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Cittadella regionale intitolata a Jole Santelli. Spirlì: «Ha cambiato la poltiica» (VIDEO)

CATANZARO – La Cittadella della Calabria, da oggi, porta il nome di Jole Santelli. Si è svolta questa mattina la cerimonia per l’intitolazione del palazzo della Giunta alla presidente della Regione scomparsa lo scorso 15 ottobre. All’evento hanno partecipato, oltre al presidente facente funzioni della Giunta Nino Spirlì e agli assessori regionali, i parenti della presidente Santelli e le massime autorità istituzionali della Calabria.Nel corso della cerimonia, è stata inaugurata una targa intitolata a Santelli, posizionata nell’ingresso principale della Cittadella regionale. La stele è stata benedetta dell’arcivescovo di Catanzaro-Squillace, monsignor Vincenzo Bertolone.

SPIRLÌ: «REGALO A CHI HA CAMBIATO LA POLITICA»

È stato il presidente Spirlì a pronunciare il discorso per l’intitolazione del palazzo del governo regionale.«Oggi – ha esordito – è il compleanno di Jole Santelli. Avremmo dovuto festeggiare in altro modo, ma non ci è stato dato di poterlo fare. Ma questa giornata non poteva passare senza che ci fosse un regalo della Calabria al politico che, quanto e più di tutti gli altri, ha segnato un passaggio nuovo nel linguaggio, nell’approccio, nel disegno e nei risultati politici».«Come ha avuto modo di dire anche il procuratore Gratteri – ha continuato –, Jole è e resta il politico su cui non si può dire una parola negativa. Lei ha sfondato dall’interno le porte di questo palazzo, è entrata con un sorriso e ha aperto le porte a tutti i calabresi. In questo palazzo non ci sono più onorevoli, ci sono amici che si stanno occupando dei diritti e delle necessità di tutti i calabresi con confidenza, con fratellanza».«La Giunta – ha detto ancora – è formata da tutti noi che siamo orfani e vedovi di Jole. Allo stesso tempo, in queste settimane non l’abbiamo mai sentita lontana, perché lei ha segnato un solco talmente profondo e corposo, nella politica e in questa amministrazione, che non ci si può allontanare, da quel solco. Jole è stato un seminatore di grano buono, e abbiamo anche il piacere di vederne già i frutti. Noi continueremo ad amministrare con buon senso fino all’ultimo giorno: quello ci ha insegnato Jole, quello ci ha chiesto e quello faremo».«Jole – ha aggiunto Spirlì – è stato ed è un grande politico, perché le sue intuizioni non sono solo figlie delle conoscenze del passato, non sono rivolte solo al presente: la sua visione avveniristica era veramente geniale. Non è mai stata pregiudizievole, non si è mai allontanata da nessuna differenza: le ha accolte tutte perché Jole è stata un cristallo dalle mille sfaccettature. Lo ha dimostrato e lo dimostra ancora, perché il suo progetto non è morto».«Jole – ha concluso Spirlì – è riuscita a spalmare questo suo amore dal Pollino allo Stretto. Non c’è un territorio che non l’abbia sentita “madre”, con quella sua capacità di essere dolce e nello stesso tempo forte. È sempre stata sorella: chi non l’ha sentita come tale era distratto. E questo la Calabria l’ha capito. Quando Jole si è allontanata da noi, non abbiamo avuto il minimo dubbio sul fatto che questa nuova Cittadella dovesse rimanere per sempre la casa di Jole. Sono convinto che lei sia molto felice di una decisione alla quale non avremmo potuto rinunciare, perché così è stato scritto dai calabresi, da tutti i calabresi».

