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“Calabria mortificata” il tweet di Magorno dopo la nomina dei sottosegretari

ROMA – «Calabria ignorata, nessun sottosegretario.  Il governo #Conte ignora la #Calabria. Un lungo elenco di sottosegretari, nessun calabrese. Una mortificazione per una regione in cui il #M5S ha preso tanti voti». E’ il tweet del senatore del PD Ernesto Magorno riportato anche sulla sua pagina Facebook all’indomani della nomina di 39 sottosegretari e 6 vice ministri in cui non vi è alcuna rappresentanza calabrese.

 

 

Senatore Francesco Molinari chiede un incontro con il Commissario Carbone

COSENZA – Il senatore ( Gruppo misto) Francesco Molinari chiede un incontro al Commissario Carbone riguardante la vicenda della nomina diretta degli scrutatori per chiederne l’annullamento. Di seguito nota stampa.

“Nonostante “Terra Libera” fosse pronta,  non saremmo mai potuti scendere in campo in un clima elettorale così poco democratico e per niente trasparente. Lo dimostra la vicenda degli scrutatori. Una vicenda squallida che va chiarita immediatamente. È chiaro che avevamo visto giusto, ogni volta che abbiamo  espresso forti dubbi sulla possibilità che la competizione elettorale a Cosenza potesse svolgersi in modo libero. Era solo una pia illusione . Rinnovo la richiesta al Commissario straordinario di essere ricevuto. Ciò  che vorrei chiedere a Carbone – prosegue la nota –  è , secondo giustizia, di annullare le decisioni della Commissione Elettorale. 87 scrutatori nominati sono un vantaggio troppo grande e, soprattutto, scorretto. E poi non ci stupiamo se i cittadini sono portati ad  accomunare i politici alle cosiddette ” mmasciate”. Noi di “Terra Libera” non ci stiamo. Non possiamo restare a guardare, mentre si va avanti nel farsi portatori di una politica che annovera la categoria tra quelle degli “mmasciatari” e postulanti.  Era necessario ed opportuno,  per i tanti dubbi che si porta dietro questa campagna elettorale e per il clima  torbido che si respira, fare il sorteggio puro . Indicazione, che era nelle competenze del Commissario,  poter imporre. So che le azioni, che andrò ad intraprendere per smuovere acque così melmose, recheranno dispiacere a qualcuno, ma,  non si può accettare un simile andazzo.

E mi sorprende il silenzio dei  5 stelle – conclude la nota – a quanto pare, ormai, rivoluzionari in pensione, e soprattutto del candidato Gustavo Coscarelli che, nella competizione, ci mette la faccia. “

 

Il ministro Lorenzin: «Andrea Gentile l’ho scelto io»

MILANO – La nomina del figlio del sottosegretario Antonio Gentile nel Cda dell’Istituto nazionale tumori di Milano «è una mia scelta e la rivendico: non è prevista la competenza medica per il Cda, perché il compito è quello di controllare gli atti amministrativi e non medici». Lo ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, a margine del convegno sull’industria del farmaco promosso dalla fondazione Astrid. La nomina di Andrea Gentile, ha affermato, «è stata fatta da me ad agosto e notificata in un momento in cui non c’era alcun sospetto. Se il tema è il curriculum di questa persona – ha aggiunto – lui ha i titoli, ed è insieme ad altri in questo Cda». Se invece «il tema è quello che è figlio di un senatore, dico che una persona deve essere giudicata per quello che vale, al di là – ha concluso – dell’essere o meno figlio di un senatore».

