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Hooverphonic ospiti del BE Alternative Festival il 25 luglio

Rende (CS)- Dalle fiandre nel territorio bruzio, gli Hooverphonic saranno ospiti della seconda serata del BE Alternative Festival al Castello Svevo di Cosenza il prossimo 25 luglio.

Radio Monte Carlo è il media-partner del magnifico tour estivo degli Hooverphonic e, grazie a BE Alternative Eventi, Cosenza sarà la terz’ultima data italiana della band belga.

Cosenza in cerca di stelle

Il BE Alternative Festival apre le porte nazionali ad una delle band centro-europee più influenti degli ultimi 20 anni. Dopo un periodo di silenzio artistico, gli Hooverphonic tornano sulle scene con il nuovo album “Looking for stars”. 8 dischi d’oro, 5 dischi di platino e successi intramontabili come “Mad about you” (colonna sonora della Coppa UEFA 2000), “Anger Never Dies”, ”The night before”, fanno del gruppo belga una solida realtà musicale nel panorama europeo. La grande novità sarà la cantante della band, Luka Cruysberghs. HooverphonicQuest’ultima diventa la voce della band già nell’aprile 2018, dopo la vittoria della versione belga fiamminga di “The Voice”, con la squadra capitanata da Alex Callier (leader e fondatore degli Hooverphonic). “Looking for stars” è un disco che, per sonorità, ricorda ancora le VHS e gli scaldamuscoli ma, ovviamente, è un’opera del tutto innovativa. Parla della nuova società, di paradossi, di amore in un’accezione che si sveste di canoni sociali. Un viaggio sonoro attraverso il connubio esperienza-novità. Non c’è dubbio, gli Hooverphonic, daranno spettacolo ancora una volta con la grinta e la rabbia, che non muore mai, di sempre.

Per motivi personali e non imputabili all’organizzazione sarà purtroppo assente Giorgieness,  il progetto alt rock/pop della cantautrice Giorgia D’Eraclea. Ad aprire il live sarà la band cosentina neo soul Kinte. Alla consolle, per il warm up, ci sarà l’ormai affermato dj e producer Fabio Nirta. Un asse musicale che spacca in due l’Europa per un mix sonoro unico.

I concerti della seconda giornata avranno inizio alle ore 21.30. Sarà possibile accedere all’area dell’evento a partire dalle ore 20.30.

I biglietti sono ancora disponibili presso i punti prevendita attivi a Cosenza e Rende ed online su Inprimafila.net. Ulteriori informazioni sono reperibili sul sito www.blteventi.it e sulla pagina Facebook di Be Alternative Eventi. Durante le serate della manifestazione sarà attivo il servizio navetta pubblico con partenze da Piazza Prefettura.

 

 

Cuori a mille per Calcutta a Cosenza

Rende (CS)- Cosenza in un’atmosfera mozzafiato per il concerto di Calcutta, ospite della XXI edizione del Festival delle Invasioni.

Mazinga Eventi, MK Live e BE Alternative Eventi hanno regalato alla comunità cosentina un evento unico, nel quale a parlare è stata la musica di uno dei massimi cantautori indie-pop del nostro tempo.

“Una notte soltanto per viaggiare”

Piazza gremita di voci unite all’unisono per intonare le note di “Evergreen” e “Mainstream”. Calcutta esordisce con “Briciole”, pezzo dalla grande profondità e malinconia sentimentale contornato da metafore vicinissime al pubblico. Continua la sua scaletta con “Orgasmo”, “Kiwi” e “Cane” prima di arrivare a uno dei momenti clou della serata. Tira fuori dal cilindro una cover di “Si tu no vuelves” di Miguel Bosè.Calcutta Continua, nel visibilio generale, con “Gaetano”, “Del Verde”, “Nuda Nudissima” e altri pezzi di rilevanza importantissima nel panorama indie e non. Arricchisce la sua scaletta estiva con le sue due ultime uscite, “Due Punti” e “Sorriso (Milano Dateo)”.  Chiude con il canonico ultimo pezzo, “Albero”. Successo chiaro quello di Calcutta, manifestato dalla grande partecipazione del pubblico in piazza e dall’emozione creata nei volti.

Il Vintage Moderno

Concerto degno di nota che viene arricchito dalle bellissime scenografie digitali. Dodò dell’Albero Azzurro con il violino, antenne Rai, richiami al VHS, video dell’artista stesso e richiami nonsense tipici di Edro sono le esilaranti immagini proiettate sul palco. Un “Mainstream” diventato “Evergreen” per sonorità e approccio alla musica da parte dell’artista. Calcutta si esibisce sul palco adiacente al Teatro Rendano con la mano destra ingessata, quest’ultima impreziosita da inserti luminosi e paillettes. CalcuttaIndossa la maglia del Boca Junior che, per i più nostalgici, ricorda quell’eleganza calcistica di Riquélme, Maradona o Veròn. La stessa eleganza che non ti aspetteresti mai a primo impatto da Calcutta. Un sentimento vintage che riprende modelli musicali molto più alti. Il latinense, ormai, rappresenta l’inizio di un’inversione artistica di spinta culturale totalmente nuova e indipendente e una conferma nel panorama musicale italiano.

Ottima performance anche per il giovane cantautore, classe ’95, Giuseppe Bartolini. Apre e chiude la serata il solito e inimitabile dj set di Fabio Nirta.

 

Cosenza sogna, suona, parla. Uno spettacolo di città per Invasioni 2019

COSENZA – Ai nastri di partenza la 21.esima edizione del Festival delle Invasioni 2019, nel segno della città contemporanea. Molti gli appuntamenti disseminati tra  centro storico, museo all’aperto “Carlo Bilotti” e beni culturali urbani. Tre sezioni: beni sognati, beni suonati e beni parlati ed una miriade di eventi che rendono la città ricca di contenuti culturali, spettacolo e attrattiva turistica.

