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Castrovillari, Lo Polito chiude le scuole fino a fine novembre

CASTROVILLARI (CS) – Il Sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito, ha firmato l’ordinanza con cui chiude le scuole di ogni e grado, da lunedì 16 di novembre a sabato 28 novembre compresi, «per prevenire la particolare circolazione del covid-19 e aiutare il sistema sanitario in affanno per il momento di grossa difficoltà.»

L’ordinanza è giunta dopo una serie di interlocuzioni, con i dirigenti scolastici, la Provincia e l’Azienda Sanitaria Provinciale, e viene predisposta nei tempi anche per dara l’opportunità a famiglie e scuola di attivarsi al meglio nell’organizzazione della didattica a distanza.

«La scuola è da tutelare come il suo desiderio di ripresa – si legge nella nota – che ci richiama la sfida e lo sforzo in cui si sta dimenando per la crescita del Paese. Non a caso in questi giorni, sempre più, proprio per l’insistenza del contagio, parlare di scuola, delle sue attività, significa riaffrontare la delicata questione “futuro” della collettività, che sfida “il domani” nelle aule dove la “speranza”, da sempre, risiede nei ragazzi e tra chi li vuole bene»

«La scuola, in fondo, esiste per questo, per custodire la speranza e coltivare ciò per cui è nata: far crescere donne e uomini che vi partecipano e perché, un “domani”, siano in grado di affrontare la realtà, anche quando si presenta con il volto imprevedibile di un “dramma” globale come può esserlo quello che stiamo vivendo».

 

Ad Acri scuole chiuse fino al 3 dicembre

ACRI (CS) – Il sindaco di Acri Pino Capalbo, con una breve comunicazione ai suoi concittadini, ha ufficializzato la sospensione dell’ attività didattica in presenza per tutte le scuole cittadine.

«Dopo aver acquisito i pareri dei dirigenti scolastici, sentito il responsabile della medicina legale di Acri e vista la nota del Dipartimento di Prevenzione di Cosenza, si comunica che – si legge sulla pagina del sindaco – le attività scolastiche in presenza saranno sospese fino a giorno 3 dicembre 2020». 
In ambito scolastico, quindi, nel comune presilano si protende per la via della prudenza per cercare come possibile di mettere un argine al diffondersi del contagio da Covid-19.

Scuola, a Rende solo didattica a distanza per ogni ordine e grado

RENDE (CS) – «È con grande dispiacere e rammarico che decidiamo di sospendere le attività scolastiche in presenza». È l’annuncio del sindaco di Rende Marcello Manna che, considerato che «la situazione nelle scuole della nostra città – spiega – è al momento quella più delicata e richiede maggiori attenzioni» ha firmato l’ordinanza relativa alla chiusura in via preventiva degli istituti scolastici da domani e sino al prossimo 21 novembre, fatta esclusione per gli asili nido.

Una decisione presa dopo le interlocuzioni con l’Azienda Sanitaria Provinciale e i dirigenti dei plessi rimasti aperti dopo le disposizioni dell’ultimo DPCM nonostante i casi di positività registrati sinora non fossero stati così significanti.

«L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo – prosegue il Primo cittadino -, oltre alla sistemica assenza di sistemi periodici di sorveglianza attiva preventiva sul personale docente ed amministrativo e sugli studenti, e alle evidenti criticità da parte della Asp territoriale ad eseguire test diagnostici su coloro che presentano sintomi correlabili a patologie legate al Covid-19, si sta rivelando in tutta la sua criticità e questo non per i numeri, ma per la mancanza ancora oggi di una riorganizzazione del sistema sanitario. Occorrono le risorse necessarie affinché gli enti preposti siano messi nelle condizioni di poter garantire monitoraggio costante, osservanza delle norme di sicurezza e adeguamento delle strutture e del personale sanitario».

Riapertura scuole a settembre, assessore Spadafora Lanzino chiede al Ministero protocolli e linee guida chiari

COSENZA – L’Assessore alla scuola Matilde Spadafora Lanzino sollecita un intervento ministeriale preciso e rapido che stabilisca protocolli e linee guida chiari per supportare  gli istituti scolastici a programmare da subito e senza attendere la riapertura effettiva delle scuole a settembre, la riorganizzazione degli spazi e delle risorse umane.