BERTOLONE: «POLITICA SEGUA IL SUO INSEGNAMENTO»

La targa è stata benedetta dall’arcivescovo di Catanzaro Squillace, monsignor Vincenzo Bertolone. «Jole Santelli – ha detto – non è mai stata una donna di parte, ma ha fatto del dialogo il suo modus vivendi. Questo è l’esempio migliore che lascia alla classe politica regionale». «La sua figura politica – ha aggiunto – mi ricorda Guareschi e i suoi personaggi, don Camillo e Peppone, che a Brescello litigavano per la loro diversità, ma che poi si univano con affetto dinanzi ai problemi: ecco, lei non ha mai litigato con nessuno ed è sempre stata disponibile con tutti».«La famiglia Santelli – ha proseguito il presule – è fiera, e deve esserlo, per il fatto che il Corriere della Sera abbia inserito Santelli tra le 110 donne più influenti del 2020. Tutto ciò è avvenuto non solo per la sua morte, ma per la capacità di avere un’idea del futuro e di lasciare una traccia e un solco profondi nella nostra terra. La sua figura riporta alla mente le parole pronunciate da Papa Francesco nella giornata mondiale della pace del 2019, con l’esortazione alla politica di avere dei simboli di bene comune che rappresentino i bisogni di tutti senza particolarismi».

ORSOMARSO: «HA RAPPRESENTATO LA CALABRIA IN MODO DIVERSO»

«L’intitolazione – ha detto l’assessore al Lavoro, Fausto Orsomarso – è stata una scelta doverosa, condivisa dal Consiglio regionale e dall’opinione pubblica. Intestiamo questa Cittadella, che non aveva ancora un nome, a chi ha espresso un modo nuovo di rappresentare la Calabria. Al di là delle appartenenze e dei colori, ha saputo rappresentare un sentimento che speriamo possa appartenere alle future generazioni».

GALLO: «VITTORIA DEI CALABRESI»

«È una vittoria per tutti i calabresi che hanno conosciuto e amato il nostro presidente e che hanno voluto, fin da subito, che il palazzo della Regione le venisse intitolato. Il nostro lavoro – ha commentato l’assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo – è nato ed è cresciuto solo grazie a lei e alla sua lungimiranza e questa consacrazione porta il suo nome, nel giorno del suo compleanno, indelebilmente nella memoria di tutti i calabresi che l’hanno amata per la sua diversità e la sua grande correttezza».

SAVAGLIO: «HA LASCIATO UN SEGNO»

«Purtroppo – ha detto l’assessore all’Istruzione Sandra Savaglio –, la vita è questa: si nasce e si muore e nessuno fa eccezione a questa regola. Fanno eccezione però quelle persone che lasciano un segno e che vivranno per sempre nella storia di tutti noi. Jole sarà per sempre una di queste persone speciali. Questa targa è il simbolo di quel che resterà per sempre nella storia della nostra regione».

CATALFAMO: «ORGOGLIOSI DI ESSERE NELLA SUA GIUNTA»

«Quella di oggi – ha sottolineato l’assessore alle Infrastrutture Domenica Catalfamo – è una intitolazione alla prima donna calabrese che ha ricoperto il ruolo di presidente della Regione. Continueremo nella direzione condivisa con lei, nel segno di un entusiasmo travolgente. Opereremo con un fortissimo orgoglio di essere calabresi e di aver fatto parte della Giunta Santelli».

TALARICO: «HA DATO LUSTRO ALLA CALABRIA»

«Una giornata emozionante, un momento toccante che rimarrà indelebile nei cuori dei calabresi e nella storia politica di questa nostra regione. Quella di Jole è una figura decisa, determinata, che in questi pochi mesi aveva dato lustro anche a livello nazionale», ha evidenziato l’assessore al Bilancio, Franco Talarico. 

DE CAPRIO: «INIZIO DI UN GIORNO NUOVO»

  «Oggi – ha detto l’assessore all’Ambiente, Sergio De Caprio –, non celebriamo solo la prima donna presidente della Regione Calabria, ma rinnoviamo il suo impegno e il suo esempio per la costruzione di una Calabria dei calabresi, fondata sull’uguaglianza nei diritti e nel lavoro, nel rispetto di tutti, con la partecipazione di tutti, per il bene comune. Questo è l’inizio di un giorno nuovo che appartiene alla Calabria».