“Il battito urbano che è stato prescelto come claim che caratterizza l’edizione di quest’anno del Festival delle Invasioni – sottolinea il Vice Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Cosenza, On.Jole Santelli – pur facendosi sentire in tutta la città, ha ancora una volta nel centro storico il luogo privilegiato delle molteplici iniziative ed azioni culturali che sono state messe in campo e delle quali la sezione musicale, che ha saputo cogliere ed intercettare le tendenze più in voga, soprattutto nei nostri giovani, sarà il vero motore trainante”.

Sulla scia del successo delle installazioni dell’anno precedente, anche quest’anno il Festival, finanziato dal Fondo PAC Calabria 2014/2020, dedica una sezione ai beni sognati. Lungo il Mab l’arte contemporanea incontra il Novecento. Una grande installazione focalizza l’attenzione sul museo permanente. “BATTITO ANIMALE – CRACKING ART”, in programma fino al 15 settembre, tra educazione ambientale e rigenerazione urbana. Cosenza si caratterizza per essere una delle poche città dotate di un’area pedonale lunga più di 1 km su cui insiste il MAB, che dà la possibilità al cittadino o al turista di fruire quotidianamente e gratuitamente, H24, di importantissime opere d’arte. L’idea è quella di collegare il bene culturale con le 61 installazioni urbane di opere raffiguranti animali, realizzate in plastica rigenerata colorata: opere che hanno già invaso altri centri urbani tra cui Milano, Central Park, la Reggia di Caserta, la Biennale di Venezia, San Pietroburgo. Succede così che i Lupi, animali simbolo della Sila, si riuniscono in branco in Piazza Bilotti, dove dialogano idealmente con I Filosofi guerrieri di Peppe Gallo, vestendo i colori che caratterizzano la città (il giallo e il verde), per auspicare l’equilibrio e la convivenza tra la natura selvatica e le popolazioni del territorio o i suricati, animali tipici delle zone desertiche, posizionati in prossimità della Grande Bifrontale e i Paracarri di Consagra, si pongono a sentinelle dell’acqua delle Fontane danzanti di via Arabia, invitando tutti ad adottare lo stesso comportamento responsabile. Un percorso espositivo che è già un grande successo di pubblico, soprattutto per famiglie e giovanissimi, e che solletica l’attenzione di chi vive la città d’estate, fruendo lo  spazio urbano che genera flussi turistici di dimensioni importanti e favorisce il commercio cittadino.

 

I BENI SUONATI

La grande musica passa per la città:

Il 16 luglio DANIELE SILVESTRI, fresco di uscita col suo nuovo “La terra sotto i piedi”, Targa Tenco 2019 per la Miglior Canzone con Argentovivo, sarà a Cosenza in una delle poche e blasonate uscite estive, che anticiperanno il tour nei palasport a partire dall’autunno; prima di lui sul palco PEPPE VOLTARELLI (cantautore calabrese doc) e DIODATO (direttore artistico del 1 maggio di Taranto) ad aprire il festival e questa prima serata che si preannuncia lunga e dedicata alla canzone d’autore che si chiuderà in Villa vecchia con il Live set di INDIAN WELLS.

Il 17 luglio una giornata intensa che vedrà mescolare più generi: apertura nei Giardini storici della città antica con MARIA ANTONIETTA e le sue  Sette ragazze imperdonabili; a seguire in Piazza XV Marzo il meglio del rap per i giovanissimi: il vietnamita MIKE LENNON, il talentuoso NAYT si esibiranno prima della rivelazione dell’anno IZI. A seguire si ritorna in Villa ad ascoltare il cantautore GIOVANNI TRUPPI con il tour Poesia e Civiltà.

Il 18 luglio ACHILLE LAURO, pioniere della samba trap, disco d’oro 2019 con il brano Rolls Royce, prima di lui l’eclettico violinista ANDREA CASTA in una performance di grande effetto scenico e sonoro.

ll 19 luglio il musicista internazionale jazz e Maestro concertatore della Notte della Taranta RAPHAEL GUALAZZI.

Il 20 luglio l’attesissimo concerto di CALCUTTA, tra i più rappresentativi della scena indie italiana (biglietti su inprimafila.net e ticketone).

A seguire ogni sera in Villa Vecchia dj set con le sigle della scena musicale cittadina.

Il 28 settembre, MAHMOOD chiuderà la lunga estate cittadina con il suo attesissimo live. E sarà tutto un “Calipso”.

I BENI PARLATI (ed anche suonati)

Il Museo dei Bretti e degli Enotri sarà teatro di varie attività. Dal 5 al 25 luglio, a partire dall’imbrunire fino alle 23,00, sarà fruibile l’opera immersiva “Nel Chiostro del tempo” di Teatro Krypton di Giancarlo Cauteruccio che il 15 luglio si racconterà in una sorta di autobiografia dal vivo dal titolo “DAL TEATRO DELLA SCENA ALLA DRAMMATURGIA DELLO SPAZIO”.

Dal 16 al 26 luglio la Mostra “TORNARE@ITACA  XIII – CAMPO VISIVO IN/OUT” a cura di Mimma Pasqua e Rosa Pivicori, rassegna di arte visiva, musica, cinema e poesia, che si svolge tra Cosenza e Milano e che conta sulla presenza di apprezzati artisti, poeti e scrittori.

Dal 17 al 19 luglio, in programma, la I edizione del Festival dell’Antico, con un programma di reading, teatro, musica, che, tra gli altri, vedrà la partecipazione, il 18 luglio, del cantautore ROBERTO VECCHIONI.

