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Stefania Covello (PD): «Bisognerà fare un’attenta valutazione dopo le elezioni»

COSENZA – «Non è una battuta d’arresto, anche perché il PD ha una capacità di recupero e di ripresa che verrà fuori al ballottaggio. Solo allora sarà possibile fare una valutazione completa e definitiva. Ma certo non è il risultato che ci aspettavamo, soprattutto in alcune realtà, tenendo anche conto del fatto che contro il PD si è scatenata una forza aggressiva e distruttiva senza precedenti! È chiaro che il PD paga una lacerazione territoriale grave, con una mancata azione di coordinamento ai vari livelli. Su questo sarà necessaria una riflessione per avviare un’azione di rilancio territoriale. È andata malissimo a Cosenza, dove al di là della disponibilità politica e umana del candidato Guccione, paghiamo errori e sottovalutazioni, insieme a scelte incomprensibili che hanno cancellato ogni possibilità di recupero in termini di credibilità e di consensi». Stefania Covello, esponente del Partito Democratico, nonchè responsabile Sud e Fondi Comunitari, commenta così il risultato delle elezioni calabresi.

«Da troppi anni a Cosenza il PD perde e non riesce più a recuperare. Ma oggi sta fortemente rischiando l’irrilevanza. Per cui si rende indispensabile una profondissima valutazione di quanto accaduto, al fine di adottare scelte straordinarie per il riscatto del nostro partito. Anche in Calabria siamo certi di recuperare ai ballottaggi, perché nonostante tutto, il PD saprà vincere e convincere in tanti comuni. I miei migliori auguri ai consiglieri eletti al comune di Cosenza. In particolar modo agli eletti del PD che hanno saputo lavorare bene e ottenere tanta fiducia, sebbene in un clima assai difficile. A tutti gli amici eletti – conclude – va il mio ringraziamento e la mia disponibilità a lavorare insieme per sempre nuovi traguardi».

Stefania Covello (PD): «Dramma immigrazione, servono aiuti internazionali per i bambini»

COSENZA – «Il dramma senza fine dei profughi. Negli ultimi giorni sono stati salvati migliaia di disperati, grazie all’Italia, alle sue diverse istituzioni, ai volontari. Senza questo immane sforzo, sarebbe state un’ecatombe. Ma le vittime sono tante, tantissime. Anche povere donne, anche bambini. Vedere i bambini morire in mezzo al mare o soffocati nei barconi sovraffollati, fa sentire più forte il peso dell’indifferenza di tanti paesi occidentali che assistono passivamente a questo dramma della storia». Sono queste le parole di Stefania Covello, Responsabile Sud e Fondi Comunitari, a margine del dramma quotidiano che colpisce i tanti immigrati che arrivano sulle coste italiane. «Intanto nell’ultimo naufragio – continua – il terzo in pochi giorni, sono stati recuperati  45 cadaveri , mentre si teme che i dispersi siano centinaia, pare 700 negli ultimi giorni. Le salme sono arrivate a Reggio Calabria nelle ultime ore, con la nave Vega, che ha recuperato anche 629 sopravvissuti: 419 uomini, 138 donne e 72 minori di varia nazionalità. Tra le 45 salme giunte al porto di Reggio Calabria c’è anche quella di un neonato di 8 mesi, una scena drammatica che si ripete sempre più frequentemente. I minori non accompagnati che giungono sulle nostre coste, sono sempre di più. Ormai siamo nell’ordine delle migliaia. Su questa tragedia occorre un comune sforzo internazionale affinché questi bambini soli abbiano la precedenza assoluta su una collocazione dignitosa».

Stefania Covello:” La nomina di Gratteri è la migliore risposta al bisogno di legalità”

Stefania CovelloCATANZARO (CZ) – La nomina di Gratteri a Procuratore Capo di Catanzaro è la migliore risposta possibile al bisogno di legalità che si avverte sempre di più in Calabria.
La storia personale e professionale del dott. Gratteri parla da sola, superando i confini regionali e perfino internazionali. Il suo lavoro di uomo libero e incondizionabile, ha permesso di raggiungere obiettivi straordinari nella lotta al crimine organizzato.
Dobbiamo a Nicola Gratteri studi importanti sul fenomeno ‘ndrangheta, proiettati a livello internazionale. Dobbiamo a lui tante inchieste di successo. Uomo equilibrato, fuori da ogni schema, fedele alle istituzioni, il procuratore Gratteri farà bene a Catanzaro, farà bene alla Calabria e fare bene alla legalità

