Archivi tag: scuola

Settimana europea della gioventù anche a Cosenza

Cosenza – Anche la città di Cosenza si appresta a celebrare la Settimana Europea della Gioventù, in programma in tutta Europa da domenica 26 maggio a domenica 2 giugno con una serie di eventi finalizzati a sensibilizzare i giovani, gli operatori giovanili e gli attori delle politiche per i giovani su alcuni temi di particolare rilevanza e interesse.

Arrivata alla sesta edizione, la Settimana Europea della Gioventù sarà caratterizzata quest’anno dall’attenzione ad alcuni temi che assumono carattere di priorità:

– la cittadinanza attiva, nel contesto dell’Anno europeo dei cittadini;

– la partecipazione dei giovani alla società democratica e alle elezioni del Parlamento europeo del 2014;

– il 25° anniversario dei programmi dell’UE per i giovani e l’attuazione di successo del programma Gioventù in Azione.

L’Amministrazione comunale, attraverso il Punto Locale Eurodesk, l’Assessorato ai giovani e al futuro guidato da Davide Bruno e quello all’Innovazione e Internazionalizzazione guidato da Geppino De Rose, ha promosso sul territorio una serie di iniziative in linea con quanto organizzato a livello europeo.

La prima di queste iniziative è prevista per lunedì 27 maggio, dalle ore 10,00 alle 13,00, nei locali di “Io cittadino”, in via S.Martino. In programma il seminario sul tema “Giovani verso l’Europa 2020 – Programmi e opportunità”. L’iniziativa è promossa in collaborazione con le Associazioni giovanili e di volontariato e rappresenta un momento di riaffermazione della presenza in città del Punto Locale Eurodesk del Comune di Cosenza come principale rete europea di informazione per i giovani dai 18 ai 30 anni, con l’obiettivo di favorire l’accesso alle opportunità offerte dalla mobilità di lavoro ed educativa transnazionale comunitaria in diversi settori: scambi, cultura, formazione formale e non formale, lavoro, volontariato, ecc.

La settimana europea della Gioventù della città di Cosenza proseguirà, inoltre, martedì 28 maggio al Liceo Scientifico “Scorza” dove, dalle 10,00 alle 12,00, è in programma un seminario sul tema “I giovani informano i giovani – strumenti di partecipazione 2.0”. Lo stesso seminario sarà ripetuto, venerdì 31 maggio, alla stessa ora, al Liceo Statale “Lucrezia della Valle”.

Concorso nazionale per le scuole “Le Note in Chiave”

ACRI (CS) – Si terrà dal 21 al 23 Maggio ad Acri la settima edizione del concorso nazionale “Le Note in Chiave”, riservato alle scuole secondarie di primo grado ad indirizzo musicale ed ai licei musicali.

Da martedi prossimo, dalle 9.00 alle 17.00, le sale del Palazzo Sanseverino e del Museo Vigliaturo ospiteranno decine di scuole provenienti da numerose regioni d’Italia.

La serata conclusiva si terrà il prossimo 23 Maggio alle ore 18.30 e prevede l’esibizione dei finalisti che concorreranno alle borse di studio ed ai premi Vigliaturo. La novità di quest’anno è rappresentata dalle serate evento con l’esibizione dell’Orchestra dell’Accademia Suzuky di Cosenza composta da piccoli talenti in erba, martedì 21 ore 18,30 e dal concerto dell’Orchestra Filarmonica della Calabria diretta dal M° Filippo Arlia, mercoledì 22 ore 21,00. Ulteriore novità è rappresentata dalla collaborazione dell’associazione Extro, che metterà a disposizione dei ragazzi uno spazio dove esprimere, attraverso la pittura o la poesia, la propria vena artistica sul tema “La Musica e le Mie Emozioni”; gli elaborati che verranno scelti come i più sensibili al tema saranno premiati con una targa durante la serata finale.

Lo staff, composto dai rappresentanti dell’Oratorio Francesco Maria Greco sito presso l’Istituto delle Suore Piccole Operaie dei Sacri Cuori, e della scuola di musica Hello Music, accoglieranno i visitatori nel suggestivo scenario artistico – musicale dove giovani talenti si misureranno in una sana competizione, regalando tre giorni di musica, degustando specialità locali, un modo nuovo di trascorrere una giornata tra musica, arte e sapori.

