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Mendicino, ipnotica l’Edith Piaf di Nathalie Mentha

piaf 1MENDICINO – La bellezza del teatro sta nel vedere un attore vestire gli abiti di un altro artista. Succede esattamente così quando ci si trova ad essere spettatori de “I primi cento anni di Edith Piaf” del teatro Potlach andato ieri sera in scena presso il teatro comunale di Mendicino. Un viaggio musicale attraverso i brani dell’artista parigina che narrano della malavita, di amore, sogni e passioni. È l’epoca della Seconda Guerra Mondiale, del cinema di Fellini, delle fotografie di Cartier Bresson, delle poesie di Prévert. Nathalie Mentha ha cantato in francese e in italiano, ha narrato di Louis Leplee il proprietario del cabaret che diede alla Piaf la prima occasione, dell’amore per il boxer Marcel Cerdan. In un crescendo di emozioni, tra gli sguardi famelici pronti a cogliere ogni minimo gesto, Nathalie ha stupito, ammaliato e ipnotizzato il pubblico. piaf 2Seduta su uno sgabello ha letto la lettera scritta per Cerdan; indossando un berretto rosso ha cantato al di sopra del sipario muovendo le braccia. Ha ballato con la leggiadria di una ballerina del carillon, ha cantato, ha riempito la scena di suoni, immagini e colori non facendo avvertire il vuoto dato dall’assenza di altri compagni sul palco o di una scenografia più complessa. Nathalie con naturalezza è scivolata dal recitato al cantato senza indossare la maschera della Piaf ma prendendoci per mano ci ha condotto in un clima di poesia e di magia. Uno spettacolo complesso,commovente, capace di arrivare al cuore ,che è andato al di là della semplice narrazione.  Per un’ora Nathalie ci ha fatto dimenticare il mondo esterno con le sue complessità e le sue contraddizioni e di questo non potremmo mai ringraziarla abbastanza.

Rita Pellicori

Mendicino, in scena “I primi 100 anni di Edith Piaf” del teatro Potlach

MENDICINO (CS) – Un altro prestigioso appuntamento al Teatro Comunale di Mendicino: arriva il Teatro Potlach, una delle più importanti realtà artistiche internazionali, che lo scorso anno ha compiuto 40 anni di attività. Un focus sulla compagnia di Fara Sabina, che dopo la tournèe che l’ha vista protagonista a Teheran, negli USA, e in India, porta a Mendicino ben due spettacoli: il 31 alle 20,30 sarà il turno de “I primi 100 anni di  Edith Piaf”, un viaggio musicale nella Francia degli anni 30-50 attraverso le canzoni di Edith Piaf. Storie di vite nate nell’ambiente della malavita francese, storie di donne innamorate, storie di passioni, di sogni, di ricordi. È il racconto di un’epoca, il 1939, un momento storico di grande fermento in tutta l’Europa. È l’epoca delle poesie di Jacques Prévert, delle fotografie di Cartier-Bresson, dei racconti teatrali di Jean Cocteau, dell’arrivo della Seconda Guerra Mondiale che decima tante famiglie, delle musiche dei film di Charlie Chaplin, delle immagini e dei personaggi del film «Roma Città Aperta» di De Sica, della Resistenza francese, della lotta per la vita, per l’amore. Il tema dello spettacolo, l’anima che lega le storie, e forse ancora di più l’anima di Edith Piaf sembra essere «non smettere mai di credere nell’amore qualsiasi cosa succeda». Lo spettacolo vede la regia di Pino Di Buduo, attuale membro associato della Maison des Sciences de l’Homme di Parigi, e l’interpretazione di Nathalie Mentha, che con questo spettacolo è stata invitata in tutto il mondo: dal Messico a Dehli, dal Giappone all’India dal Brasile agli USA.

I giorni seguenti sarà il teatro ragazzi ad animare le tavole del palcoscenico di Mendicino con “Direttori d’Orchestra”, spettacolo previsto per le scuole, in cui si narra la storia di una strana coppia di due musicisti mentre provano “Le quattro stagioni” di Vivaldi. Uniti da un’amicizia tenera ma turbolenta, ne fanno di tutti i colori: litigano, fanno a pugni, si riconciliano, si fanno scherzi a vicenda, ma dividono anche la fame e in fin dei conti l’ultimo biscotto.
E quando poi incontreranno un fantasma… come se la caveranno? Scene comiche, tragiche e a volte assurde si susseguono con ritmo frenetico, ricordandoci il gioioso mondo degli artisti di varietà dove spesso l’allegra disinvoltura è molto vicina alla miseria.
Una due giorni di grande qualità voluta dal direttore artistico Mario Massaro, con la compagnia Porta Cenere e il sostegno della Città di Mendicino, con la quale si intende ianugurare una nuova stagione dal titolo “MONO”, dove saranno portate in scena delle monografie teatrali inerenti compagnie, attori, musicisti e spettacoli per ragazzi.