Covello (PD): “La questione meridionale non è solo una questione di risorse finanziarie”

“La questione meridionale non è solo una questione di risorse finanziarie. Ma c’è molto di più”. Questo è quanto ha affermato Stefania Covello, responsabile del Mezzogiorno nella segreteria nazionale del PD. Le parole dell’Onorevole scaturiscono, in particolare, dalla vicenda legata alle Ferrovie del sud-est che, secondo la donna, dimostra “quanto sia profondo il malaffare, quanto siano gravi i  danni fatti ai cittadini e al territorio”. Quella delle ferrovie del sud-est, ormai si sa, è una storia lunga, fatta di sprechi e, purtroppo, corruzione e malapolitica. “Una storia – sostiene Stefania Covello – che già con il governo Monti era venuta alla luce, ma allora i ministeri competenti non intervennero con decisione e forza. Così come ha fatto ora il Governo Renzi con il ministro Delrio. Ora che le ferrovie sono state commissariate, occorre andare avanti, far emergere il marcio e le complicità per ridare trasparenza e per fare pulizia in quel settore”. L’obiettivo, fa sapere, quindi, la piddina, è quello di andare avanti, così come si è fatto con Pompei, bagnoli, Taranto e la Terra dei Fuochi, perchè la convinzione e, specialmente, la speranza è che il Sud “potrà cambiare verso se si va fino in fondo nel cancellare il malaffare e la mala politica. Il Governo Renzi e il PD sono impegnati ogni giorno con forza e determinazione per costruire le condizioni di un nuovo Sud e per un profondo e strutturale rilancio economico e sociale”.

Stefania Covello (PD) contro il presunto “squallore” del grillino De Maio

Stefania Covello, responsabile del Mezzogiorno della segreteria nazionale del PD, è intervenuta nella vicenda che vede contrapposti i piddini, da un lato, e il vicepresidente grillino della Camera, Luigi De Maio, reo, secondo i democratici, di un episodio da loro definito “squallido”, cioè l’aver usato “il ventiduesimo anniversario dell’omicidio di don Peppe Diana, per mano dei casalesi, ai limiti del volgare”.Stefania Covello

“Ha utilizzato – ha dichiarato la stessa Covello – una bugia clamorosa quanto profondamente priva di qualsiasi fondamento. Fingendo di non volersi mettere in evidenza in questa triste ricorrenza, ha organizzato uno show delirante con una lettera posta sulla tomba del povero ma coraggioso sacerdote. Nella quale afferma: “Caro Don Peppe, ti hanno ucciso un’altra volta. Non sono stati i camorristi, ma premier, sottosegretari e ministri. Il Governo Renzi ha bloccato i fondi per i risarcire i famigliari delle vittime di mafia… La commemorazione di oggi sarà una passerella di ipocriti. A Palazzo Chigi hanno scelto da che parte stare, purtroppo non la tua”. Lo scoop è stato ben orchestrato, così da ottenere il massimo della visibilità. Infatti se avesse voluto denunciare qualcosa, avrebbe potuto e dovuto farlo nelle sedi più opportune, non su una tomba e per giunta in un giorno particolarissimo. Ma quello che occorre nettamente denunciare è che De Maio mente sapendo di mentire. Infatti non esiste e non è mai esistito  alcun taglio ai fondi alle vittime di mafia. È noto a tutti che il Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di mafiosi, si autoalimenta nel corso dell’anno,  in base alle richiesteche arrivano. È poi un’apposita Commissione a valutare e a decidere, secondo criteri che sono giustamente severi. La sortita di De Maio è decisamente insopportabile e indecente, perché specula su vicende gravissime della nostra storia recente, verso le quali il rispetto dovrebbe essere altissimo. E comunque ben lontano dal quotidiano scontro politico.”