Cerimonia di intitolazione al presidente SantelliIntitolazione SantelliIntitolazione della Cittadella al presidente SantelliLa platea della sala verde con le autoritàMonsignor Bertolone scopre la targaLa platea con le autorità presentiMonsignor Bertolone benedice la targa di intitolazione al presidente Santelli

 

 

Oggi l’intitolazione della Cittadella regionale a Jole Santelli

CATANZARO – Alle ore 10.30 di questa mattina comincerà la cerimonia di intitolazione della Cittadella regionale alla compianta presidente della Regione Calabria Jole Santelli.

All’evento prenderanno parte, tra gli altri, i familiari della presidente Santelli, il presidente facente funzioni Spirlì, gli assessori della Giunta e le massime autorità istituzionali della regione. Nel corso della cerimonia, verrà scoperta una targa intitolata alla presidente Santelli. La targa sarà benedetta dall’arcivescovo di Catanzaro-Squillace, monsignor Vincenzo Bertolone. 

Un mese fa moriva Jole Santelli, Spirlì: «Non mi rassegno»

COSENZA – È un ricordo emozionato e commosso quello che il Presidente ff Nino Spirlì dedica su Facebook a Jole Santelli che lasciava questa terra esattamente un mese fa, nella notte del 15 ottobre scorso. 

«Un mese. Trenta lunghissimi e dolorosi giorni da quando sei partita. Non mi rassegno al saluto finale e non pronuncerò quella parola. Pur lasciandoTi andare, mi siedo alla porta sperando di vederTi tornare. Mi piacerebbe scriverTi delle cose di questa Terra, degli eventi, di questi accadimenti, ma, poi, penso che Tu li conosca e che mi sei vicina per come Ti sento.
Sapevi, vero, come sarebbe andata, eh?!
E hai anche disegnato questi giorni per me, sapendo che Ti avrei legato ad un filo d’oro e Ti avrei tenuta Viva e Presente.
Viva nel mio cuore e Presente in tutto ciò che faccio.
Sì, #noiddue, Jole. Come sempre.
Ma stanotte è dura. Non dormo, perché non lo voglio. E Ti veglio.
Perché Tu non lo faccia ancora e mai più.
AndarTene da Sola, Amica mia Adorata, per non disturbare, è stato coraggioso. Ma… Noi?
Il Tuo Clan di Famiglia?! Gli Amici?! Chi ha potuto apprezzare tutte le Tue virtù?
Siam squarciati. Come l’albero dal lampo.
E, per questo, non dormo. Perché quel lampo, che ha tentato di separarci, non ottenga il suo orrido scopo
Nn dormo, Jole. Non dormire e vegliamo insieme. Perché non accada più…». 

Festa del cinema, oggi la presentazione del corto di Muccino. Spirlì: «Onoriamo il sogno di Jole»

CATANZARO – Il cortometraggio “Calabria, terra mia”, scritto e diretto da Gabriele Muccino e prodotto da Viola film per Regione Calabria, sarà presentato oggi in anteprima alla Festa del cinema di Roma.

Alle ore 18 avverrà la proiezione del cortometraggio al Teatro Studio “Gianni Borgna”. A seguire, il dibattito, moderato dal presidente della Festa del cinema, Laura Delli Colli, e al quale, oltre al regista, prenderanno parte i protagonisti, Raoul Bova e Rocìo Munoz Morales, il producer, Alessandro Passadore, e il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì.

“Calabria, terra mia” è un’opera sulla quale la compianta presidente della Regione, Jole Santelli, aveva puntato per raccontare in modo nuovo la Calabria, la sua storia, le sue tradizioni.

Il corto di Muccino è un «piccolo grande film» che ha per protagonista la Calabria degli agrumi (clementina, cedro, bergamotto, limone di Rocca Imperiale), raccontata attraverso un percorso emozionale dalle immagini suggestive.

Un viaggio ricco di visioni e di esperienze sensoriali che seguirà la vicenda di un uomo (Bova) che accompagna per la prima volta la sua compagna spagnola (Munoz Morales) alla scoperta della sua terra d’origine.