L’Assessore Caligiuri ha ricevuto l’Ambasciatore dell’Iraq in Italia Saywan Barzani

Catanzaro – L’Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, in rappresentanza del Presidente Scopelliti, ha ricevuto stamani a Catanzaro l’Ambasciatore dell’Iraq in Italia Saywan Barzani, in visita in Calabria. Erano presenti – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale – anche il Direttore Generale dell’Assessorato Massimiliano Ferrara e il Presidente dell’Istituto Calabrese di Politiche Internazionali Salvatore La Porta. In continuità con le attività già avviate dalla Regione Calabria nell’ambito della cooperazione formativa nel Mediterraneo, che già vede studiare nelle scuole e nelle università della regione centinaia di studenti stranieri, si è discussa una possibile strategia complessiva. Si è convenuto di valutare l’opportunità di attivarsi con i competenti ministeri per l’equipollenza dei titoli di studio, di prevedere la presenza di studenti iracheni nell’ambito del progetto “Pitagora Mundus” (che potrebbe vedere già dal prossimo anno scolastico 30 studenti frequentare le scuole di Diamante), di predisporre una proposta agli atenei calabresi di un protocollo d’intesa con le università irachene anche per master e dottorati, del coinvolgimento degli Istituti Tecnici Superiori per azioni mirate di alta formazione. Preliminarmente, va affrontato il tema della conoscenza della lingua italiana. A tale scopo si dovrà mettere in atto un’azione specifica con il coinvolgimento delle università calabresi, della Società “Dante Alighieri” e dell’Ambasciata italiana in Iraq.

Sabato 23 marzo la giornata differenziata, promossa dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con “Ecologia Oggi”

Cosenza – Proseguono le azioni di sensibilizzazione dell’Amministrazione comunale verso la raccolta differenziata, affinché sin dall’età scolare i giovanissimi possano avvicinarsi alle buone pratiche all’insegna della sostenibilità ambientale e del consumo consapevole. Con queste finalità è stata organizzata per domani, sabato 23 marzo, dall’Assessorato alla formazione della coscienza civica e alla scuola, in collaborazione con “Ecologia Oggi”, la Giornata Differenziata.

Il momento clou della Giornata Differenziata sarà la parata sull’isola pedonale, da Piazza XI Settembre a Piazza dei Bruzi, alla quale parteciperanno gli alunni, circa 300, di 12 scuole primarie della città.

L’orario di partenza della parata è fissato per le 10,00 a Piazza XI Settembre. L’arrivo è, invece, previsto per le 11,00 in Piazza dei Bruzi.

Qui stazionerà un automezzo di “Ecologia Oggi” che collocherà nella piazza antistante il Municipio anche i bidoni utilizzati nella raccolta differenziata ed uno stand per la divulgazione di materiale informativo.

Alla giornata differenziata hanno aderito le scuole primarie “S.Teresa” di via dei Martiri, dello Spirito Santo, di Casali-Caricchio, di via Misasi, il Convitto nazionale e ancora le scuole di via Milelli, Donnici, via Popilia, la scuola “Falcone” di Viale Parco, la “Cuturella” e quelle di viale Cosmai e via Negroni.

Alla fase di preparazione hanno contribuito, nelle diverse sedi scolastiche, le associazioni che collaborano con l’Assessorato alla scuola e cioè la Cooperativa delle Donne e l’ADISS, integrate queste ultime dalla presenza di tre artisti: Gianluca Salamone, Merusca Staropoli e Lindara Nobre Costa che hanno curato le coreografie multicolore che faranno da cornice alla manifestazione.

Nei laboratori attivati in ognuna delle scuole coinvolte sono stati realizzati i costumi che saranno indossati dagli alunni e gli strumenti musicali, costruiti con cartone, plastica e tappi di bottiglia, ecc.

