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Collasso per il Corigliano Futsal. Il Napoli vince sullo Jonio 8 a 2

Cipolla Mister Napoli C5CORIGLIANO(CS)-È crisi nera per il Corigliano che nella quarta di ritorno di serie A futsal perde sonoramente, sul suolo amico, contro il Napoli per 8 a 2. I partenopei del tecnico cosentino Cipolla vincono grazie ad una prova autorevole e convincente portando a casa il secondo bottino pieno nei due scontri diretti consecutivi giocati in chiave salvezza. Coriglianesi assenti specie nella prima parte di gara con i campani che chiudono all’intervallo sul vantaggio di 6 a 1. Leggermente reattivi nella ripresa i padroni di casa ma serve a poco contro l’impeccabile amministrazione di gioco e soprattutto di risultato dei napoletani. Trend negativo che dovrà far riflettere staff tecnico e societario alla svelta se si vorrà invertire questo preoccupante indice. Non si escludono novità eclatanti in casa coriglianese dove la partenza di Viera sembra pesare come un macigno. Nonostante l’innesto di Gedson, dopo aver atteso quattro mese per il transfert e autore di una doppietta al Napoli, l’arrivo di Resner e l’ingaggio dello spagnolo Cucu, ancora fermo per mancanza di transfert, la squadra ha subito un involuzione preoccupante. Dal calcio a 11 è arrivato anche Barilari, giocatore dai piedi buoni ma ancora alle prese con l’adattamento al futsal. Frattanto, per i coriglianesi la vittoria manca dal 10 ottobre, il pareggio dal 27 novembre e il vantaggio sui play- out è sceso a soli tre punti di vantaggio proprio sul Napoli. Le amnesie difensive persistono dall’inizio del torneo e la formazione da due turni sembra sprofondata in un baratro preoccupante. Con queste credenziali non si va lontano anzi. Bisogna recuperare grinta, determinazione e cattiveria per giocarsi le proprie chance salvezza al meglio. Prima della lunga sosta, dal 20 gennaio al 20 febbraio, vi sono due turni per rinsavire: sabato prossimo contro l’Acqua&Sapone fuori casa e il 20 gennaio in casa contro l’Asti. Per la cronaca della gara poco o nulla da dire con il monologo dei partenopei che ha visto De Bail, autore di una tripletta, Pedro Toro, di una doppietta, e Vega,  Bolo e  Bico collezionare le otto marcature del successo. Complimenti al tecnico cosentino Cipolla che dal suo arrivo ad oggi a Napoli ha saputo rigenerare il gruppo innescando un ascesa verso la salvezza che di questo passo non tarderà ad arrivare.

Cristian Fiorentino

Corigliano – Napoli 2 – 8   (Pt 1  – 6  )

 

Corigliano: Tornatore, Delpizzo, Lemine, Gedson, Tres, Vangieri, De Luca,  Trovato,  Dentini, Schiavelli, Barilari, Resner. All.: Toscano

 

Napoli: Rotella, Bolo, Vega, Bico, Pedro Toro, Massafra, Botta, Molaro, Botteghin, De Bail, Milucci, Fornari. All. Cipolla

ARBITRI: Ferretti di Roma 1 e Chiariello di Barletta. Crono: Cefalà Lamezia Terme

MARCATORI: 1’pt Pedro Toro (N), 2’ pt Vega (N), 5’ pt Bolo (N), 9’ pt De Bail (N), 11’ pt Gedson (C), 12’ pt Bico (N), 16’ pt  De Bail  (N), 2’ st Pedro Toro (N), 12’ st  Gedson (C), 15’ st De Bail (N)

 

Note: Ammonito Gedson, De Luca, Schiavelli (C), Pedro Toro (N). Spettatori 350 circa.

 

Tonno Callipo ko al tie-break. Ma al PalaValentia vince lo spettacolo

TONNO CALLIPO CALABRIA VIBO VALENTIA – GLOBO BANCA POPOLARE DEL FRUSINATE SORA 2-3 (25-23, 25-22, 23-25, 29-31, 14-16)

TONNO CALLIPO CALABRIA VIBO VALENTIA: Pinelli 1, Korniienko, Marra (L), Casoli 11, Michalovic 29, Forni 9, Vedovotto 16, Presta 8. Non entrati: Ferraro, De Paola, Maccarone, Corrado, Sardanelli. Allenatore: Mastrangelo
GLOBO BANCA POPOLARE DEL FRUSINATE SORA: Fabroni 5, Mariano 14, Festi 7, Santucci (L), Bacca, Rosso 20, Hoogendoorn 13, Giglioli 3, Marrazzo 1, Sperandio 17. Non entrati: Corsetti (L2), Lucarelli, Buzzelli, Mauti. Allenatore: Colucci
ARBITRI: Canessa e Zingaro
NOTE: durata set: 24’, 26’, 27’, 32’, 19’. Tot. 128’.

