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Assenteismo nei Comuni, l’assessore Vigna risponde al Sole 24 Ore

COSENZA – “In merito all’articolo pubblicato oggi su “Il Sole 24 Ore” riguardante i dati sulle assenze medie, è fondamentale precisare che il dato riguardante il Comune di Cosenza è dovuto principalmente all’azione portata avanti nell’ultimo biennio, tendente al completo smaltimento di ferie e permessi retribuiti accumulati dai dipendenti negli anni precedenti».
Lo sottolinea l’Assessore al Personale di Palazzo dei Bruzi, Luciano Vigna, in risposta all’articolo pubblicato oggi da “Il Sole 24 Ore” sulle assenze medie per dipendente nei comuni capoluogo di provincia.
«Su un totale di 40853 giornate di assenza – fa rilevare l’assessore Vigna – l’incidenza per malattia è pari a 9.868 giornate che rappresentano un’assenza media per dipendente di 16 giorni. Le restanti 30985 giornate riguardano gli istituti contrattuali e rientrano pertanto nei diritti spettanti ad ogni dipendente, risultando influenzate dallo smaltimento di ferie e permessi residui. Attraverso una politica di contenimento dei costi e agevolazione dei pensionamenti, il numero dei dipendenti comunali – sottolinea ancora Luciano Vigna – si è ridotto dalle 1100 unità del 2010 alle 603 del 2016 e nei prossimi anni si prevede un’ulteriore riduzione di circa 70 unità. Nonostante tale riduzione si è registrato un considerevole miglioramento nella qualità dei servizi offerti. Entro la fine dell’anno – conclude Vigna – sarà approvata una nuova struttura organizzativa al fine di rendere la macchina amministrativa idonea a rispondere in maniere celere ed esaustiva alle svariate esigenze del territorio».

 

 

Sole 24 ore. Peppino Vallone è il sindaco meno amato

www.ansa.it
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CATANZARO(CZ)- La classifica sul gradimento degli amministratori dell’Istituto demoscopico Ipr Marketing per Il Sole 24Ore, attesta che il sindaco di Crotone, Peppino vallone, è il meno amato dai concittadini. Primi in Calabria, ex aequo, sono i sindaci di Reggio Giuseppe Falcomatà (che perde 7 punti rispetto al 2014) e quello di Cosenza Mario Occhiuto. A seguire Elio Costa, con 52 punti (+1,2) e Sergio Abramo (Catanzaro) con 48 (-2).

Classifica Sole 24 ore. Cresce il gradimento verso l’operato del sindaco Mario Occhiuto

comune cosenzaCOSENZA(CS)-Cosenza, con il suo sindaco Mario Occhiuto, è nella top ten delle città del sud Italia relativamente alla classifica che viene pubblicata oggi sul Sole 24 Ore.Il sindaco Mario Occhiuto è fra i pochissimi sindaci eletti nel 2011che nel 2016 aumenta il proprio gradimento fra i cittadini. E, soprattutto, è l’unico sindaco calabrese che vede un aumento del consenso personale con una crescita delle preferenze riferite all’operato amministrativo e ai progetti realizzati. I numeri del più importante quotidiano economico nazionale, scaturiscono dal “Governance Poll”, il sondaggio che come ogni anno Ipr Marketing realizza per il Sole 24 Ore. L’indagine misura il consenso dei sindaci, in percentuale, a confronto con quello della scorsa elezione del Governance Poll e quello del giorno dell’elezione.“Sono particolarmente soddisfatto di questo risultato – afferma Occhiuto – e sento di ringraziare i cittadini che dimostrano di aver recepito e assorbito un processo di miglioramento in un periodo in cui governare ha coinciso con la difficile situazione del Paese, nel pieno della crisi economica. Questi dati avvalorano l’impegno del mio Esecutivo e dimostrano che la politica del fare non è un semplice slogan ma l’unica vera cartina di tornasole per chi amministra mettendo in cima alle priorità il bene comune”.Ad essere premiato, come si evidenzia dalle analisi riportate sulle colonne del Sole 24 Ore, è dunque il dinamismo dei Sindaci che sono sempre più espressione, nell’immaginario collettivo, di riferimento istituzionale importante.Cosenza, in classifica, si ritrova così nella scala delle prime dieci città meridionali dove compaiono Comuni come Lecce, Bari, Reggio, Caltanissetta, Potenza, Agrigento, Siracusa e Matera (quest’ultima dopo Cosenza).

