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Tennistavolo, Castrovillari sconfitto dal Siracusa per 5 a 4

CASTROVILLARI (CS) – Il Tennistavolo Castrovillari in serie B2 è stato sconfitto  dal Siracusa B per 5 a 4.
Il  terzetto del Pollino, pur affidandosi ai polsi esperti del capitano Olawale, tra i compagni  Perri  e Lombardi, non riesce a contenere i siciliani. La sconfitta fa perdere la prima posizione ai castrovillaresi anche se la capolista attuale, il Siracusa A, con una gara in più  e 18 punti sul Castrovillari e sul Palermo, ha perso in casa per 5 a 4 . Prossimo incontro con l’Enna e nuova gara difficile in terra siciliana .
Per il presidente Giuseppe De Gaio, «la sconfitta non scalfisce l’impegno profuso ed il gioco messo in atto dalla squadra che ha perso solo  al quinto e ultimo  set nell’ultima gara . Andiamo avanti comunque- con l’impegno di fare sempre meglio per la crescita atletica e sportiva dei ragazzi, guidati dal grande Olawale». 

Lecce troppo forte, Catanzaro ko

LECCE-CATANZARO 3-1

LECCE (4-3-1-2): Perucchini; Lepore, Cosenza, Marino, Di Matteo (13′ st Legittimo); Armellino, Arrigoni, Mancosu (37′ st Torromino); Tabanelli (1′ st Tsonev); Dubickas (13′ st Di Piazza), Saraniti (28′ st Riccardi). In panchina: Chironi, Vicino, Valeri, Megelaitis, Ciancio, Gambardella, Persano. Allenatore: Liverani

CATANZARO (3-4-1-2): Nordi; De Giorgi (31’st Falcone), Di Nunzio, Sabato; Zanini (24’st Gambaretti), Onescu, Maita, Sepe (15’st Nicoletti); Spighi (24’st Cunzi); Letizia, Infantino (31’st Corado) In panchina: Marcantognini, Cason, Van Ransbeeck, Riggio, Badjie, Furina, Valotti. Allenatore: Dionigi

ARBITRO: Proietti di Terni

MARCATORI: 12′ pt Saraniti (L), 26′ pt Letizia (C), 10′ st aut. Di Nunzio (C), 25′ st Mancosu (L)

NOTE: spettatori 6mila. Ammoniti: Cosenza (L), Onescu (C), Sabato (C). Recupero: 0′ pt, 4′ st

LECCE- Nella trasferta più difficile dell’anno, nonostante un primo tempo di livello giocato alla pari del Lecce, il Catanzaro non riesce nel miracolo al “Via del Mare”, rimediando lo stesso passivo dell’andata: 3-1, condito però da una prestazione meno sconfortante di quella dello scorso settembre.

Salentini subito in vantaggio con l’incornata di Saraniti

Dionigi non negozia sulla difesa a tre, mentre in avanti decide di schiera Spighi tra le linee alle spalle del tandem Letizia-Infantino. Liverani invece si affida al consueto 4-3-1-2, col neo acquisto Saraniti subito titolare di fianco al lituano Dubickas. L’inizio del match sembra rispettare le attese, col Lecce in controllo a cercare subito di scardinare la difesa ospite. Così come all’andata, il più attivo tra i salentini è capitan Lepore, che già al 5′ mette in apprensione i tre centrali calabresi con un cross teso su cui Tabanelli non arriva per un pelo. La difesa del Catanzaro non è reattiva e l’esordiente Saraniti riesce a deviare in porta con un colpo di testa. Lecce in vantaggio e aquile a questo punto costrette a una partita più propositiva.

Risposta sorprendente e immediata dei giallorossi

La risposta dei calabresi in questo senso è sorprendente, con la squadra trascinata come al solito dal suo leader tecnico, Tony Letizia. Dapprima ci prova con un bel tiro che sfiora la traversa. Poi al 26′ arriva il pareggio: combinazione dal limite dell’area con Spighi che innesca l’ex attaccante Foggiano. Dopo il controllo Letizia salta Marino e calcia sul secondo palo, trafiggendo Perucchini. La partita è equilibrata, con le squadre a contendersi possesso e supremazia territoriale. Si chiude così il primo tempo, con un ottimo Catanzaro pronto a ribattere colpo su colpo ai tentativi del Lecce.