VIBO VALENTIA – Il big-match del Pala Valentia tra la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia e la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora regala emozioni forti. Nell’ultima giornata del girone d’andata i giallorossi escono sconfitti dopo una partita giocata su ritmi altissimi al cospetto della formazione ciociara neo campionessa d’inverno al giro di boa. La Tonno Callipo avanti 2-0 nel conto dei set, e capace di essere più cinica dell’avversario, si spegne nei momenti cruciali dando spazio alla rimonta sorana conclusasi al tie-break dopo un match emozionante. Il numeroso pubblico del Pala Valentia si lecca i baffi e si lascia trascinare dalla foga agonistica degli attori in campo che lottano strenuamente fino all’ultimo punto. A vincere è la squadra più lucida, mentre la Tonno Callipo, nonostante il ko, esce tra gli applausi. A coach Mastrangelo non basta aver ritrovato il vero Michalovic: l’opposto slovacco gioca una gran partita chiudendo il match con 29 punti e il 53% in attacco e a poco vale sottolineare i tanti attacchi murati e gli errori dell’opposto giallorosso. A trascinare è Rosso, letteralmente devastante nei primi due set, ma i compagni non lo seguono. Fabroni si dimostra il numero uno dei palleggiatori della categoria, Mariano in ricezione è mostruoso, ma è l’ingresso di Festi a spaccare la partita. La battuta flottante del centrale di Sora manda in tilt il sistema di ricezione della Tonno Callipo. Ciliegina sulla torta della neo-prima in classifica la sontuosa prestazione di Sperandio capace di realizzare 17 punti (8 muri e il 64% in attacco). Per la Tonno Callipo è il secondo ko di fila, il secondo stagionale in casa. I giallorossi, nonostante siano appaiati a pari punti (30) con la Globo Sora retrocedono al secondo posto per minor numero di vittorie complessive rispetto alla squadra di coach Soli. Ora nei quarti della Del Monte® Coppa Italia Serie A2 l’avversario sarà la Sieco Service Ortona.

LA CRONACA DEL MATCH

Tra le fila della Tonno Callipo c’è capitan Casoli in campo al posto di De Paola. Pinelli-Michalovic, Forni-Presta, Vedovotto e Marra completano la formazione al via assemblata da coach Mastrangelo. Colucci, head-coach pro-tempore di Sora (coach Soli è in Turchia con la nazionale italiana femminile), schiera Fabroni-Hoogendoorn, Sperandio-Giglioli, Rosso-Mariano, Santucci libero. Nella prima parte di primo set le due squadre sono fallose al servizio, ma i giallorossi tengono il timone della partita in mano virando avanti al riposo tecnico. Sora non molla mai nonostante sia sotto prima 16-14 e dopo 21-19. Sul 23-23, la Tonno Callipo sfrutta l’errore avversario e con Michalovic porta a casa il set 25-23.
Sora parte più determinata nel secondo parziale e dopo una fase di studio allunga 9-12 al riposo tecnico. Mariano mette a segno il punto del 13-16. Da lì in poi Vedovotto inizia a martellare al servizio portando Hoogendoorn a due errori consecutivi in attacco. Casoli e compagni piazzano un break di 4-0 e vanno avanti 17-16. Sora però, con l’ace del neo-entrato Marrazzo, si riporta avanti 18-19. La Tonno Callipo però continua a macinare gioco e martellare trovando un altro break  che porta i giallorossi sul 21-19. Nel finale sono Vedovotto e un sontuoso Michalovic a fare il bello e cattivo tempo e a portare i giallorossi sul 25-22.
Il terzo set è una lotta punto su punto con le due squadre che non mollano di un centimetro. Si arriva sul 22-20 per la Tonno Callipo quando Sora improvvisamente accelera a muro sfruttando le amnesie dei giallorossi in attacco. In un baleno gli ospiti piazzano un break di 4-0 che porta Fabroni e compagni sul 22-24. I ragazzi di Mastrangelo annullano la prima palla set, ma capitolano sull’attacco vincente realizzato da Rosso (23-25).
Nel quarto set i padroni di casa allungano sul 10-7 quando dalla linea dei nove metri inizia a martellare Hoogendoorn. Le battute dell’olandese e del solito Festi, che trova un contestatissimo ace, unite al cartellino rosso nei confronti di coach Mastrangelo, portano Sora sul 10-11. Al riposo tecnico però la Tonno Callipo è avanti 12-11. Sora però mostra i muscoli e piazza un terrificante break che porta gli ospiti sul 16-21. Dopo il time-out di coach Mastrangelo i giallorossi ritrovano l’abbrivio e mettono in mostra un grande cuore rimontando lo svantaggio e portando la contesa ai vantaggi. La Tonno Callipo ha cinque occasioni per chiudere il match, ma alla fine si arrende, sul 29-29, ai muri di Sperandio che portano Sora sul 29-31.
Il tie-break è un gioco a scacchi punto a punto. Fabroni mura capitan Casoli, poi Sora trova il break sul 12-14. La Tonno Callipo ha la forza di annullare due palle match sfruttando il servizio di Korniienko, ma nel momento decisivo, sul 14-15, arriva l’ace dell’olandese Hoogendoorn che piega le gambe ai giallorossi.ATTACCO DI MICHALOVIC

