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A Cassano tavola rotonda su schiavitù e caporalato nel lavoro agricolo

CASSANO ALLO IONIO (CS) – Una tavola rotonda su un tema scomodo, in uno dei territori investiti dal turpe fenomeno dello sfruttamento del lavoro nei campi. “La riduzione in schiavitù e l’alternativa di Riace”, questo il titolo del pubblico dibattito che si terrà sabato 16 aprile alle ore 17 presso l’hotel delle Terme Sibarite, a Cassano allo Ionio. Ricercatori, studiosi, giornalisti, giuristi, sindacalisti, associazioni e soggetti impegnati in prima linea, si confronteranno sulla questione del “lavoro agricolo nel Meridione tra illegalità, violazione della dignità umana e possibili forme d’integrazione”. Ad organizzare il meeting è l’associazione “COMBINATO DISPOSTO DEGLI ARTICOLI 1,4,41 DELLA COSTITUZIONE”, formata da ecomomisti, giuristi e storiografi. Dalla storiografia giudiziaria e dalla cronaca sindacale emerge che nelle campagne del Sud cittadini stranieri e nostri connazionali sono vittime del reato, previsto dall’art. 600 c.p., di riduzione in servitù. Secondo la giurisprudenza della Suprema Corte, i lavoratori agricoli possono trovarsi in uno stato di soggezione continuativa ed essere costretti, come servitù della gleba, a prestazioni lavorative che ne comportavano lo sfruttamento. Tale specifica situazione della parte arretrata del nostro territorio si inquadra in una generale crisi economica e nel concreto pericolo che l’ipotesi dell’incontrollabile sfruttamento della forza lavoro non abbia più i connotati di anomala trasgressione marginalmente limitata a settori economici, geografici, etnici, ma costituisca un moderno modello di sviluppo e una diffusa disciplina del mercato del lavoro .
Di qui l’esigenza di incontri e confronti di giuristi, studiosi e sindacalisti , in cui si sottolinei l’esigenza di un costante impegno per la difesa dei lavoratori dipendenti e dell’effettiva vigenza dell’art. 36 della Costituzione, che fissa la retribuzione nella misura che assicuri al lavoratore “una esistenza libera e dignitosa”.
All’iniziativa hanno aderito l’Arci nazionale, la Flai-Cgil (Federazione di Castrovillari) e le associazioni di migranti locali. Questo il nutrito programma degli interventi. Introduce Renato Greco, presidente emerito del tribunale di Cosenza. All’iniziativa si registrano le presenze di Antonio Bevere, già consigliere della Corte di Cassazione, direttore della rivista Critica del Diritto – Claudio Bloise, avvocato, CidisOnlus Cassano Ionio – Maria Francesca D’Agostino, ricercatrice Unical, attivista diritti migranti – Giuseppe De Lorenzo, Flai CGIL Federazione Castrovillari – Kaissan Katassou, Flai CGIL Federazione Castrovillari – Domenico Lucano, sindaco di Riace – Tommaso Nencioni, dottore di ricerca in storia contemporanea, università di Bologna – Domenico Rizzuti, presidente Forum italo-tunisino – Filippo Sestito, presidenza nazionale ARCI. Moderano Silvio Messinetti e Claudio Dionesalvi, mediattivisti, collaboratori de “il manifesto”. Sarà proiettata una video-intervista al vescovo di Cassano Ionio, Don Francesco Savino.