«C’è bisogno ora, e non quando sarà ormai tardi – sottolinea l’Assessore Spadafora Lanzino – di avere dal Ministero delle indicazioni precise, si tratti di protocolli o linee guida, che consentano alle scuole di dar luogo, sulla base di parametri non generici, ad un monitoraggio degli spazi e del personale per capire come riorganizzare l’attività didattica. Bisogna conoscere con largo anticipo i bisogni che emergono dalle scuole e non arrivare a ridosso della riapertura senza aver risolto le questioni logistiche e legate al personale che la nuova situazione, venutasi a determinare a causa dell’emergenza coronavirus, impone all’attenzione in tutta la sua urgenza. E’ di tutta evidenza che anche il Comune dovrà fare la sua parte e si dichiara sin da ora disponibile a farla, ma anche le azioni che l’Amministrazione comunale potrà assicurare risulteranno più incisive e mirate in presenza di un quadro chiaro da parte del Ministero. In questo periodo, in cui ci si preoccupa giustamente della ripresa economica del Paese – conclude Matilde Lanzino Spadafora – credo di poter dire che le questioni della scuola legate alla ripartenza dell’attività didattica non vadano né sottovalutate, né lasciate in secondo piano, ma devono assumere centralità ed urgenza nell’agenda del Governo e del Ministero dell’istruzione».

Scuola e Covid, Davide Bruno lancia l’allarme: «Molti istituti privati rischiano di chiudere»

COSENZA – Si sa che tra le attività che hanno subito i maggiori effetti del contraccolpo sociale del lockdown per la diffusione dell’infezione da covid – 19 ci sono le scuole di ogni ordine e grado, obbligate alla chiusura già dal 5 Marzo. Questo ha interessato e coinvolto tante famiglie, utenti e fruitrici dei servizi scolastici. E fra esse,  e forse anche più di esse, le strutture private, che offrono un servizio di offerta formativa importante, dalla prima infanzia sino alle classi superiori, sia in forma paritaria (cioè tal quale alle istituzioni Statali) che in forma non Statale.

«Questo settore, strategico per lo sviluppo di un Paese, di un territorio – scrive Davide Bruno, consigliere comunale di Cosenza (Gruppo Misto) -, è oggi messo a durissima prova dai provvedimenti di distanziamento sociale adottati, con ricadute negative pregiudizievoli che potrebbero comportare addirittura la chiusura definitiva della maggior parte degli Istituti privati». «Si tratterebbe di un danno ingente che – prosegue il consigliere di Cosenza – non possiamo permetterci come comunità, sia per tutto il personale che si troverebbe senza lavoro, sia per i numerosi imprenditori che vedrebbero andare in fumo anni di sacrifici economici e soprattutto per le famiglie del nostro territorio che avrebbero una minore, se non inesistente, possibilità di poter usufruire di un importante servizio socio-educativo».

L’appello di Bruno

E ancora: «Per tale motivo, e per non impoverire ulteriormente il nostro territorio, è auspicabile un corposo intervento da parte pubblica, in favore sia degli istituti privati (Asili Nido – Scuole di Infanzia Paritarie e non – Scuole Primarie) sia a vantaggio dei genitori coinvolti dalla chiusura delle stesse, al fine di coprire quelle lacune economiche che evidentemente in assenza di attività potrebbero mancare e portare al fallimento l’intero apparato». Da qui quindi l’invito agli amministratori locali: «L’auspicio di un provvedimento economico per questo comparto, non mi esime dal richiedere anche una forte attenzione a provvedimenti amministrativi che diano respiro alle strutture del settore già esistenti e non magari a determinarne la chiusura ed a favorire la crescita di nuove scuole o asili per dare un ventaglio di offerta più ampio a tutti i cittadini. Confido nella sensibilità degli amministratori locali e regionali».

 

Coronavirus, Santelli: «Scuole aperte, viaggi d’istruzione sospesi»

CATANZARO  Il presidente della Regione Jole Santelli, come informa un comunicato diffuso dall’ufficio stampa della Giunta regionale, ha emesso un’ordinanza relativa alle misure per la prevenzione e la gestione dell’emergenza Coronavirus «recependo le indicazioni fornite dal Governo per tutte le regioni non direttamente colpite da COVID-19».

«Le scuole – come recita l’ordinanza – restano aperte, mentre i viaggi d’istruzione e le iniziative affini sono sospese fino al 15 marzo». 

«In aggiunta a quanto indicato dal Governo – afferma, in una dichiarazione, il presidente Santelli – abbiamo inserito nella nostra ordinanza anche un punto sulla sorveglianza sanitaria su tutti i passeggeri in arrivo da destinazioni extraregionali negli aeroporti della Calabria. Una misura che si rende necessaria in considerazione del fatto che in questi giorni la Calabria vede tornare i tanti che, per lavoro o per studio, vivono in altre regioni. I controlli verranno effettuati con l’ausilio di volontari della Protezione civile calabrese».