Corigliano sconfitto in casa dal Pescara

Gedson
Gedson

CORIGLIANO (CS) – Dura solo un tempo il Corigliano che tiene testa ai campioni d’Italia del Pescara finché hanno energie nelle gambe e la mente lucida. Poi nel secondo tempo la stanchezza affiora ed il maggiore spessore degli abruzzesi determina una sconfitta pesante, per 5-2. Eppure la serata era iniziata nel migliore dei modi, con il debutto del brasiliano Gedson, finalmente in campo dopo l’arrivo del transfer, e subito in gol. Corigliano in vantaggio  e Pescara stordito. Tanto che subito dopo De Luca potrebbe raddoppiare ma colpisce il montante. Tornatore ci mette una pezza in due occasioni poi deve capitolare sul diagonale chirurgico di Nicolodi che indovina l’angolino giusto. Il pressing prosegue su entrambi i fronti senza sosta con i portieri chiamati agli straordinari. Finché Dentini in ripartenza si presenta davanti a Garcia Pereira. Il primo tiro è debole e il portiere respinge di piede, lo stesso Dentini però si avventa sulla ribattuta e scarica di potenza sotto l’incrocio. La gioia per il nuovo vantaggio dura poco. Lemini commette su Berruto il fallo che determina un tiro libero per il sinistro preciso di Leandro Cuzzolino che pareggia. si va al riposo sul risultato di 2-2. Ad inizio ripresa subito Gedson ha l’occasione per calare il tris, ma è il Pescara ha ribaltare la situazione con Lara. Non perfetto nella circostanza il portiere Tornatore. A stretto giro arriva anche il quarto gol di Rescia che induce Toscano ad adottare la tattica del portiere in movimento. Il Corigliano però non ne ha più mentre il Pescara fa cinquina con il portiere Pereira che nel finale sfiora addirittura la doppietta. In classifica gli abruzzesi balzano al secondo posto mentre il Corigliano rimane ancorato a quota 13. Prossimo turno il 5 gennaio in trasferta contro la Luparense in quello che si preannuncia come uno scontro diretto per la salvezza.