Covello: “Nuovo codice degli appalti è una rivoluzione”

CATANZARO – L’onorevole Stefania Covello ha rilasciato la seguente dichiarazione sull’approvazione del nuovo Codice degli Appalti:

“L’approvazione da parte del  Consiglio dei Ministri del nuovo Codice degli Appalti, è veramente una rivoluzione. Con il nuovo codice, l’Italia fa un grande passo avanti in un campo rimasto per decenni immobilizzato.
E cosi, basta con le gare affidate con il contestato metodo del ‘massimo ribasso’, via alla certezza dei tempi, alla legalità e alla massima trasparenza nelle procedure, al fine di regolare un settore che ha sofferto i mali peggiori del Paese.  Di particolare  importanza la decisione del governo di dare più poteri all’Anac, al fine di combattere la corruzione.

Finalmente la progettazione assumerà un ruolo fondamentale. Si metterà fine  all’eccessivo numero di varianti dei progetti e all’aumento incontrollato dei costi e dei tempi. Potranno così ripartire le opere pubbliche e saranno completate le opere rimaste da anni. Allora tutti possono capire che ci troviamo davanti ad una vera e propria rivoluzione.”

L’On. Covello: “La recessione è finita, ora serve una terapia shock per la Calabria”

ROMA – “I dati diffusi dall’Istat, premiano l’azione del governo e la sua politica economica. Il PIL del 2015 è cresciuto. A inizio del 2015 si era immaginato la crescita del +0,7%. La crescita è stata invece del +0,8%. Meglio delle previsioni. Il Governo Monti aveva chiuso con -2,3%; il Governo Letta con -1,9%. Il deficit è sceso per la prima volta da anni sotto il 3%: quest’anno si è raggiunti il 2,6% (miglior risultato degli ultimi dieci anni). E nel 2016 scenderà ancora. Il boom del JobsAct è impressionante: in quasi due anni, mezzo milione di posti di lavoro stabili in più. E INPS ricorda come siano aumentati i contratti a tempo indeterminato nel 2015 di  764.000 unità”. E’ quanto dichiarato dalla parlamentare Stefania Covello  in una nota stampa, citando i dati Istat.  “La lotta all’evasione ha portato nel 2015 14,9 miliardi nelle casse dello Stato.Si tratta delle somma più alta, mai riportata nelle casse dello Stato. Cottarelli aveva proposto 20 miliardi di spending. In due anni abbiamo fatto tagli per 24,9 miliardi, di cui la stragrande maggioranza a livello di governo centrale”. Grande quindi la soddisfazione di Stefania Covello, all’indomani dei dei dati pubblicati dal MEF. “Il 2016 – prosegue- dovrà essere l’anno in cui si avvia la riduzione delle tasse e si interverrà anche sul cuneo fiscale.
Ci attendiamo anche interventi mirati per la questione meridionale che preoccupa sempre di più. In particolare sarà necessario un intervento forte sulla Calabria che si è confermata come la regione più povera d’Italia e fra le più povere d’Europa. Questa condizione non è più sostenibile. Soprattutto per i giovani che non trovano più lavoro e sono costretti ad emigrare. Dobbiamo assolutamente fermare questo drammatico fenomeno”. 

Torna a Lamezia l’appuntamento con la prosa di “Vacantiandu”

LAMEZIA TERME (CZ) – Il nuovo appuntamento con la prosa nell’ambito della rassegna teatrale “Vacantiandu – Città di Lamezia Terme” diretta da Nicolla Morelli, Walter Vasta e Sasà Palumbo va in scena il prossimo sabato 6 febbraio alle ore 20,45 quando sul palco saliranno Laura Freddi e Lucio Pierri stressati... ancor di più con “Stresssati…ancora di più”, una commedia comica in due atti diretta dallo stesso Pierri. La storia racconta di uno psicologo sommerso dai debiti insieme al proprio fratello gemello, un criminale, che decide di affidare le proprie speranze a una paziente sessodipendente e a due pazienti ossessionati dalle loro fobie. Una pièce dinamica, dunque, dove le manie e le ossessioni dei personaggi s’intrecciano in un vortice di gag e malintesi che portano con sè, oltre al riso, la riflessione sul reale.

“Stresssati…ancora di più” è un testo della comicità moderna, che fonde la sit-comedy inglese e quella della migliore tradizione teatrale italiana, fino all’epilogo completamente inaspettato. Uno spettacolo reso più coinvolgente da una bravissima Laura Freddi, al suo debutto da attrice teatrale e dal raffinato talento di Lucio Pierri.

