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I tamburi di San Rocco al ritmo del cuore di oltre diecimila fedeli

GIOIOSA JONICA (RC) Nella città di Gioiosa Ionica, in provincia di Reggio Calabria, un paesino della Locride di circa 7.000 abitanti, ogni anno, come da tradizione si svolge la festa del Santo Patrono, San Rocco. La ricorrenza avviene sempre l’ultima domenica del mese di agosto.

I fedeli che accorrono alla processione sono numerosi, tutti vengono coinvolti in balli votivi a ritmo dei tamburi al Santo dedicati. Quest’anno le presenze sono state davvero elevate, erano presenti circa 12.000 persone che hanno assistito alla processione.

La devozione che i numerosi fedeli ogni anno mostrano in questa festa patronale risale a molti anni fa intorno al 1583 a.C., anno in cui venne costruita in paese la chiesa a lui dedicata.  San Rocco diventò patrono della città nel 1743 a. C., quando la peste bubbonica si fermò grazie al miracolo da lui compiuto. Nel 1749 veniva portato in processione un dipinto di San Rocco, successivamente fu sostituito dall’attuale statua in legno, scolpita a Napoli nel 1749 e trasportata in paese durante tutte le ore della processione.

La manifestazione dura tre giorni consecutivi, ma il culmine viene raggiunto il terzo giorno in cui si da via alla vera e propria devozione da parte dei fedeli per il Santo. Tutto ha inizio la mattina molto presto,il Santo esce dalla Chiesa a Lui dedicata, acclamato da numerosi fedeli con fuochi d’artificio, canti, balli e suoni di tamburi che lo accolgono alla luce del sole.  La voce dei fedeli intona questo canto per tutta la processione: «E c’abballanu belli sti figghjoli, Ca Santu Roccu li pot’aiutari, Ca Santu Roccu li pot’aiutari».

Subito dopo ha avvio la processione per i vicoli del borgo. La processione attraversa tutta la cittadina per una durata complessiva di otto/nove ore. Tutti accolgono il Santo anche i più scettici nel momento in cui si ritrovano travolti dai festeggiamenti e dalla gioia dei compaesani. La processione si ferma sola per un’ora giusto il tempo di celebrare una messa e poi ricomincia sovente per raggiungere all’imbrunire del giorno la Sua chiesa in cui i fedeli lo accolgono con un battito di mani e intonano questa frase: «Roccu, Roccu, Roccu… Evviva Santu Roccu» fino a quando la statua non sarà più visibile dall’esterno, ma i fedeli potranno ammirare tutto il suo splendore, solo entrando in Chiesa.  Fuori dalle mura della Chiesa si possono udire ancora per qualche minuto i rulli dei tamburi, suonati dalle tre squadre di devoti.

I gioiosani accolgono  San Rocco, dalle loro finestre, balconi, battendo le mani a ritmo dei tamburi, ma non solo c’è chi ha trasmesso grazie ai cellulari in diretta i momenti più salienti della festa come l’entrata del Santo, regalando un’emozione e strappando una preghiera a chi era impossibilitato a chiederla di persona.

San Rocco, il Santo dei miracoli, il Santo degli umili, il Santo del popolo, così viene definito da chi ogni anno si reca lì scalzo e balla ringraziando per la grazia ricevuta o rinnovandola ancora una volta in attesa che venga accolta. La chiusura dell’evento è stato rappresentato dalla presenza del noto cantante Alex Britti, che ha raccolto in piazza oltre 10.000 persone e  da uno spettacolo pirotecnico che ha illuminato il cielo del bel borgo ma anche i cuori di chi guardando al cielo ha rivolto ancora una volta una preghiera al Santo.

Maurizio Logozzo

 

Politiche, Tamburi: «Ora rinascere con le nuove forze del centro-sinistra»

SAN BASILE (Cs) – «Queste elezioni politiche potrebbero rappresentare l’inizio di un nuovo percorso storico: forse una terza Repubblica». Vincenzo Tamburi, consigliere provinciale e Sindaco di San Basile, commenta a caldo il dato elettorale che segna la sconfitta pesante per il centro sinistra ed il Partito Democratico in particolare. «Gli Amministratori locali, trincea e prima linea dei malesseri e delle paure, da tempo percepivano questo stato di inquietudine. Oggi al centrosinistra non resta che rinascere, rinnovare e innovare utilizzando metodi e linguaggi nuovi; partendo proprio da quei territori dove tanti colleghi amministratori (Sindaci, assessori, consiglieri) svolgono con sacrificio il loro ruolo al fianco della gente, nella vita reale». 
 
