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In Calabria tamponi gratis per tutti gli studenti (anche delle scuole primarie)

CATANZARO – “La Regione informa che, con apposito Decreto Legge, la funzionalità per la richiesta di tamponi gratuiti é stata resa disponibile anche per le scuole primarie”. Lo afferma il vicepresidente della Giunta, con delega all’Istruzione, Giusi Princi, rivolgendosi “alla popolazione scolastica e alle famiglie degli studenti calabresi” e comunicando che “il Decreto legge n.4-22, già dal 27 gennaio scorso, estende anche alle scuole primarie le misure di sostegno anti-Covid, così come adottato per gli istituti secondari di primo e secondo grado”.

“La famiglia dell’alunno, una volta informata che il congiunto è un contatto scolastico confermato di caso Sars-Cov2 – dice ancora il vicepresidente Princi – può contattare il proprio pediatra di libera scelta o il medico di medicina generale affinché provveda direttamente ad effettuare il tampone allo studente oppure a rilasciare idonea prescrizione per l’effettuazione del test gratuito in una farmacia o in una struttura sanitaria riconosciuta”..

Troppi contagi a Tortora, chiuse scuole e attività sportive

TORTORA (CS) – In costante aumento i contagi nel corso di questa quarta ondata di Covid 19 e l’amministrazione del centro dell’alto Tirreno, ha deciso di far tornare i ragazzi tra i banchi il prossimo 17 gennaio. Con un post su Facebook sono stati comunicati 145 casi di contagio e per questi motivi i cittadini sono stati invitati ad uscire da casa solo se strettamente necessario, e soprattutto ad osservare rigidamente le regole anti contagio.

Oltre alle scuole, è stata decisa anche la sospensione delle attività sportive fino al 16 gennaio. Le attività di società sportive sia al chiuso che all’aperto operanti sul territorio comunale potranno riprendere il 17.

Altomonte, scuole chiuse fino al 31 marzo

ALTOMONTE (CS) – Attività didattica in presenza sospesa nelle scuole di Altomonte fino al mercoledì 31 marzo. La decisione è stata resa nota dall’assessore alla pubblica istruzione Elvira Berlingieri che insieme al sindaco Gianpietro Coppola ha assunto la decisione di preferire in questa fase la didattica a distanza.

L’obbligo di attenersi a tutte le prescrizioni anti-Covid vigenti continua a richiedere il divieto di assembramento, l’uso della mascherina, la costante igienizzazione delle mani ed il distanziamento interpersonale.

Scuole, Spirlì firma ordinanza: didattica in presenza sospesa fino al 21 marzo

CATANZARO – «Sospensione in presenza delle attività scolastiche e didattiche delle scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado, nonché delle scuole di istruzione e formazione professionale che pertanto continuano a svolgersi esclusivamente con modalità a distanza»È quanto stabilisce l’ordinanza numero 10, firmata oggi dal presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, che dispone ulteriori misure per la gestione dell’emergenza da Covid-19, relative alle attività scolastiche e universitarie in presenza. «Resta salva – si legge nel provvedimento – la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali». La sospensione delle attività scolastiche sarà in vigore dall’8 marzo al 21 marzo 2021.Resta fatta salva altresì l’attività didattica ed educativa per i servizi educativi per l’infanzia e per la scuola dell’infanzia, che può continuare a svolgersi integralmente in presenza.

LE MOTIVAZIONI

Il provvedimento, deciso al termine della riunione dell’Unità di crisi anti Covid-19 e del confronto con i commissari straordinari delle aziende sanitarie e ospedaliere, tiene conto che «a partire dalla settimana di monitoraggio 22-28 febbraio 2021 si è registrata una inversione di tendenza nella curva dei contagi regionale, in cui si evidenzia una crescita in termini assoluti nel numero dei nuovi casi confermati settimanali pari al 12,5 %, con trend che si conferma nella settimana in corso».«Analogamente – è scritto nell’ordinanza – risulta in crescita la proporzione di nuovi casi confermati rispetto al totale dei test effettuati, che registra valori superiori all’8,5% sul totale dei soggetti sottoposti a test».