Una Callipo nervosa cade a Castellana Grotte

ATTACCO DI CASOLICASTELLANA GROTTE (BA) – Dopo dieci vittorie consecutive la Tonno Callipo viene sconfitta in casa della Materdominivolley.it Castellana Grotte. I giallorossi cedono con il punteggio di 3-1 dopo una partita infuocata giocata davanti a circa un migliaio di spettatori. Match nervoso nel quale Casoli e compagni non sono riusciti a giocare con tranquillità e con la necessaria disinvoltura. Il capitano giallorosso è stato anche espulso nel corso del quarto set. Troppi gli errori commessi dai ragazzi di coach Mastrangelo: 37 errori totali per la Tonno Callipo nel corso del match ben giocato da Giosa e compagni. Vibo Valentia rimane in testa alla classifica con 29 punti, anche se si riduce ad una sola lunghezza il vantaggio su Sora, che ha vinto 3-2 in casa contro Potenza Picena. E domenica 3 gennaio il calendario prevede proprio lo scontro diretto al vertice tra Callipo e Sora, al Pala Valentia.
Nessuna sorpresa nello starting seven proposto da Mastrangelo, con Pinelli al palleggio, Michalovic opposto, Forni e Presta al centro, De Paola e Vedovotto in posto quattro, Marra libero. Pugliesi con Pedron in regia, Galaverna opposto, Giosa e Scopelliti i centrali, Bonetti e Tartaglione di banda, Primavera e Nero i liberi. Partono bene Giosa e compagni con l’ace di Galaverna, 4-2, e con il mani e fuori di Bonetti, 6-3. Vedovotto è stoppato a muro da Pedron, 7-4. Il muro giallorosso vale il 7-5. Castellana allunga ancora dopo l’errore da posto due di Vedovotto, 9-5. Galaverna attacco da posto 4: 10-6. Gran diagonale di De Paola 11-8. Muro giallorosso: 12-10. Michalovic ringhia e mette a segno l’attacco del 13-11. Ace di Pinelli, 15-14. 16-14 mani e fuori di Galaverna. Sul 17-15 per Castellana Grotte chiama tempo coach Mastrangelo. La pipe di Bonetti è out: 17 pari e il Materdomini-Callipo Mastrangelotecnico di casa Fanizza chiama tempo. 18-17 Galaverna. 18-18 primo tempo di Forni. 20-21 vantaggio giallorosso firmato da un attacco vincente di capitan Casoli. Castellana torna avanti 23-21 con l’attacco vincente di Galaverna. Giosa mura Michalovic 24-21. Casoli annulla la prima palla set. La Tonno Callipo è ancora imperfetta e allora Castellana conquista il set 25-22.
Vibo Valentia parte meglio nella  seconda frazione, portandosi sul 3-5 e sul 6-9. Galaverna mura De Paola e porta i suoi sull’8-9. De Paola, con un attacco vincente, porta i suoi sull’8-12 al riposo tecnico. Tartaglione riporta i suoi avanti sul 10-12. Michalovic 10-13. Lo stesso slovacco viene murato da Tartaglione 12-13. L’ex giallorosso Scopelliti attacca out: 12-15. Casoli murato: 14-16. Gran punto del capitano: 14-17. Presta mura Bonetti, 14-18 e time-out fischiato dal tecnico di casa Fanizza. Attacco di Michalovic, 15-19. Errore di Bonetti in battuta, 16-20. De Paola mura Galaverna 16-21. Sul 19-22 arriva il time-out discrezionale di coach Mastrangelo. De Paola a segno: 19-23. Galaverna ricuce sul 21-23. Sulla battuta di casa arriva il fallo di rotazione fischiato ai giallorossi, 22-23. Errore di Tartaglione al servizio. Ingenuità di Scopelliti sottorete e 22-25 per i ragazzi di Mastrangelo.
Equilibrio nella prima parte del terzo set con le due squadre che lottano colpo su colpo. Poi sale in cattedra capitan Casoli a muro e in attacco. I giallorossi si portano avanti 9-12, ma Castellana Grotte non ci sta e ricuce lo strappo portandosi sul 15-15 e virando avanti 16-15 dopo il muro di Giosa su De Paola. Esordio stagione per Korniienko in battuta, l’ucraino serve bene e De Paola in contrattacco mette a segno il punto del 17-18. Errore di Tartaglione in attacco, 18-20. Forni mette palla a terra, 19-21. 21-21 dopo un erroraccio arbitrale sull’attacco della Tonno Callipo terminato a terra. Presta primo tempo vincente, 22-23. 24-23 dopo la banale invasione a rete di Presta, chiama tempo coach Mastrangelo. Michalovic porta il set ai vantaggi, 24-24. Tartaglione, 25-24. De Paola attacca out e i pugliesi conquistano il set 26-24.
PINELLI IN BATTUTA callipo materdominiNel quarto parziale giallorossi sotto 6-4 con protagonista tra le fila dei padroni di casa l’ex di turno Bonetti. Ancora un muro di Presta: 6-5. Ace di Pedron, 8-5 per la squadra di Fanizza. Castellana allunga ancora sul 10-6 con Tartaglione. Ace di Presta, 10-8. Dentro Vedovotto per Michalovic. Il martello veneto picchia in battuta e trova l’ace dell’11-10. Al riposo tecnico Castellana avanti 12-10. I pugliesi allungano ancora sul 16-12 con l’ace di Scopelliti che sorprende Marra. Bonetti allunga ancora sul 18-12, in campo Korniienko per Casoli. Cartellino rosso per il capitano: 19-12. Casoli espulso dal campo. De Paola attacco vincente, 21-15. Ancora il martello laziale, 21-16, chiama tempo il tecnico di casa Fanizza. 21-17 Presta mette palla a terra. 22-19 attacca out Tartaglione. La rimonta non va in porta e dopo l’ennesimo errore dei giallorossi Castellana si impone con il punteggio di 25-19.

Futsal serie A, cade il Corigliano a Ferrara

DentiniFERRARA – La Fabrizio Corigliano perde a Ferrara nonostante una buona prestazione. Gara equilibrata nel primo tempo e ripresa con i romagnoli più aggressivi. Nel secondo tempo, però, i calabresi investono in spregiudicatezza e per poco non sfiorano l’impresa. Bene Dentini, per lui una doppietta, che ha dato tanto per l’economia del gioco. Ancora da valutare il neo acquisto Thiago Resner, non ancora bene integrato nei meccanismi del gruppo. Dopo un avvio frizzante degli uomini di Toscano, con Tres in evidenza,  passano in vantaggio i padroni di casa per merito di Duio. Il Corigliano pareggia prima dell’intervallo con il funambolico Dentini. Nella ripresa, il Kaos Ferrara torna subito in vantaggio con Kakà. Al minuto 8 Duio cala il tris e sigla la propria doppietta personale .Il Corigliano, come anche nel primo tempo, adotta la formula del portiere in movimento rischiando di prenderle ma anche di essere energico. Al 16’ st, però, arriva il quarto gol dei ferraresi ancora con Kakà. Subito dopo i biancazzurri accorciano prima con Dentini e poi grazie ad una perla di Lemine. Sul risultato di 4-3 e con un minuto da giocare il Corigliano tenta il tutto per tutto, ma sul filo di sirena incassa il quinto gol ad opera di Halimi . Prossimo turno ancora più impegnativo per il Corigliano che in casa, martedì 29 dicembre alle 20,  riceverà il Pescara. Di certo si potrà schierare Gedson per il quale è finalmente arrivato il tanto sospirato transfer.

