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Settima edizione di Gulìa Urbana, lo Street Art Festival punta sul crowdfunding

ROGLIANO (CS) – Gulìa Urbana – Street Art Festival ritorna e si prepara a celebrare la settima edizione. La colorata iniziativa propone agli affezionati dell’arte urbana di partecipare concretamente e di sostenere il progetto che rallegra lo spazio pubblico ponendosi l’ambizioso obiettivo di raccogliere mille euro attraverso una campagna di crowdfunding.

Giovani che credono nel territorio

Dal 2012 l’associazione Rublanum ha come scopo quello di riqualificare e rivalutare determinate aree urbane della Valle del Savuto attraverso la realizzazione di interventi artistici murari per le vie dei paesi del comprensorio, con il desiderio di creare un vero e proprio museo a cielo aperto. A beneficiare del lavoro sinora svolto è tutta la popolazione, dai bambini che si rallegrano vedendo i colori vivaci che li circondano, agli adulti che scoprono la bellezza dell’intreccio tra la tradizione dei luoghi e l’energia dell’arte contemporanea. In questi anni sono stati realizzati oltre 40 interventi tra Rogliano, Parenti e Pedivigliano, con artisti di fama nazionale e internazionale. Gli organizzatori hanno creato una vera e propria famiglia di appassionati e hanno constatato quanto l’arte abbia aiutato molti ragazzi ad avere una visione del mondo più pulita, più creativa. 

Ricerca fondi per il progetto

La loro crescita è stata palese ed è nata in loro la consapevolezza di dover puntare ancora più in alto attraverso una raccolta fondi. Aumentano le iniziative e di conseguenza aumentano i costi. Le facciate interessate dalla street art si moltiplicano, i progetti si fanno sempre più grandi: questo aspetto è fondamentale per far sì che il progetto del museo a cielo aperto sia efficace e riconosciuto in tutto il mondo. A beneficiare dei fondi che stanno raccogliendo sarà esclusivamente il territorio. Loro intento è quello di investire la somma per sostenere parte delle spese, tra cui l’acquisto di materiale (materiale tecnico, vernici, spray, affitto di trabattelli, ecc…). La settima edizione vedrà la luce ad agosto e l’associazione spera che la raccolta si completi entro luglio. Saranno ospitati ben 11 artisti chiamati ad operare in cinque paesi nell’arco del festival che durerà otto giorni. Gulìa Urbana crede molto nell’uso dei social (scopri il loro lavoro su https://www.facebook.com/GuliaUrbana/ e https://www.facebook.com/rublanum/ ) e delle nuove piattaforme di crowdfunding, campagne di raccolta fondi online. È possibile visionare e prendere parte all’iniziativa sul sito: https://gofundme.com/guliaurbanastreetartfestival (la campagna che sta facendo tendenza!).

Sabrina Spina

Al via “ColoraRende”, il progetto di Street Art School

RENDE (CS) – L’Assessorato alla Cultura della Città di Rende, in collaborazione con la Street Art School di Cosenza e l’Associazione Culturale Sottosuolo, si sono fatti promotori del progetto “ColoraRende” per la riqualificazione delle superfici degradate e vandalizzate presenti sul territorio comunale. Il progetto, che nella prossima primavera vedrà direttamente coinvolti gli studenti delle scuole secondarie di Primo grado del Comune di Rende, ha come obiettivo il recupero e la riqualificazione dei muri esterni degli edifici pubblici che versano in condizioni di degrado attraverso la realizzazione di murales, ad opera dei ragazzi, sotto la guida della Street Art School di Cosenza impegnata da anni nell’organizzazione di corsi di writing e graffiti presso la “Città dei Ragazzi” di Cosenza.Il primo evento del progetto, denominato “Street Art al Museo”, si terrà domenica 10 dicembre 2017 presso il Museo del Presente. In questa occasione i giovani artisti, molti dei quali già qualificati avendo frequentato i corsi presso la Città dei Ragazzi, realizzeranno delle opere dal vivo su alcune superfici esterne del Museo preventivamente individuate e autorizzate. Le opere resteranno in esposizione permanente e contribuiranno a riqualificare un’area cittadina degradata e vandalizzata, fungendo anche da polo d’attrazione per i visitatori.L’evento, che si inserisce nel programma del natale rendese, avrà inizio alle ore 10 del mattino si protrarrà fino al primo pomeriggio. La scelta della domenica permetterà agli studenti delle scuole cittadine di partecipare, questa volta come osservatori, insieme ai genitori e agli insegnati di Educazione Artistica, a questa sorta di laboratorio artistico itinerante. Un momento importante e conoscitivo in vista del successivo coinvolgimento degli studenti stessi nelle iniziative che verranno poste in essere nella prossima primavera all’interno del progetto “ColorareRende”, rivolto proprio a loro.