Il Festival si svolge nei più importanti beni culturali della città di Cosenza. I beni parlati e i beni suonati sono contenitori tematici nei quali artisti, scrittori, giornalisti, musicisti, si confrontano con il tema dei luoghi della cultura. Tra le iniziative:  THE SOUND OF CITY® di Chiara Luzzana, presente in città dal 12 al 16 luglio col suo progetto di composizione delle colonne sonore delle città contemporanee. Un marchio registrato dal 2010, sostenuto da importanti brand e da Ambasciate di tutto il mondo, con l’obiettivo di vivere l’esperienza della città, del viaggio, non più attraverso la vista ma attraverso l’udito, giacché ogni città ha la sua colonna sonora (traffico, campane, sirene, rumori tipici…). Le città parlano, suonano, fanno sentire la propria voce; ascoltarle significa cogliere il ritmo della vita moderna.  Le città finora registrate sono state 16, tra le quali: New York, Tokyo, Zurigo, Milano, Shanghai, Venezia, Genova. Il 30 Ottobre 2019 è prevista l’uscita del secondo capitolo del progetto, che riguarderà un album, un documentario e un video dedicati a ciascuna città, tra cui  Cosenza e  le sue impronte sonore, il suo paesaggio acustico, che sarà illustrato il 16 luglio alle ore 19 in una conferenza talk.

 

COMPLESSO MONUMENTALE DI SAN DOMENICO

 

Fari culturali del Mediterraneo, in programma dal 12 al 14 luglio. Progetto  sostenuto dal Mibac e promosso dal Teatro Brecht di Formia, con la direzione artistica di Maurizio Stammati, dalla Compagnia Errare Persona di Frosinone e dal Centro R.A.T. Teatro dell’Acquario di Cosenza. Laboratori teatrali, spettacoli, sonorità dal mondo e letture ad ingresso gratuito.

Mostra dell’artista greca Maria Kompatsiari: dall’8 al 14 luglio. Apertura dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 20,00.

 Mostra fotografica di Stefania Sammarro – Art Fabrique “Metamorfosi”- 4 Settembre – ore 17,00

 Musei aperti in un progetto ampio a cui ha aderito anche il Ministero dei Beni e delle Attività culturali, con l’apertura straordinaria di Palazzo Arnone dove, il 24 luglio, si terrà un evento speciale,  a partire dalle ore 21,00.

Museo Multimediale Città di Cosenza (Piazza Bilotti)

Dal 13 luglio al 13 ottobre – Mostra multimediale “Atlantis- la città sommersa” di Antoinette Strauss – Visitabile tutti i giorni dalle ore 10,00 alle ore 20,00 – Il sabato e la domenica fino alle 23,00.

Museo del Fumetto

 Dal 16 al 20 luglio (dalle ore 19,00 alle 22,00) – Esposizione di alcune tavole originali, tratte dal volume “Storia della musica leggera italiana illustrata” di Vincenzo Giordano e dai volumi “Storia della musica rock, pop e metal” di Enzo Rizzi, editi da NPE.

Teatro Rendano

 Venerdì 19 luglio (ore 18,00) Spettacolo teatrale “Amore sbarrato Cap.III – Il Ritorno” – Drammaturgia e regia di “Adolfo Adamo”, liberamente ispirato al “Moby Dick” di H.Melville, con i detenuti della casa circondariale di Cosenza.

Castello Svevo

 Rassegna estiva di teatro e musica

Successo per la prima di ‘Medea – I segreti della nave Argo’ al teatro Rendano

COSENZA – È andata in scena ieri sera, al teatro Rendano, la prima di “Medea – I segreti della nave Argo”, adattamento della tragedia euripidea a regia di Antonello Lombardo e portata sul palco dalle Officine Teatrali Telesiane con sold-out. L’iniziativa per altro fortemente desiderata non solo dal prestigioso liceo classico ma anche da istituzioni come l’Assessorato all’Istruzione e Cultura della Regione Calabria, assieme ai patrocini dal Consiglio regionale della Calabria e dall’Associazione “Humanismus Heute”, ha visto come ospite, oltre alle figure istituzionali, anche il famoso filologo Prof. Bernhard Zimmermann, docente di letteratura greca dell’Università di Friburgo e membro dell’Accademia delle Scienze di Heidelberg.

La serata è iniziata con la premiazione del Certamen Telesiano Internazionale, in cui le figure più o meno istituzionali che hanno sfilato sul palco, hanno sottolineato l’importanza della cultura greco-romana.

Emblematico a tal proposito è stato l’intervento dell’On. Jole Santelli che ha ricordato come agli inizi dei suoi studi giuridici, il suo professore di leggi e istituzioni romane abbia detto che «In altri paesi studieranno magari più codici europei e comunitari, ma noi vi insegniamo a comprenderli».

Ma naturalmente l’apice della serata si è vissuto con la tragedia: quel momento in cui il sipario si alza e comincia una magia difficilmente trasmissibile con altri spettacoli visivi.

Con gabbie sospese in aria e la suggestiva scenografia della galea costruita da Gianluca Salomone, si è dato inizio a uno spettacolo dal livello più che professionale, come ha sottolineato più tardi Zimmermann: «Sono venuto pensando a del teatro scolastico, ma ho visto dei professionisti. Spettacolare quanto questi ragazzi siano riusciti a creare».

E così Sara Gedeone, nel ruolo della protagonista Medea, ha saputo innalzare ancora una volta l’ammirazione che dovremmo avere verso una donna che è stata capace, sebbene con mezzi estremi,  a non piegarsi o spezzarsi ma prendere e tenere nella propria mano le fila del proprio destino, col cuore ma soprattutto con la sua «sapienza e saggezza» che tanto fan paura a Creonte e Giasone, rispettivamente interpretati da Francesco Garenna e Lorenzo Patella. Il primo, irriconoscibile, già sul palco con la spettacolare performance di Fineo, anziano indovino maledetto, ha saputo dare anche all’altero orgoglio di Creonte il proprio riscatto.

