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Il comune unico di Villa Bruzia incassa l’ok del Meetup Presila

COSENZA – Fusione dei comuni di Trenta, Casole Bruzio, Pedace, Serra Pedace e Spezzano Piccolo e nascita del comune unico di Villa Brutia? Il Meetup PreSila del Movimento 5 Stelle si dice favorevole.

«Servizi scadenti o inesistenti, soprusi di amministratori assenti o poco competenti. Per combattere tutto ciò, noi attivisti del meet up presilano, espressione dei 5 comuni di Trenta, Casole Bruzio, Pedace, Serra Pedace e Spezzano Piccolo, che ora si accingono a fondersi in un’unica realtà, abbiamo già da tempo sentito l’esigenza di unirci e di far sentire la nostra voce», inizia così la nota dei pentastellati per dire sì.

«Per questo non possiamo che essere favorevoli a questo ulteriore passo e voteremo un netto e deciso sì al referendum del 26 marzo. Gli aspetti positivi sono oggettivi ed è su questi che occorre focalizzarsi. Arriverà per 10 anni un contributo straordinario da parte dello stato, sarà garantita la priorità negli investimenti, ci saranno un efficientamento e una semplificazione della macchina amministrativa notevoli.

Comprendiamo alcune delle perplessità emerse sul processo in atto, cavalcato da un ceto politico che non si è degnato neanche di redigere uno studio di fattibilità, rendendo il tutto, come sua consuetudine, poco trasparente.

Comprendiamo meno le logiche campanilistiche, l’attaccamento al proprio orticello, la critica delle altrui pagliuzze e il misconoscimento delle proprie travi.

Non vogliamo essere riduttivi e affermare che il comune unico sarà la panacea di tutti i mali, ma crediamo che aprirà una finestra di opportunità che le future amministrazioni dovranno avere la capacità di sfruttare. E’ scontato che molto dipenderà da chi prenderà il comando del timone a partire dalle prossime elezioni, ma una delle più grandi opportunità è proprio quella di potersi liberare dell’oppressione politica di questa classe dirigente.

Se credono di poter esportare in un comune più grande la loro idea di paese fondata su clientelismo, grandi opere inutili, inceneritori e discariche si sbagliano di grosso. Il popolo presilano è pronto ad essere amministrato da forze politiche più credibili e oneste e come è già avvenuto con il referendum costituzionale del 4 Dicembre, quando sarà chiamato ai seggi per le prossime amministrative, saprà dare il giusto e inequivocabile segnale».

La Cgil di Cosenza sulla fusione di alcuni Comuni della Presila cosentina

indexCOSENZA – La Cgil di Cosenza, per bocca del Segretario generale Umberto Calabrone, fa sapere di approvare la fusione di alcuni dei comuni della fascia presilana, a causa della riduzione sempre maggiore di risorse in favore di questi enti da parte del governo centrale. Il merito di tale fusione sarebbe quindi, in quest’ottica, quello di favorire una razionalizzazione delle medesime risorse, permettendo di fruire dei servizi in un ambito che vada al di là dei confini comunali. A beneficiare dell’iniziativa saranno servizi quali i trasporti, la gestione dei rifiuti e tutti quei servizi da garantire al cittadino.

I comuni presilani che hanno aderito all’iniziativa, sostenuti dalla Regione Calabria, sono: Pedace, Serra Pedace, Spezzano Piccolo, Trenta e Casole Bruzio. La Cgil ha ribadito di ritenere la decisione “lungimirante perchè va oltre il campanilismo miope di cui soffre la maggior parte delle amministrazioni. L’unificazione amministrativa, avviata in un territorio omogeneo per storia, cultura e tradizioni, permetterà alla Presila cosentina di acquisire un ruolo e una forza di rappresentanza maggiore nelle scelte dell’intero territorio cosentino.”

L’auspicio della Cgil cosentina è che tale iniziativa possa essere approvata anche dai comuni più grandi, a partire dall’Area urbana di Cosenza.

Ucciso a colpi di pistola

SERRA PEDACE (COSENZA) – Francesco Palazzo, pensionato di 66 anni di Serra Pedace, è stato ucciso nel pomeriggio durante una lite nata, secondo le prime indagini, per questioni di pascolo abusivo. A sparare sarebbe stato un pastore di 51 anni, già identificato e fermato dai carabinieri. Quest’ultimo, già noto alle forze dell’ordine, ha sparato due colpi di pistola uccidendo Palazzo e ferendo il genero ad una gamba. Ora è piantonato dai militari. Gli investigatori stanno interrogando alcune persone per chiarire la dinamica del fatto.