 

Al via “Borderline Pandosia” tra musica dal vivo e street art

MARANO PRINCIPATO (CS) – Sabato 30 settembre 2017 in Piazza Annunziata, il CENTRO TURISTICO GIOVANILE, gruppo PANDOSIA organizza “Borderline Pandosia”, una manifestazione di performance di arte, musica e danza. La manifestazione comincerà alle ore 18:00 e proseguirà fino a tarda serata con la street art live a cura dei BRO, del gruppo “Street Art School Cosenza”, già vincitori del premio della giuria popolare della XXVIII edizione del Premio Pandosia: gli artisti realizzeranno le loro opere dal vivo su pannelli appositamente preparati, accompagnati dalla musica di Dj KERŌ. Nel frattempo, in piazza si alterneranno le performance di break dance messe in scena dalla crew Compà Dreush, composta da numerosi ragazzi provenienti da Cosenza e provincia, e da Valentina Militano, compagnia Skandenberg e Dance Studio di Mirella Castriota (coreografie di Lia Molinaro). Inoltre, le attività commerciali di Corso Annunziata parteciperanno all’evento restando aperti oltre l’orario di apertura proponendo ulteriori attività nei propri spazi.

La street art si è evoluta, a partire dagli anni ’70, ai margini della società e dell’arte che conta, per cui lo scopo dell’evento è aprire alla conoscenza di questa forma d’arte legata alla cultura hip hop, con il preciso intento di coinvolgere la cittadinanza nelle differenti attività artistiche, proposte dagli artisti partecipanti all’evento, e stimolarla all’apprezzamento di un’arte contemporanea lontana dai classici canoni, che racconta la realtà con colori, note e ritmi inusuali.

Ritorna “Gulìa Urbana”, street art e architettura urbana

ROGLIANO (CS) – Risorge “Gulìa Urbana” – Street Art Festival in tre paesi della provincia cosentina. L’Associazione Rublanum Alternative fa ancora centro organizzando la 6ª edizione consecutiva. Gli organizzatori annunciano un nuovo fitto programma, che vede protagonisti i borghi di Rogliano, Parenti e Pedivigliano. Molto attesi sono gli artisti provenienti da tutta Italia i quali metteranno la loro professionalità al servizio dell’architettura urbana. Anche quest’anno, infatti, l’arte tornerà a dare vita a luoghi altrimenti dimenticati. L’evento partirà da Parenti, dal 21 al 23 luglio. Gli artisti saranno tre, Cheone (MI), Punch311 (CZ) e Zeta (CZ), che riqualificheranno tre aree urbane concesse dall’amministrazione comunale. Gli artisti, con tecniche diverse, renderanno la cittadina un centro d’arte a cielo aperto. La seconda tappa, dall’8 al 10 agosto, toccherà Rogliano (CS), con la presenza di Vesod (TO), uno degli artisti più originali e creativi. Altro paese interessato sarà Pedivigliano, il quale dall’11 al 13 agosto accoglierà “Gulìa Urbana”, grazie al grande lavoro di promozione del territorio svolto dall’Associazione Pedivigliano 2000. L’ultima data si svolgerà nuovamente a Rogliano, in data da definirsi, con la presenza dell’arte eclettica di Max Petrone (TO). I ragazzi dell’Associazione Rublanum di Rogliano sono orgogliosi dei risultati raggiunti nelle edizioni precedenti e anche stavolta il loro entusiasmo si sta mutando in fatti concreti. Credono in questo progetto e nell’efficacia della Street Art come mezzo di riqualifica urbana.
Da circa tre anni, infatti, diversi paesi calabresi li contattano per poter coinvolgere il loro territorio in questa iniziativa che unisce tutta la popolazione, dai ragazzi, a cui la Street Art è più affine, agli anziani, i quali vedono rivivere il borgo in cui sono vissuti e che per troppo tempo non è stato valorizzato.