Il nuovo docente italiano in Europa

Amantea (CS) – La Federazione Nazionale Insegnanti ha organizzato in Calabria un convegno dal titolo “Professione docente: work in progress per l’Europa”.  Oltre l’intervento della presidente nazionale Gigliola Corduas, che ha parlato di “Insegnanti ben formati per una scuola efficace”, sono seguite le relazioni dell’avvocato Claudio De Luca e del dirigente del MIUR, Maurizio Piscitelli. Il rappresentante ministeriale ha parlato, in particolare, dell’importanza “della formazione dei docenti nella scuola che cambia”. Di rilevante valore formativo anche le relazioni di tre formatori: Giuseppe Spadafora, dell’Università della Calabria, che si è distinto con un intervento su “Il docente per una scuola europea”; di Achille Notti, dell’Università di Salerno, che ha relazionato su “La valutazione dei processi e dei sistemi in campo formativo” e del prof. Domenico Milito, dell’Università della Basilicata, cui è stata affidata la chiusura di queste due giornate di alta formazione al corpo insegnante.

Al termine dei lavori congressuali, il giornalista Valerio Caparelli ha moderato una tavola rotonda sul tema “della funzione docente di fronte alle criticità in campo normativo”. Dal convegno nazionale è venuto fuori che la scuola italiana è una scuola che non si arrende, che vuole andare avanti migliorando, innanzitutto, le competenze e la preparazione dei suoi insegnanti. Sono loro, infatti, che devono imparare a relazionarsi con il loro sapere ai bisogni info-formativi delle nuove generazioni. 

Il docente, in prospettiva europea, ma sarebbe più giusto dire rispetto ad uno scenario globale, deve essere sempre più il protagonista della scuola del futuro. Il mondo della scuola non è stato considerato e menzionato nei programmi elettorali dei vari partiti politici. Ed anche per questa ragione, in una scuola che cambia velocemente, è dovere di ogni insegnante, e di tutte le organizzazioni associative e sindacali che li rappresentano, credere nella propria missione, puntando sempre più nell’azione formativa.

Oggi, l’Università italiana, da sola e per i tanti tagli amministrativi subiti, non riesce più ad espletare bene la sua funzione di organismo deputato alla formazione dei formatori. Per ovviare a questo deficit organizzativo e istruttivo, è necessario rilanciare la ricerca pedagogica e il campo delle scienze dell’educazione. In particolare, nel Sud Italia, dove si avverte maggiormente il divario con il resto d’Europa. Dai lavori del convegno nazionale della FNISM sono emersi ed affrontati, inoltre, i temi di maggiore rilevanza innovativa nell’ambito della scuola. I tanti interventi registrati hanno evidenziato il bisogno di elevare il grado di conoscenza degli insegnanti, che devono essere continuamente ben formati, al fine di riorganizzare il sistema italiano dell’istruzione verso una scuola efficace rispetto agli standard qualitativi delle altre realtà scolastiche europee.

Dal convegno di Amantea (CS) è emerso che bisogna verificare, innanzitutto, quale deve essere il punto di partenza per tutti gli operatori della didattica e in quale direzione indirizzare oggi il piano di revisione della scuola italiana all’interno del sistema scolastico europeo. Questo sistema, agli Stati membri che ne fanno parte, richiede di intervenire con azioni mirate in favore della costruzione dei nuovi cittadini comunitari del futuro. Per fare questo, però, è fondamentale riorganizzare la valutazione dei processi e dei sistemi espressi in campo formativo e di appropriarsi di un nuovo atteggiamento scientifico nella formazione dell’insegnante.

Cento passi con Libera verso il 21 marzo

COSENZA – Cento passi sono quelli cantati dai Modena City Ramblers nel loro tributo musicale a Peppino Impastato. Cento passi sono quelli contati dal protagonista dell’omonimo film di Marco Tullio Giordana. Cento passi sono simbolicamente quelli che guidano Libera verso la XVIII Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie, che quest’anno si terrà a Firenze il 15 e 16 marzo prossimi, dietro lo slogan “Semi di giustizia, fiori di corresponsabilità”.

