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Taglio del Ministero ai trasferimenti per i buoni libro

 

COSENZA – Il Ministero dell’ Istruzione taglia quasi del 60%  i trasferimenti dei buoni libro. La Regione Calabria ha comunicato, sulla base dei parametri ministeriali, il piano di riparto regionale per la fornitura  gratuita o semigratuita dei libri di testo per l’anno scolastico  2013 -2014.In effetti il Comune di Cosenza subisce un taglio pari a circa il 60% del trasferimento ottenuto per l’anno precedente. Su questo argomento il Sindaco Mario Occhiuto sostiene “si tratta dell’ennesimo attacco al welfare e alla filiera della solidarietà che viene scaricato sui comuni, ormai sempre più isolati in trincea a fronteggiare emergenze e bisogni di una popolazione che la crisi ha ormai messo in ginocchio”.Invece “sconcerto, stupore e rabbia”: sono queste, le reazioni dell’Assessore alla Scuola Geppino De Rose, dinanzi al nuovo piano di riparto realizzato dalla Regione Calabria sulla base delle risorse stanziate dal Ministero dell’Istruzione. E così da quest’anno alle famiglie più bisognose  della città di Cosenza non riusciremo  a garantire  i buoni libro necessari ai loro ragazzi per proseguire gli studi.Tutto ciò è semplicemente vergognoso! Continua l’Assessore De Rose: “non ci limiteremo a subire, sono pronto ad autodenunciarmi, per violazione dei diritti sulla proprietà intellettuale,ma se è necessario, fornirò, a mie spese, ai ragazzi delle famiglie più bisognose, escluse dal beneficio dei buoni libri, copie fotostatiche dei libri. Abbiamo doveri morali precisi verso i meno fortunati”.

La regione Calabria riduce i costi della politica

REGGIO CALABRIA, 21 DIC – Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimita’ una proposta di legge che riduce i costi della politica, tagliando, in particolare, i finanziamenti ai gruppi consiliari ed al personale utilizzato nelle strutture.

L’inserimento all’ordine del giorno del provvedimento e’ stato proposto dal Presidente del Consiglio, Francesco Talarico. ”Con queste nuove misure – ha spiegato Talarico – contiamo di ottenere un risparmio annuo che si aggirera’ sui sei milioni di euro”.

Locri: il no della Laganà (Pd) ai tagli per l’ospedale

LOCRI (RC) – ”La riorganizzazione dell’ospedale di Locri non può avvenire solo attraverso un intervento di carattere ragionieristico. Anche se il Piano di rientro dal debito sanitario impone una riduzione dei posti letto, non si possono gravare i cittadini della Jonica di sacrifici così pesanti da mettere in discussione lo stesso esercizio del diritto alla salute, costituzionalmente garantito”. Così si esprime la deputata del Partito democratico, Maria Grazia Laganà Fortugno, in relazione ai contenuti del decreto commissariale 111 dello scorso 11 luglio, che riguarda il nosocomio locrese. ”Non si può – prosegue Laganà – pensare di svuotare, di fatto, il principale presidio sanitario di zona dei reparti di Allergologia, Neonatologia, Nefrologia e Dialisi, Ortopedia, Oculistica e Otorinolaringoiatria. I cittadini della Locride saranno dunque costretti a sobbarcarsi, nella migliore delle ipotesi, spostamenti di centinaia di chilometri per essere curati. Si parla tanto di emigrazione sanitaria, ma sarebbe assurdo non considerare tale anche quella che avviene all’interno dei confini della stessa regione, dal momento che spesso occorre mezza giornata di viaggio per raggiungere una struttura specialistica”. Maria Grazia Laganà Fortugno chiede che ”entro il prossimo mese di settembre, questi decreti vengano emendati e corretti nelle parti in cui non rispondono alle effettive esigenze dei territori, anzi rischiano di arrecare un danno pesantissimo e forse definitivo alla sanità della Locride. Se non dovessero arrivare le risposte che attendiamo, sarà messa in campo, da parte dei cittadini, una grande mobilitazione popolare, democratica e civile”.