Sabrina Spina

Catanzaro, il murales della scuola Aldisio tra i 20 migliori al mondo per GQ

CATANZARO – L’opera d’arte dal titolo “Risveglio” realizzata dall’artista Gola Hundun sulla parete della palestra della Scuola Elementare Aldisio di Catanzaro è stata selezionata da WideWalls e GQ come uno dei 20 miliori murales al mondo. Un prestigioso riconoscimento, dunque, per quel percorso di ricerca e valorizzazione artistica del territorio svolto dal progetto Altrove, nato a Catanzaro nel 2014 con l’intento gola_hundun_002di rieducare al concetto di bellezza in contesti urbani trascurati. L’opera, inaugurata a maggio 2016, è stata dedicata a don Pino Puglisi, prete siciliano che negli anni ’90 tolse dalla strada bambini e ragazzi altrimenti vittime delle famiglie mafiose e per questo motivo assassinato. Nel murales è rappresentato il momento del risveglio vegetativo delle piante che definiscono la forma del cerchio, simbolo della ciclicità della vita, in cui spicca la figura di un cervo, animale che nelle culture arcaiche rimanda al concetto di nascita ed eterno ritorno. «Poter lavorare insieme a tantissimi amici, di giorno e di notte, con vento e pioggia, all’interno della scuola che ci ha visto crescere è stata un’emozione difficile da descrivere – hanno confessato i ragazzi di Altrove -. Per questo ci teniamo a ringraziare chi ci ha dato la possibilità di lasciare un’opera a quei bambini che rappresentano il futuro della città e soprattutto chi si è sporcato le mani per portare a termine questa impresa».

Street Art su Corso Mazzini

COSENZA (CS) Intervento di street art sabato 5 dicembre e domenica 6 dicembre nel tratto di Corso Mazzini compreso tra Viale Trieste e via Piave. L’iniziativa è promossa dalla “Street Art School” di Cosenza insieme all’Amministrazione comunale.
La performance, un patchwork di immagini colorate che dovrà assolvere alla funzione estetica di dare vivacità alla lingua d’asfalto di Corso Mazzini non ancora pavimentata, avrà inizio alle ore 15,00 di sabato 5 dicembre e andrà avanti fino alle ore 20,00 per poi riprendere domenica 6 dicembre, alle ore 10,00 e concludersi in serata.
A spiegare il senso dell’intervento artistico è l’Assessore agli eventi e al marketing territoriale Rosaria Succurro. “L’evento di sabato e domenica – sottolinea la Succurro – fa da apripista al calendario di appuntamenti che ci accompagneranno per tutta la durata delle festività natalizie e di fine anno. Grazie ai bravissimi writers della “Street art school” di Cosenza- afferma ancora l’Assessore Succurro – avremo modo di colorare e vivacizzare l’unico tratto di Corso Mazzini che resta da pavimentare.