Nico D’Ascola: L’omicidio stradale punirà le condotte sconsiderate (AUDIO)

ROMA – «L’omicidio stradale diventa una fattispecie autonoma, ossia non è più un reato aggravato da tutta una serie di circostanze che determinavano un incremento sanzionatorio». Lo dichiara il presidente della Commissione Giustizia del Senato, Nico D’Ascola nel corso di un’intervista a Radio Sound. «Adesso è un reato che può arrivare fino a 18 anni di reclusione nel caso in cui concorrano ulteriori circostanze aggravanti. Già come ipotesi base, quindi come reato autonomo, è disciplinato prevedendo pene che sono cospicue e che possono arrivare fino a 10 – 12 anni a secondo della diversa strutturazione della fattispecie. Inoltre, l’assunzione di droga ovvero di alcool comporta in un certo senso la possibilità di ipotizzare che l’elemento soggettivo non sia più la colpa ma la cosiddetta sconsideratezza, ossia un elemento soggettivo intermedio tra il dolo e la colpa che ricorre tutte le volte in cui il soggetto abbia creato in maniera addirittura volontaria, come ipotesi di base, una situazione di pericolo del tutto intollerabile. Una situazione di pericolo dalla quale è prevedibile il verificarsi di fatti gravemente dannosi nei confronti degli altri cittadini. Il soggetto – prosegue D’Ascola- che si pone alla guida in un’automobile in condizioni alterate da droga ovvero da alcool, realizza un fatto che già di per se stesso è punibile. Fatto di base che è intenzionale perché assumere droghe ovvero sostanze alcoliche è un fatto volontario non è un fatto colposo. E’ colposo l’evento morte della persona la quale in queste condizioni essendo stato investito perde la vita a causa di questa condotta sconsiderata. Non soltanto ubriacarsi o drogarsi  ma in più porsi alla guida di un’autovettura determina una condotta la quale ha un’altissima efficacia preventiva quanto al verificarsi di eventi dannosi a carico di terzi soggetti. Per questo condotte di questo genere non possono essere valutate secondo i parametri tradizionali del semplice reato colposo ma diventano delle condotte caratterizzate da un livello di accettazione volontaria del rischio talmente intollerabile da meritare di essere qualificato come sconsideratezza. Quindi – conclude il presidente – non una semplice colpa, ma una colpa estremamente intensa e differenziata dalle categorie aggravate tradizionali della colpa come la colpa con previsione o la colpa grave».

Sangineto, Franco Covello pronto a candidarsi a sindaco

COSENZA – L’ex senatore Franco Covello,padre di Stefania, parlamentare renziana del Pd e responsabile Mezzogiorno dei dem, sarebbe vicino ad accettare la candidatura a sindaco di Sangineto, centro del Tirreno cosentino. L’ex democristiano, secondo quanto rivela l’agenzia il Velino, nelle prossime ore dovrebbe sciogliere le riserve e ufficializzare la scelta di guidare il centrosinistra alle elezioni in programma a giugno. La discesa in campo di Covello – già insignito della cittadinanza onoraria dal comune di Sangineto – metterebbe in riga tutte le anime del centrosinistra cittadino che da tempo sono alla ricerca di un nome forte da proporre agli elettori in vista delle prossime amministrative.  L’ex senatore Franco Covello, descritto come il “Kennedy della Calabria” all’epoca della Dc di Misasi, negli anni scorsi è rimasto coinvolto in alcuni processi di tangentopoli e assolto, poi è passato a Forza Italia guadagnandone alcuni incarichi di sottogoverno, infine è approdato al Pd. Da Sangineto, centro dove la famiglia Covello ha trascorso moltissime estati, Franco “il senatore” è pronto a una nuova sfida. L’ennesima di una lunghissima carriera politica.

Molinari su cliniche private Cosenza: “la Regione faccia i dovuti controlli”

COSENZA Il senatore Francesco Molinari è intervenuto per stigmatizzare la situazione che sta interessando alcune strutture sanitarie private  di Cosenza, in cui si registrano retribuzioni arretrate per n°4 mensilita’, oltre a  casi di contrattualizzazioni non conformi alle legge 24 del 18/7/2008 sugli accreditamenti alle cliniche private , che all’articolo 4 dispone in merito.