«La Calabria – aveva detto il presidente Santelli in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’opera – non è in bianco e nero, ma una moltitudine di colori. Per questo cortometraggio ho scelto Muccino non a caso, ma perché è il regista dell’amore. E spero che faccia innamorare tutti della Calabria».

«Stiamo lavorando senza sosta e con grande passione – aveva ribadito Santelli la scorsa settimana – per cambiare l’immagine della nostra Calabria. Il corto di Gabriele Muccino è un’opera magnifica che ci permetterà di far conoscere, come mai avvenuto prima, la bellezza misteriosa e piena di fascino di una regione unica al mondo».

Nei giorni scorsi, la presentazione di “Calabria, Terra mia” alla Festa del cinema era stata confermata dallo stesso Muccino, convinto che l’opera servirà per ricordare «la passione di Jole Santelli e la sua volontà di rilanciare la Calabria anche attraverso questo lavoro».

«Siamo qui a Roma, in tanti – sottolinea il presidente facente funzioni Spirlì –, per onorare il sogno e il progetto di Jole, che ha tanto amato questa terra da volerla presentare al mondo. Non saremmo mancati per nessun motivo».

Santelli, l’ultimo saluto nella camera ardente in Piazza San Francesco

CATANZARO – Le note de “Il silenzio”, intonate dal maestro Alessandro Silvestro dell’Orchestra sinfonica della Provincia di Catanzaro, hanno accolto il feretro del presidente Jole Santelli giunto alla camera ardente allestita nella Piazza di San Francesco di Paola della Cittadella.

Il picchetto d’onore in alta uniforme dell’Arma dei carabinieri, i Gonfaloni del Consiglio regionale, delle cinque Province della Calabria e della Città metropolitana di Reggio Calabria hanno fatto da cornice alla cerimonia per l’ultimo saluto alla governatrice della Calabria che, dopo la benedizione del presidente della Cec e arcivescovo di Catanzaro-Squillace, mons. Vincenzo Bertolone, ritornerà nella sua Cosenza.

Accanto al feretro, insieme ai parenti di Jole Santelli, il presidente del Consiglio Domenico Tallini e l’assessore regionale all’Ambiente Sergio De Caprio.

A comporre il primo picchetto istituzionale, i consiglieri regionali Baldo Esposito, Filippo Pietropaolo e Pietro raso.

Il servizio d’ordine è garantito dalla Protezione civile regionale e dalla Croce rossa.

Santelli, funerali domani pomeriggio a Cosenza

COSENZA – Rappresentanti istituzionali e politici si stanno recando in queste ore a casa della governatrice della Calabria Jole Santelli, morta improvvisamente la notte scorsa. Una delle prime ad arrivare è stato il prefetto di Cosenza Cinzia Guercio. A casa della Santelli, in via Piave, nel centro di Cosenza, a portare le condoglianze alle due sorelle e ai familiari, sono giunti anche il vice presidente della Giunta Nino Spirlì – che reggerà la Regione fino al voto – ed il presidente del Consiglio regionale Domenico Tallini. Numerosi anche i semplici cittadini che hanno voluto rendere omaggio alla salma della Santelli.
Nella palazzina in cui la governatrice viveva è anche giunto il feretro. (fonte news e foto: Ansa Calabria).

I funerali di Jole Santelli si terranno domani pomeriggio alle 16,30 nella centrale chiesa di San Nicola, dove sarà aperta a partire dalle 10,30 la camera ardente. Da quanto si apprende, per volontà della stessa Presidente, il suo corpo sarà cremato.

