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Ex Lsu-Lpu, Orlandino Greco, «Urgente la stabilizzazione»

CATANZARO – «La legge approvata lo scorso maggio dalla Regione Calabria sulla storicizzazione delle risorse per gli ex lsu/lpu ha segnato, di fatto, un importante passo in avanti rispetto alle incertezze del passato sulla stabilizzazione dei lavoratori.

Da maggio, però, ci saremmo aspettati che anche il governo nazionale intervenisse concretamente per garantire ai comuni un contributo economico aggiuntivo e chiarire dal punto di vista normativa l’opportunità di derogare ad alcuni vincoli che impedirebbero a molti enti locali di procedere con la stabilizzazione. Alla Cittadella si è tenuto l’ennesimo tavolo di concertazione, ma a pesare sull’esito della discussione c’è l’assoluto immobilismo del governo nazionale che sembra sottovalutare, per non dire ignorare del tutto, la grave condizione di incertezza e precarietà in cui si trovano da decenni migliaia di famiglie calabresi». E’ quanto si legge in una nota stampa a firma del consigliere regionale Orlandino Greco.

«Molti comuni – prosegue Greco-stanno segnalando la preoccupazione dei lavoratori in questione che coincide, di fatto, con l’impasse delle amministrazioni che basano la propria attività su risorse umane che sono diventate negli anni indispensabili e insostituibili.Altri, come Castrolibero, hanno presentato alle parti sindacali proposte di delibera protese alla stabilizzazione degli ex lsu/lpu attualmente contrattualizzati a tempo determinato, ma l’attuale normativa nazionale non garantisce certezze sia per ciò che concerne i contributi economici alla stabilizzazione sia per tutto ciò che riguarda le deroghe ai numerosi vincoli sull’assunzione del personale negli enti locali. E’ un bene in tal senso che la Regione Calabria abbia storicizzato le risorse per la stabilizzazione mettendo in condizione i Comuni di poter contare, fino alla quiescienza dei lavoratori, su una importante compartecipazione alla spese. Un impegno, quello della Regione, senza il quale sarebbe vano, vista la condizione in cui si trovano tutti gli enti locali, ogni tentativo di contrattualizzazione a tempo indeterminato».

«E’ indispensabile che il governo nazionale fornisca in breve termine ai comuni tutti gli strumenti per mettere fine ad una vera e propria piaga sociale che da decenni lascia migliaia di famiglie nella totale incertezza e nell’impossibilità di guardare con serenità al futuro. Il 31 ottobre, data di scadenza dei contratti degli ex lsu/lpu, è sempre più vicino e occorre dare risposta immediata ad un problema che rischia di alzare ulteriormente la temperatura della calda estate calabrese. Ministri e parlamentari rispondano alle esigenze delle amministrazioni locali prevedendo, proprio come ha fatto la regione Calabria, la storicizzazione delle risorse per la stabilizzazione fino alla quiescienza dei lavoratori coinvolti. Non c’è più un minuto da perdere».

Regione Calabria, stabilizzati altri 287 lavoratori precari

CATANZARO – «Dopo i 104 lavoratori Lsu-Lpu stabilizzati a Reggio Calabria, i 196 ripartiti tra Calabria Verde, Arpacal, comuni di Amato, Altilia, Vibo Valentia, Portigliola, Dinami, Simeri Crichi, Sant’Andrea Apostolo dello Jonio, Sant’Eufemia d’Aspromonte, Magisano, Cardinale, anche i 287 lavoratori della legge 28 vedono un esito positivo e definitivo alla loro vicenda».

É quanto evidenzia l’Assessore al Lavoro Angela Robbe che rimarca con soddisfazione «il grande ed importante obiettivo raggiunto grazie alla forte determinazione del Presidente Mario Oliverio, il primo Presidente di Regione, rispetto ai suoi predecessori, a porsi la domanda sul come stabilizzare e dare dignità a centinaia di lavoratori precari che per decenni hanno lavorato nella non considerazione di una politica che li ha sempre e solo sfruttati rendendoli anche oggetto di possibili ricatti».

«Le stabilizzazioni di oggi, mentre si discute una finanziaria nazionale che decide di demolire il lento e complesso percorso di stabilizzazione di 4554 lavoratori Lsu/lpu avviato nel 2015 su cui un impegno del Governo affiancato a quello importante della Regione Calabria potrebbe consentire una svolta decisiva e storica per tanti lavoratori -conclude l’assessore Robbe- acquistano un significato anche simbolico. Doppiamente simbolico, perché vanno nella direzione di  svuotare bacini storici di precariato a sinonimo di una volontà di vivere in una terra normale e perché in questi fatti, non in altri, riconosciamo il merito del Presidente Oliverio, che ha voluto e sostiene fortemente la necessità di procedere, dove ci siano le condizioni,  a stabilizzare lavoratrici e lavoratori che non possono vivere il dramma di un lavoro precario».

Stabilizzazione LSU-LPU, segnali confortanti dalla Regione

CATANZARO – Ieri pomeriggio si è svolto presso la Cittadella regionale un incontro tra il Presidente Oliverio ed i segretari confederali CGIL – CISL – UIL Sposato, Russo, Biondo.