 

Sporting Locri, la Binetti annuncia un’amichevole con la squadra femminile delle parlamentari. Tutti i messaggi di solidarietà

MalagòLOCRI (RC) – Il ritiro della squadra femminile dello Sporting Locri dal massimo campionato di calcio a 5 è diventato un caso nazionale. Dopo le parole del presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio, che ha preannunciato l’arrivo a Locri della nazionale azzurra di categoria, anche il presidente del Coni Malagò ha manifestato la propria vicinanza alla dirigenza del club. «Locri deve giocare. Il 10 gennaio voglio vedere le ragazze in campo. Lo sport italiano è al fianco della società Sporting Locri, dei suoi dirigenti, dei tecnici e soprattutto delle atlete che non devono assolutamente cedere a questi vergognosi gesti, intollerabili in un Paese civile. Sono a disposizione per qualsiasi iniziativa necessaria a far tornare le ragazze in campo».

Com’è noto il presidente Armeni ha deciso di ritirare la squadra dopo le numerose minacce di stampo mafioso ricevute negli ultimi giorni. Nonostante i tanti attestati di solidarietà, però, Armeni ha annunciato che non tornerà sui propri passi ma si è detto disponibile a cedere la società a costo zero per consentire il prosieguo della stagione sportiva. «Ringrazio tutti – ha detto Armeni – per la vicinanza ed il sostegno che ci hanno dato in questi giorni, anche inaspettato. Con gli altri soci ci confronteremo nei prossimi giorni per la decisione. La vicinanza va bene, ma la situazione è più ampia. Tra l’altro ci sono anche dei tempi tecnici per cui entro l’anno dovremo verificare il da farsi, anche per dare moto alle ragazze di trovare nuove squadre». Il campionato adesso è fermo per la pausa natalizia e riprenderà il 10 gennaio quando il Locri dovrebbe ospitare la Lazio. «La Lazio – ha spiegato Armeni – ci ha già dato la disponibilità a spostare la data dell’incontro. Se qualcuno volesse la società sarei contento e la partita si potrebbe giocare. Per quanto mi riguarda – ha aggiunto – fa piacere l’affetto ricevuto, ma la serenità d’animo non c’è. Chi vuole fare del male può farlo quando l’attenzione cala. Quello che mi spiace è che venga messa in cattiva luce una città, Locri, dove si sta bene, anche se spesso è strumentalizzata». Nonostante ci pensi continuamente ormai da settimane, Armeni non è riuscito a spiegarsi da chi possano venire le minacce. «Magari sono quattro sciacalli che vogliono solo creare difficoltà – ha detto – e non succede niente, ma se poi succede?».

Armeni si è incontrato, nella sede municipale di Locri, con il presidente della Lega nazionale dilettanti, Antonio Cosentino, il presidente del comitato regionale Saverio Mirarchi ed il sindaco di Locri Giovanni Calabrese. Nel corso del colloquio ha telefonato il presidente della Figc Carlo Tavecchio che ha ribadito il suo incoraggiamento alla dirigenza, invitandola a proseguire l’attività e manifestando la vicinanza della Figc. I vertici della Lnd hanno ribadito il sostegno del mondo sportivo, mentre il sindaco si è detto disponibile a rappresentare la società “nella speranza e col desiderio fortissimo che a Locri non ci sia niente che non sia confacente con la legalità ed il vivere civile”. Durante il colloquio è stata anche presa in esame la possibilità della cessione della società. Al riguardo la situazione è stata temporaneamente “congelata” per vedere gli sviluppi ma qualora dovesse essere questa la strada da percorrere, tutti gli intervenuti hanno ribadito la necessità che un’eventuale alternativa sia trovata sul territorio. “Questa società – è stato il giudizio di tutti -appartiene a Locri ed è giusto che rimanga in questo territorio”.

Il prefetto di Reggio Calabria Claudio Sammartino intanto ha disposto “adeguate misure di protezione” nei confronti della dirigenza della squadra di calcio a 5 femminile Sporting Locri. Gli stessi dirigenti saranno sentiti nei prossimi giorni in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal rappresentante del Governo.

E mentre della vicenda si occupa tutta la stampa nazionale, si moltiplicano le dichiarazioni di sostegno e solidarietà da parte della politica, delle istituzioni e del mondo dello sport.

