione nuovi“.

Collusione politica ‘ndrangheta. Arrestati tra gli altri Sandro Principe e Rosario Mirabelli. Intervista esclusiva a Giovanni Bombardieri (AUDIO)

Bombardieri e lubertoCATANZARO – Sandro Principe, Rosario Mirabelli, Pietro Ruffolo, Giuseppe Gagliardi, Umberto Bernaudo. Sono i politici coinvolti nell’inchiesta condotta dai procuratori della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, Giovanni Bombardieri, Vincenzo Luberto e Pierpaolo Bruni. I cinque esponenti della politica del Campagnano sono finiti agli arresti domiciliari. Notificata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere invece ad altre cinque persone, tutte esponenti del clan Lanzino-Ruà. Le indagini sono state svolte dal nucleo investigativo del comando provinciale di Cosenza ed hanno delineato un intreccio politico/mafioso che ha consentito a candidati alle varie tornate elettorali per il rinnovo del consiglio comunale di Rende, tenutesi a partire dal 1999 e fino al 2011, nonché per il rinnovo del consiglio provinciale di Cosenza el 2009 e del consiglio regionale della Calabria del 2010, di ottenere l’appoggio elettorale da parte di personaggi di rilievo della cosca di ‘ndrangheta Lanzino-Ruà, già tutti definitivamente condannati per associazione mafiosa, in cambio di condotte procedimentali amministrative di favore contrarie ai doveri d’ufficio.

I particolari sono stati resi noti dal procuratore Giovanni Bormbardieri nell’intervista rilasciata a Salvatore Bruno

Arrestati Sandro Principe, Umberto Bernaudo, Rosario Mirabelli, Pietro Ruffolo e Giuseppe Gagliardi

sandro principeL’inchiesta che ha portato ai dieci arresti di oggi e’ stata condotta dai pm della Dda di Catanzaro Vincenzo Luberto e Pierpaolo Bruni. Oltre all’ ex sottosegretario Sandro Principe, gli altri politici coinvolti nell’operazione sono un altro ex sindaco di Rende, Umberto Bernaudo, l’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli, l’ex consigliere provinciale Pietro Ruffolo, l’ex consigliere comunale Giuseppe Gagliardi. Per tutti sono stati disposti gli arresti domiciliari

Rende: un convegno per discutere sulla nuova legge urbanistica calabrese

RENDE (CS) – Si terrà mercoledì 13 gennaio alle ore 17:30, presso la Sala di Rappresentanza del Museo Civico di Rende, un Convegno dal titolo “La nuova legge urbanistica della Regione Calabria e la rivalutazione degli antichi borghi”. Ad introdurre l’incontro sarà Dario Sammarro del Direttivo di “Insieme Per Rende”. convegno nuova legge urbanistica a rende

Seguiranno le relazioni di Francesco Plastina, appartenente anch’esso al Direttivo ed Alessandro De Rango, Consigliere Comunale del Partito Democatrico. Da segnalare anche la presenza di Sandro Principe. Concluderà l’incontro Giuseppe Aieta, Consigliere Regionale del Pd.