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Esclusione dallo Sprar, il Tar Calabria accoglie il ricorso di Riace

REGGIO CALABRIA – Il Tar della Calabria sezione di Reggio Calabria, accogliendo il ricorso del Comune, ha annullato il provvedimento del Ministero dell’Interno che aveva escluso Riace dallo Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.

La decisione si fonda essenzialmente sulla circostanza, evidenziata dalla difesa del Comune, che a Riace sia stato autorizzato il finanziamento per il triennio “2017-2019, in prosecuzione del triennio precedente senza avere comminato penalità, e dall’altro, quasi contestualmente, ha assunto un atto che fonda le penalità e, dunque, la revoca su criticità afferenti al precedente triennio”.

«Il Collegio – scrivono i giudici – reputa che la contraddittorietà tra la prosecuzione autorizzata a dicembre e la successiva nota di gennaio sia manifesta. L’autorizzazione alla prosecuzione può trovare spiegazione solo con ‘la massima benevolenza dell’Amministrazione’ nonostante il riscontrato caos gestionale ed operativo, che emerge con chiarezza dagli atti di causa».

Fonte Ansa

Revocati i domiciliari a Lucano, per lui divieto di dimora a Riace

REGGIO CALABRIA – Domenico Lucano lascia gli arresti domiciliari ai quali si trovava dal 2 ottobre scorso. E’ questa la decisione del Tribunale della libertà depositata in serata, il giorno stesso dell’udienza. Per il sindaco di Riace, però, è una vittoria a metà.

I giudici, infatti, hanno stabilito contestualmente il divieto di dimora nel comune di cui era alla guida fino al momento dell’arresto e prima della sospensione dalla carica decisa dal prefetto di Reggio Calabria. Lucano, quindi, lascerà i domiciliari ma sarà costretto anche a lasciare Riace. Per quanto tempo è ancora presto per poterlo dire.

Prima di conoscere la decisione del Tribunale del riesame, subito dopo l’udienza, Lucano aveva detto a chiare lettere, con decisione, che il modello di accoglienza e integrazione creato nel suo comune sarebbe andato avanti. Obiettivo che, certamente, Lucano perseguirà anche stando fuori, ma comunque bisognerà vedere quando la sua assenza influirà sui tanti migranti che a Riace vivono e che in lui hanno un sicuro, se non l’unico, punto di riferimento.

E che ora si trovano a dovere decidere se rimanere ma senza i finanziamenti pubblici, o se pure accettare il trasferimento in un altro Sprar dopo la chiusura dell’esperienza riacese decisa dal Viminale.

«Riace – ha detto il sindaco all’uscita dall’aula – rappresenta un’idea che va contro la civiltà della barbarie. Anche senza contributi pubblici andiamo avanti lo stesso, da soli, perché negli anni abbiamo costruito dei supporti all’integrazione che oggi fanno la differenza». La chiusura dello Sprar, decisa dal ministero dell’Interno e la conseguente possibilità che i migranti che vivono a Riace – alcuni da anni – se ne possano andare, non lo spaventa. Anzi. Ha rivendicato lui la chiusura dello Sprar. «Voglio trasmettere questo messaggio – ha detto – al Governo: vogliamo uscire dallo Sprar. Lo voglio io come volontà politica. Non voglio avere a che fare con chi non ha fiducia e con questo Governo che spesso non rispetta i diritti umani».

Fonte Ansa

SPRAR , Corigliano tra i 149 Comuni con progetto

CORIGLIANO CALABRO (CS) –  Promuovere una politica dell’accoglienza diffusa che porti alla progressiva eliminazione dei CAS, i centri di accoglienza straordinaria, superando un approccio di tipo emergenziale che vada nella direzione di una migliore ed efficiente gestione ordinaria.

 Sono, questi, gli obiettivi del Protocollo d’Intesa in materia di Sistema di Protezione dei Richiedenti Asilo e dei Rifugiati (SPRAR),sottoscritto anche dall’Amministrazione Comunale di Corigliano  nei giorni scorsi alla presenza del Ministro dell’Interno Marco Minniti.