Ad una settimana dall’appuntamento toscano il coordinamento cosentino di Libera ha voluto piantare il suo seme di giustizia, realizzando una manifestazione per ricordare le vittime innocenti delle mafie nel territorio provinciale. Un momento carico di emozione che ancora una volta sottolinea l’impegno dell’associazione guidata da don Luigi Ciotti lungo un importante percorso di ricostruzione della memoria. Un cammino compiuto nel ricordo di chi è stato portato via da mano mafiosa, ma soprattutto realizzato attraverso il sostegno ai familiari e a chi ancora lotta per non subire i soprusi di chi agisce nell’illegalità.

L’Auditorium Guarasci del Liceo Classico Telesio di Cosenza ha ospitato stamani una folta platea di studenti provenienti dalle scuole della provincia già coinvolte nel progetto “Giovani e legalità”, portato avanti in collaborazione con la Prefettura e la locale Camera di Commercio. Un pubblico curioso e attento che ha seguito con interesse gli interventi in scaletta. Al di là della retorica dell’importanza del rispetto delle regole, gli studenti sono coinvolti direttamente dalle parole pronunciate in sala. Perché le parole di don Tommaso Scicchitano (delegato “Memoria ed impegno” Libera Cosenza), Francesco Spanò (Sportello SOS Giustizia) e Matteo Luzza (Libera Memoria Calabria) sono state pensate per arrivare a scuotere le loro comodità e farli sentire vicini al problema. La mafia come qualcosa che fa parte delle loro vite, della loro quotidianità, dei loro luoghi. Non è un caso che il giornalista Arcangelo Badolati – caposervizio della “Gazzetta del Sud” – punti forte l’accento sulla necessità di avere coraggio ricordando nomi, date e modalità di esecuzione delle vittime innocenti della provincia. Ferrami, Lattuca, Panaro, Dodaro, Bruno, Cosmai, Maiorano, Lanzino sono solo alcune delle vite che scorrono nelle parole di Badolati. Storie di persone senza colpe, trovatesi magari al posto sbagliato nel momento sbagliato. O persone che consapevolmente hanno deciso di non abbassare la testa. Storie presentate agli studenti nella loro crudezza e nella loro umanità per farle sentire ancora più reali e più vicine.

L’emozione è palpabile e continua a crescere quando al microfono si avvicendano i diretti interessati, ovvero i familiari di alcune delle vittime di mafia del nostro territorio. Figli, mogli, fratelli, madri che nel dolore di una perdita così improvvisa e così inspiegabile hanno trovato il coraggio di resistere. Raccontare dei loro cari è riaprire ogni volta una ferita mai sanata, ma sono consapevoli dell’importanza del loro gesto, soprattutto nei confronti delle nuove generazioni. Il buio e l’oblio che caratterizzano e rafforzano gli atteggiamenti mafiosi devono essere contrastati e sconfitti da forti fasci di luce che diano spazio agli esempi di coraggio dimostrato da tante persone. La scuola è il primo luogo in cui si viene a contatto con l’istituzione e con lo Stato ed è importante che proprio attraverso la scuola si veicolino gli elementi basilari di legalità e giustizia.

Piccoli cittadini crescono, nella speranza che dai semi di giustizia piantati nelle loro giovani coscienze germoglino fiori di corresponsabilità.

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

 

Educare alla salute tra i banchi di scuola

CATANZARO – Si terrà domani, venerdì 8 marzo, con inizio alle ore 8:30, nei locali del Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Lamezia Terme, il primo di una serie di incontri programmati nell’ambito delle attività di Educazione alla Salute.

E’ stato, infatti, avviato un progetto scolastico di prevenzione su “sana alimentazione e attività fisica” atto ad informare ed educare le nuove generazioni attraverso una partecipazione attiva, per creare un patto condiviso attraverso il quale si possa ottenere la garanzia del risultato.

L’Asp di Catanzaro, con il Servizio igiene alimenti e nutrizione (SIAN) del Dipartimento di prevenzione dell’Asp di Catanzaro e la dott.ssa Teresa Natrella, coordinatrice delle attività di prevenzione nella scuola, è coinvolta nell’iniziativa promossa dall’Istituto scolastico, di cui è preside Caterina Calabrese e referente per l’educazione alla salute la professoressa LuciaLa Chimia.