L’ordinanza prevede che sia disposta anche «la sospensione, in presenza, delle attività formative e curriculari delle Università».

VACCINAZIONI

Si dispone, inoltre, che «le Aziende sanitarie provinciali, nell’ambito del Piano regionale campagna di vaccinazione anti-Sars-Cov-2, procedano tempestivamente a organizzare la vaccinazione del personale scolastico dell’intero territorio regionale e che i dipartimenti di Prevenzione delle Aziende sanitarie provinciali, monitorino costantemente l’andamento epidemiologico dei rispettivi territori, segnalando con immediatezza l’aumento dei nuovi casi e i link epidemiologici inerenti le varianti, affinché si possa procedere all’adozione delle ulteriori misure contingibili e urgenti consequenziali».

IL SEQUENZIAMENTO

È previsto che i «laboratori pubblici specificamente designati per il sequenziamento ai fini dell’individuazione delle varianti, rafforzino la propria capacità diagnostica, ai fini del quotidiano monitoraggio e dei flussi informativi attivati a livello ministeriale».Si dà atto che «dal 6 marzo al 6 aprile 2021 si applicano le disposizioni fissate nel Dpcm 2 marzo 2021 e nei relativi allegati, in sostituzione di quelle del Dpcm 14 gennaio 2021, in combinato disposto con le Ordinanze regionali vigenti».Infine, «rimangono efficaci le altre disposizioni regionali vigenti, non modificate e non in contrasto con quanto previsto nella presente ordinanza e le altre disposizioni nazionali in materia emergenziale. A seguito di eventuali provvedimenti adottati a livello nazionale, ovvero ad ulteriori sviluppi della situazione epidemiologica locale e regionale, le disposizioni fissate nella presente ordinanza potranno essere rimodulate».

Scuole superiori, prorogata la presenza al 50% fino al 13 marzo

CATANZARO – Didattica in presenza al 50% prorogata fino al 13 marzo 2021 in tutte le scuole secondarie di secondo grado statali e paritarie, nelle scuole di istruzione e formazione professionale e nelle università.È quanto prevede l’ordinanza n.8, firmata oggi dal presidente della Regione Calabria, che dispone ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.Con il nuovo provvedimento sono di fatto prorogate, a partire dall’1 e fino a tutto il 13 marzo 2021, senza soluzione di continuità, le disposizioni e le raccomandazioni già adottate con l’ordinanza n. 4 del 30 gennaio 2021.

LE MOTIVAZIONI

L’ordinanza si basa, tra gli altri, anche sul report n. 41 del ministero della Salute, secondo cui, in riferimento alla situazione epidemiologica nazionale, e alla luce «dell’aumentata circolazione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità e del chiaro trend in aumento dell’incidenza su tutto il territorio italiano», sono necessarie «ulteriori urgenti misure di mitigazione sul territorio nazionale e puntuali interventi di mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore diffusione per evitare un rapido sovraccarico dei servizi sanitari».Sussiste, perciò, «la necessità di adottare misure più restrittive in ambito regionale», oltre a quella di «limitare le occasioni di contagio, diminuendo – per quanto possibile – la percentuale di popolazione scolastica in presenza», anche alla luce del fatto che, dal 10 marzo 2021, si darà avvio alla vaccinazione degli operatori scolastici.

IL PROVVEDIMENTO

Le istituzioni scolastiche interessate proseguono dunque «a limitare la didattica in presenza a non più del 50% della rispettiva popolazione studentesca, nel rispetto di tutte le misure di prevenzione vigenti e fatte salve le deroghe circa l’attività in presenza, già individuate nelle specifiche ordinanze emergenziali».È confermata la raccomandazione a un’organizzazione che preveda «la presenza in ciascuna rispettiva aula di non più del 50% degli studenti rispetto alla capienza prevista»; «di garantire e rendere pienamente fruibile la didattica integrata online, in modalità sincrona per la restante parte degli studenti non presenti in aula»; «di favorire la didattica digitale integrata per tutti gli studenti le cui famiglie ne facciano esplicita richiesta, nell’ottica di una migliore gestione organizzativa, anche alternativa al differenziamento degli orari di ingresso/uscita».