E’ tempo di «raggruppare tutte le buone forze presenti sui territori – prosegue – per far rinascere un nuovo centrosinistra». L’analisi di Tamburi si sintetizza con una frase di Einstein il quale diceva che è «follia pensare di fare sempre la stessa cosa pensando in un risultato diverso».  In attesa di questo percorso di rinnovamento della classe dirigente del centro sinistra calabrese Tamburi esprime il proprio auguro di buon lavoro ai nuovi onorevoli calabresi. Per loro si apre il tempo di «una bella sfida» al servizio del Paes

Fatti di Musica Brazil, i Tamburi di Luca Scorziello al concerto di Gilberto Gil

REGGIO CALABRIA – Si arricchisce di ospiti, il grande appuntamento di “Reggio chiama Rio – Fatti di Musica Brasil”, sezione internazionale della trentunesima edizione del Festival Fatti di Musica di Ruggero Pegna realizzata in collaborazione con “Alziamo il Sipario” del Comune di Reggio Calabria, che vedrà il prossimo 5 novembre sul palcoscenico dello storico Teatro Cilea l’unica tappa italiana di Gilberto Gil con il Cortejo Afro, soprani e tenori dell’Opera di Bahia e l’Orchestra di Aldo Brizzi. La serata, che sarà presentata da Max De Tomassi, conduttore di Brasil su Rai Radio1,  sarà aperta da un’autentica incursione tra il pubblico dei venticinque musicisti dei travolgenti Tamburi di Luca Scorziello, che faranno gli onori di casa alla numerosissima e colorata comitiva di musicisti e artisti, protagonisti di un autentico evento musicale e culturale che, oltre a Reggio, toccherà altre tre città europee, Londra, Helsinky e Basilea, prima della grande chiusura del tour al Carnevale di Salvador di Bahia nel 2018. Un evento unico, in cui si fondono numerosi elementi della cultura e della musica brasiliana, dai brani storici di Gilberto Gil, alle tipiche sonorità e suggestioni dei percussionisti della Banda Cortejo Afro diretta dal Maestro di batteria Mestre Gordo, alle maestose voci liriche dell’ Opera di Bahia, tra cui il soprano Vanda Otero, la bravissima cantante Graça Reis, i tenori Carlos Eduardo Santos e Josehr Santos, fino alla sensibilità musicale tutta italiana del maestro Aldo Brizzi.

Per Gilberto Gil, con i suoi 11 dischi d’oro, 5 dischi di platino, più di 5 milioni di copie di dischi vendute, sarà una storica prima assoluta, forse irripetibile, nella Città dello Stretto. La grande musica e la cultura del Brasile tutta in una notte, quindi, con un super cast capitanato dal ministro Gil, da maggio anche Grande Ufficiale della Stella d’Italia, tra samba, afropop brasiliano, ritmica afro-baiana, le voci liriche dell’Opera di Bahia  e i suoni dell’ Orchestra del maestro Aldo Brizzi, quasi tutta di musicisti calabresi.

L’ Orchestra italiana che accompagnerà Gil sarà composta da Paolo Bennardo, tromba, Gianluca Bennardo, trombone, Andrea Affardelli, tuba, Vincenzo Baldessarro, contrabasso, Claudio Comito, flauto 1, Francesco Perri, pianoforte, Alessandro Silvestro, tromba. Completano il gruppo orchestrale: Pasquale Pecora, clarinetto 1, Stefano Cinnirella, clarinetto 2, Paola Troiano, flauto 2, Pasquale Allegretti, violino.