Gli argomenti, che saranno sviluppati con il contributo di esperti del SIAN: dott.ssa MarinaLa Rocca, dott.ssa Marina Rosato, dott. Giuseppe Furgiuele, Sig.ra Adriana Grandinetti, dietista, riguarderanno l’uso degli integratori alimentari (8 e 9 marzo), dieta e movimento (12-13 e 14 marzo), prevenzione delle malformazioni genetiche (18 e 19 marzo).

EbookCamp: online+offline “modello imbattibile”

Ciccio Rigoli Simplicissimus Book Farm

COSENZA – L’appuntamento dato alla chiusura dei lavori di sabato era per domenica mattina “verso le” dieci; inusuale per una conferenza, oltremodo coerente rispetto allo spirito di un EbookCamp, la conferenza “non conferenza” che per la IV edizione ha scelto Cosenza a fare da teatro.

Una mattina soleggiata, quasi primaverile, ad accompagnare il secondo “round” della due giorni dedicata al tema de “La scuola diventa digitale” che ha aperto al dibattito l’opinione di insegnanti ed editori, categorie che, a dire il vero, sono state le grandi assenti tra il pubblico presente in sala alla Casa delle Culture. Buona comunque la partecipazione: anzi, ottima, se considerato il nutrito pubblico che l’EbookCamp lo ha seguito collegato alla diretta streaming, interagendo in tempo reale, confrontandosi grazie soprattutto all’uso dei social, “Twitter” in testa.

Ad introdurre gli interventi l’irrefrenabile Ciccio Rigoli, che ancora una volta ha coordinato le partecipazioni in presenza, le interazioni via tweet o in videoconferenza. La prima a parlare doveva essere l’insegnante pugliese Sandra Troìa che, invece, per via di problemi con il collegamento skype, ha presentato il suo progetto cittadinanzadigitale.eu, a seguito dell’intervento della collega “mirandolina” Emanuela Zibordi.

Emanuela Zibordi - insegnante "Testi digitali 2.0"

Docente di educazione fisica, @melamela – così come la conoscono i followers di Twitter –  ha proposto un interessante progetto legato all’ebook autoprodotto e autopubblicato “Testi digitali 2.0”, con il quale ha illustrato come realizzare e condividere il materiale didattico, in un’ottica di collaborazione e condivisione che abbia come protagonisti i ragazzi stessi; questi ultimi, accompagnati dal docente e dotati degli strumenti necessari divengono unici attori dei processi di apprendimento entro l’ottica del “collaborative learning”. Questo intervento ha sollevato l’importante questione dell’ “autorevolezza delle fonti” nel lavoro editoriale, che lo ha reso una delle testimonianze più seguite e ricche di interazioni della giornata.

In video conferenza Sandra Troìa con il suo intervento “La scuola è viva!” ha presentato il concetto di cittadinanza digitale legato all’omonimo progetto e si è impegnata a spiegare come si possono progettare interventi didattici in cui il digitale sia integrato in maniera trasversale rispetto alle discipline curriculari; quale la  formazione necessaria per i docenti sicché siano utili a rispondere ai bisogni degli allievi nativi digitali.

Il ruolo preponderante della tecnologia nella formazione nell’ottica dei cosiddetti “nativi digitali”, la cui caratteristica fondamentale è la capacità di apprendimento “esperenziale” laddove è evidente il gap rispetto alla la scuola che mantiene e favorisce delle esperienze di formazione differenti, ormai inadeguate a stare al passo con le necessità della gioventù attuale: questo il tema che ha esposto a seguire Giovanni Belfiori Coordinatore del dipartimento Scuola del Partito Democratico per la sezione di Fano, presente in sala.