Covid, la proposta di Spirli: «Scuole chiuse 2 settimane per vaccinare gli insegnanti» 

CATANZARO – Il personale scolastico calabrese sarà vaccinato contestualmente alla popolazione ultra 80enne. È quanto ha deciso il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, che oggi ha convocato, in videoconferenza, la responsabile dell’Ufficio scolastico regionale e i rappresentanti di tutte le sigle sindacali del settore per comunicare il nuovo programma, ideato per contrastare con più efficacia la diffusione del Covid-19 e consentire la conclusione dell’anno scolastico in sicurezza. Allo scopo di agevolare la somministrazione della prima dose a tutto il personale scolastico, e di evitare ulteriori disagi e disservizi, il presidente Spirlì ha inoltre proposto la chiusura di tutte le scuole regionali di ogni ordine e grado, per un tempo pari a due settimane. Le organizzazioni sindacali, dopo aver manifestato apprezzamento per l’attenzione che il presidente della Regione continua a dimostrare al mondo della scuola, hanno accettato tutte le proposte. Nei prossimi giorni, dirigenti della Regione e sindacati metteranno a punto l’apposito piano delle vaccinazioni, per consentire la somministrazione volontaria delle dosi a tutti quegli operatori scolastici che avranno dato il loro assenso.

 Spirlì: «Insegnanti personale a rischio» 

«Ritengo – spiega Spirlì – che tutto il personale scolastico debba essere considerato “a rischio” per la particolare missione che lo vede impegnato quotidianamente tra le giovani generazioni. Il numero elevato di contagi – che ha portato, negli ultimi mesi, alla chiusura forzata di troppi istituti – mi ha convinto, semmai ce ne fosse stato bisogno, che questo sia il momento giusto per intervenire». «Vaccinare gli insegnanti e chi con loro contribuisce al buon andamento della scuola italiana è diventato, da pensiero fisso, un dovere. Mi auguro – conclude il presidente della Regione – che tutte le famiglie calabresi possano apprezzare questa decisione, perché nasce dalla fraterna urgenza di tranquillizzarle e garantirle. Un passo successivo dovrà essere, tuttavia, quello che interessa le famiglie stesse: non perdere mai l’attenzione nei confronti di un virus che, spietatamente, colpisce soprattutto i disattenti, i distratti, chi lo nega, chi lo sfida».

Ordinanza superiori, dad a richiesta. Spirlì: «Strumento democratico»

CATANZARO – Presenza in aula al 50% e didattica digitale integrata per tutti gli studenti delle scuole superiori le cui famiglie ne facciano esplicita richiesta. È quanto prevede, a partire dal prossimo 1 febbraio, l’ordinanza (n. 4) firmata oggi dal presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, con la quale vengono fissate ulteriori misure per la prevenzione e la gestione dell’emergenza covid-19. Con il provvedimento si determina anche la cessazione, in tutta la regione, delle misure previste dalla zona arancione.

L’ORDINANZA per le scuole

Alla luce dell’ultimo monitoraggio settimanale del ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità – nel quale si evidenzia come l’epidemia resti «in una fase delicata e un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero garantite rigorose misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale» –, nell’ordinanza viene sottolineato come la ripresa in presenza delle attività scolastiche secondarie di secondo grado «necessita di forte attenzione, prudenza e degli opportuni contingentamenti, nell’ottica delle indicazioni nazionali circa la riduzione della movimentazione delle persone e del divieto di assembramento».
«Le Istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado statali e paritarie e delle Scuole di istruzione e formazione professionale, nonché le istituzioni universitarie – è scritto nell’ordinanza –, limitano la didattica in presenza a non più del 50% della rispettiva popolazione studentesca, nei primi 30 giorni dalla ripresa delle attività, nel rispetto di tutte le misure di prevenzione vigenti e fatte salve le deroghe circa l’attività in presenza, già individuate nelle specifiche ordinanze emergenziali». Alle istituzioni scolastiche in questione è raccomandata un’organizzazione che preveda: la presenza in ciascuna rispettiva aula di non più del 50% degli studenti rispetto alla capienza prevista; la didattica integrata online, in modalità sincrona per la restante parte degli studenti non presenti in aula; la didattica digitale integrata per tutti gli studenti le cui famiglie ne facciano esplicita richiesta, nell’ottica di una migliore gestione organizzativa, anche alternativa al differenziamento degli orari di ingresso/uscita.
 