Un concerto-spettacolo imponente, uprogetto unico e davvero speciale, che offrirà emozioni e suggestioni irripetibili. Le scenografie sono di Alberto Pita, fondatore del Cortejo Afro, design dei costumi Afro di Rosangela Nascimento, produzione generale di Renata Campos.  Fondato nel 1998 a Salvador (Bahia), il Cortejo Afro è il gruppo che riassume tutta l’eleganza e la forza della ritmica afro-baiana, protagonista di ben diciannove edizioni del Carnevale di Salvador e di numerosi progetti speciali con stelle della musica mondiale in numerosi Festival internazionali. Un progetto di grande successo che ha creato un suggestivo ponte culturale, artistico e musicale tra la Calabria, Rio de Janeiro e il Brasile in generale, attraverso eventi di altissimo spessore artistico, come l’ Omaggio a Jobim con Paula e Jaques Morelembaum e il Cello Samba Trio,  il racconto per immagini e suoni “Dal Mediterraneo al Brasile sulla rotta delle Sirene” dell’antropologa, fotografa e scrittrice Patrizia Giancotti con il musicista Peppe Consolmagno, dal concerto della nuova stella brasiliana Maria Gadù al choro di Hamilton de Hollanda. Un gemellaggio che ha visto sul palcoscenico reggino anche grandi musicisti calabresi come Luca Scorziello con i suoi tamburi e Sergio Cammariere che ha chiuso la sessione estiva con un bagno di folla all’Arena dello Stretto. Dopo Gilberto Gil e la sua colorata carovana, “Reggio chiama Rio” si chiuderà il 28 novembre sempre al Teatro Cilea con il concerto di Yamandu Costa.

I biglietti per assistere all’evento del 5 novembre al Teatro Cilea sono in vendita nei punti abituali e Ticketone (a Reggio presso B’Art, a fianco del Teatro). Per ogni informazione sono disponibili il numero telefonico 0968441888 e il sito www.ruggeropegna.it, oltre alla pagina facebook di “Fatti di Musica”.

 

Deleghe sociali, Tamburi firma stamattina l’accettazione

COSENZA – Il consigliere si dice pronto ad impegnarsi per il bene comune.

Vincenzo Tamburi ha firmato stamattina l’accettazione delle deleghe alle politiche sociali,  mercato del lavoro e formazione professionale, immigrazione, accoglienza, pari opportunità e politiche energetiche.

«Accetto con grande senso di responsabilità le deleghe che mi sono state affidate dal Presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, impegnandomi sin da subito a lavorare per il bene comune, per rispondere ai bisogni dei territori, per offrire all’Ente una programmazione che sappia ascoltare i Sindaci, veri interpreti della collettività, e ridare speranza ai cittadini», le parole attraverso le quali Tamburi testimonia il suo impegno.

«Ringrazio il Partito Socialista – ha continuato il consigliere provinciale e Sindaco di San Basile – che mi ha scelto come uomo che potesse rappresentare la storia e la dedizione politica dei socialisti cosentini […] . Anche in consiglio non sarò solo ma condividerò questa nuova esperienza politica insieme al mio collega, Franco Pascarelli, che – grazie alla sua esperienza – lavorerà con me in sintonia nello svolgere le deleghe a me assegnate».

Tamburi ha poi ribadito nel suo discorso l’importanza delle politiche sociali che devono riuscire a dare una risposta reale ai bisogni dei cittadini attraverso la costruzione di una fitta rete di risposta collettiva.

Affinché questo avvenga, ha continuato, è necessario partire dalla scuola, luoghi «dove i percorsi di alternanza scuola lavoro – possano davvero essere il trampolino di lancio per scoprire talenti capaci di aver voglia di restare sui territori e far rinascere speranza».  E non solo, una politica sociale dev’essere atta a sostenere ed aiutare persone in difficoltà: essa dovrà, infatti, per il consigliere, far in modo che i disabili possano rendersi sempre più protagonisti della loro vita e inoltre dovrà tener conto delle loro famiglie che andranno sostenute ed aiutate.

Infine sono state trattate le importanti tematiche su immigrazione: «e grandi tematiche dell’immigrazione e dell’accoglienza devono svilupparsi in un contesto culturale che sappia dare le risposte utili a tutti, partendo dalla integrazione reale, bandendo le differenze ed i razzismi di vario genere. La formazione professionale dovrà essere sempre più qualificante per poter offrire sbocchi occupazionali a chi ha voglia di essere segno concreto di sviluppo e capacità imprenditoriale. Così come le politiche energetiche dovranno essere attente ai territori, compatibili con le vocazioni che qui sottolineano una propensione all’agroalimentare ed al turismo.»