Sarnese-Rende 3-2. Sconfitta amara sul filo di lana

Sarnese-Rende 3-2

SARNESE (4-3-3): Sorrentino 6; Gabbiano 6 Catalano 6 Miccichè 6 Loreto 6; Fontanarosa 7,5 Langella 5,5 (1’ st Iovene 6) Di Capua 7; Imparato 6,5 (18’ st Di Palma 6) Simonetti 6 Ianniello 6 (35’ st Viscovo sv). In panchina Baietti, Apparenza, Tortora, Nasto, Catuogno, Salvato. All: Esposito

RENDE (4-3-3): De Brasi 6,5; Bruno 5 Carrieri 5,5 Scarnato 6 Ruffo 5; Piromallo 5,5 (16’ st Gigliotti sv) Fiore 5,5 Crucitti 5,5; Zangaro 5 (30’ st Actis Goretta sv) Mosciaro 6,5 Feraco 5 (16’ st Azzinnaro 5,5). In panchina Mirabelli, Musca, Falbo, La Gioia, Marchio, Conforti. All: Pellegrino (Trocini squalificato)

ARBITRO: Politi di Lecce

MARCATORI: 4’ e 13’ st st Fontanarosa (S), 37’ st Mosciaro (R), 40’ st Mosciaro (R, rig), 47’ st Di Capua (S, rig)

NOTE – Al 46’ st espulso Musca (R) direttamente dalla panchina. Ammoniti Zangaro (R), Mosciaro (R), Fontanarosa (S). Angoli 1-1. Recuperi 2’ pt e 5’ st

SARNO In dieci minuti dal paradiso all’inferno. Il Rende rimonta il doppio svantaggio e poi sul filo di lana Di Capua lo spinge nuovamente negli inferi. La formazione di Trocini si vede scivolare via di mano un punto che, nonostante una giornata storta, avrebbe meritato. Il calcio è così: ti dà tanto, ti toglie tanto. Una partita comunque non bella ma intensa che ha regalato emozioni fino al triplice fischio. Un match delicato che i due tecnici giocano con moduli speculari, un 4-3-3 che copre bene il campo e allo stesso tempo consente di sfruttare la profondità per ribaltare l’azione. Esposito opta per Simonetti terminale offensivo mentre dall’altra parte è Mosciaro il punto di riferimento del Rende. Partita che inizia al piccolo trotto con le due squadre che si temono ed evitano di lasciare spazi e palloni giocabili. Più manovriero il Rende, attendista e pronta a ripartire la Sarnese. Ci prova Zangaro a sfondare, cade in area ma il direttore di gara lo ammonisce per simulazione. Poi la Sarnese rompe gli indugi e con Simonetti, minuto 23, sparacchia alto. Ancora Sarnese quattro minuti dopo: il tiro di Imparato è respinto in bello stile da De Brasi. Il Rende riprende in mano le redini del gioco ma alla squadra di Trocini (squalificato) manca sempre l’ultimo passaggio. L’occasione arriva a ridosso del minuto 41 su calcio di punizione che Mosciaro non riesce ad angolare e Sorrentino ha gioco facile. Il tempo si chiude con un salvataggio di Carrieri che nega a Simonetti la gioia del gol.

La ripresa si apre con la Sarnese che sblocca il risultato: errore di Ruffo in ripiegamento cross di Ianniello sul secondo palo e per Fontanarosa è un gioco di testa battere De Brasi. Il Rende è in confusione totale: manovra macchinosa tanto che la Sarnese trova il raddoppio con un’azione fotocopia: cross di Lotero e Fontanarosa di testa batte per la seconda volta De Brasi. La partita si complica per i calabresi che a sostituzioni effettuate, perdono Gigliotti per una botta alla testa. Ma il calcio è cinico e crudele e così in tre minuti il Rende rimette la partita in carreggiata con una doppietta di Mosciaro che rialza il Rende. Poi la beffa nei secondi finali: Ruffo commette un’ingenuità stendendo Iovene: il direttore di gara assegna il rigore che Di Capua trasforma regalando ai suoi tre punti pesanti.

Delusione Ludos, la Campese col minimo sforzo ottiene il massimo risultato

1004092_1379282905630621_1180116871_nLUDOS VECCHIA MINIERA – CAMPESE   0 – 1

Ludos Vecchia Miniera: Sarica, Morabito G., Grillo, Romeo, Famà, Luvarà, Meduri, Ripepi, Marra, Barbaro, Canale. disp.: Battaglia, D’amico, Suraci, Marino, Felini, Surace, Morabito C. all. Malavenda.