Il pathos della tragedia greca

Ma andiamo per gradi: scelta apprezzatissima è stata quella di mettere in scena, per la prima parte dello spettacolo, il viaggio di un giovane Giasone impersonato da Alessandro Russo. Impavido ma col cuore sempre in bilico, innamoratosi di Issipile, portata sul palco da Maria Angela Spagnuolo, questa scaglia una maledizione sul futuro di lui e di Medea. Assieme ai suoi compagni, tra cui figura anche l’Eracle di Corrado de Pasquale e l’argonauta Vittorio Tenuta, quindi incontra Eeta, che nella sua natura barbara e folle, condanna l’eroe (parola ripetuta in maniera martellante per tutta la prima parte per stridere poi con l’ignavia e l’egoismo del Giasone del domani) a una prova che supererà solo grazie all’intervento divino (Brigitta Fiertler, Aurora Cassano, Ludovica Miraglia nelle vesti delle dee Era, Atena e Afrodite) che farà innamorare Medea di quel giovane bello e prestante.

Poi il time-skip, siamo anni dopo, come ci spiega il coro (Francesca La Valle, Alice Guido e Demetra Giannotta), e un Giasone adulto magnifico nella sua arroganza maschilista, facile dispensatore di favori per poter dormire sonni tranquilli, si risposa con la figlia di Creonte il quale condanna Medea, lacerata dall’amor tradito e iraconda, all’esilio: la vendetta è sanguinosa e vedrà la morte della novella sposa dell’eroe del vello d’oro e di suo padre, Creonte, assieme ai suoi stessi figli, suggestivamente messa in atto attraverso uno schermo d’ombre. In tutta la seconda parte, assoluta protagonista è Medea assieme questo Giasone che fa il proprio ingresso in maniera graduale. Lorenzo è qui riuscito a infondere allo stereotipo del personaggio vera vita. Così Medea e Giasone sono riusciti a far soffrire, piangere e temere il pubblico in un’alchimia di non poco conto. Emozionarlo, anche e soprattutto grazie ai monologhi scritti da Flavio Nimpo e Marta Leonetti che hanno saputo riassumere il riscatto della saggia e forte Medea.

Una serata come quella di ieri, per concludere, è certamente un monumento al classicismo e se è vero che la cultura «è la cote che affila la mente», il pubblico se n’è andato arricchito.

Alfredo Arturi

Solidarietà e buonumore, “Confluenze” presenta “Laportaperta”

RENDE (CS) – L’associazione Confluenze, in collaborazione con l’Università Popolare dell’Età Libera Uniauser Rende e i Lions Club Cosenza Host, Cosenza Rovito Sila Grande e Cosenza Castello Svevo, ha organizzato uno spettacolo di beneficenza in favore dell’associazione di volontariato Marco Rendace, che offre la sua importante attività solidaristica all’interno del reparto di Pediatria dell’Ospedale Annunziata di Cosenza.

L’evento, che si terrà venerdì 5 aprile, alle ore 21.00, presso il Palacultura Giovanni Paolo II di Rende (CS), è uno spettacolo comico surreale, scritto e diretto da Andrea Solano, dal titolo “Laportaperta”, interpretato dall’affiatata e talentuosa compagnia teatrale Confluenze nella quale spiccano nomi noti della scena calabrese (tra tutti, i più conosciuti Marco Tiesi e Carmelo Giordano).

A qualche giorno dalla rappresentazione, la presidente Francesca Daniele ha annunciato che si è quasi giunti al sold out per uno spettacolo che è sicuramente molto atteso dagli amanti del teatro amatoriale, visti i precedenti successi ottenuti dagli attori del gruppo teatrale di Confluenze.

“Laportaperta” è una storia brillante che coinvolge un trittico famigliare, composto da uno zio e due nipoti adulti, alle prese con un precario equilibrio domestico già profondamente segnato dalle scorrette abitudini alimentari dell’uno, dalla taccagneria del secondo e dalla pungente invadenza dell’altra.

Soprattutto, la storia narra di una casa con la porta sempre aperta e una serie di personaggi che si avvicendano in un’esilarante girandola d’incastri e situazioni paradossali, fraintendimenti, rivelazioni, battibecchi, innamoramenti e piccoli immancabili drammi quotidiani. Ritmo sostenuto e grande umorismo, una variegatura dinamica e spassosa per una commedia ricca di ironia e umanità, che offre interessanti spunti di riflessione e che pone l’accento sull’esigenza, oggi più che mai, della riscoperta di una questione morale alla quale la società, partendo dal rapporto di coppia, dovrebbe fare necessariamente riferimento.

L’autore gioca con i suoi personaggi, li colora e ne esaspera caratteri e caratterizzazioni per poi metterli a confronto e dare vita così al contrasto, vero e proprio generatore di comicità. Oltre Tiesi e Giordano, gli attori coinvolti in questa nuova esperienza teatrale di Confluenze sono: Annarita Femia, Rocco Malivindi, Eugenio Vocaturo, Elio Lappano, Marie José D’Alessandro, Sonia Fortino, Antonio Mondera, Gabriella Donnici, Patrizia Guzzo, Francesca Guzzo. I costumi sono stati curati da Rosalba Catte, mentre l’assistenza tecnica è stata assegnata a Liborio Salerno.

 

Al Tau “Riflessi 2019”, spettacoli dedicati alle nuove frontiere teatrali

ARCAVACATA DI RENDE ( CS) – Dal 14 al 19 gennaio in scena “Riflessi 2019”: spettacoli, masterclass e panel interamente dedicati alle nuove frontiere del teatro partendo dalle produzioni territoriali e arrivando agli scenari internazionali, in programma all’interno di Meridiano Sud, nuova stagione 2018/2019 di prosa e di musica del Teatro Auditorium Unical.

Entra nel vivo della sua mission il progetto storicizzato, che nel triennio in programma, ha come chiaro obiettivo quello di declinare in modo coeso e coerente una stagione che porti come filo conduttore il legame fra tradizione e innovazione da un lato e dall’altro la tutela e valorizzazione della produzione regionale attraverso collaborazioni a sostegno del teatro, della musica e del visuale.