Morte Santelli, Spirlì: «Porteremo avanti suo progetto politico». Savaglio: «Ha illuminato Calabria come cometa»

CATANZARO – «Con Jole perdo un’amica fraterna, una parte della mia famiglia, una meravigliosa complice di tanti progetti, di tanti sogni per questa nostra Calabria. Sogni che condividevamo fin dal primo giorno della nostra amicizia. Perdo il presidente della Regione che ho sempre desiderato. Perdo una parte di me. Con Jole dico addio a una parte del mio entusiasmo, perché con lei abbiamo imparato a condividere tutto, come buoni fratelli, a volte litigando un po’, ma il più delle volte sorridendo. Era una donna ironica, curiosa, simpatica, eccentrica, artistica, fantasiosa, lungimirante. La Calabria perde un grande governatore». Così il vicepresidente della Regione Calabria, Nino Spirlì. «Mi auguro che, oggi – continua –, tutti i calabresi siano uniti in questo immenso dolore. È morta una guerriera, una politica che ha fatto della tutela dei diritti delle donne una bandiera e che non si è mai piegata a strapoteri di alcun genere. Noi, per quanto nelle nostre possibilità, lavoreremo senza sosta per portare a termine il progetto politico di Jole. Non sarà facile, senza di lei. Non saranno giorni semplici quelli che ci vengono incontro, ma faremo di tutto per non disperdere il suo patrimonio umano, politico e amministrativo».

Sandra Savaglio: «Ha illuminato la Calabria come una stella cometa»

Alle parole di Spirlì, chiamato ora alla reggenza della Regione fino a nuove elezioni, fanno eco le parole dell’assessore regionale a scuola e università Sandra Savaglio: «Oggi la Calabria ha perso una vera leader, una donna che, passo dopo passo, stava rivoluzionando l’intera regione. Mi piaceva tutto quello che stava facendo, ma proprio tutto. E lo faceva a una velocità vertiginosa, si faceva davvero fatica a starle dietro. È stata come una cometa, che ha illuminato per poco tempo il nostro cielo buio. Ci aveva fatto capire che era lecito sognare, puntare in alto. Invece se n’è andata all’improvviso, proprio come fanno le comete. Era la persona che questa regione aspettava da tempo, una visionaria. E ora siamo orfani, Jole ci ha lasciati soli. È un giorno triste per tutti».

 

Scomparsa Santelli, lutto cittadino a Cosenza, Catanzaro e Reggio. Minuto di silenzio alla Camera dei Deputati

COSENZA – Osservato un minuto di silenzio a Montecitorio quando la notizia della dipartita della presidente della Calabria Jole Santelli si è diffusa fra i banchi della Camera dei Deputati. Rito poi replicato in Senato.

«La città di Cosenza è stata svegliata questa mattina da una terribile notizia: l’amica Jole Santelli, Presidente della Giunta regionale della Calabria, non è più. Siamo attoniti di fronte ad un evento così triste che ci lascia addolorati e senza parole. E’ difficile riordinare i pensieri in questo momento nel quale a prevalere sono i sentimenti del dolore e della costernazione». Così il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto ha commentato la scomparsa della Presidente della Giunta regionale Jole Santelli, sua concittadina. «Jole – ha aggiunto il Sindaco Occhiuto – era prima d’ogni cosa un’amica alla quale ero legato da rapporti profondi. Avevo voluto a tutti i costi, nonostante i suoi molteplici impegni a Roma, averla con me in Giunta nella quale è stata anche con la carica di Vice Sindaco e di Assessore alla Cultura e agli eventi, alla promozione e valorizzazione del Centro storico e alle relazioni istituzionali con l’Unione Europea”. Negli anni in cui è stata al mio fianco, alla guida della città, ha dato un forte impulso alla crescita e allo sviluppo di Cosenza, soprattutto per ciò che attiene le attività culturali che si sono moltiplicate, mettendosi al servizio della comunità con grande impegno e sacrificio. Jole è stata – preferisco dire è – una donna tenace, volitiva, una grande combattente, con enormi qualità umane e con grandissime doti politiche». Il Sindaco Mario Occhiuto ha inviato un messaggio di cordoglio a tutti i familiari di Jole Santelli con un pensiero particolare alle sorelle Roberta e Paola.

Il primo cittadino ha proclamato una giornata di lutto cittadino e ha disposto che su Piazza dei Bruzi, dal Palazzo di città, siano esposte le bandiere a mezz’asta.

