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Lotta ai rifiuti sulle strade calabresi: bonifica e videosorveglianza su SS106

COSENZA – Anas (società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane) e le Amministrazioni locali sono impegnate nel contrastare il fenomeno dell’abbandono abusivo dei rifiuti da parte di ignoti lungo le strade della Calabria, un malcostume purtroppo diffuso che, oltre a violare la Legge, costituisce un serio problema per il decoro e per la salute pubblica.

 

Le attività di bonifica e rimozione dei rifiuti stanno interessando in questi giorni la strada statale 280 ‘Dei Due Mari’, in collaborazione con il comune di Settingiano, in provincia di Catanzaro, e l’intero tratto della statale 106 Var/B, in collaborazione con i comuni di Locri, Siderno, Marina di Gioiosa Jonica, Grotteria e Roccella Jonica, in provincia di Reggio Calabria.

Inoltre, lungo la 106 Var/B è stato installato un sistema di videosorveglianza finalizzato all’individuazione dei trasgressori, per arginare un fenomeno che si manifesta purtroppo anche subito dopo gli interventi di pulizia e assume particolare rilevanza durante il periodo estivo.

Anas è da sempre orientata al mantenimento del decoro lungo le strade di propria competenza e svolge di frequente interventi di pulizia con mezzi e fondi propri. L’incessante nonché illegale abbandono di rifiuti solidi urbani lungo le strade rende però questa attività sempre più difficoltosa e dispendiosa.

Possibili interessi criminali sui lavori della SS106 nella Sibaritide, interrogazione di Wanda Ferro al ministro della Giustizia

ROMA –   Il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro ha presentato una interrogazione a risposta scritta al ministro della Giustizia per alzare l’attenzione del governo sugli episodi criminosi che continuano a susseguirsi con intensità crescente nel territorio della Sibaritide e sul rischio di condizionamenti mafiosi nei lavori pubblici per la realizzazione della nuova Statale 106 tra Roseto Capo Spulico e Sibari. Il contenuto dell’interrogazione è stato concordato con il consigliere regionale Gianluca Gallo che aveva richiamato l’attenzione dei parlamentari del centrodestra sull’escalation criminale  nella Sibaritide dove si sono registrati ripetuti atti intimidatori ai danni di professionisti ed imprenditori dell’area di Corigliano-Rossano, fino ad arrivare ad un agguato di chiaro stampo mafioso a Villapiana, da subito collegato dai media agli appalti per l’ammodernamento della statale jonica. «Sono grata a Gianluca Gallo per il suo intervento che dimostra grande attenzione alle dinamiche del territorio – spiega Wanda Ferro – e sono certa che l’interazione continua tra il livello di rappresentanza regionale e quello nazionale debba essere un modello di lavoro da seguire per ottenere dal governo l’interesse e gli interventi di cui la Calabria necessita». Nell’interrogazione, l’on. Wanda Ferro ha ricordato al guardasigilli che episodi criminali recentemente consumatisi nella Sibaritide sono collegati, secondo quanto riportato dalla stampa locale, all’imminente cauterizzazione dei lavori di rifacimento del tratto della statale 106: un progetto da 1.300 milioni di euro, sette anni di lavoro, oltre 1.500 posti per carpentieri, minatori, muratori, ruspisti e manovali. Come si legge sui quotidiani regionali – aggiunge Wanda Ferro «la Statale 106 non c’è ancora ma già rappresenta il più colossale affare della ‘ndrangheta nella Calabria settentrionale dopo l’ammodernamento dell’A2;  la vittima dell’agguato di Villapiana – Leonardo Portoraro, ucciso in pieno giorno a colpi di mitra e di pistola – era ritenuta esponente della ‘ndrangheta della Sibaritide; negli anni novanta, Portoraro era stato arrestato per accuse legate ad associazione mafiosa ed attualmente veniva indicato nelle cronache giudiziarie, come il presunto ‘Ministro dei Lavori pubblici’ della ‘ndrangheta;  sul caso indagherà, per competenza, la direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, ma con l’omicidio di Portoraro gli inquirenti hanno lasciato trapelare di temere si sia dato corso all’apertura di una faida sullo Jonio cosentino;  tale vicenda, dai risvolti delicati e certamente preoccupanti, non può e non deve assolutamente lasciare indifferenti le istituzioni locali e nazionali, ma richiede ogni sforzo possibile per scongiurare il rischio che anche un solo centesimo possa finire nelle casse della criminalità organizzata, segnando di fatto il fallimento dello Stato in un territorio dove già forte e pervasiva è la presenza delle cosche». L’on. Ferro ha chiesto quindi al ministro della Giustizia se «sia a conoscenza dei gravi fatti esposti e quali urgenti iniziative di competenza intenda assumere al fine di individuare tutte le soluzioni necessarie per far sì che il rischio di condizionamenti mafiosi nei lavori pubblici per la realizzazione della strada statale 106 si riduca al minimo, se non allo zero assoluto, e che i cittadini possano guardare con fiducia alle istituzioni ed ai loro rappresentanti».