Il crollo nel secondo tempo

Liverani sa che per vincere bisogna imporre il proprio ritmo alla partita già dall’inizio della seconda frazione. Ecco perché il Lecce non si risparmia e parte subito forte, sempre grazie alla spinta continua del proprio capitano. Al 10′ l’ennesimo cross di Lepore sorprende le maglie troppo larghe della difesa ospite. Saraniti ci prova ma la sua girata colpisce Sabato che salva momentaneamente il risultato. Purtroppo per il Catanzaro però è una gioia effimera: passa appena un minuto e su un altro traversone da destra la difesa non sa come muoversi. Di Nunzio prova a liberare in scivolata, ma devia alle spalle di Nordi, regalando il vantaggio a gli avversari.

Gli uomini di Dionigi sono volenterosi, ma non riescono a impensierire Perucchini. Così al 26′ ci pensa Mancosu a scrivere la parola fine sulla gara: incursione in area di Tsonev che appoggia all’indietro sul numero quattro che batte Nordi grazie anche alla deviazione del palo. Il Catanzaro capisce che la partita sta pian piano scivolando via, con il Lecce che riesce a difendersi col possesso palla dall’alto di una maggiore caratura tecnica. Così, dopo quattro minuti di recupero e un ultimo sussulto di Maita che termina di poco a lato il signor Proietti decreta la fine dell’incontro.

Francesco Farina

Sconfitta pesante per l’Amantea battuta in casa del Trebisacce

TREBISACCE (CS) – Battuta d’arresto per l’Amantea che cade in quel di Trebisacce. Con due gol incassati entrambi nel primo tempo i padroni di casa archiviano il match contro i blucerchiati. Più quadrato e compatto il Trebisacce che sfrutta le disattenzioni difensive della squadra amanteana che, però, soprattutto nella ripresa riesce a reagire. Nel secondo tempo, infatti, i ragazzi di mister Alfonso Caruso vanno vicini più volte alle reti utili per accorciare le distanze ed ipoteticamente anche pareggiare. Ma resta inviolata la porta dei padroni di casa i quali conquistano il bottino pieno. «È stata una brutta partita nella quale non siamo stati in grado di ripetere le belle prestazioni delle ultime 3 gare. – afferma mister Alfonso Caruso – Siamo mancati dal punto di vista dell’intensità e dell’agonismo che sono le nostre armi principali. Dobbiamo capire che per salvarci noi dobbiamo correre più degli altri e cercare tutti quanti di dare qualcosa in più. Ovvio che i gol presi nel primo tempo hanno tagliato le gambe, soprattutto il secondo che è venuto per una deviazione fortuita. Mi sento di dire che i ragazzi che rispetto ad altre partite sono stati sottotono e quindi abbiamo meritato la sconfitta. Abbiamo provato a riequilibrare il match e forse l’episodio del calcio di rigore non dato su Raimondo avrebbe potuto rimetterci in partita. Però, ad onor del vero, la squadra ieri non ha fatto bene come nelle partite precedenti. Ci può stare anche se era una partita delicata e siamo rammaricati. Però non bisogna perdere la fiducia e continuare a lavorare e a crederci. Noi sappiamo che se vogliamo salvarci dobbiamo battagliare in campo in queste ultime 16 partite a cominciare da domenica quando saremo di fronte ad una squadra che è in salute ossia il GallicoCatona. Una squadra che sta facendo risultati e che verrà ad Amantea per metterci i bastoni tra le ruote ma noi dovremo fare di tutto per centrare i 3 punti».

 

TREBISACCE – AMANTEA 2-0

TREBISACCE: Vitale, Gallotta, Terranova, Fuck, Amerise, Bellitta, Filidoro, Maio (30’ st Mannarino), Mazzei, Zicarelli (15’ st Grisolia), Galantucci. All.: Malucchi.

AMANTEA: Carbone, Fera (25’ st Caliò), Gentile, Muraca (35’ st Sicoli), Perciavalle, De Luca, Raimondo, Pirillo (15’ st Tripodi), Tucci, Miraglia, Gagliardi. All.: Caruso.

MARCATORI: 15’ pt Maio, 20’ pt Bellitta.

ARBITRO: Viapiana (di Catanzaro); assistenti Greco e Flotta (entrambi di Rossano).