A darne notizia è il Sindaco Giuseppe Geraci sottolineando che Corigliano ha già attivato i servizi SPRAR dal 2016 ed ha avviato le procedure di rinnovo del progetto relativo all’accoglienza dei migranti richiedenti la protezione internazionale.

 Escludere dai bandi delle Prefetture della regione aventi ad oggetto l’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale i Comuni aderenti che abbiano almeno raggiunto la copertura del 50% dei posti previsti in base al Piano di ripartizione Ministero dell’Interno – ANCI; dare attuazione alla cosiddetta clausola di salvaguardia; assicurare il sostegno occorrente ai Comuni interessati, anche con il supporto delle forze dell’ordine, per prevenire o risolvere problematiche insorte nei territori e nei centri dedicati all’accoglienza. – Sono, questi, alcuni dei punti contenuti nel protocollo firmato a Taverna, tra l’Amministrazione Comunale, rappresentata dall’assessore alle politiche per i migranti Marisa Chiurco, la Prefettura di Catanzaro, l’ANCI Calabria e laRegione Calabria.

 

Sono 149 sui mille totali in Italia, i comuni calabresi rappresentati, tra i quali Corigliano , che ad oggi hanno presentato progetti di accoglienza alla rete SPRAR.

 

Dalla mediazione linguistico-culturale, all’orientamento e accesso ai servizi del territorio, fino alla formazione e riqualificazione professionale, lavorativa, abitativa e sociale. Sono, questi, i servizi, attivati dal Comune di Corigliano e rivolti a 30 unità, 15 persone e 15 nuclei familiari, realizzati in co-progettazione con l’Associazione CIDIS Onlus con la quale l’Esecutivo condivide anche il progetto “Mai più soli, pratiche di accoglienza A misura di ragazzo”, presentato nei giorni scorsi. I comuni che aderiscono all’intesa si impegnano, ai fini dell’adesione alla rete SPRAR ad accogliere, in collaborazione con le associazioni del terzo settore e le organizzazioni aventi finalità sociali, gradualmente sul proprio territorio, entro il 31 marzo 2018, un numero di cittadini stranieri in conformità al Piano nazionale di ripartizione. – La Prefettura di Catanzaro predisporrà un progetto pilota a valere sul Fondo Asilo, Migrazione ed Integrazione (FAMI), per la costituzione di una task force di supporto agli enti locali nella predisposizione dei bandi per l’adesione alla Rete SPRAR.

Anche Rossano firma il protocollo l’intesa per l’integrazione diffusa

ROSSANO (CS) –  Sistema di Protezione dei Richiedenti Asilo e dei Rifugiati (SPRAR), superare la logica dei grossi centri d’accoglienza promuovendo un sistema diffuso sul territorio. Resta, questo, l’obiettivo perseguito dall’Amministrazione Comunale, condiviso dal Consiglio Comunale e sotteso al Protocollo d’Intesa firmato a TAVERNA nei giorni scorsi (sabato 21) dal Sindaco Stefano MASCARO con il Ministro dell’Interno Marco MINNITI. A darne notizia è l’assessore ai servizi sociali Angela STELLA esprimendo soddisfazione per il lavoro portato avanti fino ad ora in tema di accoglienza dei migranti e spiegando che con questa firma si dà il via ai progetti di cooperazione e di inclusione sociale per un percorso di autentica integrazione. «I progetti di cooperazione – aggiunge l’assessore – sono finalizzati all’integrazione dei migranti che hanno già ottenuto lo status di rifugiati o hanno richiesto asilo».