Oggetto dell’incontro le problematiche relative ai 4500 LSU- LPU che come è noto sono impegnati prevalentemente nei Comuni per garantire servizi essenziali e presso altri Enti pubblici che operano nella Regione.

Da parte loro i segretari confederali, che in mattinata hanno tenuto una conferenza stampa, hanno espresso forte preoccupazione per la mancata copertura nella legge Finanziaria 2019 all’esame del Parlamento dei 50 milioni di Euro già allocati nelle leggi Finanziarie 2015 – 2016 – 2017 – 2018 che hanno consentito, con la integrazione di circa 39 milioni del Bilancio della Regione, la contrattualizzazione dei 4500 LSU – LPU.

Le notizie che giungono da Roma in queste ore non sono tranquillizzanti in quanto gli emendamenti proposti per la ricostituzione del fondo nella misura di 50 milioni di Euro non sono stati approvati dalla Commissione Parlamentare.

Il Presidente Oliverio ha fatto proprie le preoccupazioni dei rappresentanti sindacali ed ha informato i segretari Confederali che la Giunta Regionale in coerenza con gli impegni e le scelte operate in questi quattro anni, nel bilancio di previsione 2019 proposto ed approvato ieri ha deciso di storicizzare le risorse (39 milioni di Euro) da destinare a garanzia del lavoro e della stabilizzazione di 4500 LSU – LPU della Calabria. I rappresentanti Confederali hanno espresso soddisfazione per la scelta compiuta dalla Giunta Regionale ed hanno chiesto al Presidente pieno sostegno alle iniziative programmate nei confronti del Governo e del Parlamento affinché siano garantite le risorse (50milioni di Euro) come negli anni passati, al fine di garantire i servizi da parte dei Comuni e degli Enti interessati e portare avanti il processo di stabilizzazione.

«Stiamo lavorando con coerenza sin dal mio insediamento alla guida della Regione – ha detto il Presidente Oliverio –  per garantire il lavoro e realizzare la stabilizzazione di oltre 4500 lavoratori che consentono l’espletamento di servizi essenziali nei Comuni calabresi. Mi auguro che Governo e Parlamento consentano di evitare ritorni indietro. Abbiamo deciso sin dal primo gennaio 2015 di consentire con 39 milioni del Bilancio regionale la garanzia del lavoro. Risorse che abbiamo deciso di storicizzare nel bilancio 2019, che proprio oggi abbiamo portato alla approvazione della Giunta. Il mio sostegno alle iniziative delle organizzazioni sindacali, dei Sindaci e dei lavoratori per la stabilizzazione di questi lavoratori è pieno ed incondizionato. Il piano avviato quattro anni fa non può essere messo in discussione. 4500 lavoratori con le rispettive famiglie non possono essere risospinti nella incertezza ed i servizi dei comuni ai cittadini non garantiti».

Stabilizzazione, speranze per i lavoratori part-time del Comune di Rende

RENDE (CS) – «Pronti a stabilizzare in tempi brevi il personale part-time del Comune di Rende.  Un percorso già avviato da tempo, ma che avrà un’accelerazione in questa fase. La nostra mission è quella di valorizzare le risorse interne.  In agenda anche il capitolo sulle progressioni verticali».Sono le parole condivise da Marcello Manna, sindaco di Rende e da Pierpaolo Iantorno, assessore con deleghe al Bilancio e al Personale. Lo stesso assessore ieri ha incontrato i sindacati (De Marco per la Uil, Borsani per la Cisl e Lincol per il Csa) e le Rsu dei dipendenti dell’Ente. «Un incontro proficuo – ha detto Pierpaolo Iantorno – in cui abbiamo tracciato una prospettiva condivisa. Ho in mente la costruzione di un percorso comune. Insieme scriveremo il futuro del personale. Presenteremo il nuovo piano del Personale e avvieremo la contrattazione decentrata del 2017. Spirito di servizio e senso di appartenenza sono le parole che devono animare la nostra presenza in Comune. Una regola da seguire sia per consiglieri e assessori, che per i dipendenti comunali. Il Comune è un’azienda, anche se pubblica. E come tutte le aziende ha bisogno di un personale motivato  e in sintonia con i decisori politici. Il nostro obiettivo è creare le condizioni migliori affinché il dialogo e il rapporto costante tra dipendenti pubblici e parte politica sia il migliore possibile». « L’importanza – ha ribadito Iantorno – che riveste il personale è testimoniata dalla riconoscenza verso i lavoratori che si apprestano ad andare in pensione.  Anche da questo si identifica il cambio di indirizzo nella gestione dei rapporti umani con il personale dell’Ente».Gli stessi sindacati presenti all’incontro hanno salutato con favore il clima di collaborazione e condivisone creato dall’assessore al Bilancio e al Personale, Pierpaolo Iantorno.Un incontro che fa parte di una serie di consultazioni programmatiche in cui l’assessorato competente sta effettuando una ricognizione proprio in virtù della ottimizzazione delle risorse umane e della conseguente stabilizzazione del personale part time.