Recuperare lo stile di vita del passato per salvare l’ambiente. Ad Amendolara il Premio Pagano 2020

AMENDOLARA (Cs) – Come ogni anno, da otto calendari a questa parte, il bando del Premio Pagano ha bussato ai portoni delle scuole della Calabria proponendo un tema, sempre di stretta attualità, che sproni i ragazzi ad una cittadinanza attiva e consapevole nel rispetto della legalità. Questo è il filo conduttore che ogni anno anima la segreteria del concorso scolastico più importante della Calabria Citra e che porta il nome del giudice Umberto Pagano, originario di Amendolara, dove ha sede l’Associazione per lo Sviluppo dell’Alto Ionio – che sta facendo proseliti anche nella vicina Lucania aprendo una sede a Cersosimo (Pz) –  promotrice di questa iniziativa culturale in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Amendolara – Oriolo – Roseto Capo Spulico e con il patrocinio di questi comuni.

“Valorizziamo la cultura del nostro territorio recuperando e rielaborando i valori, le tradizioni e lo stile di vita del passato per salvaguardare l’integrità dell’ambiente in cui viviamo”. Questo il tema proposto per l’ottava edizione, per la prima volta aperta anche agli istituti scolastici di fuori regione, che invita gli studenti della Scuola Secondaria di Primo e Secondo Grado (medie e superiori) a produrre proposte operative di recupero, valorizzazione, tutela e promozione delle tradizioni culturali importanti per la salvaguardia degli habitat e delle risorse naturali, nonché della salute degli individui e della comunità, individuate nell’ambito del proprio territorio di riferimento, eventualmente accompagnandole con allegati scritti in forma di narrativa o di poesia, video, foto, disegni e grafici. Per partecipare c’è tempo sino al 30 aprile 2020. Per il bando completo e per tutte le altre informazioni è possibile contattare la segreteria del Premio ai numeri 349.6076807 – 320.8321822 oppure inviare una mail a premiopagano@gmail.com

Il concorso rilancia i temi della scorsa edizione che vide un accorato appello ai giovani da parte del vescovo della Diocesi di Cassano allo Ionio, don Francesco Savino, a non delegare la tutela dell’ambiente e a coltivare le forme più consapevoli della cittadinanza attiva.  «Il Premio Pagano, dunque,  torna su questi temi e sul recupero delle tradizioni, in particolare modo sulla “consapevolezza” che spesso il loro recupero aiuta l’ambiente perché lo rispetta di più», commenta il presidente dell’associazione promotrice, Antonio Pagano. «Si pensi, ad esempio, all’impatto ridotto che hanno le abitudini alimentari tradizionali sulla produzione di rifiuti e sullo spreco delle risorse». L’obiettivo più importante, però,  auspica il consigliere parlamentare Pagano «resta quello di “ragionare come Comunità operante”, che trova nella scuola  il terreno più fertile a livello sociale. E’ questa, in fin dei conti, la missione educativa che si propone l’Associazione per lo Sviluppo dell’Alto ionio con il Premio Pagano».

Amministrative Rende, Principe: «Nuovo rapporto con Unical per sostenere economia locale»

RENDE (CS) – «Vogliamo dare una speranza ai nostri giovani, di lavoro e di crescita professionale nella loro città». Così Sandro Principe, candidato a sindaco di Rende.

«Le amministrazioni comunali da sole non sono in grado di dare risposte esaustive ai problemi occupazionali – continua – però possono avere un ruolo importante e fondamentale intervenendo direttamente nel rilancio dell’economia locale. Da qui partiremo per un nuovo rapporto con l’Università della Calabria che deve andare oltre i protocolli d’intesa ed offrire know how e competenze alle aziende che già insistono nella nostra area industriale e che lavorano nel campo informatico e delle scienze applicate».

«Intendiamo migliorare il rapporto con le realtà produttive presenti sul territorio e con le agenzie di formazione professionale – continua Principe – al fine di creare continuità tra percorsi formativi ed impatto occupazionale. Sosterremo e favoriremo attraverso appositi voucher la formazione di cooperative no-profit, imprese culturali e sociali che intervengono su tematiche di interesse collettivo, di servizi alla persona e alla famiglia, di pubblica utilità. E poi – conclude Sandro Principe – stimoleremo i tanti artigiani del nostro territorio a formare giovani che vogliono avvicinarsi all’artigianato artistico, dando loro una “casa” nel centro storico».

«Rende nel recente passato ha seguito ed attuato queste politiche costruendo la più grande area industriale in Calabria con oltre 400 aziende. Da qui dobbiamo ripartire».

Principe ha poi parlato anche delle istituzioni scolastiche cittadine, citando un caso in particolare

«Quella di Manna è un’amministrazione distratta sotto tutti i punti di vista. Questo totale disinteresse verso la città ed il suo sviluppo sta portando anche allo spopolamento ed alla desertificazione delle nostre scuole. E’ il caso dell’istituto Commerciale Cosentino che negli ultimi anni ha visto diminuire notevolmente i propri iscritti». 