Campese: Arconte, Chiarella, Cambareri, Laganà, Rainieri, Ambrosio, Merenda, Messineo, Sannò, Cara, Catanzaro. a disp.: Scialpi, Patafì, Barresi, Santacaterina. all. Laganà

Marcatore: 84′ Merenda

Arbitro: sig. Sgrò di Reggio Calabria

20151018_154603Giornata di sole e buona cornice di pubblico per la prima in casa della Ludos Vecchia Miniera. Malavenda conferma il  4-3-2-1 cambiando solo alcuni interpreti un pò per scelta tecnica un pò per necessità, dietro Canale unica punta Meduri e Marra, al centrocampo l’esperienza di Barbaro. Laganà risponde affidandosi alla fantasia del suo uomo più tecnico Cara e alla prestanza fisica del suo capitano Catanzaro. Al 25′ il primo squillo del match Grillo dalla sinistra fa partire un tiro a rientrare che è facile presa del portiere in due tempi. Prima frazione sostanzialmente equilibrata ed avara di azioni degne di nota. Nella ripresa la gara prende un indirizzo ben preciso con i padroni di casa in cerca della rete e gli ospiti dietro a difendersi; è sempre Grillo al 47′ a provare dalla distanza ma il tiro non impensierisce Arconte. Al 54′ è Ripepi ad involarsi sulla destra saltando il suo diretto marcatore e  a mettere una palla nell’area piccola dove Meduri tira malissimo, sulla respinta della difesa non fa meglio Marra. 20151018_154702Al 56′ è Barbaro a lanciare Marra che dalla destra tenta la zampata con una traiettoria beffarda che però termina fuori. Al 65′ la Campese prova ad allentare la morsa, su una punizione battuta da Chiarella colpo di testa di Catanzaro facile parata di Sarica. Al 66′ è Romeo ad azzardare ma la conclusione è centrale. Al 70′ Ripepi prova un pallonetto sul portiere in uscita ma la palla va fuori di un soffio. La Campese assiste alla partita intontita sperando di portare a casa un punticino ed invece al 84′ ciò che non ti aspetti, Cara batte velocemente un calcio di punizione trovando la difesa dei padroni di casa impreparata, Sarica esce maldestramente e Merenda lo beffa. 0 a 1 e gelo sugli spalti. La Ludos subisce la botta ma tenta di reagire e potrebbe pareggiare per ben due volte al 91′ con Luvarà che servito da Grillo nell’area piccola spara alto e nel recupero con Meduri che servito da Canale da buona posizione calcia fuori. La Ludos trova la seconda sconfitta in due partite, la colpa principale? Quella di non avere capitalizzato a sufficienza le occasioni create sotto porta.

Lino Cabrera

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Barbaro: partita di cuore e carattere la sua, sgranocchia il centrocampo come se fosse un crackers. Garanzia.

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Meduri: Urgono iniezioni di carattere per questo giovane talento d’Arangea tanto bello a vedersi – con movenze quasi da ballerino – quanto facile a spegnersi. Sullo zero a zero ha due palle gol che non sfrutta come dovrebbe. Rimandato.

 

migliore_in_campo Barbaro (Ludos Vecchia Miniera): che il migliore in campo sia della squadra perdente la dice lunga su quella che è stata la partita.

SECONDA CATEGORIA/ Debutto amaro per la Ludos Vecchia Miniera

1004092_1379282905630621_1180116871_nBOVESE-LUDOS VECCHIA MINIERA 3-0

 Marcatori: 34′, 55′ e 85′ Petronio

BOVESE: Malara, Acquaviva, Marino, Scordo, Tuscanu, Cuppari L., Petronio, Cuppari G., Modafferi, Iiriti, Orlando. A disposizione: Larizza, Criseo, Patea, Stelitano, Neri, Guglielmini, Vadalà. allenatore: Paone

LUDOS VECCHIA MINIERA: Sarica, Morabito, D’Amico, Romeo, Famà, Luvarà, Suraci, Ripepi, Grillo, Canale, Felini. A disposizione: Battaglia, Marco D’Amico, Carnà, Marino, Marra, Demetrio Barreca, Marco Barreca. Allenatore: Malavenda.

Arbitro: Calabrò di Reggio Calabria.