“Riflessi 2019”, nasce con lo stimolo di provare a mettere in connessione produzioni regionali e internazionali, provando ad aprire uno spazio di riflessione sullo stato di salute del teatro oggi in Calabria, orfano dei grandi centri di formazione che negli anni ’90 investirono sulla creazione di una nuova generazione di professionisti a sud e prova attraverso la contaminazione e il confronto con produzioni e scenari d’Oltralpe a rilanciare una sfida per il nostro territorio.

In assenza di una istituzione teatrale pubblica, l’Università della Calabria rimarca attraverso “Riflessi 2019”, la necessità di investire sulle produzioni come importante rinascita economica in un territorio come quello calabrese che dovrebbe fare della valorizzazione artistico-culturale il suo marchio di fabbrica.

E lo fa ospitando due produzioni che si misurano con la contemporaneità di due testi internazionali, il cui debutto è avvenuto nel Festival Primavera dei teatri all’interno del PROGETTO EUROPE CONNECTION in collaborazione con Fabulamundi, che tornano in splendida forma nel luogo in cui hanno avuto la prima gestazione: 111 e Confessioni di un masochista, sono infatti entrambi progetti sviluppati da una residenza artistica all’interno degli spazi teatrali dell’Unical, che si confronteranno con la straordinaria esperienza di Kairos Italy Theater e il suo Cry Havoc.

Al Teatro dell’Acquario serata dedicata a Fabrizio De André

COSENZA – “Gli arcobaleni di altri mondi intorno a Fabrizio De André”.  A vent’anni dalla morte del cantautore genovese, anche Cosenza ricorderà il grande artista e poeta italiano con uno spettacolo al Teatro dell’Acquario. L’11 gennaio, alle ore 20.30, Sasà Calabrese [chitarra,voce] Daniele Moraca [Chitarra, voce, armonica] Roberto Risorto [pianoforte] Danilo Chiarella [basso elettrico] Checco Pallone [percussioni, tamburi a cornice], con i due ospiti speciali Massimo Garritano [Bouzouki, Lap Steel] e Gaspare Tancredi [Chitarra, voce], riproporranno sia brani della produzione più recenti, che classici più conosciuti al grande pubblico, rifacendosi dal punto di vista degli arrangiamenti ai concerti con la PFM e all’ultima tournée del 1998.

Non solo la musica di Faber sarà protagonista della serata, ma lo spettacolo metterà in luce, attraverso un percorso cantato e parlato, il suo essere narratore di storie. Aneddoti, immagini evocative, foto a tema, la lettura di stralci scritti dallo stesso De André, contribuiranno a dare una visione “vera” del cantautore genovese.

Questo concerto è stato pensato con l’intento di asciugare la forma canzone nella sua essenzialità, facendo risaltare le parole, la lirica, la melodia. Una formazione particolare che propone strumenti di tradizione, con un approccio acustico, dove il legno prevale sull’elettronica. Da “Bocca di Rosa” a “Via del Campo”, da “Rimini” a “Il Pescatore”, “Hotel Supramonte”, “Fiume Sand Creek”, “La città vecchia” e tante altre canzoni cercheranno di raccontare il mondo di Faber, che sapeva parlare d’amore e di morte, che faceva parlare gli umili, gli oppressi, i disperati, i perdenti, e che ci faceva capire l’importanza di essere liberi, liberi soprattutto di ragionare con la propria testa.

Il fascino di un alto borghese che si schiera sempre dalla parte degli ultimi, la coerenza con cui impone le sue scelte al mercato rifiutandone il condizionamento e l’insieme delle sue doti artistiche spiegano probabilmente il successo di un cantautore che ha tentato di creare una corrispondenza fra la sua opera e la sua esistenza, offrendo una testimonianza a cui è difficile restare indifferenti. Una musica e un linguaggio in grado di emozionare e aggregare diverse generazioni.

I biglietti (costo 10 euro) potranno essere acquistati al Teatro dell’Acquario. Per prenotazioni: 098473125

Scena Verticale, al Morelli “Il diario di Adamo ed Eva”

COSENZA – Arriva per la prima volta in città la nuova produzione di Scena Verticale “Il diario di Adamo ed Eva” in scena domenica 9 dicembre alle ore 18.00 al teatro Morelli di Cosenza.

Lo spettacolo diretto da Dario De Luca racconta il mito biblico, in un lavoro che affascina grandi e piccoli. La nuova produzione della pluripremiata compagnia di Castrovillari si ispira liberamente all’omonimo romanzo di Mark Twain per affrontare con leggerezza e sarcasmo gli stereotipi che da sempre hanno diviso il mondo maschile da quello femminile. Adamo ed Eva si ritrovano improvvisamente catapultati nel giardino dell’Eden, ma non vanno per niente d’accordo.

In scena due giovanissimi attori: Elisabetta Raimondi Lucchetti e Davide Fasano nei panni dei primi abitanti del pianeta. La guerra dei sessi è antica quanto l’umanità.

Ed è quello che scopre Mark Twain traducendo il manoscritto originale – come lui stesso scrive con il suo consueto senso dell’umorismo – dei diari di Adamo ed Eva. Partendo da questa “storica” traduzione, lo spettacolo racconta le inquietudini ed il modo di pensare dei primi esseri umani, che cercheranno di intendersi nonostante le loro evidenti diversità. Una storia di costole, serpenti e mele qui si trasforma in una dissertazione sulle relazioni tra uomo e donna usando le armi dello humor e del nonsense.  Avremo accesso ai pensieri segreti del primo uomo e della prima donna, constatando con allegria che le relazioni tra i due sessi non sono poi così cambiate da quando Dio ha creato il nostro mondo. Scopriremo infatti che questa coppia dell’Eden non è molto diversa da qualsiasi altra coppia di oggi, che essa viva a New York, Parigi o Cosenza.