Paola Binetti, deputata del Gruppo Area popolare ha annunciato che la squadra di calcio femminile delle parlamentari, un vero e proprio gruppo interparlamentare, ha deciso di Paola Binettisfidare in una partita la squadra femminile di Locri. Un gesto concreto e veloce, un modo di dire basta alla violenza in tutte le sue forme. Un modo nuovo di prepararci a festeggiare il prossimo anno nuovo, con ironia e buon umore, ma senza alcun timore. “La squadra di calcio femminile di Locri che ha subito soprusi, ricatti, angherie – dice la Binetti – ha dimostrato di essere formata da donne ben poco convenzionali e soprattutto coraggiose e con la piena consapevolezza della dignità femminile. Ci sono tante forme di violenza contro le donne: alcune drammaticamente aggressive, altre più sottili e non per questo meno difficili da accettare. Per le une e per le altre la vera novità di questi ultimi anni è stata la nuova solidarietà femminile che non ha mai rinunciato a far sentire la propria voce in ogni circostanza, piccola e grande. L’iniziativa della squadra femminile delle parlamentari mi sembra davvero un piccolo capolavoro”. E conclude: “Sono il medico della squadra e mi sembra che tutte le ferite, anche quelle dell’amor proprio vadano curate il più tempestivamente possibile per non dare adito a rivalse di nessun tipo”.

Mario OliverioIl presidente della Regione Calabria Mario Oliverio appena appresa la notizia delle minacce indirizzate alla società ha immediatamente raggiunto telefonicamente il presidente Ferdinando Armeni e lo ha incoraggiato a non mollare. «Le minacce ricevute dalla società di calcio femminile a 5 Sporting Locri sono gravi e devono essere rispedite al mittente, chiunque esso sia, con determinazione e sdegno. Capisco le preoccupazioni dei dirigenti del club e della squadra, e mi permetto di invitarli a desistere dall’idea di ritirare la squadra dal campionato. Soprattutto alla luce di questo grave episodio mi sento di dire loro che non sono soli. A reagire dobbiamo essere in tanti ed insieme: dallo Stato, alle istituzioni, alla comunità nelle sue diverse articolazioni ed espressioni. Mollare avrebbe il significato della rinunzia ad ogni possibilità di crescita civile. Lo sport ha un grande valore educativo, espressione di socializzazione, salute, integrazione, gioco di squadra, tolleranza e rispetto verso gli altri. Lo sport non può e non deve temere le minacce. La squadra di calcio femminile di Locri – ha concluso Oliverio – è un fiore all’occhiello della Calabria. Ad essa non solo non possiamo rinunziare ma, ancor più, su di essa noi oggi dobbiamo puntare. I mascalzoni devono essere scovati e colpiti. La presenza femminile calabrese nelle attività sportive costituisce un fattore di crescita civile e di investimento per il futuro di una regione che anche per questa via vuole affrancarsi e liberarsi da stereotipi negativi che ne hanno deturpato l’immagine per lungo tempo. Alle ragazze della squadra di calcio dico di stare in campo, di non mollare. Anche così si aiuta la nostra terra a crescere». 

Si registra poi un comunicato diffuso dalla nazionale di calcio femminile delle parlamentari: «Portare la violenza e le minacce nello sport è di per se un fatto odioso e incivile. Quando poi vengono minacciate con metodi mafiosi giovani donne, che praticano uno sport già oggetto di attacchi sessisti e di pregiudizi, è un atto ancora più vigliacco. Siamo al fianco delle ragazze e della squadra, certe che riprenderanno a breve il loro impegno sportivo e sociale. Forza, ragazze!»

Il capitano della nazionale di calcio femminile Patrizia Panico si è detta incredula: «Si tratta di un fatto sconcertante. sono indignata e impressionata. E’ una cosa gravissima e che desta preoccupazione. Invito però a non restare negli spogliatoi. La migliore risposta a simili nefandezze è quella di non mollare Mi piacerebbe che si facesse una partita simbolo tra le giocatrici del calcio a 5 e quelle del calcio a 11: ecco, una partita di calciotto sarebbe lo slogan migliore contro la malavita e la criminalità».