SPIRLÌ: «STRUMENTO DEMOCRATICO»
 
«Un’ordinanza che consente alle famiglie di poter decidere, secondo le proprie necessità, se fare uscire o meno i ragazzi di casa – afferma Spirlì – è un buon strumento democratico, perché supera ogni possibile partigianeria. In questo preciso momento storico, con una campagna vaccinale che procede a passo incerto, con i territori che rispondono a fasi alterne agli assalti del Covid – a volte timorosi, spesso eccessivamente ottimisti – e con un Governo scaduto e uno che tarda a nascere, mantenersi guardinghi per almeno due settimane può servire a ridurre i rischi e a preparare strategie sempre più efficaci».«Abbiamo potuto rivolgere il provvedimento – conclude il presidente – solo agli istituti superiori, nel rispetto delle volontà espresse da altri organi competenti riguardo alla didattica nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado. Mi auguro che questa decisione possa essere condivisa, per il bene di tutti».

SAN LUCA resta zona rossa

L’ordinanza, inoltre, dispone, fino al 7 febbraio 2021, la proroga della zona rossa nel comune di San Luca, a differenza del Comune di Casignana (Contrada Palizzi), dove le misure restrittive cessano di avere efficacia.

Rende: screening gratuito su docenti e personale Ata. L’Unical propone monitoraggio con app Smart Campus School Edition

RENDE (CS) – Ultimata la prima fase di screening sui dipendenti delle mense delle scuole di Rende.

“Grazie all’apporto della Protezione civile e dei volontari della Croce Rossa, partono da domani nei laboratori dell’Università della Calabria i test per il personale docente e non docente degli istituti comprensivi rendesi”, ha affermato il sindaco Marcello Manna.
Alla campagna di screening nata dalla collaborazione tra l’amministrazione comunale, l’Unical e la task-force COVID voluta dal sindaco:” hanno aderito su un totale di 539 tra docenti e personale ATA afferenti agli  istituti comprensivi di Rende, solo 294 (poco Più del 50%) persone.  Si è prospettata l’idea di unire le risorse presenti su nostro territorio per garantire maggiore sicurezza nelle scuole”, ha affermato l’assessora Lisa Sorrentino.
“In questo senso, l’azione congiunta degli enti pubblici potrebbe essere di fondamentale apporto anche nella fase di raccolta e interpretazione di dati funzionali a comprendere su larga scala il comportamento di una determinata categoria. Capire quanto gli insegnanti siano esposti al rischio, e quanti possano essere considerati soggetti fragili, non è affatto banale anche in prospettiva di una prossima e auspicabile campagna vaccinale mirata. In questo modo sarebbe più facile elaborare modelli e prendere decisioni in merito. Ciò premesso è indispensabile che ognuno si muova nell’interesse comune e in tal senso sottoporsi a test è il primo fondamentale step”, ha dichiarato l’assessora.
Al l’incontro in municipio hanno partecipato  oltre  alle dirigenti scolastiche anche la dott.Angela Maria Zavaglia referente dell’Ambito Territoriale Provinciale di Cosenza, il dott. Matteo Vocaturo dell’USCA e l’ing. Giovanni  Laboccetta, CTO dello spinoff dell’Unical DLVSytem srl che insieme agli spinoff  Cal-Tek e SOMOS hanno realizzato il sistema Smart Campus. L’ingegnere ha illustrato ai presenti le funzionalità  dell’app Smart Campus, nata all’interno dell’ateneo di Arcavacata per il tracciamento dei contagi all’interno dell’Università della Calabria.
“L’idea -ha spiegato Sorrentino- è quella di affiancare alla campagna di screening anche la possibilità di utilizzare l’app negli istituti scolastici rendesi”.
“Oggi, indubbiamente, le scuole e i trasporti sono tra le situazioni più difficili da gestire dal punto di vista del contenimento del contagio, soprattutto per la mancanza di strumenti di tracciamento efficaci.
Per contrastare il fenomeno e per garantire il tracciamento dei flussi di persone e, pertanto, l’individuazione di contatti di accertati casi positivi, ad inizio della pandemia, è stato sviluppato un concept di piattaforma tecnologica che ha avuto sviluppo nel sistema Smart Campus, impiegato proficuamente presso l’Università della Calabria per garantire la sicurezza della comunità accademica nell’attuale contesto di emergenza sanitaria. La piattaforma è attualmente disponibile in versione web-app e app mobile sugli store Google e Apple. Smart Campus adotta specifici algoritmi di Intelligenza Artificiale che analizzano i dati provenienti dalle diverse fonti, forniscono feedback in tempo reale rispetto a potenziali situazioni critiche che si verificano negli spazi monitorati e assicurano il contact tracing, riconosciuto universalmente come strumento fondamentale di sanità pubblica per la prevenzione e il controllo della diffusione delle malattie trasmissibili da persona a persona. La piattaforma si è evoluta per trovare applicazione anche in contesti differenti da quelli universitari, con l’intento di fornire alle strutture aderenti un sistema che consenta la ricostruzione immediata della catena di contagio, le comunicazioni dirette con tutti i soggetti interessati, una maggiore rapidità nella gestione di tutte le procedure di quarantena in caso di soggetti positivi”, ha affermato l’ing. Laboccetta.
“Tra le evoluzioni di Smart Campus, Smart Campus School Edition si caratterizza per la specifica funzione di contact tracing in ambito scolastico. Le funzionalità presenti in Smart Campus School Edition consentono, infatti, di applicare la piattaforma a vantaggio degli istituti scolastici aumentando il livello di sicurezza di studenti, docenti e personale amministrativo, tecnico e ausiliario”, ha concluso Laboccetta.