Con Il diario di Adamo ed Eva si avvia una riflessione che parte dall’archè e torna all’archè per raccontare ai ragazzi che la differenza di genere non porta allo scontro: la differenza di genere è la grande arma dell’uomo per affrontare la vita, in una società sempre meno abituata a cogliere la diversità come un valore aggiunto.

Uno spettacolo rivolto ai più piccoli che strizza l’occhio al pubblico adulto, consigliato da o a 99 anni.

Al Teatro dell’Acquario “Varcos” di e con Nunzio Scalercio

COSENZA – «Così come per la buonanima di Eraclito l’archè di tutte le cose era l’arcinoto ‘panta Rei’, “tutto scorre”, l’archè del sindaco archistar a Cosenza è tutto chiude»

Nunzio Scalercio torna al Teatro dell’Acquario nel momento più difficile della sua carriera di cittadino bruzio: sa che se non sale sul palco non potrà raccontare degli umarell che stazionano da più di un mese sul balcone di casa sua per seguire tutti i lavori della Metro leggera minuto per minuto. Al contempo, se sale sul palco del Teatro dell’Acquario venerdì 26 e in replica sabato 27 ottobre (i cui biglietti sono già esauriti) e domenica 4 novembre alle 21, lascierà gli umarell del club “You’ll Never Build Alone” al proprio destino, non li potrà accudire, non potrà assisterli nel momento del bisogno.

In questo atroce dualismo si annega il pensier suo e il naufragar gli è dolce in questo mare. Cos’è Cosenza se non un enorme varco attivo? Varchi, cantieri, ztl random, isole pedonali, gru, reti e spartitraffico come elementi imprescindibili di una comunità che cresce non tradiranno mai la loro funzione identitaria di farci sentire a casa.

Finché c’è pala e piccone, c’è speranza.
Tra gli ospiti Annarita Laganà ed Ernesto Orrico.

VARCOS
testi di Nunzio Scalercio e Stella Romano
26 e 27 ottobre | 4 novembre 2018
ore 21:00
Teatro dell’Acquario
Via Galluppi, Cosenza

Cosenza, presentato il programma della nuova stagione di prosa

COSENZA – Presentato, questa mattina, presso il Salone di rappresentanza del Comune di Cosenza, il programma della nuova stagione di Prosa, che si svolgerà sul palco dello storico Teatro A. Rendano.
Finanziato dalla Regione Calabria, quale evento storicizzato – sull’avviso pubblico per la selezione e finanziamento di interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali, la qualificazione e il rafforzamento dell’offerta culturale – vede, inoltre, il supporto dell’Amministrazione comunale di Cosenza. Organizzato dalla società “L’AltroTeatro” guidata dal gruppo di operatori del mondo dello spettacolo locale: Enzo Noce, Giuseppe Citrigno e Gianluigi Fabiano. Sul palco del Teatro A. Rendano 19 appuntamenti all’insegna della grande drammaturgia senza dimenticare, però, il divertimento e il puro spettacolo. Prosa, dai grandi classici agli autori contemporanei e poi, commedie e musical, questi gli ingredienti del cartellone ideato da “L’AltroTeatro”.

 IL SINDACO OCCHIUTO CONTENTO DEL LAVORO SVOLTO

“Questo cartellone 2018-2019 e tutti gli appuntamenti che sono stati integrati – ha affermato il sindaco Occhiuto – è frutto dell’ottimo lavoro svolto nei mesi scorsi da Jole Santelli, dal dirigente Calabrese, da Eva Catizone e dall’intero staff Cultura. Ringrazio poi, per questa proficua collaborazione tra privati e amministrazione comunale, Enzo Noce, Giuseppe Citrigno e Gianluigi Fabiano perché insieme abbiamo creato una buona start up. Da un impegno tanto positivo, sono arrivati investimenti dedicati, che hanno permesso di ampliare l’offerta culturale”.

CITRIGNO: PROMUOVERE LE ECCELLENZE DEL TERRITORIO

presentazione prosa 3“L’incontro di qualche anno fa tra il Comune di Cosenza e l’associazione L’Altro Teatro è stato lungimirante e di questo diamo atto al sindaco Occhiuto perché non era facile affidare la gestione del teatro di tradizione a dei privati. Credo che la sua fiducia nei nostri confronti sia stata ben riposta, visto il riscontro di pubblico e apprezzamenti. Rappresentiamo una prova tangibile di ottima sinergia dell’utilizzo del teatro Rendano che, con il nostro cartellone, ha ottenuto il contributo della Regione Calabria per gli eventi storicizzati. Quest’anno abbiamo voluto prolungare la Stagione di Prosa integrandola con delle produzioni locali che meritano visibilità. Il nostro scopo – ha proseguito Citrigno – mira a promuovere i nostri talenti e le eccellenze del territorio”.

ESORDIO A NOVEMBRE CON IL DON CHISCIOTTE DELLA PIGNASECCA

Mercoledì 14 novembre, ore 20.30, l’esordio, dunque, con lo spettacolo “Don Chisciotte della Pignasecca” con Peppe Barra e Nando Paone. Liberamente adattato dal capolavoro di Miguel de Cervantes. Presentato nella riscrittura di Maurizio De Giovanni, già autore di numerosi romanzi e racconti, lo spettacolo è stato diretto dal Alessandro Maggi.

Giovedì 29 novembre, ore 20.30, sarà la volta di una produzione calabrese “Commedia all’Italiana” di e con Max Mazzotta. La commedia è divisa in tre atti e ci troviamo in un teatro di posa negli studi cinematografici di un’ipotetica Cinecittà. Qui il cast di attori e tecnici pronti per le riprese di un film che vuole sublimare e reinterpretare la “Commedia all’italiana”, con la speranza di ridare lustro ad un genere, ora in declino, ma che fu d’esempio per tutto il cinema internazionale.

presentazione prosa 4Domenica 2 dicembre, ore 18.30, la kermesse entra nel vivo con “Bukurosh, mio nipote” ovvero il ritorno de “I Suoceri Albanesi” protagonisti Francesco Pannofino ed Emanuela Rossi. La coppia di celebri doppiatori tornano a vestire i panni di Lucio e Ginevra, lui consigliere comunale progressista impegnato nella campagna elettorale, lei titolare di un ristorante di cucina molecolare.