Problematiche legate alla SS 106, riunione in Prefettura

COSENZA – Le problematiche inerenti alla viabilità e alla sicurezza stradale dei Comuni attraversati dalla strada statale 106 ionica cosentina, meglio conosciuta come “strada della morte”, sono state esaminate in una odierna riunione, presieduta dal Prefetto Tomao, alla quale hanno partecipato il Commissario Straordinario del Comune di Corigliano Rossano, peraltro, promotore dell’incontro, i rappresentati di Anas ed il presidente dell’Associazione “ Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”.
Un proficuo confronto ed un significativo approfondimento dei problemi legati alla strada italiana con il più alto tasso di mortalità per chilometro si è sviluppato tra i presenti nel corso della riunione, ove il presidente dell’Associazione ha riferito che negli ultimi cinque anni, il 60% degli incidenti verificatisi nel percorso della SS 106, ha avuto luogo nel tratto stradale compreso nel territorio del Comune di Corigliano Rossano, che 26 delle 106 vittime registratesi hanno perso la vita nel suddetto territorio comunale e che, infine, 328 sinistri sui 500 totali si è verificato sempre nella suddetta zona.
Piena disponibilità è stata offerta dal Commissario Straordinario del Comune di Corigliano Rossano ai rappresentanti di Anas ed al Presidente della citata Associazione per la risoluzione di particolari problematiche inerenti il tratto stradale legato al suddetto Comune.
I delegati Anas hanno informato sulle iniziative già in atto o in fase di progettazione finalizzate ad un ammodernamento dell’importante arteria stradale il cui obiettivo primario è la sicurezza dei fruitori.
Il prefetto, a conclusione dell’incontro, ha riferito che interesserà della importante problematica il Ministero dell’Infrastrutture, la Direzione Generale dell’Anas e la Regione Calabria.

Incidente mortale sulla SS106 jonica

ISOLA CAPO RIZZUTO (KR) – Incidente mortale  sulla SS106 a Isola Capo Rizzuto. Dalle frammentarie informazioni sulle dinamiche dell’incidente, avvenuto ieri sera  nei pressi dell’aeroporto Sant’Anna, un extracomunitario è  stato investito da un uomo che si è fermato per prestare soccorso. Sul posto sono intervenuti il personale del 118, la polizia e i carabinieri. Sono in corso le indagini di rito tra cui l’esame tossicologico sul guidatore. (Immagine di repertorio)

 

Incidente sulla SS 106, pedone investito a Cariati

CARIATI (CS) – Ennesimo incidente sulla SS 106. Circa un’ora fa una persona, le cui generalità non sono note, è stata investita da un’auto nel centro abitato di Cariati. Sul posto è intervenuto il personale del 118. La persona non vessa in gravi condizioni. Il traffico è tornato alla normalità. (Immagine presente nel gruppo “Basta vittime sulla S.S106”)

Incidente mortale sulla Ss 106: perde la vita bimba di 6 anni

CIRO’ MARINA (KR) – È come sempre l’Associazione “Basta Vittime sulla Strada Statale 106” a denunciare sui social l’ennesimo incidente mortale avvenuto questa sera, poco dopo le 18.30, sulla Statale 106 nel comune di Cirò Marina. Nell’incidente ha perso la vita una bambina di 6 anni che viaggiava con la famiglia su una Opel Astra, che risulta essere l’unico veicolo coinvolto nel sinistro. L’auto è uscita fuori strada dopo la rotatoria di località Volvito.