La Palmese perde a Lentini e chiude in nove uomini

LENTINI (SR) – La Palmese esce sconfitta sul terreno della Sicula Leonzio ed esce malconcia dallo stadio Angelino Nobile, dove ha chiuso in nove uomini per effetto delle espulsioni di Dorato e Lavilla. La capolista allunga sull’Igea Virtus, mentre i neroverdi si allontanano dal quarto posto. Avvio subito in salita. Dopo sette minuti il direttore di gara assegna un penalty ai bianconeri per un fallo in area commesso ai danni di Rabbeni. Dal dischetto calcia D’Amico ma Pellegrino è reattivo e riesce a respingere il tiro con un balzo da applausi sulla propria sinistra. Al quarto d’ora la Sicula sblocca il risultato. Ricciardo si fa largo tra le casacche della difesa calabrese, palla verso Gallon che fa centro.  La Palmese resta in inferiorità numerica per il rosso comminato a Dorato, reo di aver colpito con una gomitata Porcaro, in un contrasto di gioco. Sotto di una rete e con l’uomo in meno, per gli ospiti il match si fa complicato mentre il Leonzio trova il raddoppio con Roberto Marino prima dell’intervallo. Nella ripresa Dal Torrione pesca Scopelliti ed Ortolini dalla panchina. Proprio Ortolini riesce a dimezzare lo svantaggio approfittando del calo di tensione dei padroni di casa. Nel finale Lavilla paga con l’espulsione un fallaccio commesso ai danni di Savanarola.

Lo Sporting Locri si arrende alle campionesse del Montesilvano

Sporting Locri-Montesilvano 1-2

Locri: Modestia, Beita, Sabatino, Giuliano, Rovito, Cacciola, Soto, Marino, Nasso, Diodato, Borrello, Sgrò. All.:  Sansotta.

Montesilvano: Ghanfili, Amparo, Mendes, Troiano, Ortega,Sestari, Silvetti, Sergi, Dalla Villa, D’Intino, Nicoletti, Domenichetti. All.:  Salvatore.

ARBITRI: Agosto (Paola), De Luca (Paola) CRONO: Petrillo (Caranzaro)

RETI: 0’31” Troiano (M), 6’32” Nicoletti (M), 16’46” Giuliano (L).

SANT’ANDREA APOSTOLO DELLO JONIO (CZ) – Accade tutto nel primo tempo in Calabria, dove il Montesilvano di mister Salvatore passa di misura contro lo Sporting Locri grazie alle reti di Jessica Troiano e Susanna Nicoletti, di Giuliano, invece, l’unica rete amaranto. Le campionesse d’Italia partono con il turbo. Appena trentuno secondi e Jessica Troiano trova la via del gol. Lo Sporting non ci sta e contrattacca con Rovito: parata di Sestari. Poi è Modestia dall’altra parte a chiudere su Dalla Villa in spaccata, ma nulla può sull’azione-fotocopia iniziata ancora una volta da Amparo e chiusa in rete dal destro sotto porta di Susy Nicoletti: 0-2 al 6’. Doppio vantaggio che le biancazzurre mantengono senza problemi fino al 16’, quando Giuliano accorcia su schema di calcio d’angolo. A 2’ dall’intervallo, tiro libero assegnato alle ospiti: Silvetti calcia bene, ma Modestia si supera e si ripete poco dopo su Troiano in contropiede. Nella ripresa subito due fiammate del Locri con Beita su punizione e Borrello che calcia a lato da buona posizione su assist del proprio capitano. Finisce alta anche la conclusione di Amparo servita da Silvetti, mentre Dalla Villa non inquadra la porta così come Ortega dalla fascia sinistra. Il tris non vuole proprio arrivare, ma grazie all’intervento di Sestari su Beita (piattone di prima dopo un retropassaggio sbagliato) e poi su Soto inserita come portiere di movimento a 106” dal termine, basta un gol di scarto per tornare a casa con i tre punti.

 

Golem sottotono, successo facile per Olbia

Entu Olbia-Golem Palmi 3-0

(25-17; 25-20; 25-23)

Olbia: Carraro 1, Bateman, Lotti 13, Mabilo 1, Villani 9, Tangini 4, Angelina 18, Maggipinto (L). Non entrate: Formenti, Whitaker, Iannone, Carboni. All.: Galli

Palmi: Lestini 5, Zanette 4, Vietti 2, Vrankovic 2, Schaus 2, Guidi 7, Angelelli, Veglia 4, Moretti 10, Quiligotti (L). Non entrate: Tomaselli, Barbagallo. All.: Giangrossi.

