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Sos esondazione fiume Crati, il sindaco di Cassano allo Ionio avverte: “ancora emergenza al Parco Archeologico di Sibari”

Ancora emergenza al Parco Archeologico di Sibari. Iniziati i lavori per tamponare la falla lungo l’argine del Crati e per tirare via l’acqua dal sito Archeologico. Il Sindaco di Cassano All’Ionio in prima linea: “ Ora è tempo di interventi concreti, Sibari patrimonio dell’umanità”.

Era la terra dell’abbondanza e del lusso. L’antica Sybaris era la più importante colonia della Magna Grecia. Oggi nella piana di Sibari, un vasto territorio che abbraccia ben 36 comuni nell’alto Jonio cosentino, della grandezza degli antichi Greci. Testimonianza storica di rilievo di quel periodo è  il Parco archeologico di Sibari, cancellato però dall’esondazione del fiume Crati venerdì scorso. Così il giorno dopo la  tragica vicenda, il Sindaco di Cassano All’Ionio Giovanni Papasso, che da subito ha lanciato un Sos di aiuto per salvare il sito archeologico Patrimonio dell’Umanità, è tornato nei luoghi dell’allagamento per monitorare personalmente lo stato degli interventi iniziati subito per limitare i danni all’importante sito archeologico e nella contrada di Lattughelle.

La Provincia di Cosenza, guidata dal Presidente Mario Oliverio, ha immediatamente allertato i propri tecnici ed anche  un’impresa che ha iniziato a sistemare dei blocchi in calcestruzzo nella falla che si è aperta lungo l’argine del fiume Crati e che di fatto ha favorito lo sversamento dell’acqua nel Parco Archeologico di Sibari, arrivando ad un’altezza di circa 4 metri in alcuni punti dello stesso. Nel pomeriggio, poi, sono arrivate le pompe idrovore messe a disposizione dalla Protezione Civile e dai Vigili del Fuoco e che dovranno pompare via tutta l’acqua che ha sommerso i preziosi ruderi dell’antica Sybaris. Sul posto è giunta anche una unità della Protezione Civile. A lavoro anche i tecnici comunali, guidati dall’assessore municipale all’Urbanistica e Protezione Civile Paola Grosso e dal Dirigente dell’Area Tecnica Nicola Bruno. Sul posto è altresì giunta l’Assessore municipale all’Archeologia Valentina conte, preoccupata dal destino del Parco Archeologico di Sibari. In stretto contatto telefonico con il Sindaco di Cassano All’ionio, poi, anche il Prefetto di Cosenza, dott. Raffaele Cannizzaro, il quale, per il tramite del dott. Turco, viene costantemente informato della situazione e che ha più riprese ha manifestato la sua vicinanza al sindaco ed all’intera comunità cassanese.

Il sindaco afferma: “Ho da subito informato il Governo Nazionale e la Regione Calabria di quanto sta accadendo a Sibari in queste ore, esortandoli ad intervenire urgentemente e concretamente per evitare che definitivamente l’immenso patrimonio archeologico di valore inestimabile, custodito nel parco archeologico sibarita possa subire danni irreparabili. Se ciò dovesse accadere sarebbe una vera e propria sciagura per l’intera umanità”’.

Intanto oggi la pioggia ha dato una tregua ed il Crati non rumoreggia minacciosamente come qualche ora fa, la falla nel pomeriggio è stata chiusa. Nel contempo è iniziata la difficile stima dei danni arrecati al sito archeologico di Sibari, vero patrimonio dell’umanità.

Esondato il Crati, sommerso il Parco Archeologico di Sibari

A seguito delle gravi precipitazioni, verificatesi nell’area della Sibaritide negli ultimi giorni, numeri sono stati gli allagamenti. I più gravi nella zona del Crati, laddove il Parco Archeologico di Sibari è stato completamente sommerso. Il Sindaco di Cassano All’Ionio Giovanni Papasso ha subito allertato chi di dovere per salvare l’importante sito archeologico. Nella stessa mattinata odierna, infatti, ha inviato un fax urgente al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dei Beni Culturali, al Ministro delle Infrastrutture, al Presidente della Giunta Regionale, al Presidente della Provincia di Cosenza ed al Prefetto, con il quale ha avvertito del rischio serio che il Museo della Sibaritide venga allagato, poiché il Canale degli Stombi non garantisce il normale deflusso delle acque. I danni al momento non sono calcolabili – ha spiegato il Sindaco Papasso – sicuramente sono ingentissimi. Chiedo pertanto autorevoli immediati interventi per superare lo stato di emergenza tuttora in atto. E’ opportuna la messa in sicurezza dell’area, per proteggere il grande patrimonio-storico-archeologico- culturale che appartiene all’umanità intera”. Dunque un vero e proprio accorato SOS alle istituzioni preposte per salvare la storia di Sibari, quello lanciato dal Sindaco di cassano All’Ionio Giovanni Papasso – patrimonio dell’intera umanità. Chiediamo aiuto a tutti quanti possono intervenire per salvare la storia di Sibari – è quanto ha dichiarato il primo cittadino cassanese, Gianni Papasso, dopo l’esondazione del fiume Crati che, avvenuta questa mattina al confine tra i comuni di Cassano e Corigliano, ha provocato il completo allagamento del parco archeologico di Sibari dove vi sono reperti archeologici risalenti al 720 a.C, riferibili alle città di Sybaris , Thurii  e Copia. “Quanto sta accadendo a Sibari in queste ore è di una gravità eccezionale. Abbiamo bisogno – ha dichiarato il primo cittadino cassanese – di interventi urgenti e concreti per evitare che definitivamente l’immenso patrimonio archeologico di valore inestimabile, custodito nel parco archeologico sibarita possa subire danni irreparabili. Se ciò dovesse accadere sarebbe una vera e propria sciagura per l’intera umanità”.