A bordo dell’auto anche il padre, la madre e la sorella della piccola vittima, rimasti feriti nell’impatto. La bambina, che appena una settimana fa aveva compiuto sei anni, è stata sbalzata fuori dall’auto ed è deceduta sul colpo.

Sul posto sono intervenute due autoambulanze del Suem 118 ed i vigili del fuoco del Comando provinciale di Crotone e del distaccamento di Cirò Marina per mettere in sicurezza la zona. Carabinieri e Polizia Stradale hanno svolto i rilievi di rito sull’incidente per capirne la dinamica. (foto: www.ilcrotonese.it)

SS106, da “Il coraggio di cambiare l’Italia” pieno sostegno al tavolo istituzionale

ROSSANO (CS) – «Sulla statale 106, il Consiglio comunale di Rossano ha perso una buona occasione per trovare unità d’intenti su una battaglia comune e giusta, mirata ad affrontare una questione che da decenni sta ipotecando lo sviluppo del territorio. Approvare all’unanimità la delibera che impegna il Governo e la Comunità europea ad assumere una posizione politica chiara ed inequivocabile sul definitivo ammodernamento della strada della morte, sarebbe stato un gesto lungimirante. Al di là delle appartenenze. Invece ha prevalso il concetto della contrapposizione a tutti i costi, adducendo motivazioni assurde che, a prescindere dalla tematica in discussione, non lasciano sperare nulla di buono per il futuro». È, questo, il pensiero unanime del coordinamento civico del Coraggio di Cambiare l’Italia, presieduto da Vincenzo Scarcello, riunitosi domenica scorsa, insieme al Gruppo consiliare e alla presenza del Coordinatore nazionale Giuseppe Graziano, per discutere e fare il punto sulle diverse questioni che stanno interessando la Città ed il territorio.

«Sulla questione SS106 la nostra posizione è cristallina – spiegano in una nota -, da sempre. Lo scorso luglio a Sibari, insieme ai Comuni della Sibaritide, agli Imprenditori e al mondo dell’associazionismoabbiamo intrapreso un percorso mirato a sostenere e intensificare la battaglia civile sulla mobilità stradale della Calabria Est. La nostra delibera, condivisa dal Presidente dell’Associazione Basta Vittime sulla SS 106 e che abbiamo proposto agli oltre 90 comuni del litorale ionico calabrese, attraversati dalla strada della morte, non è altro che la concretizzazione del primo step di questo cammino. Il primo. Non l’unico. Condividiamo a pieno, infatti, la necessità di istituire formalmente il tavolo istituzionale dei Sindaci sulla Statale 106 perché potrebbe rappresentare l’organo consultivo ufficiale da cui far passare tutte le iniziative istituzionali mirate ad una concreta risoluzione della questione. Ma l’input e la responsabilità di istituire e convocare il tavolo deve giungere dal Primo Cittadino, che si spera possa presto rendersi fautore di questa iniziativa. Probabilmente esiste, così come denunciato dalla stessa Associazione Basta Vittime sulla SS106, una mancanza di volontà da parte di alcune forze politiche cittadine nel voler affrontare e portare a soluzione questa come altre grandi questioni del territorio. Lo si evince dall’andamento dei lavori dell’ultimo Consiglio comunale. Alcuni gruppi di Opposizione, pur di ostacolare un deliberato chiaro, fondato su dati reali e relativo ad una problematica altrettanto lapalissiana, hanno protratto la discussione per oltre quattro ore, portando motivazioni assurde e infondate e sperando di poter giungere all’annullamento del documento. Non è questo il metodo di fare politica che noi intendiamo. Quando si discute di problemi che riguardano la collettività non esistono posizioni di principio che tengano».