Tappa mendicinese per il ritorno in Italia del jazzista Enrico Granafei

granafeiMENDICINO (CS) – Alcune serate nascono per caso, magari da una telefonata tra amici. È dall’invito di Renato Costabile a suonare presso il Teatro comunale di Mendicino, un teatro nuovo fervente di entusiasmo, che prende corpo il concerto di Enrico Granafei. Strumentista versatile dotato di una visione a 360 gradi, l’artista trapiantatosi nel New Jersey dove gestisce il prestigioso Trumpet Jazz Club, si  è esibito in concerto accompagnato dalla sua inseparabile hand free harmonica lo strumento rivoluzionario inventato da Vern Smith gli permette di suonare l’armonica cromatica e chitarra allo stesso tempo, dalla DB guitar (una combinazione di basso e chitarra inventata da Nico Di Battista) e da una chitarra opera del liutaio cosentino Eugenio Ligato. Ha regalato due ore di musica intensa al numeroso pubblico, il musicista che dice di essere affetto da proverbiale schizofrenia e che confessa di potersi permettere di fare tutto solo a Cosenza, sua città natale. Sedici i brani eseguiti alcuni solo strumentalmente, altri accompagnati dalla voce. “Le foglie morte”, “Pia”, “Fever” del compositore tedesco Claus Ogerman, “Estate” di Bruno Martino interpretata tra l’altro dall’inventore della bossa nova João Gilberto, sono solo alcuni dei brani eseguiti. Non sono mancati brani jazz dal sapore malinconico – di quelli che si suonano al buio, magari da soli in compagnia di un buon bicchiere di whisky- bossa nova che proiettano al mondo variopinto e velato di saudade del Brasile, gli omaggi a João Gilberto e a Henry Mancini. Poi il racconto di aneddoti di vita privata come i viaggi in Finlandia (Terra di gente poco incline al dialogo e dalla lingua ricca di “falsi amici” ovvero di termini in finlandese che in italiano si pronunciano nello stesso modo ma vogliono dire qualcosa di completamente diverso come “katso” che ha scatenato, grazie ai bizzarri accostamenti alla lingua italiana, l’ilarità dell’intero pubblico) e l’ amicizia con Totonno Chiappetta . “U cuddruriaddru” ( un brano che è un vero e proprio omaggio alla leccornia che non manca mai, soprattutto nei periodi di festa sulle tavole cosentine, tra l’altro inserito in “Foraffascinu” ultima commedia ideata e scritta da Sergio Crocco) e “Calabrossa”(un vero e proprio gioco linguistico inserito nell’ultimo album la cui uscita è prevista a giugno ) brani dai ritmi brasiliani scritti in dialetto cosentino  privi di quella nostalgia che pervade i testi degli emigranti e della goliardia che in genere accompagna i testi dialettali, hanno fatto da apripista all’ultima parte dell’esibizione che si è conclusa sulle note di “Viva la musica” un vero e proprio inno alla musica che « anche se è un gioco merita la tua attenzione ».  omaggio GranafeiTerminato il concerto, il sindaco Antonio Palermo è salito sul palco e, dopo aver ringraziato il pubblico presente, ha omaggiato Enrico Granafei e Luigi Chiappetta (figlio del compianto Totonno Chiappetta) ricordando che proprio a Mendicino ha avuto luogo l’ultima esibizione di Totonno Chiappetta. È destinato a proseguire il viaggio intrapreso dal Teatro  comunale di Mendicino. Chissà quale sarà la prossima tappa.

Rita Pellicori

Enrico Granafei in concerto presso il teatro comunale di Mendicino

www.calabrianmostfamous.com
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MENDICINO (CS) – Inaugurato da poco, è già una fervente fucina il teatro comunale di Mendicino. Dopo il sold- out dello scorso 12 marzo de  “La ragazza con la valigia” della comica Paola Minaccioni, il 31 marzo, sarà la volta del concerto di  Enrico Granafei. Armonicista e chitarrista jazz di origine cosentina trapiantato in New Jersey dove gestisce il  “Trumpets Jazz Club”, Enrico Granafei si esibirà in concerto alle ore 21. È possibile acquistare i biglietti presso Inprimafila situato in via Marconi 140 a Cosenza.