SPRAR e il sistema di accoglienza virtuoso. Oliverio all’incontro con Minniti

Un sistema di accoglienza virtuoso, regole da rispettare e cooperazione con gli enti locali per assicurare a tutti una convivenza sostenibile”. Con questi obiettivi 190 Comuni calabresi hanno sottoscritto a Taverna, nel “Centro Natura”, all’interno del Parco nazionale della Sila, il protocollo d’intesa per aderire al sistema nazionale di protezione per richiedenti asilo e rifugiati  (Sprar), alla presenza del Ministro degli Interni Marco Minniti, del Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, dei prefetti calabresi e del Presidente di Anci Calabria, Gianluca Callipo. Un’intesa che si inserisce all’interno del percorso delineato dal “Piano Anci”, dopo mesi di intenso lavoro in sinergia col Viminale e le Prefetture, al fine di assicurare un’accoglienza equilibrata, sostenibile e diffusa dei richiedenti protezione internazionale. «Al ministro Minniti – ha detto il Presidente Oliverio – va un ringraziamento sentito e non di circostanza per come sta affrontando il difficile tema dell’immigrazione in Italia. Un problema gigantesco con cui dovremo fare i conti per i prossimi anni. Per questo l’iniziativa del Viminale e del Governo è lungimirante e insita di prospettive perché coniuga sicurezza e accoglienza, allontanando fenomeni speculativi riguardo alle paure delle popolazioni. In particolare – la Calabria appare in questa fase come una terra di frontiera, un approdo naturale nel Mediterraneo. Ma soprattutto è una terra d’accoglienza. Il fatto che già 140 Comuni abbiano deliberato l’adesione al sistema del Governo Sprar dimostra ancora una volta che nel dna della Calabria c’è il carattere dell’accoglienza. Noi come Regione siamo in prima fila per raccordarci con lo Stato e con i Comuni». Per il ministro Marco Minniti «La Calabria conferma l’approccio nazionale e una visione d’insieme ai problemi. Spesso succede nelle regione più esposte, quelle che hanno sofferto maggiormente. Ma se oggi 190 Comuni calabresi aderiscono al nostro piano, tra cui 140 hanno già deliberato nei propri Consigli, significa che qui stiamo andando davvero oltre. Sono cifre importanti, incoraggianti per il Viminale e ci spingono ad andare avanti in questa strada imboccata con grande determinazione».  L’adesione dei Comuni, è stato spiegato, avviene su base volontaria, con l’impegno che i centri che aderiscono all’intesa vengano salvaguardati da ulteriori invii. L’accordo per la distribuzione dei migranti sul territorio nazionale prevede degli incentivi economici per chi vi aderisce. Il riparto equo seguirà dei criteri con alcune clausole di salvaguardia: 2,5 migranti ogni mille abitanti, con una serie di correttivi per i Comuni più piccoli, i capoluoghi di città metropolitane e le zone terremotate. Attraverso un progetto pilota poi, finanziato con fondi europei, sarà costituita anche una task force di esperti a supporto degli Enti locali nella predisposizione dei bandi per l’adesione alla rete Sprar, e nella gestione delle problematiche sociali ed amministrative connesse alla presenza dei richiedenti asilo sul territorio. Il Prefetto di Catanzaro Luisa Latella, che ha coordinato l’importante lavoro di raccordo con i Comuni aderenti allo Sprar, ha evidenziato il successo di una sinergia tra Regione, Anci, Prefetture e Comuni che ha condotto a questo brillante risultato. «L’intesa di oggi – ha anche sottolineato il presidente di Anci Calabria, Gianluca Callipo – conclude un importante percorso ispirato alla massima collaborazione tra ministero, Prefetture e l’associazione dei Comuni. Soprattutto con la Regione e con il Presidente Oliverio si stanno creando le condizioni di un dialogo moltoproficuo. Ne è testimonianza il Tavolo da poco messo in campo per risolvere i problemi legati alle tariffe sui rifiuti. Per quanto riguarda invece l’adesione allo Sprar – ha concluso – significa mettersi al sicuro da invii indiscriminati, potendo contare su qualificati servizi di accompagnamento all’integrazione degli immigrati».

 

Sprar, anche il sindaco Manna all’incontro con Marco Minniti

RENDE (CS) – Anche il comune di Rende, che ha aderito con delibera di giunta dello scorso lunedì alla rete Sprar, parteciperà all’incontro di sabato mattina con il ministro Marco Minniti a Taverna nel centro natura di Villaggio Mancuso. In tale occasione sarà sottoscritto il protocollo d’intesa con i comuni che hanno deciso di aderire alla rete di accoglienza per i richiedenti asilo e rifugiati. «Il sistema Sprar -ha affermato Marina Pasqua- è fondamentale per le nostre comunità: promuovere un’accoglienza integrata e finalizzata all’inserimento sociale ed economico dei richiedenti e dei titolari di protezione internazionale vuol dire pensare una società multiculturale dove la diversità sia valore aggiunto».