ALTRE REAZIONI

Flora Sculco – consigliere regionale di Calabria in Rete: «A tutte le ragazze dello Sporting Locri va il mio abbraccio più sincero per l’attenzione stucchevole e ignominiosa di cui sono state fatte segno, tra l’altro in giornate in cui dovrebbero prevalere i sentimenti del cuore, del dialogo e dell’incontro, come ha sostenuto di recente il vescovo di Locri-Gerace mons. Francesco Oliva. In Calabria lo sport, specie quello praticato da donne in gamba, andrebbe incoraggiato, sostenuto e promosso, non certo sporcato e condizionato da oscuri messaggi i cui responsabili ci auguriamo possano essere consegnati alla giustizia. Cosi come speriamo che, oltre a ricevere solidarietà, i giornalisti Francesco Mobilio del Quotidiano del Sud, Pietro Comito direttore de LaC e l’avvocato Mauro Talarico di Vibo e l’altro giorno la giornalista Alessia Candito del Corriere della Calabria, possano presto conoscere i nomi e cognomi di chi nell’ombra ordisce intimidazioni ed infausti propositi».

Maurizio Condipero – presidente del Coni Calabria: «Esprimo solidarietà e vicinanza allo Sporting Locri, alla squadra e alla dirigenza. Non posso che ricalcare le parole del presidente Malagò mettendomi a totale disposizione di questa realtà che non deve minimamente cedere a tali becere provocazioni. Il Coni, a tutti i livelli, intende andare fino in fondo e contribuire a mantenere in vita questa realtà, carica di significato non solo perché femminile, ma anche in relazione al territorio interessato. La gente perbene si sta schierando senza indugio con lo Sporting Locri e sono certo che il 10 gennaio potremo applaudire una loro vittoria».

Ernesto Magorno – deputato Pd e segretario regionale del partito: «La chiusura dello Sporting Locri è un brutto colpo ad un territorio complesso e aspro, dove chi non si arrende alla prepotenza mafiosa e combatte quotidianamente all’insegna dei valori della solidarietà e dell’altruismo ha bisogno di essere sostenuto. Quanti operano in settori come lo sport e lavorano accanto alle giovani generazioni per radicare ogni giorno il seme della cultura della legalità e della trasparenza attraverso valori sani, come la fratellanza che si alimenta dello spirito di squadra, compiono un meritorio impegno sociale che deve essere tutelato».

Fabrizio Tonelli – presidente della Divisione Calcio a 5: “Così no! Ho seguito in questi giorni con il Consiglio la difficile situazione che sta vivendo lo Sporting Locriche milita nel Campionato di serie A femminile di calcio a 5 e ripeto, cosi no! esprimo con forza solidarietà allo Sporting Locri, al suo Presidente, ai suoi dirigenti ed alle sue tesserate e mi faccio interprete dei numerosi messaggi di solidarietà giunti da tutta Italia. Sono a disposizione della Società e delle Istituzioni per ogni iniziativa che permetta la prosecuzione dell’attività”.

Stefania Covello – deputata Pd: “Esprimo vicinanza e solidarietà alla società, ai tifosi e sopratutto alle giovani calciatrici della Sporting Loci. Abbiamo il dovere morale di tutelare il loro entusiasmo, che si materializza quotidianamente nello Sport, un impegnativo e lungimirante esercizio di inclusione sociale. Per questa ragione in qualità di responsabile Nazionale per il Mezzogiorno del Partito Democratico dò il mio pieno sostegno e la mia solidarietà a questa squadra convinta che tutti insieme dobbiamo compiere il percorso contro la criminalità organizzata, con gli enti locali, forze dell’Ordine, le rispettive leghe nazionali e ovviamente il Governo Regionale e Centrale compiendo uno straordinario sforzo di natura morale per salvaguardare la serenità di tutti gli sportivi che operano nei contesti ambientali più complicati. Noi nel frattempo in Calabria non smetteremo di praticare gli sport che amiamo, sia perché animati da un incontenibile passione e sia perché consci che scuole e campi da gioco sono i più forti antidoti della criminalità e più forti promotori di integrazione ed emancipazione”.

Dorina Bianchi – Componente Commissione Parlamentare Antimafia: “Lo sport a Locri non deve morire. Non certo per mano di qualcuno che vuole distruggere un’esperienza che accomuna tante giovani ragazze e dà entusiasmo ad un’intera comunità. Alle giovani calciatrici ed al presidente della squadra  va tutta la mia vicinanza e l’invito a continuare a giocare. Con loro in campo scenderemo tutti al loro fianco”.