Le ultime due “testimonianze” – finalmente – sono state portate da due rappresentanti dell’editoria calabrese: Giulio Casella, giovane grafico di Coccole Books e Giuseppe Meligrana, editore dell’omonimo marchio in collegamento da Tropea. Giulio Casella, iPad alla mano, ha spiegato come la casa editrice per cui lavora sta affrontando il passaggio dal cartaceo al digitale: per un attimo non si è parlato solo di scuola e apprendimento, ma anche dell’aspetto “ludico” della formazione dei ragazzi. Importante questa testimonianza, arricchita di esempi diretti di istituzioni scolastiche presenti sul territorio (con cui la casa editrice ha collaborato) e reattive al tema del digitale, come l’Istittuto Don Lorenzo Milani di Lamezia Terme che ha abbandonato nella didattica l’adozione del libro cartaceo.
Giuseppe Meligrana, presente in videoconferenza, ha illustrato invece un progetto di selfpublishing di testi per l’apprendimento dell’italiano all’estero e lanciato una sfida all’editoria tradizionale, preda della complessità, laddove ciò di cui invece l’intera filiera, dall’editore al fruitore, necessita è la “semplicità”: “keep it simple” il motto cui il lavoro editoriale dovrebbe costantemente rifarsi.
A tirare brevemente le somme di questo appuntamento ormai chiuso, ma non concluso (il dibattito e il confronto proseguono in rete), importanti i concetti che sono stati “fissati”. Semplificazione della forma e dei contenuti; affiancamento passo passo del supporto tecnologico e graduale abbandono della didattica tradizionale; che altro non è che un freno all’apprendimento creativo ed “esperenziale” caratteristico dei nativi digitali, ovvero gli “adulti di domani” e i destinatari del progetto didattico odierno; collaborative learning, e costruzione dei contenuti consegnata agli stessi studenti. Realizzazione di strumenti e piattaforme dedicati, quali adeguate alternative al lavoro editoriale e pedagogico tradizionale, ormai di fatti obsoleto il quale non riesce a stare al passo di una scuola che sta, di fatti, diventando digitale, ma in maniera quasi incontrollata, visto il “vuoto” normativo e la resistenza degli addetti al settore.

Tale resistenza, fortunatamente, non è poi così generalizzata: e dimostrazione ne è stata la forte partecipazione online e offline a questo EbookCamp, cui si sono rafforzate le basi per un modo diverso, una necessaria alternativa, nel coadiuvare lavoro scolastico e tecnologie. Tecnologie digitali che, d’altronde – come ha chiosato lo stesso Antonio Tombolini (CEO di Simplicissimus Book Farm) in chiusura dell’evento – hanno avuto tanta parte per la riuscita stessa di questa IV edizione delle “non conferenza”: un modello “imbattibile”, soprattutto grazie allo streaming e alla videoconferenza, elementi che troveranno  – parole di Tombolini – di certo un seguito per i prossimi appuntamenti: almeno due, in altrettante diverse località, entro la fine dell’anno.

 

Giovanna M. Russo

 

Il Comune di Cosenza incontra la Provincia di Reggio per programmare la Festa dell’Europa, con lo sguardo rivolto a Ferramonti di Tarsia

Cosenza – Un vero e proprio treno della memoria che farà rivivere agli studenti delle scuole alcune delle scene della deportazione degli ebrei verso il campo di concentramento di Auschwitz. Molto curata la ricostruzione storica. Il convoglio, che sarà allestito con una carrozza d’epoca che ospiterà figuranti, finti deportati, ed anche un carico di bestiame, partirà dalla stagione di Reggio Calabria l’8 maggio prossimo per raggiungere Cosenza. A bordo degli altri vagoni del treno, un gruppo di studenti delle scuole reggine che, una volta giunti nel capoluogo bruzio, si uniranno agli studenti delle scuole di Cosenza per raggiungere insieme il campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia, il più grande campo di concentramento per ebrei e stranieri costruito in Italia dopo le leggi razziali, e dove vissero, tra il 1940 ed il 1943, più di duemila persone che, nonostante la vita difficile del lager, vi trovarono un “paradiso inaspettato” grazie all’aiuto e alla solidarietà ricevuti dalla gente del posto. Durante il viaggio in treno e in pullman, che ripercorrerà simbolicamente il percorso che facevano i deportati, i ragazzi delle scuole verranno coinvolti in alcuni momenti di formazione e riflessione collettiva.