Lutto cittadino anche a Catanzaro dove il sindaco e presidente della Provincia, Sergio Abramo, ha disposto che siano esposte le bandiere a mezz’asta a Palazzo De Nobili, sede del municipio, ed a Palazzo di vetro, sede dell’ente intermedio. 

Sono già tanti i messaggi di cordoglio degli esponenti ed autorità politiche e non solo per l’improvvisa scomparsa della governatrice della Calabria Jole Santelli. Di seguito i principali
 

Le parole di Ernesto Magorno

«È un giorno di dolore per tutti noi calabresi, la notizia della scomparsa della Presidente Jole Santelli arriva all’improvviso e ci lascia attoniti. Jole Santelli, nonostante tante difficoltà, ha guidato la Calabria nel complicato periodo del Coronavirus e il suo lavoro è stato riconosciuto a livello mondiale. Un pensiero ai suoi cari». Lo afferma in una dichiarazione il senatore Ernesto Magorno.
 

Falcomatà annuncia il lutto cittadino a Reggio Calabria 

«È un giorno triste per la nostra Regione, la scomparsa della Presidente Santelli mi addolora profondamente. Ci siamo scontrati spesso in questi mesi, nel pieno rispetto dei ruoli, ma questo è il momento di stringerci intorno alla famiglia e rispettarne il dolore.
Reggio Calabria osserverà il lutto cittadino per la giornata delle esequie. Buon viaggio Presidente, ti sia lieve la terra». Ha scritto su Facebook il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà.
 

Cordoglio anche per il M5s

«È con profonda tristezza che apprendo della scomparsa della Presidente della Regione Calabria Jole Santelli. Con lei, al di là delle posizioni politiche che spesso ci hanno trovato divise, c’è stato un rapporto istituzionale e di collaborazione. Esprimo a tutta la sua famiglia i sentimenti del mio più profondo cordoglio e le mie più sincere condoglianze». Così in una nota la parlamentare M5S Rosa Silvana Abate, Capogruppo in Commissione “Questioni Regionali”. Le fa eco Anna Laura Orrico, sottosegretario Ministero per i Beni e le attività culturali e per il Turismo: «Sono enormemente dispiaciuta per questa perdita, una notizia che non avremmo mai voluto apprendere. Rivestire un ruolo istituzionale così alto – dice Orrico in un post su Fb – a latitudini particolarmente difficili come quelle della nostra terra non è una cosa semplice. Soprattutto se sei donna, soprattutto se sei la prima donna a farlo. Per questo ho sempre ammirato, e rispettato, il suo coraggio nell’affrontare le difficoltà di un incarico probante, e sfiancante, nonostante le condizioni di salute non fossero delle migliori».

Le parole di Franco Iacucci

Anche il presidente della provincia di Cosenza, Franco Iacucci, ha esternato il suo cordoglio. Queste le sue parole: «Ha lavorato fino all’ultimo, ha sempre svolto il suo lavoro con passione, determinazione ed entusiasmo. Una combattente, una donna tenace, ha continuato a svolgere il suo ruolo amministrativo e istituzionale nonostante i suoi problemi di salute, non si è mai tirata indietro per amore della nostra terra. Conoscevo da molto tempo Jole, tra di noi c’è sempre stata, al di là delle diverse sensibilità politiche, una stima reciproca, rispetto, leale confronto e una grande amicizia. In questi mesi, da quando è stata eletta presidente della Regione, ho avuto modo di incontrarla più volte per programmare e confrontarci su una serie di iniziative e problematiche del territorio. La sua scomparsa lascia un vuoto enorme».

Il saluto dei Frati minimi di Paola

«La comunitá dei Frati Minimi del Santuario Regionale di Paola partecipa al dolore per l’improvvisa scomparsa della Governatrice della Calabria, Jole Santelli e si stringe commossa a familiari ed amici. Lei molto legata a questi luoghi e soprattutto a s. Francesco “ha combattuto la buona battaglia, ha finito la corsa, conservando la Fede” (2Tm 1, 7). Ora sia s. Francesco ad accompagnarla al cospetto di Dio, nella pace del Cielo».