Arbitri: Laghi e Piubelli

OLBIA – Trasferta amara per la Golem, sconfitta nettamente in casa della Entu Olbia. Sottotono le ragazze di Giangrossi, tenute a galla solo dalla determinazione della Moretti, autrice tra l’altro di due ace. Le sarde invece hanno mostrato maggiore determinazione, con Giulia Angelina sugli scudi, insieme a Silvia Lotti. Anche nel terzo parziale, il più equilibrato, le padrone di casa non hanno smarrito la concentrazione, riuscendo a chiudere rapidamente la partita.

 

Un gol di Dzemaili affonda il Crotone

CROTONE – Il Bologna si porta a casa tre punti vincendo con merito tattico una gara difficile. Per risolverla serve un colpo da biliardo di uno dei suoi uomini migliori, Dzemaili con un gran tiro rasoterra da fuori area. Per il Crotone è invece notte fonda e i rossoblù non si schiodano dal fondo classifica. Schieramenti confermati dai due tecnici. Nel Bologna rientrava Gastaldello mentre, nel Crotone l’unica novità rispetto alla gara con la Lazio è Palladino titolare dal primo minuto. La partita stenta a decollare. Il Crotone concede al Bologna il possesso palla e lo aspetta nella sua metà campo. I felsinei trovano tutti gli spazi chiusi e non riescono a impensierire mai Cordaz fino al 30′ quando il portiere doveva tuffarsi a parare un tiro di Destro che si era liberato della guardia di Ceccherini. Alla mezz’ora il Bologna è costretto a fare a meno di Torosidis per infortunio.

Crotone, letale la rete di Dzemaili

La partita sale di tono e i calabresi guadagnano metri diventando pericolosi soprattutto grazie all’asse Martella-Palladino che offrono assist continui non sfruttati da Trotta e Falcinelli. Al 36′ Maietta si immola ribattendo il tiro a botta sicura di Falcinelli servito da Rohden in contropiede. Prima del riposo gli emiliani perdono anche Gastaldello per un risentimento muscolare. La svolta della gara e’ a inizio ripresa. Il Bologna alza il baricentro e trova subito il vantaggio con Dzemaili che, da fuori area, inventa un tiro dall’assoluta precisione rispetto al quale Cordaz non può fare nulla. Il Bologna a questo punto fa il gioco del Crotone lasciandogli il pallino. La squadra di casa, però, ha tanto volontà ma poca qualità e non è mai davvero pericolosa. Al 10′ l’occasione capita a Rohden ma Mirante si supera e salva. Nicola prova a cambiare inserendo Gnahorè, Nalini e Nwankwo per dare più peso in attacco, ma è la manovra a latitare. La gara si conclude con il Crotone costretto a fare i conti con la quinta sconfitta casalinga, la quattordicesima complessiva in campionato. I tifosi, a fine gara, contestano chiedendo alla società di spendere nel mercato di riparazione come ultima spiaggia per provare a restare in serie A.

Francesco Farina

Vibonese bella e sfortunata, il Catania vince nel finale

CATANIA – Bella e sfortunata la Vibonese. Lo 0-1 maturato sul campo del Catania però, non inficia la buona prova della squadra di Costantino, costretto a schierare una formazione fortemente rimaneggiata. In difesa mancano Franchino, infortunato, sostituito da usai, e Sicignano squalificato. Al suo posto il tecnico rossoblù schiera Sabato in tandem con Manzo, mentre Paparusso va a fare il terzino sinistro. Davanti Saraniti unica punta assistito da Favasuli. Il Catania illude con un colpo di testa ravvicinato di Anastasi, sul quale Russo si esibisce in una parata da applausi. Poi la scena è tutta della Vibonese che copre bene tutti gli spazi e sfiora il vantaggio con una punizione di Saraniti, palla vicina all’incrocio dei pali. Poco dopo la mezz’ora Sabato scodella in area, colpo di testa di Manzo respinto da Pisseri con l’aiuto del montante, arriva Paparusso, sempre di testa, e ancora la traversa salva il Catania. Prima del riposo anche gli etnei hanno una ghiotta opportunità. Sul lancio dalle retrovie di Djordjevic, Anastasi anticipa l’uscita di Russo. Il pallone rotola verso la porta ma Sabato, bene appostato, lo scaraventa in corner prima che varchi la linea fatale. Rischia grosso la Vibonese ad inizio ripresa: Bastrini pesca Di Cecco in area. Conclusione al volo e palla contro il palo, arriva sulla corta respinta Mazzarani che centra in pieno la traversa. Il Catania insiste con Russotto che scheggia la traversa. Al 20’ un doppio intervento di Pisseri sui tiri in rapida successione di Saraniti e Favasuli salva il Catania che poi pesca il jolly con Mazzarani. Il suo tiro viene fortuitamente deviato da un difensore che spiazza Russo. Costantino getta nella mischia Leonetti e Di Curzio, ma la Vibonese non riesce a pareggiare.