Scuola, dad a Corigliano Rossano e San Giovanni in Fiore fino al 16 gennaio

COSENZA – I sindaci di due grandi centri della provincia di Cosenza scelgono la via opposta rispetto a quella del Tar che aveva sospeso l’ordinanza del Presidente ff Spirale sul ritorno posticipato in classe degli studenti calabresi. 

Qui Corigliano Rossano

Con un post su Facebook per informare la cittadinanza, il sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, ha annunciato la dad per un’altra settimana:

«Negli ultimi giorni abbiamo avuto circa 70 casi positivi in città, ma soprattutto abbiamo avuto un tasso di positivi rispetto ai tamponi fatti del 20%, molto alto. Abbiamo alcuni focolai, alcuni anche in ambito agricolo, il che impone di tenere altissima l’attenzione anche in questo comparto fondamentale per il tessuto economico del nostro territorio». «Ieri il presidente f.f. Spirlì ha annunciato ulteriori provvedimenti che potrebbero giungere in giornata. In attesa di questi provvedimenti, il trend preoccupante della diffusione del contagio ci indica che la scelta di sospendere la didattica in presenza fino a metà mese, col fine di tenere sotto controllo gli effetti prevedibilmente negativi delle trascorse festività, è opportuna. Pertanto, sentito il Dipartimento Prevenzione che conviene sulla scelta motivata dall’aumento considerevole di casi nell’ultima settimana e dall’alto tasso di positivi rispetto ai tamponi effettuati, ancora una volta ci assumeremo la responsabilità di sospendere la didattica in presenza fino al 16 gennaio per le scuole primarie e secondarie, lasciando ovviamente la possibilità di frequentare presso gli istituti a tutti i nostri ragazzi con disabilità o bisogni educativi speciali».

Qui San Giovanni in Fiore

Anche Rosaria Succurro, nel comune silano, ha optato per le scuole chiuse fino al 16 gennaio. 

«Ho da poco firmato l’ordinanza di chiusura delle scuole primarie e secondarie di primo grado della nostra città così come avevo fatto giorni fa per le scuole materne. Qualche giorno ancora ci servirà per proteggere i nostri bambini e capire come si orienteranno Governo e Regione in merito. Una terza ondata è alle porte ragion per cui serve tanta prudenza per dare la possibilità di somministrare tanti più vaccini da estendere a tutta la popolazione. Naturalmente sarà garantita l’attività didattica in presenza per alunni con disabilità e bisogni educativi speciali». Così la sindaca di San Giovanni su Facebook. 

