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Sbarco Roccella, 28 migranti positivi al primo tampone

ROCCELLA IONICA (RC) – Sono 28 i migranti, tra i 68 sbarcati nel porto di Roccella Ionica, ad essere risultati positivi al coronavirus a seguito del primo test rinofaringeo eseguito nelle scorse ore a Reggio Calabria. Tra questi ci sono 48 adulti in giovane età che sono stati trasferiti oggi tra Bova e Amantea dove operano due strutture attrezzate per gli ulteriori accertamenti e la quarantena. Altri venti migranti, tutti minori, sono ospitati in una struttura messa a disposizione del comune di Roccella Ionica, presidiata dalle forze dell’ordine. Tra i venti minori ce ne sono cinque risultati positivi. La notizia dell’esito dei test ha creato apprensione nella cittadina ionica dove questo sbarco è il secondo in dieci giorni. Sul posto oltre a personale specializzato ci sono i funzionari della Prefettura di Reggio Calabria. I migranti sono tutti di nazionalità pachistana e sono giunti a bordo di un’imbarcazione avvistata al largo di Caulonia. All’arrivo in porto i migranti, sono apparsi tutti in buone condizioni di salute. (Foto di repertorio) 

Fonte: ANSA Calabria

Nuovo sbarco di migranti, 16 morti

migranti-reggio-agosto-2015VIBO VALENTIA – E’ arrivata nel porto di Vibo Valentia Marina la nave della Marina militare irlandese “James Joyce” con a bordo 606 migranti, provenienti da diversi Paesi dell’Africa subsahariana. Insieme ai sopravvissuti, a bordo dell’unità militare, ci sono 16 salme di profughi morti durante la traversata del Canale di Sicilia. Le salme verranno sbarcate per ultime. I decessi, in base a quanto si è potuto apprendere, sarebbero stati causati da ustioni ed esalazioni di idrocarburi. Non è escluso che venga avviata un’inchiesta sulle cause della morte dei 16 migranti, con conseguente disposizione dell’esame autoptico.
Le operazioni di sbarco dei migranti subito iniziate sono coordinate Prefettura e dalla Questura di Vibo Valentia. Gli investigatori avrebbero anche individuato alcuni presunti scafisti alla guida del barcone poi intercettato dalla nave militare irlandese. Per riscontrare il dato, però, sono necessarie le testimonianze dei migranti che saranno acquisite in giornata.

Nuovo sbarco di migranti sulle coste calabresi

sbarco immigratiBOTRICELLO (CATANZARO) – Cinquantanove migranti di varia nazionalità sono giunti stamattina a Botricello, lungo il litorale jonico catanzarese.
I migranti sono stati trovati sulla spiaggia dai carabinieri della Compagnia di Sellia Marina. Sono tutti in buone condizioni di salute. Erano arrivati a bordo di un barcone che si era arenato ad alcuni metri dalla riva, costringendoli a gettarsi in acqua ed a raggiungere la spiaggia a nuoto. Del gruppo di 59 migranti fanno parte venti minori, quattro dei quali non accompagnati. Secondo quanto é emerso dalle indagini, gli scafisti dell’imbarcazione potrebbero essersi allontanati a bordo di un altro natante.

Dalle informazioni raccolte dai carabinieri, i migranti erano partiti nei giorni scorsi da un porto della Grecia.

Reggio Calabria: previsto per domani nuovo sbarco di 905 migranti

9af56351a14b72eed8eb391533cf6302-300x225REGGIO CALABRIA – Nella giornata di domani è previsto un nuovo sbarco di migranti nel porto di Reggio Calabria. I migranti, di nazionalità mista, arriveranno circa alle 8 sulla motonave “Siem Pilot” della Guardia Costiera Norvegese e sono, in tutto, 905. Di questo folto gruppo, 714 sono uomini, 168 donne e 23 minori. Per coordinare le attività di primo soccorso e assistenza il Prefetto Claudio Sammartino ha convocato, questa mattina, una riunione operativa.

Ezadeen, concluso lo sbarco dei migranti a Corigliano Calabro

Stamani, nel porto di Corigliano Calabro, si sono concluse le operazioni di sbarco dei migranti siriani dal mercantile Ezadeen, soccorso giovedì pomeriggio al largo della costa calabrese dopo che l’equipaggio aveva abbandonato i comandi e attraccato nella notte. Complessivamente sono giunte 360 persone, tra le quali 232 uomini, 54 donne e 74 minori, 8 dei quali da affidare perché non accompagnati da adulti. Le condizioni dei migranti sono complessivamente buone.

“I trafficanti trovano nuove rotte per l’Europa e impiegano nuovi metodi per sfruttare i disperati”. La lotta a queste organizzazioni criminali “sarà una priorità top” nel piano Ue complessivo sulle migrazioni. Così il commissario all’Immigrazione Dimitris Avramopoulos sui migranti alla deriva a bordo delle navi Ezadeen e Blue Sky M.

Nuovo sbarco di migranti. Individuato presunto scafista

CROTONE – Le unità navali della Guardia di Finanza del Gruppo Aeronavale di Taranto e del Reparto Operativo Aeronavale di Vibo Valentia, hanno individuato al largo di Crotone una barca a vela con 80 migranti. La barca aveva una bandiera italiana falsa. I finanzieri hanno accertato la presenza dei migranti tra cui donne e bambini, quattro dei quali sono stati portati a terra e ricoverati nell’Ospedale di Crotone. La barca è partita dalla Turchia circa sei giorni fa.
Individuato un presunto scafista.