Nell’esordio in seconda categoria tre disattenzioni della difesa condannano la Ludos Vecchia Miniera alla prima sconfitta. Giornata serena con raffiche di vento e terreno di gioco in discrete condizioni. Pubblico delle grandi occasioni per sostenere i  vincitori dello scorso campionato di terza con un centin20151011_153455aio di sostenitori locali e una quindicina di supporters giunti da Arangea. Mister Malavenda, a causa delle varie vicissitudini, si schiera con un 4-3-3 con una difesa a quattro, un centrocampo muscolare ed  in avanti Canale supportato da Grillo e Romeo. Pronti e via e subito i padroni di casa vicini alla rete, il tiro di Petronio viene deviato da D’amico e scheggia la traversa. Al 20′ è Canale che tenta un tiro dalla distanza ma è facile preda di Malara. Al 28′ se ne va in posizione dubbia Modafferi il cui tiro viene respinto bene da Sarica. La partita è equilibrata e combattuta pallone su pallone, ma al 34′ l’azione che cambia il match Orlando svirgola la palla che diventa un assist per Petronio che stoppa di destro e fulmina Sarica con un sinistro preciso a fin di palo. Al 41′ ancora i padroni di casa con Modafferi a divorarsi un gol all’interno dell’area piccola. Prima della fine esce D’amico Domenico, già ammonito, al suo posto altro D’amico Marco. Nella ripresa ti aspetti una Ludos più battagliera ma al 55′ ingenuità della retroguardia nero arancio e l’esperto Petronio ne approfitta trafiggendo per la seconda volta Sarica. E’ il gol che chiude il match perche la Ludos non ha la forza per reagire. al 71′ uno due Marra-Canale con quest’ultimo che va alla conclusione che però finisce alta. al 75′ punizione dal limite dello stesso Marra ma il pallone va alto sopra la traversa. Al 76′ Criseo si invola sulla fascia e mette una bella palla per Petronio che spara alto. al 80′ contropiede di Criseo che serve nell’area piccola Vadalà che incredibilmente manda alto da due passi. Al 85′ sugli sviluppi di un angolo Ripepi e Luvarà si scontrano ostacolan20151011_162730dosi a vicenda e permettendo a Petronio di fare la propria tripletta personale. I cinque minuti di recupoero servono solo per saggiare i riflessi di Sarica su Criseo. Successo meritato per i padroni di casa che hanno legittimato con tante azioni offensive non concretizzate per sfortuna ed un pò di imprecisione. Sconfitta forse troppo pesante, per gli ospiti, i neroarancio giocano solo un tempo e si consegnano ai padroni di casa regalando tre reti al loro bomber che non ne ha bisogno. Prossimo incontro domenica 18 ottobre alle 15:30 a Croce Valanidi contro una diretta concorrente la Campese.

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Marra: entra a partita ormai compromessa ma illumina un centrocampo fino a quel momento opaco

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Luvarà: paga colpe non sue ed è vittima delle topiche di giornata.

 

migliore_in_campoPETRONIO (Bovese) si conferma bomber di categoria superiore regalando i primi tre punti alla sua squadra e portandosi a casa il pallone del match

Reggina, la situazione si fa pesante

CAVESE-RElogoGGINA 2-0

Cavese: Conti, Cicerelli, Galullo, Di Deo, Maraucci, Sicignano, Tedesco (29′ Varriale) , Ausiello, Del Sorbo (78′ D’Anna), De Rosa (91′ Bongermino), D’Ancora.
A disposizione: Cirillo, Gazzaneo, Sabatucci, Serrone, Varriale, Notaroberto, D’Anna, Bongermino, Aliperta.
Allenatore: Longo

Reggina: Ventrella, Maesano, Carrozza (85′ Mangiola), Corso (78′ Riva), De Bode, Brunetti, Mautone, Roselli, Zampaglione, Lavrendi (78′ Bramucci), Arena.
A disposizione: Comandè, Cucinotti, D’Ambrosio, Pescatore, Mangiola, Pelosi, De Nardo, Bramucci, Riva
Allenatore: Caridi

Marcatori: De Rosa (74′), Varriale (78′); Ammoniti: Carrozza (35′), Galullo (32′)

Prima De rosa su un altro rigore dubbio e poi Varriale, entrato da poco, stendono Reggio Calabria per quella che è la quarta sconfitta in cinque partite. Caridi, mister Cozza squalificato, si presenta a Cava dei tirreni con un 3-5-2 e con un seguito di 50 tifosi. La gara nella prima frazione risulta chiusa ed equilibrata. Equilibrio che viene spezzato al 74′ della ripresada De rosa con l’ennesimo penalty a sfavore dei calabresi, il calciatore campano Varriale, aggrappandosi al proprio marcatore, e cadendo trae in inganno l’arbitro. Quattro minuti dopo, con la formazione amaranto allungata, lo stesso centravanti classe ’82 sfrutta il più classico dei contropiede e conclude facilmente in porta per il gol del raddoppio. Partita chiusa  e penultimo posto in classifica.

Casertana – Cosenza, le pagelle dei Lupi

Saracco voto 5,5: non ci sarebbe motivo di negargli la sufficienza: incolpevole sul gol, si fa trovare preparato sui calci piazzati e sulle uscite nella propria area. Quando si tratta, però, di andare fuori dai sedici metri per anticipare un avversario, a dispetto dei suoi 194 cm non ne becca una, e deve ringraziare Ciancio se non finisce nuovamente sul banco degli imputati. Ma per il resto fa la sua onesta partita.

Ciancio voto 6: finalmente lo si vede correre. Sovrappone ed interrompe azioni avversarie che potrebbero essere pericolose, riuscendo anche a triangolare con Calderini quando capita. Purtroppo il collega di fascia non è in serata (capita, per uno che le gioca tutte al 100%) e quindi lui si trova spaesato.