L’iniziativa è stata messa a punto nel corso di un incontro tenutosi a Palazzo dei Bruzi tra l’Assessore alla Comunicazione del Comune di Cosenza Rosaria Succurro e il Presidente del Consiglio comunale di Reggio Calabria Antonio Eroi, in vista della la Festa dell’Europa del 9 maggio prossimo. All’incontro erano presenti anche la Presidente della Lidu (Lega Italiana per i Diritti dell’Uomo) di Cosenza, Paola Rizzuto, che sarà partner dell’evento, accompagnata dall’addetta alle relazioni esterne Maria Claudia Marazita e Daria Cimino, esperta del Consiglio d’Europa.

Le visite delle scuole al campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia saranno programmate sia l’8 che il 9 di maggio.

Il Presidente del Consiglio provinciale di Reggio Calabria Antonio Eroi non è nuovo ad iniziative del genere per aver promosso, in occasione della giornata della memoria del 27 gennaio scorso, un gemellaggio con  la corrispondente Provincia polacca di Oswiecim (Auschwitz) ed un viaggio-studio nel campo di sterminio  per le scuole distintesi nella realizzazione di lavori sulla Shoah.

Al Convitto Nazionale la mostra “La nave degli Scugnizzi”

COSENZA – E’ la storia di una straordinaria esperienza educativa quella che viene evocata dalla mostra “La nave degli Scugnizzi”, inaugurata questa mattina al Convitto Nazionale, alla presenza dell’Assessore alla formazione della coscienza civica e alla scuola Marina Machì, che l’ha promossa, del Dirigente scolastico del Liceo Classico “Bernardino Telesio” Antonio Iaconianni e della curatrice Monia Valeriano. Presente anche, in rappresentanza della Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi, il consigliere comunale Mimmo Frammartino.

Nelle bellissime foto in bianco e nero e nei pannelli della mostra è racchiusa la meravigliosa storia della “Caracciolo”, una pirocorvetta a vela costruita nel 1867 e adibita a Nave Asilo nel 1913. La “Caracciolo” divenne, grazie alla dedizione assoluta di una grande educatrice come Giulia Civita Franceschi, figlia di uno scultore fiorentino trapiantato a Napoli, il luogo per una seconda nascita per tutti quei fanciulli abbandonati nelle strade della città di Napoli, tant’è che i suoi ospiti assunsero presto il nome di “caracciolini”.

Giulia Franceschi trasformò, dall’aprile del 1913 fino al 1928, la “Caracciolo” nella casa di quei bambini di strada che una casa non l’avevano mai avuta, così come non avevano mai avuto una famiglia. La sua grande intuizione e vocazione verso l’età infantile diedero vita ad un vero e proprio modello pedagogico preso ad esempio anche da altri pedagogisti di fama, come Maria Montessori, Edouard Claparède ed Enrico Ferri.

Per l’inaugurazione della mostra è stata organizzata una visita guidata degli allievi delle scuole elementari e medie del Convitto nazionale, accompagnati dalle insegnanti, che hanno ascoltato con grande interesse l’illustrazione della curatrice dell’esposizione Monia Valeriano. “La scelta del Convitto Nazionale di Cosenza – spiega – non è frutto della casualità. I luoghi sono fondamentali per la loro valenza simbolica. Il fatto di aver allestito la mostra sulla “Nave degli Scugnizzi” al Convitto Nazionale predispone i giovanissimi che la visiteranno ad un approccio diverso all’educazione”.

La mostra “La Nave degli Scugnizzi”, che resterà aperta fino al prossimo 8 marzo, dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 15,30 alle 18,30, con ingresso gratuito, documenta, attraverso le foto in bianco e nero dell’epoca, tutto l’evolversi dell’esperienza educativa di Giulia Civita Franceschi, votata al puerocentrismo (il bambino al centro del suo metodo pedagogico): dalle lezioni di aritmetica all’aperto, alla scuola di meccanica e falegnameria allestite a bordo del veliero, alla lavorazione a mano delle reti adoperate nelle frequenti battute di pesca.

Un microcosmo tutto da esplorare, anzitutto da parte delle scuole cosentine che avranno tanto da apprendere curiosando tra i pannelli e gli scatti della mostra.

Domani mattina sarà la volta degli alunni della scuola media di via De Rada.