Bruno Molea, parlamentare di Scelta Civica, vicepresidente della Commissione Cultura della Camera e componente del Consiglio nazionale del Coni: “La mafia è abituata a colpire le attività, i settori, le donne e gli uomini che attraverso la loro attività fanno luce dove la malavita vuole che resti il buio. E’ per questo che hanno pensato di attaccare la squadra di calcio a 5 femminile Sporting Locri, una presenza virtuosa in un territorio complicato come quello della locride. Lo sport è per definizione il settore dove è più facile trasmettere messaggi di fiducia, di speranza, di riscatto soprattutto. Dove chi ha talento emerge. Quante atlete e atleti del sud hanno dimostrato di poter vincere pur partendo da quartieri e paesi emarginati. Quante squadre hanno offerto a cittadinanze sfiduciate l’opportunità di sentirsi alla pari delle grandi metropoli e delle città più ricche, grazie al lavoro di atleti e dirigenti coraggiosi e tenaci. La mafia ha paura di chi sa trasmettere fiducia, di chi sa dare il buon esempio. Per questo motivo l’intero movimento sportivo italiano e le Istituzioni devono intervenire con determinazione per consentire allo Sporting Locridi poter continuare la propria attività e alla città di Locri di competere ancora nella massima serie del calcio a 5 femminile”.

Jole Santelli, parlamentare Forza Italia: “Esprimo la massima solidarietà all’Asd Sporting Locri per il vile atto intimidatorio ai danni del presidente della societa, l’ultimo di una serie che ha portato la dirigenza a ritirare la squadra dal campionato di calcio a 5 femminile. Un gesto che mortifica l’intera Calabria e chi attraverso lo sport si impegna da tempo per il riscatto di un territorio troppo spesso criminalizzato a causa di comportamenti che non rappresentano assolutamente la comunità locrese e su cui è importante fare chiarezza. Alle giocatrici, ai dirigenti e a tutti i sostenitori va la nostra vicinanza e l’invito ad andare avanti perché i sogni di ognuno di noi valgono molto più di vili intimidazioni”.

Alessandro Nicolò, capogruppo Forza Italia in Consiglio Regionale: “C’è di che rimanere davvero sbigottiti dopo la diffusione della notizia che una squadra di calcio femminile di Locri è stata intimidita in maniera così grave da rinunciare persino a proseguire il campionato. Arrivare a forme così gravi di minacce contro una compagine di ragazze che da oltre un lustro onora lo sport e la Calabria è un gravissimo sintomo di malessere civile che va analizzato e combattuto con determinazione. Intimidire lo Sporting Locri non è questione che possa riguardare la dirigenza di quella società e soltanto le ragazze impegnate nell’attività agonistica, ma è qualcosa che offende e colpisce in fondo il modo di vivere le relazioni sociali, la libertà di ognuno e di tutti. Per tali ragioni, e lo dico in maniera scevra da ogni interesse cosiddetto politico, da cittadino, è necessario riportare nel suo alveo naturale una vicenda che rischia non solo di produrre effetti pericolosi per la sicurezza delle atlete e dei dirigenti, ma ripropone uno scontro di civiltà di cui in Calabria non se ne sente proprio il bisogno. Mi auguro che chi ha posto in essere tali intimidazioni rifletta e desista da un disegno, quale esso sia, che alla fine porterà solo ulteriore diffidenza verso la nostra terra, contribuendo così ad accreditare un’immagine della Calabria come regione persa e senza possibilità di redenzione”.

Ignazio Messina – segretario nazionale di Idv: “Le minacce alla squadra femminile di calcio a 5 di Locri, tanto gravi da spingere al ritiro dal campionato, sono un fatto gravissimo per il quale lo Stato ha il dovere di intervenire subito, efficacemente e fino a quando i responsabili non saranno individuati ed arrestati. Non servono interventi spot, che si diradano una volta cessato il clamore mediatico. Le intimidazioni alle ragazze dello Sporting Locri e alla società rappresentano una gravissima minaccia alla libertà ed alla comunità calabrese contro le quali non può bastare solo esprimere solidarietà. Ora la priorità è non lasciare soli atlete e società’, punte di diamante dello sport italiano, e individuare al più presto i responsabili di questo vile e vergognoso atto per assicurarli alla giustizia, comminando loro condanne esemplari. Lo Stato è più forte e lo deve dimostrare con i fatti”.