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Sarà inoltre l’occasione per attirare l’attenzione anche e soprattutto dei bambini che saranno chiamati ad interagire con gli artisti impegnati in questa interessante performance”.
Artefici dell’evento di sabato e domenica saranno gli artisti della “Street Art School”, diretta derivazione dell’Associazione “Sottosuolo”, particolarmente attiva sul territorio provinciale ed anche fuori provincia negli anni compresi tra il 2007 ed il 2013, e animata da Mario Verta e Amaele Serino. Dal febbraio di quest’anno la Scuola di Street Art  è ospitata nel Cubo Rosso della Città dei ragazzi  dove ha svolto dei corsi di writing e graffiti molto seguiti, organizzati dalla Teca srl di Antonio Curcio e aperti ai ragazzi dai 10 ai 16 anni.
“Apparteniamo alla cultura dell’hip hop – affermano quasi all’unisono Mario Verta e Amaele Serino –  e abbiamo ripreso in mano le bombolette anche per far comprendere, ove ve ne fosse ancora bisogno, che la street art è una vera e propria forma d’arte che si propone di limitare il vandalismo e che fa parte di quella cultura newyorchese propria degli anni ’80”.
Erano gli anni in cui dalle comunità del Bronx e di alcune aree di Brooklyn cominciavano a spigionarsi energia e creatività  attraverso attività che, oltre a rappresentare un veicolo di protesta sociale, prendevano ad affermarsi come un vero stile di vita che, accanto all’hip hop o alla breakdance, cominciava ad includere anche il writing.
“Siamo orgogliosi – dicono ancora Verta e Serino –  che la nostra Street art school sia stata la prima ad essere nata in Italia. Noi facciamo da interfaccia tra le istituzioni, in questo caso il Comune di Cosenza, e i ragazzi che amano ed hanno a cuore questa particolare forma espressiva. Siamo riusciti a far comprenderne valenza e qualità e per questa ragione ad ottenere la concessione degli spazi.
Il nostro obiettivo è quello di poter avviare per il prossimo anno, per la città di Cosenza, un Programma Integrato di Sviluppo Urbano per innescare un processo di riqualificazione del territorio sul piano estetico, economico, sociale e culturale”.
Il progetto che hanno presentato al Comune di Cosenza e denominato M.A.U.C.S. (Museo di Arte Urbana Cosenza) prevede di individuare l’arte come vettore della rigenerazione urbana in grado di interpretare, restituire e valorizzare la ricchezza dell’identità e delle risorse del territorio, attraverso la creazione di un percorso museale di arte urbana che prevede la realizzazione di opere d’arte su superfici murarie presenti in alcune aree della città.
I rappresentanti del gruppo “Street Art School” avrebbero già individuato una prima area di intervento: il giardino pubblico “Luigi De Matera” alle spalle del Tribunale di Cosenza. Un’area che presenta caratteristiche adatte al progetto in quanto dotata di numerose facciate murarie più volte sottoposte ad atti di vandalismo, un fenomeno che, se il progetto venisse accolto, potrebbe essere fortemente limitato.
Su corso Mazzini sabato e domenica saranno disegnate, con le bombolette, una serie di formiche, di un metro e ottanta per un metro, che prenderanno direzioni diverse.
“Il formicaio – dice Amaele Serino – rappresenta un po’ l’aggregazione”. Quell’aggregazione  che al sabato e alla domenica, sull’isola pedonale, per fortuna non manca mai.

Quattro chiacchiere e un caffè con Juliè-Art

Dopo il sole prematuro deglilogo ultimi giorni, il grigiore e la pioggia hanno ripreso pieno possesso delle nostre giornate, ma se non può essere la natura a regalarci un po’ di colore, l’arte sopperisce a una simile mancanza.
E l’arte, quella vera, che gronda di passione e contenuti, a volte si lascia scorgere a sorpresa, magari su un muro abbandonato, ancorata a un lampione, affacciata da un ponte barcollante. Sembra volerci osservare o addirittura guidarci in un mondo nascosto, quasi nostalgico, dove i colori (appunto) non hanno nessuna paura di mescolarsi con il bianco e nero. Il risultato è la scoperta empatica di un universo parallelo, che possiamo cogliere persino tra i vicoli dei nostri paesini. È più o meno quello che accade quando il segno lasciato (mai per caso) porta la firma di Juliè-Art, ormai nota artista lametina d’adozione, che riempie spazi dimenticati con frammenti di storie narrate per immagini.
Juliè non ha neanche trent’anni, è alta ed esile, uno sguardo forte con occhi vivaci e sorridenti. È friulana, ma vive a Pianopoli, vicino Lamezia Terme. E soprattutto lasca il suo zampino un po’ ovunque. torre eiffelDavanti a una tazza di caffè, mentre la pioggia continuava a scendere implacabile, abbiamo fatto quattro chiacchiere, scoprendo insieme il suo percorso artistico, le sue scelte e svelando le prospettive e i progetti futuri. Juliè-Art ci ha risposto con un po’ di timidezza, ma con quella medesima tenacia che caratterizza tutti coloro che hanno trasformato una passione nel proprio messaggio al mondo.
Il tuo ingresso nel mondo dell’arte è stato da autodidatta. Ci vuoi raccontare com’è iniziata questa avventura?
Juliè-Art: Sono entrata nel mondo della pittura da piccolissima. In casa c’era mia mamma che dipingeva e io la osservavo. Così l’occhio rubava il mestiere. Ho appreso tutta la tecnica da bambina, poi per molti anni ho accantonato tutto. Impara l’arte e mettila da parte, si dice. Per molto tempo non l’ho considerata. Poi però, una volta rimasta sola e senza lavoro, mi sono chiesta cos’è che sapessi fare veramente e, resami conta che l’unica cosa che conoscevo bene era la pittura, ho rispolverato tutte le mie conoscenze. Da lì son venute fuori delle belle cose, soprattutto a livello di ritrattistica. È in questo modo che tutto ha avuto inizio, fino ad arrivare a oggi, circondata da persone che mi sostengono e aiutano e che ringrazio per questo costante appoggio, anche dal punto di vista pratico.