«Noi abbiamo lasciato un istituto di 1200 studenti – ha aggiunto -, oggi sono meno di 200 e quest’anno ci sono difficoltà anche per formare una nuova classe. I giovani preferiscono iscriversi a Cosenza, dove hanno un contesto cittadino più vitale e dinamico. Tutto questo nella totale indifferenza degli attuali amministratori». «Noi ci impegneremo fortemente a collaborare con i dirigenti scolastici per il rilancio del nostro sistema educativo così come abbiamo fatto nelle nostre precedenti esperienze amministrative che hanno visto la scuola al centro della nostra attenzione», ha concluso Principe. 

 

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Fiera San Giuseppe, scuole chiuse dal 15 al 19 marzo, intrattenimento alla Città dei Ragazzi

COSENZA – Scuole chiuse dal 15 al 19 marzo, in occasione del tradizionale appuntamento di primavera con la Fiera di San Giuseppe. Lo stabilisce un’ordinanza sindacale dalla quale sono esclusi i nidi di infanzia e gli istituti di formazione.

Gli assessori alla crescita economica urbana, Loredana Pastore, e  alla scuola, Matilde Spadafora Lanzino, informano che puntualmente la Città dei Ragazzi garantirà il proprio servizio di intrattenimento didattico. Da venerdì 15 a martedì 19 marzo (eccetto la domenica) gli operatori della struttura di via Panebianco attendono bambini e ragazzi, dai 4 ai 14 anni, nella fascia oraria che va dalle ore 8.30 alle ore 16.30, il sabato dalle ore 8.30 alle ore 12.30. Partendo dalla tradizione della Fiera di San Giuseppe, le attività rappresenteranno anche un nuovo approccio alla cultura delle tradizioni popolari radicate nella nostra città.  Saranno così riproposti i giochi popolari di una volta accanto ma non mancheranno laboratori creativi e didattici, giochi da tavolo,  letture animate e anche tanta attività fisica e motoria.

Vulnerabilità sismica, al via il monitoraggio nelle scuole della città

COSENZA – «Abbiamo 23 plessi scolastici  e un Sindaco, Mario Occhiuto, che li ha messi tutti a norma». Lo ha detto questa mattina, nell’ambito dell’iniziativa “Comportiamoci sicuro!”, giornata sulla sicurezza  organizzata dall’Istituto comprensivo “Bonaventura Zumbini”, nell’aula magna della scuola di via Riccardo Misasi, il dirigente del settore educazione del Comune di Cosenza, Mario Campanella.

L’incontro è stato organizzato dalla dirigente scolastica dell’istituto comprensivo, Marietta Iusi, con il patrocinio del Comune di Cosenza e il sostegno proprio del settore educazione del Comune.

«Grazie al nostro sindaco – ha detto Campanella – la prossima settimana partirà un monitoraggio sulla vulnerabilità sismica in tutte le scuole. Abbiamo abbattuto barriere architettoniche – ha aggiunto Campanella – e ottenuto certificazioni di agibilità statica in tutte le strutture. Grazie ad un impegno sinergico con il settore infrastrutture diretto dall’ing Francesco Converso e all’abnegazione degli assessori Francesco Caruso e Matilde Lanzino- ha detto ancora Mario Campanella – siamo in grado di intervenire in tempo reale rispetto alle emergenze».

Il dirigente del settore Educazione ha ricordato ancora come dal 1° dicembre partirà il progetto di prevenzione antidroga e antialcol in tutte le scuole medie : “Anche su questi temi – ha aggiunto – il Comune,  da solo,  è venuto incontro alle esigenze dei genitori”.

La dottoressa Roberta Martire, dirigente della sezione anticrimine della Questura di Cosenza, ha poi illustrato ai ragazzi  l’applicazione  YouPol, straordinario strumento per tutti gli adolescenti  per poter segnalare  episodi che minacciano l’incolumità. La dirigente dell’Istituto “Zumbini” Marietta Iusi  ha, dal canto suo, evidenziato come l’autonomia scolastica debba essere riempita di contenuti per poter garantire sicurezza. L’Assessore regionale alla pubblica istruzione, Maria Francesca Corigliano, ha sottolineato, nel suo intervento, come “lo Stato abbia dimenticato di erogare fondi e risorse agli enti locali per la prevenzione e la sicurezza” annunciando una serie di investimenti programmati dalla giunta regionale.

Dopo il convegno è stata svolta una simulazione con Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia municipale e Vigili del fuoco che hanno illustrato alcuni strumenti che fanno parte delle rispettive dotazioni.

Sull’applicazione di YouPol  molte sono state le domande formulate da parte dei bambini.

«Tutti voi potrete sentirvi poliziotti – ha detto la dottoressa Martire  rivolgendosi ai ragazzi- segnalando  atti di bullismo, o lo  spaccio di sostanze e potrete farlo in maniera anonima».