«Gli Sprar -ha dichiarato il sindaco Manna- sono un’ opportunità concreta di crescita per il territorio. Per questo riteniamo che questa rete di accoglienza, che non risponde a criteri di emergenza, sia fondamentale per far sì che si riesca a parlare di coesione sociale proponendo un modello d’integrazione che trasforma i tratti dell’accoglienza in opportunità di convivenza e di arricchimento reciproco».

Progetto SPRAR, Morano accoglierà venti rifugiati richiedenti asilo

MORANO CALABRO (CS) – L’Amministrazione comunale, con atto deliberativo n° 8 del 16 febbraio 2017, ha manifestato la volontà di accogliere nel proprio territorio venti richiedenti asilo o rifugiati. L’adesione arriva in risposta all’emergenza umanitaria che coinvolge intere popolazioni del sud del mondo, alle prese con gravi problemi di natura sociale e civili, martoriate da conflitti insanabili e povertà che compromettono la sopravvivenza stessa e costringono a fuggire verso l’ignoto. Ignoto che talvolta si traduce in “futuro e speranza”, altre in “tragedia e morte”. Era il 30 gennaio scorso quando al protocollo dell’Ente perveniva una nota della Prefettura di Cosenza, mediante la quale si comunicava che il Ministero dell’Interno condivide con l’Anci un piano operativo per consentire una più equilibrata distribuzione dei migranti grazie alla definizione di un numero di presenze nei singoli Comuni rapportato alla popolazione residente. «Convinto di non potersi esimere dal contribuire ad attenuare le sofferenze di tanti fratelli che l’epidermide colorata non rende diversi da noi», il sindaco Nicolò De Bartolo, convoca un summit di maggioranza e valutate le sensibilità di ognuno, la direttiva del 11 ottobre 2016, che disciplina il collocamento dei richiedenti asilo e rifugiati attraverso lo SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), tenuto conto della clausola di salvaguardia che esenta i Comuni appartenenti alla rete SPRAR dall’attivare ulteriori forme di accoglienza, considerato che così operando si riduce l’impatto che un numero più elevato di migranti potrebbe avere sulla realtà locale e contestualmente si ottiene una maggiore efficacia nei percorsi di integrazione e inclusione sociale, fa sintesi e recepisce la richiesta dell’Ufficio Territoriale del Governo, accettando di ospitare a Morano venti migranti. «Nei prossimi giorni», affermano congiuntamente il sindaco Nicolò De Bartolo e l’assessore Sonia Forte, «in attesa che l’iter si perfezioni, incontreremo la cittadinanza per informarla dettagliatamente in merito al redigendo progetto SPRAR, la cui durata è fissata in tre anni. Siamo certi che il proverbiale senso dell’ospitalità che distingue i nostri concittadini non mancherà di manifestarsi concretamente anche in questa circostanza. Proveremo a integrare questi fratelli, peraltro già titolari di un forme di protezione internazionali, sussidiarie o umanitarie, supportandone l’inserimento nel nostro tessuto sociale, anche, e non per ultimo, impiegandoli in lavori avente utilità pubblica, iniziativa che offrirà loro la possibilità di conoscere la nostra realtà e di concorrere al processo di sviluppo complessivo della comunità. Così facendo ci prefiggiamo», concludono i due amministratori, «di favorire un percorso individuale, che indirizzi la persona e la conduca a (ri)costruire la propria capacità di progettazione, (ri)acquistando consapevolezza e riscoprendo il proprio valore e le potenzialità, troppo spesso soffocate o rimaste inespresse a causa dei pesanti condizionamenti ambientali sopportati nei paesi d’origine. Ovviamente non mancheremo di vigilare attentamente, affinché in ossequio al reciproco rispetto, cardine imprescindibile della convivenza pacifica, siano garantite le libertà culturali di tutti, in un rapporto di proficua vicendevole considerazione. Solo così i popoli potranno stringersi la mano. Solo così potremo trasformare un problema in una fraterna condivisione».