    In merito alle tecniche adottate, ho visto che ti sei cimentata col carboncino, passando per la pittura a olio, i graffiti, il chiaro-scuro, giungendo poi al wheatpasting (poster art). Ognuna di queste tecniche rappresenta un periodo a sé stante o convivono contemporaneamente nella tua produzione artistica?

Juliè-Art: Dunque, i primi passi li ho mossi con la grafica. Diciamo che con la grafica e i disegni ho parecchia manualità e creatività, riesco a disegnare quello che voglio. Trovo però limitante lasciare l’opera sul foglio. Mi è parso fin da subito interessante trasferire i disegni su una parete. L’effetto è totalmente differente! 2014-09-26 18.49.35Uso fogli molto leggeri, ci lavoro e trasferisco sul muro. Non è inquinante perché si usano materiali come colla per carta da parati o farina e acqua. Non inquina, non sporca. E se non piace, si toglie!

    Il tuo nome si associa alla street art, anche se tu sei sembrata abbastanza intimidita da una simile associazione. Vorrei sapere quindi qual è la tua accezione di street art? Come vivi questa esperienza?
Juliè-Art: – La necessità di buttarmi nella street art nasce dall’esigenza di trovare un nuovo sbocco dal quale far affiorare la mia immagine, un modo diverso per esporre la mia arte. Se andiamo a vedere, non ci sono molti artisti che disegnano a carboncino e poi trasferiscono l’opera sul muro. Con le esposizioni ‘chiuse’, le cosiddette mostre, non avevo molto feeling: mi attrae molto di più un’esposizione a cielo aperto, fruibile da tutti e gratuita. Inoltre c’è il pizzico di adrenalina che ti dà l’illegale, perché in fin dei conti è sempre affissione abusiva! Però anche rispetto a questo, devo ammettere che nessuno mi ha mai impedito di ‘lavorare’. Credo di aver avuto campo libero soprattutto perché che si tratta di opere che riqualificano il muro, danno un aspetto diverso all’ambiente.
Recentemente ha destato non poco interesse la tua opera contro l’inquinamento del torrente Piazza, a Lamezia Terme. In che senso l’arte può essere protesta o comunque un campanello d’allarme?
Juliè-Art: Più che altro ritengo si possa intendere come segnale di sensibilizzazione. La Calabria è un posto bellissimo, il problema è torrente piazzache si vede troppo sporco ed è un gran peccato. Io lo vivo da esterna e vedere un paesaggio così bello, ma sporco, fa piangere il cuore. Quindi ho pensato a un modo forte per attirare l’attenzione su questo problema. Con il disegno ho voluto dire “Svegliatevi! I pescatori tirano buste fuori dall’acqua, non pesci!”. Su questa linea si dispiega anche il prossimo progetto… del quale ancora però non posso parlare.
Quindi possiamo dire che le tue opere sono legate da un filone comune?
Juliè-Art: Su questo non posso rispondere. È una cosa che andrà avanti, sto aspettando anch’io. Il filo conduttore lo vedremo insieme!

 

Daniela Lucia

A Catanzaro arriva la Street Art

CATANZARO – Catanzaro, nel cuore di quella Calabria di cui parlano troppo spesso la cronaca nera e quella giudiziaria. Stavolta ve ne parliamo perché nel capoluogo calabrese sta arrivando una pioggia di colore e creatività. Sabato prossimo, infatti, inaugura Alt!Rove, il festival della street art. Un’iniziativa che durerà dal primo al 10 maggio e che prenderà volto e forma in molti punti della città. Grandi artisti stanno sbarcando in questo luogo che conoscevano poco: da Moneyless a Run, da Domenico Romeo a Martina Merlini, fino agli autoctoni Dms e Massimo Sirelli. Sabato alle 18 a Casa Alt!Rove, in piazza Garibaldi, c’è la conferenza stampa di presentazione della manifestazione. Per conoscere l’agenda di tutti gli appuntamenti del festival e i nomi di tutti gli artisti che si esibiscono andate sul sito: http://www.altrovefestival.it/festival/.