Saraniti non basta. Vibonese ko

Virtus Francavilla-Vibonese 3-1

FRANCAVILLA (3-5-2): Casadei, Idda, Faisca, Abruzzese; Pastore (18’ st Gallù), Galdean, Biason, Albertini, Alessandro (36’ st Finizzi); Nzola, De Angelis. In panchina: Albertazzi, De Toma, Turi, Pino, Tundo, Salatino, Abate, Monopoli, Triarico, Vetrugno. All. Calabro

VIBONESE (4-3-3): Russo; Franchino, Manzo, Sicignano, Paparusso; Legras, Giuffrida, Yabre (41’ st Sabato); Cogliati, Saraniti (44’ st Di Curzio), Favasuli (33’ st Scapellato). In panchina: Cetrangolo, Mengoni, Chiavazzo,  Cinquegrana, Tindo, Lettieri, Surace, Usai. All. Costantino

ARBITRO: Zufferli di Udine

MARCATORI: 8’ st Galdean (F), 14’ st Saraniti (V), 23’ st Idda (F), 29’ st Alessandro (F).

NOTE: Spettatori 1.200 circa. Ammoniti: Abruzzese (F), Saraniti (V), Idda (F). Angoli: 6-3 per il Francavilla. Rec.: 1’ pt; 4’ st.

FRANCAVILLA FONTANA – Continua il digiuno della Vibonese lontano dal Luigi Razza. Contro la Virtus Francavilla arriva una brutta batosta per i rossoblù, condannati all’ultimo posto in classifica, sia pure in condominio con il Melfi. Formazione offensiva quella approntata da Costantino, con il tridente guidato da Saraniti, mentre il Francavilla imbottisce il centrocampo, con l’obiettivo di mantenere il pallino del gioco. Avvio positivo per i padroni di casa subito pericolosi con una incornata di De Angelis di poco a lato. Replica la Vibonese al quarto d’ora. Prima ci prova Manzo di testa, pallone sopra la traversa, poi Saraniti sfiora il montante direttamente su calcio di punizione. Il match è piacevole ed equilibrato. Nzola si trova il pallone tra i piedi all’altezza del dischetto del rigore ma sciupa tutto spedendo alle stelle. Il Francavilla avanza il baricentro e la Vibonese va in apnea. Ancora Nzola al 28’ va in gol, ma il guardalinee vanifica tutto segnalando la posizione di offside dell’attaccante. Prima del riposo ci prova per due volte, senza fortuna, anche Alessandro. Il predominio manifestato dal Francavilla nella prima frazione si concretizza nei primi minuti della ripresa. Il cronometro segnala otto minuti di gioco quando Nzola pesca Galdean, tempestivo nel girare in porta alle spalle di Russo per la rete dell’1-0. Rabbiosa la reazione della Vibonese che potrebbe pareggiare dopo appena un minuto. Saraniti eccede di generosità quando in piena area invece di tirare serve Cogliati a due passi dalla porta, ma il giocatore spedisce clamorosamente alto. La rete è rimandata solo di una manciata di minuti: Franchino va al traversone, Saraniti sale in ascensore e colpisce perentoriamente di testa, fulminando l’incolpevole Casadei. Calabro capisce che c’è aria di sorpasso e si cautela con Gallù al posto di Pastore. Invece è proprio il Francavilla a riportarsi avanti con Idda, pescato dall’ottimo assist di Alessandro che poi, alla mezz’ora, corona con il gol la sua prestazione, con una prodezza balistica direttamente su calcio di punizione.