Oliverio, soddisfazione per la nomina di Manoccio

CATANZARO (CZ) Il Presidente della Regione Mario Oliverio esprime soddisfazione per la nomina di Giovanni Manoccio, suo collaboratore e delegato all’immigrazione della Regione, nella Commissione di valutazione delle domande degli Enti Locali per i progetti SPRAR per il biennio 2016-2017, in rappresentanza della Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome. Il decreto, a firma del Capo – Dipartimento del Ministero degli Interni, Prefetto Morcone, è del 22- febbraio scorso.

Mario Oliverio in Consiglio regionale

Giovanni Manoccio, già Sindaco di Acquaformosa e attuale coordinatore dei progetti Sprar della provincia di Cosenza,  si è distinto nel corso degli anni per la propria conoscenza del mondo dell’ immigrazione, facendo del proprio paese un laboratorio di accoglienza e integrazione al pari di Riace. Da circa 5 mesi si occupa del settore all’interno della Regione Calabria partecipando attivamente sia ai tavoli istituzionali con le Prefetture e gli Enti Locali, sia visitando i centri della Regione e riservando particolare attenzione alle problematiche della zona di Rosarno-San Ferdinando, cercando di sostenere il pensiero e la pratica politica di un presidente di Regione che, più di altri, si sta spendendo in queste pratiche di accoglienza.

Il riconoscimento a livello nazionale della Regione e la nomina di Giovanni Manoccio coincidono con le tante azioni messe in opera in questi mesi: dai bandi dello SPRAR, sia minori che ordinari, attraverso i quali la Regione ha dato assistenza ai tanti Comuni che hanno partecipato con successo ai bandi, alla partecipazione dei bandi FAMI (Fondo Asilo Migrazioni e Integrazioni) in quasi tutte le tipologie, all’impegno a favore dei migranti della piana.

Convegno crotonese sull’integrazione

CROTONE – “Le ragioni dell’accoglienza, l’esperienza dello SPRAR e le buone prassi di integrazione nella provincia di Crotone”: questo è il titolo del convegno nazionale, promosso dall’Amministrazione provinciale presieduta da Stano Zurlo, in programma a Crotone  mercoledì 30 aprile dalle 09.30 in poi presso “Parco Pignera”. Lo ricorda l’assessore alle Politiche sociali ed Immigrazione Giovanni Capocasale. Nel corso del convegno, patrocinato dal Ministero dell’Interno e dall’Università della Calabria, verrà presentato un report. Si tratta di una pubblicazione che illustra l’esperienza della Provincia di Crotone nel Sistema di Protezione per Richiedenti e Rifugiati nel triennio 2011-2013. Nel parco cittadino saranno presenti stands espositivi allestiti dagli Enti gestori dei centri. Dopo i saluti delle autorità è prevista la relazione introduttiva a cura dell’assessore Capocasale. Seguiranno gli interventi di Maria Antonia Spartà vicequestore della Polizia di Stato e di Santo Vazzano presidente regionale di Confcooperative.

Alle 10.45 si terrà la presentazione del report alla quale parteciperanno il curatore Claudio Di Maio, Pietro Fantozzi direttore del Dipartimento Scienze Politiche e Sociali dell’Unical, ed i docenti  Donatella Loprieno ed Anna Elia sempre dell’Università della Calabria. Previsti, inoltre, una serie di interventi curati dagli Enti gestori dei centri e degli Istituti scolastici. Per le conclusioni interverrà il presidente della Provincia Stano Zurlo. Alle ore 13.00 è prevista una colazione etnica presso gli stands. La manifestazione proseguirà nel pomeriggio con mostre, esibizioni musicali ed artistiche degli ospiti dei centri con il contributo dell’associazione socio-cultirale “HeraE’”. “E’ un momento importante -dichiara l’assessore Capocasale- e sono certo che, grazie al contributo di tutti, ci sarà una grande adesione alla giornata”. Da ricordare, infine, che la Provincia di Crotone ha ottenuto recentemente il finanziamento di tre progetti (categorie ordinari, minori e disagio mentale) per il triennio 2014-2016.