Classifica Sole 24 ore sulle Università italiane: la replica di Polimeni

Magna Grecia“Dopo aver “studiato” per l’ennesima volta la classifica delle Università italiane recentemente pubblicata dal “Sole 24 ore”, non resta che sperare che sugli indici che hanno portato alla redazione della stessa, con relativo posizionamento negativo dell’Ateneo “Magna Graecia”, si apra una seria riflessione. Nel condividere le prese di posizione dei docenti del nostro Ateneo che sono già intervenuti in merito, c’è mettere in evidenzia una serie di punti critici che andrebbero approfonditi per una presa di posizione costruttiva in vista delle prossime classificazioni”.

E’ quanto afferma il consigliere provinciale Marco Polimeni, consigliere delegato ai rapporti con l’Università rispetto al posizionamento attribuito dal prestigioso quotidiano economico, all’Università Magna Grecia di Catanzaro.
“Partiamo, prima di tutto, da un dato ancora più recente: proprio oggi Il Sole 24 ore, peraltro smentendo se stesso, riconosce all’Umg il primato italiano su ricerca, didattica e internazionalizzazione, dato emergente dalle tabelle del MIUR, che consentirà un aumento del Fbo (Fondo di finanziamento ordinario per gli atenei). E ancora, non possiamo non considerare un assunto: nel redigere la graduatoria dei migliori atenei italiani gli autorevoli esperti non hanno badato al contesto sociale e territoriale in cui le singole università sono cresciute, si sono radicate, operano e si sviluppano ancora guardando al futuro.

Nonostante il carico di pessimismo che volutamente si accompagna allo scorrere dei numeri, ci sono dati che continuano ad apparire positivi, come ad esempio la classifica relativa al gradimento dell’Ateneo da parte degli studenti: la “Magna Graecia” è al diciassettesimo posto, un dato che mal si accompagna alla graduatoria nell’apprezzamento della didattica. Come si concilia il buon posizionamento nel gradimento da parte degli studenti con quello meno lusinghiero nell’ apprezzamento della didattica? Come mai Atenei importanti, che con la loro formazione e i loro laureati hanno fatto la storia della formazione universitaria, e ci superano nella classifica della migliore didattica, nel gradimento degli studenti non vengono presi in considerazione? Una discrasia curiosa che apre a molti interrogativi, prima di tutto: si tratta di un errore o siamo di fronte ad un’ipotesi di sano campanilismo? Ritengo, altersì, non si sia nemmeno tenuto conto del fatto che il nostro è un Ateneo molto giovane, e nonostante questo nella classifica del gradimento (e negli altri indici) è riuscito a superare ben più di una Istituzione universitaria blasonata, economicamente elevata, con una storia antica e ricca, che operano in contesti più sviluppati.

Vorremmo richiamare dei vertici di Confindustria nazionale, anche tramite gli organismi locali, a vigilare con maggiore attenzione nella redazione di queste classifiche che finiscono per influenzare e plasmare il giudizio degli studenti che si iscrivono. Dubbi e interrogativi, questi, che  – conclude Polimeni – ci piacerebbe tanto affrontare e sciogliere proprio con il direttore del “Sole24”, nel corso di una tavola rotonda alla presenza dei docenti di questa povera Università di periferia”

 

Sondaggio IPR marketing: buona la politica dell’ Amministrazione Occhiuto

 

 

 

 

Sindaco-Mario-Occhiuto-1-Cosenza“L’Amministrazione Occhiuto occupa il 50esimo posto nella graduatoria di gradimento.L’ottimo risultato  viene fuori dal sondaggio IPR Marketing pubblicato questa mattina sul Sole 24 Ore”. A dichiararlo è  Massimo Commodaro, capogruppo in Consiglio comunale fra i banchi di ‘Mario Occhiuto Sindaco’. “Cosenza è migliorata sul piano dei servizi, delle offerte culturali, turistiche e sul piano urbanistico. Il dato che emerge dal sondaggio è motivo di orgoglio”.

Catanzaro prima in Calabria in termini di qualità della vita

CATANZARO – Il quadro della Calabria che emerge dalla 23/ma edizione Qualita’ della vita nelle province italiane del Sole 24 Ore vede Catanzaro (78ma) e +5 punti che sale in cattedra in Calabria, con Crotone distaccata di una sola lunghezza (e’ 79/ma) mentre Vibo precipita perdendo 11 punti e collocandosi al 102/mo posto. E ancora: Reggio (92ma) che risale di due posizioni e Cosenza (96ma) che ne lascia sul terreno 3.

A sorpresa i capoluoghi si confermano tra i piu’ sicuri del Paese.