Un altro grande appuntamento con la commedia, questa volta un grande classico Mercoledì 12 dicembre “Pensaci Giacomino”, ore 20.30. L’opera pirandelliana con un istrionico Leo Gullotta. Spettacolo scritto nel 1917 dal premio Nobel agrigentino, è tutt’ora di grande contemporaneità. Si affrontano temi come la condizione della donna, il rapporto dello Stato nei confronti dei dipendenti pubblici, nella fattispecie degli insegnanti, le maldicenze del prossimo, il perbenismo dei benpensanti.

Giovedì 20 dicembre, ore 20.30, Roberto Ciufoli sarà il protagonista del musical di Natale “A Cristmas Carol”. Lo spettacolo, che vanta le musiche originali del compositore statunitense Alan Menken (La Bella e la Bestia, La Sirenetta, Aladdin…), racconta la storia fantastica di Ebenezer Scrooge.

Sabato 12 gennaio, ore 20.30 e domenica 13 gennaio, ore 18.30, è la volta di un’altra brillante commedia questa volta tutta partenopea “Colpo di scena” di e con Carlo Buccirosso. In un classico commissariato di provincia, il vice questore Armando Piscitelli, conduce da sempre il proprio lavoro nel rispetto del più integerrimo rigore. Solo allora, il paladino Armando per la prima volta nella sua vita, cercherà conforto nel tepore degli affetti familiari, trovando così rifugio tra le mura sicure della propria casa di montagna.

Sabato 19 gennaio, ore 20.30 e domenica 20 gennaio, alle ore 18.30 sul palco del Teatro Rendano giungerà Stefano Accorsi con “Giocando con Orlando Assolo”. Delle molte storie parallele che si dipanano nell’Orlando Furioso di Ariosto, l’attenzione del regista Marco Baliani si focalizza sulla figura dell’amore fra uomo e donna, in tutte le sue molteplici forme: è proprio l’amore che spinge l’uomo a compiere gesta eroiche e a farlo impazzire se non corrisposto.

Pino Citrigno presentazione prosaDomenica 27 gennaio, ore 18.30, un’altra produzione calabrese “Il Vangelo secondo Antonio” scritto, diretto e interpretato da Dario De Luca della Compagnia Scena Verticale. Dopo una documentazione sul campo, Il Vangelo secondo Antotonio in scena il 13 e 14 aprile al Nest, racconta di un parroco che, malato di Alzheimer, vive in una realtà parallela per gli altri impenetrabile.

Sabato 2 febbraio, ore 20.30, un’altro classico della drammaturgia “Il Misantropo” di Molière con Giulio Scarpati e Valeria Solarino. “Il Misantropo è la storia di un uomo che vuole avere un incontro decisivo con la donna che ama e che alla fine di un’intera giornata non ci è ancora riuscito.” Le parole con cui Louis Jouvet riassumeva il capolavoro di Molière, colgono un elemento niente affatto riduttivo e spesso trascurato o messo in ombra a favore del tema politico dell’uomo onesto e sincero in lotta contro la corruzione e l’ipocrisia della società. L’aspetto privato, in questo capolavoro che si muove sempre in equilibrio tra commedia e tragedia, è altrettanto importante dal punto di vista teatrale, di quello sociale, perché ne evidenzia il fattore umano, e dalla corte del re Sole lo porta dritto a noi.

Sabato 9 febbraio, alle ore 20.30, arriva un’altra grande interprete sul palco del Teatro Rendano. Claudia Gerini e il Solis String Quartet in “Qualche estate fa”. La storia artistica di Franco Califano si è sempre intrecciata, per scelta consapevole, con quella umana, al punto che il personaggio, forse, ha spesso finito con il mettere in ombra l’autore di tanti successi. “Qualche estate fa” prova a riportare in equilibrio le due dimensioni, facendo di alcune canzoni molto amate il punto di partenza per raccontare la vita dell’autore. Tra le canzoni cantate da Claudia Gerini e rese in musica, con arrangiamenti originali, dal Solis String Quartet alcune tra e più famose come “Tutto il resto è noia”, “Minuetto”, “La musica è finita” e “Un’estate fa”.

Domenica 17 febbraio, ore 18.30, direttamente dal Teatro Manzoni di Roma “Il giorno della Tartaruga” di Garinei e Giovannini. Una commedia musicale divertente e tenera. Con Cesare Vangeli e Cristina Pensiero. Al centro la crisi della coppia, nell’Italia degli anni del boom. I due protagonisti, oltre ad interpretare Lorenzo e Maria, marito e moglie che litigano dalla prima all’ultima scena, interpretano anche i vari personaggi della storia, offrendo una grande prova di attori; a completare il cast, accanto a loro 4 performers che danno vita ai ricordi della coppia creando atmosfere romantiche, divertenti e a tratti nostalgiche. E poi c’è un altro protagonista: la tartaruga che dà il titolo allo spettacolo. Come da tradizione per i due grandi autori, inserire un vero animale in scena. In fondo la tartaruga simboleggia un modello di vita coniugale: i due protagonisti, proprio come lei, restano chiusi all’interno del guscio della propria casa.

