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Crosia: il servizio pubblico è regolamentato

taxiCROSIA (CS) – L’Amministrazione Comunale, nel corso dell’ultima Assemblea civica,  ha approvato il regolamento che ha l’obiettivo di garantire crescita e sviluppo grazie a una pianificazione strutturata e metodica delle attività comunali. “Crosia è una cittadina in espansione – dichiara il consigliere con delega al Commercio e alle Attività Produttive Simona Stasi – che per troppo tempo è stata amministrata in maniera disorganica e approssimativa. L’impegno di questa Amministrazione Comunale, è visibile anche in queste iniziative e scelte programmatiche mirate a una crescita concreta e reale. Perché non possiamo permettere che alle gravi carenze infrastrutturali e alle mancanze di uno Stato assente e di Governi regionali che hanno penalizzato questo territorio su tutti i fronti, si affianchino anche le lacune di una Amministrazione distratta che non provveda quantomeno a disciplinare i settori di competenza degli Enti locali. Noi lo stiamo facendo – conclude – e continueremo a lavorare per cercare di porre rimedio a quel gap sociale e programmatico che ha tenuto Crosia alle corde per troppo tempo.”

I taxi stazionano in luogo pubblico, nelle apposite piazzole individuate con provvedimento comunale. Il servizio di noleggio con conducente è rivolto a una utenza specifica che richiede una determinata prestazione a tempo e/o viaggio. Le prenotazioni di trasporto sono effettuate presso le rimesse o sedi del vettore. I veicoli stazionano di norma all’interno delle rimesse. È vietata la sosta in posteggio di stazionamento su suolo pubblico. Il servizio è effettuato senza limiti territoriali. Le licenze di taxi e le autorizzazioni per il noleggio da rimessa con automezzo fino a 9 posti vengono assegnate, in base ad apposito bando di concorso, per titoli ed esami e sulla base dei contingenti disponibili. La domanda di ammissione deve essere presentata allo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) del Comune, con l’indicazione di tutti i requisiti richiesti nel bando di concorso pubblico che sarà pubblicato sull’Albo Pretorio online del sito istituzionale www.comunedicrosia.it.

travolti dal solito destino…

Eppure c’è stato un periodo in cui Berlusconi sembrava essere scomparso dalla vita di tutti:  non una dichiarazione, un video, una foto, una lettera anonima.
Era il periodo in cui era impegnato a rifarsi la verginità, dopo anni di un rigurgito mediatico in cui, se guardavi bene, potevi trovare persino brandelli di politica, oltre ad atti giudiziari, intercettazioni, scandali familiari e minorenni d’Egitto.
Ma siccome l’Italia soffre di una malattia degenerativa della memoria (gli italiani)  è così che si è presentato ieri da Santoro, Travaglio e Vauro: con l’ imene nuovo di zecca (o pensavate che bastasse Giletti a scalfirlo?)
Oggi si discute su chi ha vinto e su chi ha perso, quando in realtà è solo avvenuto quello che avviene normalmente in ogni trasmissione in cui si parla di Berlusconi, con due sole differenze : la prima è che ha avuto la comodità di poter smentire in diretta senza dover affidare il compito ad un portavoce qualsiasi o ai suoi tg; la seconda (la più importante) è che lui stesso ieri ha capito che ha perso 20 anni utili a lui cercando di evitare Santoro, Travaglio e chi come loro si affanna ad attaccarlo.
Ieri Berlusconi ha capito definitivamente che, e proprio grazie a lui, in Italia non esiste più nessun concetto di verità, ma la sua verità contro quella degli altri, e che ci si può difendere da tutto e da tutti. Ed in cuor loro l’hanno capito anche Santoro e Travaglio.
D’altra parte, se il concetto vale per le sentenze giuridiche, perchè mai non dovrebbe valere per dei giornalisti.
Oggi Santoro conta i milioni di telespettatori e Berlusconi i voti che ha recuperato.
Si riparte dunque. Si riparte dal bene contro il male, dai buoni contro i cattivi, da Berlusconi e dai suoi detrattori, da Silvio con il suo nuovo imene, in onda in HQ che pulisce tra i fischi la sedia su cui si era seduto Travaglio, che ritorna a far urlare “poverino, ce l’han tutti con lui”,  proprio mentre se ne va Mariangela Melato, la quale poverina anche lei, ovviamente ha scelto il giorno sbagliato per morire.