E gli altri sindaci? 

Anche a Vaccarizzo Albanese sono sospese le attività didattiche in presenza fino a sabato 16 gennaio per le scuole di ogni ordine e grado. È quanto contenuto nell’ordinanza firmata dal sindaco Antonio Pomillo. «Le misure adottate – si legge nell’ordinanza – si sono rese necessarie considerando la grave situazione epidemiologica ancora in atto. I dati preoccupanti di questi giorni sulla nuova crescita dei contagi nella nostra regione, ovvero l’onda lunga delle festività natalizie, alimenta ancor di più il dibattito sull’opportunità di riaprire le scuole, e di farlo in sicurezza». 

Non è pertanto escluso che nelle prossime ore possano arrivare le ordinanze in merito di altri sindaci. 

 

Scuola, Occhiuto firma l’ordinanza di sospensione attività didattiche in presenza

COSENZA – Il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, come preannunciato ieri, ha emanato un’ordinanza con la quale ha disposto, in via cautelativa, per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19, la sospensione delle attività didattiche in presenza per tutte le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado del territorio comunale, con decorrenza da lunedì 16 novembre e sino al 21 novembre compreso, facendo salva la didattica in presenza, con specifica organizzazione da parte dei dirigenti scolastici, per gli alunni con disabilità. Restano consentite le attività amministrative presso le sedi scolastiche, lasciando la valutazione ai Dirigenti scolastici di effettuarle in presenza o nel rispetto della normativa vigente in materia di lavoro agile (smart working).

Nell’adottare il provvedimento di sospensione dell’attività didattica, il Sindaco Occhiuto ha tenuto conto delle interlocuzioni intercorse tra l’Amministrazione Comunale, il Dipartimento della Tutela della Salute della Regione Calabria e l’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza in ordine all’attuale situazione, determinata dall’andamento della curva epidemiologica nel territorio comunale.

I motivi dell’ordinanza

Per la gravità della situazione evidenziata, si è ritenuto di procedere alla sospensione dell’attività didattica in presenza per le scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio comunale e, dunque, anche per le scuole dell’infanzia, primarie e per il primo anno delle scuole secondarie di primo grado (scuola media), attualmente escluse dall’ordine di sospensione dell’attività didattica in presenza disposto dal Presidente del Consiglio dei Ministri, allo scopo di consentire all’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza lo smaltimento del processo dei tamponi in atto, lo snellimento del sovraccarico delle attività sanitarie di laboratorio, l’informativa sui relativi esiti agli interessati, nonché l’esecuzione delle attività di tracciamento. Nel contempo, è stata ravvisata la necessità di dar luogo alla sanificazione delle sedi scolastiche da parte dell’A.S.P. e/o delle Autorità scolastiche. In particolare, il Dipartimento della Tutela della Salute della Regione Calabria ha fornito rassicurazioni circa la rapidità delle operazioni necessarie, che comunque richiederanno alcuni giorni di attività. Al Sindaco Occhiuto era pervenuta una specifica richiesta del Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, nella quale si evidenziava la crescita esponenziale della curva epidemiologica con un incremento significativo di nuovi casi di infezione da Sars-Cov-2, più sensibile nell’ambito scolastico, con la necessità di effettuare screening massivi a docenti, alunni e personale ATA. Con l’ulteriore conseguenza – evidenziata nella richiesta indirizzata al Sindaco dal Dipartimento di Prevenzione dell’Asp – di un sovraccarico dell’unico laboratorio della provincia di Cosenza in grado di processare i tamponi per la ricerca del Covid-19 che si traduce in un ritardo eccessivo nella trasmissione dei referti, con l’impossibilità del tracciamento dei contatti in tempi rapidi e tempestivi. Il provvedimento del Sindaco Occhiuto è stato sottoposto a valutazione preventiva in seno al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica tenutosi ieri. Nell’ordinanza, infine, è contenuto un invito ai Dirigenti scolastici ad attivare e facilitare le attività di didattica a distanza durante il periodo di sospensione.