Statale 106, avviata collaborazione fra istituzioni e cittadini

CATANZARO – Una partnership dalla parte delle vittime della “strada della morte”. Una convenzione a tutela dei diritti dei cittadini con un gruppo leader in Italia nel settore del risarcimento danni e della responsabilità, non certo una operazione commerciale. L’associazione “Basta vittime sulla Statale 106” ha presentato, questa mattina nella sala Giunta della Provincia di Catanzaro, i contenuti della importante collaborazione avviata con la Giesse srl, società che da oltre 20 anni tutela le persone che hanno subito lesioni in incidenti stradali, sostenendole per ottenere il giusto risarcimento. All’iniziativa, moderata ed introdotta dalla giornalista Rosy Urso, ha partecipato Fabio Pugliese, presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106; Nicola Barchet, Amministratore Delegato della Giesse Risarcimento Danni; Andrea Rubini, direttore commerciale della Giesse per l’Area sud; Marziale Battaglia, vice Presidente della Provincia di Catanzaro; i consiglieri provinciali Emilio Verrengia e Francesco Mauro, che è anche sindaco del Comune di Sellia Maria, particolarmente attivo nelle battaglie civiche sostenute dall’associazione. La convenzione prevede anche l’istituzione di un numero verde – 800125530 – da contattare per avere informazioni relative un incidente stradale subito poco tempo prima, ma anche ad un procedimento già in essere da tempo, per avere una  risposta qualificata, una consulenza gratuita e personalizzata grazie anche all’affiancamento dei migliori professionisti del campo. «Da oggi abbiamo un partner che ci sosterrà ogni qual volta decideremo di costituirci parte civile per un incidente avvenuto sulla S.S.106 – ha spiegato il presidente Pugliese – Tutto ciò lo facciamo per difendere e tutelare i diritti del cittadini». Fabio Pugliese ha voluto ringraziare la Provincia di Catanzaro per l’ospitalità e per il fatto che «il presidente Bruno e i consiglieri si sono sempre dimostrati molto sensibili alle tematiche della sicurezza e alle problematiche che ruotano attorno alle famiglie delle vittime di incidenti sulla Statale 106. Le vittime e le loro famiglie spesso non sanno come muoversi – ha detto ancora Pugliese – per ottenere risposte e giustizia, per questo ci siamo rivolti ad un partner affidabile, competente e professionale che sarà in grado di sostenerci anche nell’impresa difficile di dimostrare che si muore sulla Statale 106 non perché si corre e si guida male, ma perché mai come in altre arterie viarie lungo questa strada incidono agenti esterni. Altro che costruire il Ponte sullo Stretto: si pensi ad ammodernare e a mettere in sicurezza questa strada lunga 415 chilometri e che attraversa quattro province». L’amministratore Delegato della Giesse Risarcimento Danni Nicola Barchet e il direttore commerciale Andrea Rubini hanno spiegato nel dettaglio come si articola la richiesta di consulenza gratuita, in che modo la Giesse offre un team di esperti con l’intento di «dare risposte concrete».

Infine Mauro ha dichiarato di essere a lavoro anche per sollecitare la realizzazione di un importante sovrappasso: proprio per questo la scorsa settimana ha avuto modo di incontrare il vice ministro ai Trasporti, Riccardo Nencini.

SS106, dal Pre Cipe ok a tratta Sibari – Roseto. Bianchi: «Governo mantiene impegni»

ROMA – «Il Pre Cipe ha dato il via libera all’approvazione del progetto dei lavori di costruzione relativi alla tratta Sibari Roseto della Strada statale Jonica. Con questo intervento si compie un nuovo e importantissimo passo in avanti per il potenziamento di una infrastruttura strategica per il Mezzogiorno e in particolare per la Calabria in un’area turistica rilevante. Il Governo dimostra di mantenere gli impegni e la parola data». A dirlo è Dorina Bianchi, sottosegretario al MiBACT con delega al turismo e deputato calabrese del Nuovo Centrodestra.

«Il progetto approvato – precisa il sottosegretario – riguarda il 3° megalotto della Jonica, 38 kilometri di strada, con un investimento totale di 1 miliardo e 400 milioni. Nello specifico il Pre Cipe ha dato il suo ok ai lavori relativi alla tratta 1, fino a Trebisacce, mentre il resto del progetto viene rinviato a una nuova istruttoria per recepire le osservazioni fatte dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici».

«La strada Jonica – afferma – è un’arteria fondamentale per i collegamenti tra la Calabria e la Puglia e per le aree della Sibaritide, il Crotonese, lo Ionio Catanzarese, la Locride e il versante sud-orientale dell’Aspromonte, zone ricche di un grandissimo patrimonio storico artistico e culturale. Un potenziamento delle infrastrutture, oltre a essere fondamentali per la popolazione locale, renderà più fruibili sul piano turistico questi straordinari territori».