Venerdì 22 febbraio, ore 20.30 e sabato 23 febbraio, ore 20.30, l’indimenticabile commedia musicale “Aggiungi un Posto a Tavola” di Garinei e Giovannini. Interpreti sul palco Gianluca Guidi, Emy Bergamo, Marco Simeoli, Beatrice Arnera e Piero Di Blasio. Aggiungi un posto a tavola esordì nel 1974 con protagonista Johnny Dorelli e, da allora, ogni nuova edizione è stata un successo, in Italia come in tutto il mondo (oltre 30 edizioni e circa 15 milioni di spettatori). In quest’ultima versione, il copione è quello originale, così come la scenografia, i costumi e le musiche, riprese dall’iconica prima rappresentazione. Ogni ingrediente è riproposto con rispetto filologico, ma allo stesso tempo con nuova vita e freschezza.

Domenica 3 marzo, un’altra produzione della compagnia calabrese Libero Teatro con “Giangurgolo”, ore 20.30. Max Mazzotta non solo si cimenta nella riscrittura del Bardo ma lo mescola con la maschera calabrese di Giangurgolo. Uno spettacolo decisamente esilarante. In assenza di canovacci e trame classiche sul personaggio di Giangurgolo, si potrebbe immaginarlo immerso in un contesto a lui completamente estraneo. Può Giangurgolo vestire i panni del più tragico e nobile degli eroi shakespeariani, Amleto? La lettura non può che essere in chiave comico-parodistica ed introduce lo spettatore ai temi della tragedia shakespeariana sfruttando le corde del grottesco.

presentazione prosa 2Mercoledì 6 marzo e giovedì 7 marzo, alle ore 20.30, l’amatissimo musical degli Abba e riproposto in Italia dal Teatro Sistina “Mamma mia” con Luca Ward, Paolo Conticini, Sergio Muniz e Sabrinba Marciano. Forse la più celebre commedia musicale degli anni 2000 che ha strappato applausi in tutto il mondo e ha fatto scatenare il pubblico con le mitiche canzoni degli Abba: a quasi 10 anni dal film con Meryl Streep, arriva in Italia una nuovissima versione che per la prima volta sarà realizzata da una grande produzione tutta italiana, con protagonisti tre attori amatissimi dal grande pubblico.

Domenica 10 marzo, ore 18.30, un’altra opera calabrese prodotta dalla Compagnia Arciere e l’Associazione Lilli in “Il dono del male” interpretato da Marco Silani. Il “del Male Male” è la seconda opera della Trilogia Gioachimita di Adriana Toman. Riccardo Cuor di Leone ha iniziato la terza crociata ed è in attesa di imbarcarsi per la Terra Santa è a Messina con Filippo II Augusto Re di Francia, suo alleato, con cui pare avere un rapporto ambiguo. Ha voluto l’Abate Gioacchino da Fiore a corte per avere una profezia sull’impresa. Si scontrano la forza della visione di Gioacchino con la capacità di Riccardo di manipolare la trasmissione degli eventi da parte del potere.

Sabato 16 marzo, alle ore 20.30, la commedia brillante “Mostri a parte” con il celebre attore Maurizio Casagrande. Franco, dimenticata rockstar degli anni ’80, è sposato con la più giovane Ursula, conduttrice televisiva di grande successo, fervente ammiratrice negli anni d’oro della sua carriera, ma che oggi è la vera “star” di casa.
Lui completamente fuori luogo nello show business dei giorni nostri, e lei perfettamente inserita nell’effimero mondo della televisione. Lui e lei. Un uomo e una donna, ma in realtà il passato ed il presente che si scontrano in campo neutro: Il teatro.

Martedi 26 marzo, alle ore 20.30 e Mercoledì 27, alle ore 20,30 torna la grande tradizione della commedia musicale con “Il Conte Tacchia” con il mattatore Enrico Montesano. Dopo Rugantino e Il Marchese del Grillo, grandi successi applauditi in tutta Italia, Enrico Montesano affronta un altro popolare personaggio romano per chiudere la sua trilogia. Un’altra appassionante commedia ambientata nella Roma antica dei primi del novecento, tratta dall’omonima pellicola cinematografica di Sergio Corbucci con scene aggiunte che andranno ad integrare la storia. Per la prima volta sul palcoscenico teatrale, il divertente personaggio di Francesco Puricelli prenderà di nuovo anima per far ridere il suo pubblico con la sua comicità e le sue gags.

Giovedì 4 aprile, alle ore 20.30, il teatro civile con “Dietro ai tuoi passi – La Storia di Peppino Impastato”. Lo spettacolo che racconta la vicenda di Peppino Impastato considerato uno degli eroi e martiri della lotta alla mafia. Quest’allestimento è un atto d’amore verso un personaggio che ha lasciato alla storia e all’Italia stessa una testimonianza esemplare di lotta contro la mafia.

Gran finale giovedì 11 aprile, alle ore 20.30, con il ritorno sul palco del Teatro Rendano di Massimo Ranieri con “Il Gabbiano” di Anton Cecov. Un affascinante incontro fra due protagonisti assoluti del teatro italiano, Massimo Ranieri e Giancarlo Sepe, che per la prima volta insieme metteranno in scena uno dei testi teatrali tra i più noti e rappresentati di sempre: Il Gabbiano di Čechov. Una grande produzione, un allestimento imponente, undici attori in un nuovo e rivoluzionario adattamento di Giancarlo Sepe.

ANCHE UN SEZIONE EXTRA ALLA FINE DEL PROGRAMMA

Un’ultima sezione sarà “Rendano Extra”. In scena: Sabatum Quartet Opera (venerdì 12 e sabato 13 aprile ore 20,30); La buona stella del marinaio (favola musicale da Elsa Morante di e con Piero Zucaro con Lalla Esposito; sabato 4 maggio ore 20:30); Crescendo rossiniano (di Adolfo Adamo; venerdì 10 maggio ore 20:30), Alarico-Il Musical (domenica 19 maggio).
Rendeno Extra rimarrà una sezione aperta perché – ha precisato Calabrese all’inizio – “alcuni spettacoli arrivano in corsa ed è giusto che una città dia un senso di interezza. Del resto, proprio in questo, consistono gli sforzi di Cosenza Cultura”.

Francesco Farina