La Callipo cade in casa dell’ultima in classifica

TIME-OUT COACH MASTRANGELOBRESCIA – Contro ogni pronostico il Brescia si impone al tie break contro la Tonno Callipo a margine di una sfida dai due volti. Nella prima parte i giallorossi, grazie anche all’ottimo Vedovotto, si impongono nel primo e nel terzo set, accusando un flessione nel secondo parziale, ceduto agli avversari. Poi il match sale di intensità, si infiamma e diventa imprevedibilmente equilibrato e spettacolare. Il Brescia sfodera coraggio e determinazione, e centra l’impresa con un successo assolutamente imprevedibile ma nel complesso meritato. Al fischio d’inizio coach Mastrangelo schiera Maccarone al centro al posto di Forni, per il resto formazione confermata. Tra le fila dei lombardi in campo il recuperato Bisi con il ritorno in posto 4 di Cisolla. Il primo set inizia con una Tonno Callipo remissiva che comunque rimane in scia all’avversario. L’allungo avviene nella parte centrale del parziale con Vedovotto e Michalovic che ispirano la fuga. Il neo entrato Korniienko firma l’ace del 16-22 e il set si chiude con l’attacco vincente di Presta sul 17-25. Nel secondo set Casoli e compagni rimangono con la testa altrove non dando continuità alla buona prova messa in mostra nella seconda parte del primo set. Brescia si porta sul 7-3 e costringe il tecnico pugliese a chiamare tempo. Cisolla firma l’ace dell’8-3, la Tonno Callipo non riesce ad imbastire una reazione efficace e Brescia ne approfitta allungando fino al massimo vantaggio sul 21-12. I giallorossi provano a ricucire e con Vedovotto trovano il 23-18, ma ormai il distacco è incolmabile e i lombardi si impongono 25-18. Nel terzo set Brescia parte ancora a spron battuto con Cisolla (6-2) e ancora con time-out di coach Mastrangelo. I giallorossi ritrovano l’abbrivio trascinati da un sontuoso Casoli che guida i suoi alla rimonta e al sorpasso. Brescia vira avanti ancora fino al 16-15, ma ci pensano Michalovic e ancora il capitano a portare la Tonno Callipo avanti 18-20. Brescia prova ad impattare con un muro su Vedovotto, ma nel finale a muro gli uomini di Mastrangelo fanno la differenza e portano a casa il set 21-25 dopo l’ace dell’ucraino Korniienko. Nel quarto set si lotta punto a punto con grandi difese e scambi prolungatissimi. Vedovotto trova l’ace del 12-14, ma l’errore in attacco del martello veneto porta Cisolla e compagni sul 18-18. Sul 21-21 Brescia trova il break decisivo e sul 24-22 arriva il muro decisivo di Tiberti sul Casoli che porta la sfida al tie-break. Al quinto set le due squadre lottano ancora punto a punto, poi arriva il break giallorosso con Vedovotto e l’allungo di tre lunghezze firmato da Michalovic e con in precedenza un’azione interminabile conclusa dal muro calabrese. Sul 10-13 Brescia ha la forza di reagire e di portare il set ai vantaggi. Match-point annullati a vicenda fino al 16-16 e fino ai due punti consecutivi e al mani e fuori finale di Bisi che fanno gioire Brescia 18-16. Per la Tonno Callipo ora un bagno d’umiltà e il giusto sprone in vista della finalissima di domenica al Forum di Assago contro Sora che vale la vittoria della Del Monte Coppa Italia Serie A2.

CENTRALE DEL LATTE MCDONALD’S BRESCIA – TONNO CALLIPO CALABRIA VIBO VALENTIA 3-2 (17-25, 25-18, 21-25, 25-22, 18-16)

CENTRALE DEL LATTE MCDONALD’S BRESCIA: Norbedo 8, Agnellini 6, Montanari, Rodella 16, Tiberti 4, Fusco (L), Bisi 20, Zanardini, Sorlini 2, Cisolla 28. Non entrati: Cruz, Statuto, Bonisoli. Allenatore: Zambonardi
TONNO CALLIPO CALABRIA VIBO VALENTIA: Pinelli 1, Korniienko 2, Casoli 19, Michalovic 19, Forni 5, Vedovotto 25, Maccarone 2, Presta 12. Non entrati: Ferraro, Corrado, Sardanelli. Allenatore: Mastrangelo
ARBITRI: Pozzi e Fretta
NOTE: durata set: 22’, 24’, 25’, 27’, 22’. Tot. 120’.