Antonino Marcianò – presidente Confesercenti Calabria: “Noi che facciamo della legalità una ragione d’essere, vorremmo dare il nostro contributo, il nostro sostegno. Ci auguriamo che la befana, nella calza, porti il regalo della tranquillità, del ritorno sui suoi passi del presidente della squadra di calcio femminile. “Vogliamo testimoniare ed essere vicini a questa squadra e, partendo da questo triste episodio, vorremmo trasformarlo in positivo utilizzando queste ragazze come segno di riscossa e di opposizione a questi fenomeni di intolleranza. Se ci sarà un consiglio comunale aperto, ben venga. Ma  occorre andare oltre gli impegni formali, servono azioni concrete. Perché se anche lo sport viene colpito da un fenomeno per il quale tutti in questi anni ci stiamo battendo per sconfiggerlo, allora è finita per la Locride e per la Calabria. Perché questo testimonia che a nulla valgono i proclami, gli impegni. Bisogna essere fermi e decisi al di là delle formalità e dei proclami perché altrimenti resteranno vani anche gli appelli del vescovo che ha fatto a Natale, quando raccomandava di superare lo stato di povertà e di disagio che coinvolgono tantissime famiglie. Speriamo si tratti solo di una bravata ma resteremo sempre vigili e pronti a dare un contributo concreto affinché questa vergogna venga cancellata da azioni che possano dare il senso del riscatto di una intera popolazione”.

Lucio Dattola – Presidente Arcigay “I Due Mari” RC: “Quanto accaduto a Locri riaccende drammaticamente i peggiori riflettori su una terra violentata ancora una volta.  Non è più accettabile che la Calabria e la Locride, che ci ha sempre ospitato mostrando una grande attenzione per la sfera dei diritti e delle pari opportunità per tutti, assurga agli onori delle cronache come terra di minacce e di ndrangheta, come luogo in cui è più facile ritirarsi che combattere, come territorio che uccide anche la speranza di una meravigliosa favola sportiva come quella che queste ragazze hanno regalato a Locri. Le minacce e i soprusi di cui è vittima lo Sporting Locri minacciano e usurpano tutti noi che, giorno dopo giorno, passo dopo passo, combattiamo la nostra guerra quotidiana per rendere la Calabria un luogo accogliente, sensibile, aperto e incline allo sviluppo umano, sociale ed economico. Guerra, si: questa è una guerra che non possiamo e non dobbiamo permetterci di perdere.Grazie, ragazze, perché continuate a dimostrare che in questa Calabria è possibile. Ciò per cui ci battiamo è la libertà, per questo siamo con voi.”
Nico D’Ascola – senatore e responsabile giustizia Area Popolare: “I gravi fatti avvenuti nei confronti della società di calcio a 5 Sporting Locri sono dimostrativi ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, della mancanza di una cultura della legalità. Le notizie di inaudita gravità di minacce rivolte alla dirigenza della società calabrese, chiamano tutti ad una forte presa di coscienza. L’economica, le attività sociali, lo sport non possono e non devono essere condizionate da chi vuole solamente  controllare la vita delle nostre comunità. La società civile e le istituzioni  non possono rimanere inermi di fronte a episodi di questo tipo, ma devono reagire e prendere atto della gravità della situazione, con una condivisione corale a sostegno e tutela di una  società che ha  portato in alto i valori dello sport”.

Un coffee break con solo girifalco

pietrantonio cristofaro“Metti un pomeriggio con….”: è questo il titolo dell’iniziativa in programma per giovedì 28 maggio a Girifalco. La manifestazione promossa dalla lista numero 2 Solo Girifalco avrà come ospiti Stefania Covello, responsabile nazionale del Pd con delega al Mezzogiorno e Fondi Europei, Enzo Bruno presidente della Provincia e segretario provinciale del Pd, Franco Laratta dirigente Pd, già parlamentare. Presente anche l’onorevole Gennaro Migliore. I lavori saranno introdotti dal candidato a sindaco della lista numero 2 Solo Girifalco, Pietrantonio Cristofaro. Dopo un coffee break su corso Antonio Migliaccio, gli ospiti si sposteranno nel punto di incontro della lista. Alle 19,00 la lista Solo Girifalco terrà, invece, un pubblico comizio sempre su Corso Migliaccio.