Dobbiamo, ancora una volta, intervenire sulla difficile situazione che sta riguardando i lavoratori di alcune cliniche private di Cosenza. In alcune realtà della sanità privata persiste, infatti una condizione inaccettabile, con dipendenti  che arrivano ad essere creditori di quattro mensilità arretrate. In un momento come quello attuale, dove le scadenze fiscali attanagliano le famiglie, è impensabile lasciare chi conta solo sulla propria forza-lavoro per vivere senza alcuna entrata per periodi così lunghi. Già è un’impresa arrivare all’ultima settimana del mese, con uno stipendio che arriva a malapena a coprire il costo della vita : immaginarsi per coloro che lo stipendio non riescono a percepirlo puntualmente. Non è giusto violare il diritto alla retribuzione dei lavoratori che quotidianamente compiono il loro dovere. Violando, altresì, la normativa – legge regionale  n. 24 del 18/7/2008 sugli accreditamenti alle cliniche private – che dispone, con l’articolo 4, una sanzione pecuniaria per le strutture inadempienti.francesco molinari

Ci appelliamo, pertanto, alla Regione, richiamandola alla responsabilità dei controlli di competenza sulle strutture accreditate. Non è tollerabile che la Regione sia disattenta sull’utilizzazione dei fondi stanziati a favore dei privati, soprattutto quando la loro cattiva gestione arriva a ledere i diritti dei cittadini- lavoratori. E’ anche grave il mancato intervento su alcune anomalie legate al reclutamento, in queste strutture, di lavoratori assunti con contratti non conformi rispetto a quanto riportato dal sopracitato articolo 4. Si parla infatti di reclutamento di personale in base al possesso dei titoli,  sia che avvenga attraverso la contrattualizzazione in forma di  lavoro dipendente che  da libero professionista. Auspichiamo, pertanto, che chi di competenza in Regione si svegli e, dopo aver intrapreso i dovuti controlli, prenda le giuste misure affinché vengano ripristinate le situazioni contrattuali e retributive normativamente previste. E ci chiediamo, di fronte ad un siffatto stato di cose, e con alcune di queste cliniche in attesa di sapere se verrà accettata la loro richiesta di “concordato preventivo”, se non sia  il caso che la Regione intervenga direttamente con il loro commissariamento a salvaguardia e tutela sia dei lavoratori che dei servizi sanitari da rendere ai calabresi.
La strada  maestra che deve percorrere chi ha la responsabilità di dare una risposta “giudiziaria ” e ha il compito del controllo amministrativo deve essere , stante le palesi mancanze – se non peggio – dell’iniziativa privata, la tutela dell’interesse collettivo : è su questo che si dovrebbe fondare la responsabilità politica di chi governa.”

Cosenza: nasce l’associazione antiracket

COSENZA – Il Senatore e membro della commissione Antimafia Francesco Molinari si dice fiero della nascita dell’Associazione Antiracket nella città Bruzia. L’inziativa, promossa nell’ambito del progetto Pon Sicurezza, ha preso il via lo scorso 9 ottobre alla presenza di molte cariche istituzionali, tra cui il Prefetto Santi Giuffrè, il Procuratore Dario Granieri ed il Presidente FAI Giuseppe Scandurra. Presente, inoltre, la Sig.ra Maria Avolio, vedova dell’imprendito Lucio Ferrami, ucciso nel 1981 per essersi coraggiosamente opposto alle intimidazioni malavitose, ed al quale l’Associazione è stata intitolata.

“Non possiamo non essere soddisfatti per questo risultato e ci piace poter credere che i nostri interventi e le nostre esortazioni sull’argomento abbiano contribuito nel comune sentire alla nascita di un’organizzazione che aiuterà i cittadini a sentirsi meno soli – ha dichiarato Molinari – Certo, la strada per il raggiungimento dell’obiettivo di sostenere quegli operatori economici che non pagano il ‘pizzo’ o che non lo hanno mai pagato o che hanno denunciato è lunga, e servirà lo sforzo di tutta la società civile (…) Sarà una guerra in cui nessuno dovrà rimanere isolato perché solo nell’unione si può scardinare quel sistema malato che blocca lo sviluppo economico della nostra terra.”