Immigrazione: in 48 su barca a vela

REGGIO CALABRIA – Una barca a vela con 48 migranti, tra i quali quattro bambini e tre donne, è stata intercettata al largo della costa calabrese da un guardacoste della Guardia di finanza. Trasbordati sull’unità militare e condotti nel porto di Reggio Calabria, stanno tutti bene. Il viaggio era iniziato una settimana fa dalla Turchia o dalla Grecia. Tre cittadini ucraini che conducevano l’imbarcazione sono sottoposti a fermo d’identificazione. La loro posizione è al vaglio della Dda reggina.

Sbarchi e immigrazione: qual è la vera emergenza?

COSENZA – Le proibitive condizioni climatiche che in questi giorni stanno interessando le coste joniche non hanno impedito a nuovi gruppi di migranti di avventurarsi per mare. É di queste ore il salvataggio di un barcone al largo di Crotone. Con il maltempo e le mareggiare invernali cresce in modo esponenziale il rischio di non toccare mai quelle terre di salvezza, eppure è così forte il bisogno di scappare e la necessità di costruire un futuro migliore.

Un flusso di disperati che sembra ininterrotto e interminabile, senza tregua. Situazioni che si ripetono da anni, come immagini di un proiettore incantato. Tanto che nel 2011 era stato approntato, a livello nazionale, un Piano per l’accoglienza dei migranti con cui la Protezione civile potesse fornire le risposte operative all’emergenza umanitaria in corso. Un programma elaborato per far fronte all’impatto di 50.000 arrivi, da smistare sull’intero territorio nazionale, ma che in realtà – secondo i dati forniti dallo stesso Ministero dell’Interno – si è trovato a fronteggiare circa la metà delle persone. Emergenza ritenuta poi improvvisamente superata e rientrata nell’ordinario a partire dall’inizio di quest’anno.

Cosa vuol dire allora proclamare uno stato d’emergenza? Come si sono strutturate le misure messe in atto dagli organismi di Protezione civile e dalle Regioni? Quali sono stati i risultati conseguiti da queste misure? Quali reali benefici ed opportunità hanno avuto i soggetti coinvolti? Intorno a questi e ad altri quesiti si sono ritrovate a riflettere alcune persone che abitualmente si interessano ai temi dell’immigrazione e dell’accoglienza e dei diritti umani, dando vita ad un gruppo eterogeneo e variegato che ha promosso la campagna “Mai più ENA (Emergenza Nord Africa)”.

Un lavoro nato dalla volontà di capire e approfondire, partito con un dettagliato e preciso studio delle normative ed arricchito dalla diretta conoscenza delle strutture d’accoglienza calabresi e delle condizioni dei migranti che le occupano. L’analisi dei numeri e il calcolo delle spese si combina strettamente con le soluzioni proposte e adottate. Ne esce un quadro desolante e disarmante di una realtà deformata e distorta. Un intrecciarsi di interessi politici ed economici giocati sulla pelle dei migranti che lascia poco spazio alle esperienze virtuose di efficace integrazione. Ai buoni esempi proposti da Giovanni Manoccio, sindaco di Acquaformosa, e di Domenico Lucano, sindaco di Riace, si contrappone l’ordinaria follia dei centri di Rogliano, Falerna, Amantea, ecc. Strutture che i promotori della campagna non esitano a definire come carceri o preludio ai lager, in cui sono stati stipati senza alcun criterio logico persone di ogni età e provenienza, con storie e problematiche talmente diverse tra loro da disegnare uno spaccato quasi surreale di umanità. Strutture che tendono ad annullare la dignità umana, date in gestione a soggetti non sempre adeguatamente preparati per venire incontro alle reali necessità degli ospiti.

E la situazione non è certo migliorata con la fine della cosiddetta Emergenza Nord Africa. 500,00 euro la somma concessa a tutti i richiedenti asilo e una settimana di tempo per trovare una diversa sistemazione. Persone allo sbando, il più volte senza documenti, schiacciati da una burocrazia cinica e da una indifferenza dilagante. La commozione che accompagna le tragedie delle carrette del mare sembra svanire di fronte a coloro che sopravvivono e che devono affrontare poi la quotidianità in terra straniera. La campagna “Mai più ENA (Emergenza Nord Africa)” si pone dunque l’obiettivo di creare strumenti efficaci per lo sviluppo di una coscienza critica sulla questione immigrazione. Magari partendo dalle scuole e dalle nuove generazioni, per smentire le false informazioni e decostruire gli sterili pregiudizi.

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

Nuovo sbarco di migranti

PALMI (REGGIO CALABRIA) – Quarantaquattro immigrati tra siriani, afghani e iraniani sono stati trovati stamani su una spiaggia nei pressi di Palmi. I migranti, tra i quali una donna con un bambino, hanno raccontato di essere stati fatti sbarcare nella notte da un mercantile partito da un porto della Turchia. Uno dei migranti, in precarie condizioni di salute, ha raccontato che durante il viaggio in mare i profughi sono stati lasciati senza cibo anche per sette giorni.