Magli voto 5,5: con Tedeschi di fianco è un’altra storia, ma non dimostra tanta sicurezza l’ex Brescia, che sbaglia il fuorigioco da cui poi scaturisce la brutta uscita a vuoto di Saracco. Certo meglio rispetto alle ultime due (ma anche tre) uscite, ma non ancora sufficiente. Le amnesie non sono giustificabili in questa categoria.

Tedeschi voto 6: invocato a gran voce, l’ex Crotone finalmente scende in campo, dimostrando tutta l’esperienza che deve avere un difensore per una categoria tosta come la Lega Pro Unica di quest’anno. Ci va di ramazza quando serve e, di riffa o di raffa, sbaglia poco o nulla, prendendosi così una sufficienza.

Blondett voto 4: mio Dio, ma che gli è successo? Ma è una controfigura? Non si capisce come un giocatore che l’anno scorso ha fatto stropicciare gli occhi al San Vito riesca a crollare così tanto, e psicologicamente e tecnicamente. Anche da terzino la scorsa stagione era stato preciso, pulito ed ordinato: stasera sbaglia tutto ciò che può sbagliare, come da tre partite a questa parte.

Corsi voto 4,5: non ha mai lesinato impegno, ma stasera (sarà anche il fatto che è alla quinta partita consecutiva) non regge l’urto del centrocampo campano e viene travolto: se le pecche tecniche erano sempre compensate da una grinta innaturale, l’ex Aprilia oggi non ha potuto nulla, e finisce anch’egli sotto la gogna mediatica.

Arrigoni voto 4,5: il paragone sarà azzardato, ma la sensazione è quella di un dejà vu: ricordate Castagnetti, che l’anno scorso era costretto a giocare imbrigliato dalle volontà del Capp, che voleva un gioco avvolgente, palla a terra, e non lanci lunghi o verticalizzazioni? Ecco, sembra di rivedere lo stesso film: con la differenza che il finale dev’essere diverso, perché se l’ex rossoblu’ ora è titolare fisso a Carrara e l’attuale mediano è stato per anni colonna del Pavia, allora la colpa non è da imputare a loro due, ma ad altri.

Fornito voto 6: alla prima occasione data il giovane di belle speranze proveniente dalla primavera del Napoli non delude le aspettative e mette in campo cuore, grinta e soprattutto un bel piede col quale, in barba – è il caso di dirlo – alle indicazioni del Mister sciorina un paio di belle sciabolate, per dirla alla Piccinini. Si avvicina anche al pareggio con una punizione deviata dalla barriera che termina di un mezzo metro a lato del palo destro di Fumagalli. Cappellacci lo fa uscire concedendo dieci minuti a Criaco, ovviamente senza voto.

Calderini voto 4,5: se uno gioca 450′ sempre al massimo e spesso da vox clamans in deserto (è lungo, altrimenti come soprannome andrebbe bene), è normale che poi una la giochi male. Certo, anche con la Lupa Roma non aveva brillato, ma stasera è un gradino sotto, segno che non può caricarsi la squadra sulle spalle, e soprattutto segno che solo non può inventarsi una partita come fatto col Foggia. Resta sempre uno degli ultimi a mollare.

Cori voto 5: quello che non si capisce è il perché Cappellacci l’abbia fortemente voluto se poi vieta ad Arrigoni, piedino fatato, di imbeccarlo. Fa un passo avanti (più di un passo) rispetto agli imbarazzanti minuti contro la Lupa Roma, lottando con foga su tutti i palloni che arrivano dalle sue parti. Ma se le ali non sono in serata per lui non c’è molto da fare. Lo rileva Mosciaro, s.v.: gioca poco e viene fermato due volte in posizione irregolare – dubbia.

Alessandro voto 4: l’involuzione di Blondett è davvero nulla se pensiamo a quella dell’argentino. RoadRunner, che l’anno scorso ha fatto impazzire le difese avversarie, oggi viene irriso dalle stesse. Non è comprensibile che un giocatore possa sentire così tanto il cambio di categoria, e speriamo sinceramente che la svolta arrivi presto, perché Tortolano scalpita. Ah, a proposito: Tortolano s.v.: ma perché non gioca dall’inizio? Perché?

Cappellacci voto 3: speriamo non si appigli alla scusa del calcio d’angolo non battuto perché proprio non regge. Il Cosenza non gioca a calcio dalla vittoria nel derby con la Vigor della scorsa stagione (3 – 0, De Angelis, De Angelis, Calderini). L’assenza di De Angelis pesa? Si, ovvio, ma se sei un allenatore devi saper fare anche le nozze coi fichi secchi e mettere in campo la formazione al netto degli infortuni (peraltro preventivati). Le critiche che stanno piovendo sono ingrate? Probabile, ma il giornalismo è un lavoro sporco, e qualcuno deve pur farlo. Per ora, orecchie da asino e Mister dietro la lavagna.

Francesco La Luna