Morta nella notte la governatrice della Calabria Jole Santelli

COSENZA – È morta nella notte la governatrice della Calabria Jole Santelli. Ancora non sono note le cause del decesso della donna politica calabrese, che secondo indiscrezioni, è stata la sorella, a scoprire che Jole Santelli era morta. La Santelli era malata di tumore, ma le cause del suo decesso potrebbe essere di natura cardiaca. 

La notizia è stata confermata dal sindaco di Cosenza Mario Occhiuto a da persone a lei vicine. Secondo quanto si è appreso avrebbe avuto un malore. Ieri aveva avuto incontri politici a Cosenza. Prima donna presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, 51 anni esponente di Forza Italia, era stata eletta a febbraio scorso a capo di una coalizione di centrodestra.

La Santelli, di Forza Italia, prima di diventare presidente della Regione, è stata deputata. La prima elezione alla Camera nel 2001. Nella sua carriera politica è stata sottosegretaria al ministero della giustizia dal 2001 al 2006 nei governi Berlusconi II e III, nonché sottosegretaria al Ministero del lavoro e delle politiche sociali da maggio a dicembre 2013 nel Governo Letta. Laureata all’Università La Sapienza di Roma, era iscritta a Forza Italia dal 1994.

Covid, ordinanza Santelli: obbligo mascherina anche all’aperto per tutti i cittadini

CATANZARO – Per la prevenzione e la gestione dell’emergenza Covid-19, la nuova Ordinanza del presidente della Regione Jole Santelli istituisce l’obbligo di utilizzo della mascherina anche all’aperto per tutti i cittadini, esclusi i bambini al di sotto dei 6 anni e le persone con disabilità non compatibile con l’uso del dispositivo di protezione.

Si tratta dell’Ordinanza n. 68 la quale, ferme restando le misure statali e regionali di contenimento del rischio di diffusione del virus già vigenti, nel territorio regionale, fino a tutto il 7 ottobre 2020, prevede tra l’altro:

  • l’obbligo, su tutto il territorio regionale, di indossare correttamente la mascherina o altra idonea protezione a copertura di naso e bocca, oltre che in tutti i luoghi chiusi accessibili al pubblico e sui mezzi di trasporto pubblico, anche in tutti i luoghi all’aperto, per tutto l’arco della giornata, a prescindere dalla distanza interpersonale, fatte salve le deroghe previste dalle norme vigenti. Possono essere utilizzate mascherine di comunità, ovvero mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso. Sono comunque esentati dall’obbligo di usare protezioni delle vie respiratorie, i bambini sotto i sei anni e i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina, ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti e le persone durante l’esercizio in forma individuale di attività motoria e/o sportiva;
  • Sono confermati il divieto assoluto di assembramento, il rispetto delle misure di distanziamento interpersonale e delle misure igieniche di prevenzione; è disposto, a modifica di quanto previsto in allegato A all’Ordinanza n. 55/2020 come integrato dall’Ordinanza n. 58/2020, per tutte le attività economiche, produttive e ricreative e per gli uffici pubblici ed aperti al pubblico, l’obbligo di rilevazione della temperatura corporea per dipendenti ed utenti, impedendo l’accesso nei casi in cui venga rilevata una temperatura superiore a 37,5 C° e comunicando la circostanza al Dipartimento di Prevenzione dell’ASP territorialmente competente per gli adempimenti di consequenziali.
  • Resta in capo alle Autorità Competenti, attraverso i propri Organi di controllo, anche in coordinamento, la verifica del rispetto delle disposizioni previste nella presente Ordinanza e delle altre misure di prevenzione e contenimento del contagio vigenti, applicando le sanzioni da € 400,00 a € 1000,00.
  • Rimangono inoltre efficaci e vigenti le ulteriori misure del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 agosto 2020, prorogate dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e le misure previste nelle precedenti Ordinanze del Presidente della Regione emanate per l’emergenza COVID-19, ove non in contrasto con la presente, o da questa modificate.