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Teatro Morelli: La leggenda di Colapesce

COSENZA – Domenica 16 dicembre alle 18,00, presso il Teatro Morelli si terrà lo spettacolo “La leggenda di Colapesce” curato della Cooperativa Teatrale Prometeo di Bolzano.

Spettacolo d’attore e musicale. Il testo si basa su una delle più importanti e note leggende del meridione d’Italia, collocabile sullo Stretto di Messina, della quale esistono decine di versioni. Una delle più famose è quella di Italo Calvino, compresa nella sua raccolta “Fiabe Italiane”. La conclusione di alcune di queste narra di Colapesce che rimarrà sul fondo del mare a reggere una delle tre colonne che sorreggono la Sicilia, quella spezzata. In una versione elaborata e cantata da Otello Profazio i marinai ancora oggi sentono la sua voce fra le onde.

Nei suoi fantastici viaggi sotto gli Oceani Colapesce visiterà regni meravigliosi, conoscerà i loro abitanti e ne porterà il racconto agli amici sulla terra. Riuscirà a sconfiggere la terribile tempesta scatenata da Cariddi e sarà compagno e guida di tutti i marinai. La sua fama arriverà fino al Re, che lo vorrà dare in sposa a sua figlia dopo avergli fatto superare diverse prove. Ma Colapesce, durante un’immersione alla ricerca della collana della principessa, sul fondo più fondo incontrerà una sirena.
All’interno del lavoro, caratterizzato dalla presenza di numerosi brani originali cantati dal vivo, sono presenti vari linguaggi: teatro d’attore, musicale, di poesia. La scenografia è rappresentata da una grande rete da pesca sulla quale sono proiettate immagini in movimento che ricordano i disegni dei bambini.

Biglietteria 

Posto unico 5 Euro

“Famiglie a Teatro” al Teatro Morelli: Pinocchio cadetto imperfetto

Cosenza – Al Teatro Morelli domenica 9 dicembre alle 18,00 va in scena “Pinocchio cadetto imperfetto, storia di bulli, fate e capitani poco coraggiosi”.

Scene e costumi Maria Concetta Riso.Drammaturgia e regia Renzo Pagliaroto con Tino Calabro’, Paolo Cutuli, Daniela D’agostino;

produzione DRA.C.MA – Centro sperimentale di Arti Sceniche

 Lo spettacolo ha come protagonista Pinocchio. Divenuto un bambino in carne e ossa, Pinocchio abbandona i cattivi propositi e le cattive compagnie che lo hanno da sempre caratterizzato e inizia un percorso di impegno, sia nel comportamento che a scuola, per dimostrare riconoscenza al padre Geppetto e alla fata Turchina. Quest’ultima, per ricordargli chi era e quale è la sua storia, e come monito a non mentire mai più, gli ha lasciato il naso di legno in un corpo da bambino. Il nuovo Pinocchio è posto di fronte alla difficoltà di far accettare la sua diversità fisica e di confrontarsi con certe dinamiche relazionali tipiche della sua età, in cui anche i buoni propositi e gli sforzi per ottenere dei voti positivi in pagella possono diventare oggetto di derisione da parte dei compagni. A Pinocchio così si presenta un’occasione di riscatto apparentemente perfetta: un affascinante sconosciuto, il Capitano Bulleone, comandante dell’esercito dei bulli della fantomatica città di Bullolandia, gli propone, attraverso un duro allenamento, di diventare un bullo del suo esercito, così che possa finalmente farsi rispettare e temere da tutti. Ma, attraverso l’aiuto della cara amica Alice e della Fata Turchina, Pinocchio capisce che scegliere la via del bullismo sarà un errore che lo porterà alla solitudine e che l’ingannevole Bullolandia altro non è che un mondo instabile e fasullo, tenuto in piedi soltanto dalla finta e fragile impalcatura psicologica e morale del ridicolo Capitan Bulleone.

Il fine settimana dei teatri cosentini

COSENZA – All’AcquarioBistrot di Cosenza va in scena “Berlino-Hollywood solo andata”, spettacolo di teatro-canzone a cura di Stefania De Cola e Luciano Pensabene. Le musiche suonate dal vivo sono di Raul Gagliardi.

Con riferimento alla Germania degli anni 20’e 30’ (Weimar), lo spettacolo segue la vicenda umana e artistica di una futura diva, dai primi passi in questo mondo di grande fermento culturale, l’esordio nei cabaret berlinesi (kabarett) sino allo sbarco negli Stati Uniti dove vivrà con trepidazione le fasi della seconda guerra mondiale in prima persona, esibendosi per le truppe. Un racconto biografico sullo sfondo della grande Storia.

Sabato 24 novembre alle 21,00 e domenica 25 alle 18,00 al Teatro dell’Acquario invece è in programmazione “El desencanto”, un viaggio verso diverse identità, età e luoghi d’incontro. Un percorso lungo i luoghi che pre-esistono nella città che abitiamo: il parco, la casa privata e le facciate che ci accompagnano quando camminiamo per le strade. Lo scopo della compagnia é quello di documentare il momento storico attuale dal punto di vista degli attori, prendendo in considerazione gli eventi che accadono nella sfera sociale, economica e politica. Il pensiero è rivolto agli avvenimenti sociali che stanno stravolgendo il concetto di famiglia, di politica, di città e nazione ed anche del progetto artistico dello stesso Teatro de lo Inestable.

Domenica 25 novembre alle 18,00 al Teatro Morelli sarà la volta de “Le avventure di Gian Burrasca” liberamente tratto da Il giornalino di Gian Burrasca di Luigi Bertelli (Vamba): adattamento e regia Lucia Catalano.

Famiglie a Teatro: Pulcinella Mon Amour

La rassegna Famiglie a Teatro continua domenica 11 novembre alle 18,00, al Teatro Morelli di Cosenza, con PULCINELLA MON AMOUR, regia di Maurizio Stammati.

Strutturato come fosse un gran carnevale di maschere e tamburi, coriandoli e bandiere, si narra l’arte difficile del sopravvivere di Pulcinella Cetrulo, maschera dai mille volti sempre in fuga da qualcuno, sempre in cerca di qualcosa. Nel riscrivere per attori e musica le avventure guarattellesche della maschera in bianco e nero, si racconta degli incontri terreni e sovrannaturali del Cetrulo Pulcinella, condannato a morte per essere sfuggito al suo burattinaio.

Rappresentato per la prima volta nel teatro di Fleury, in Francia, lo spettacolo ha una doppia vita: Il palcoscenico e la strada. Può infatti essere rappresentato in palcoscenico per un pubblico di adulti e di bambini, ma anche nelle piazze e nei vicoli delle città, costruito come un percorso a quadri. Quello che avviene sempre, è di portare il pubblico a compiere un viaggio, al di là dei facili stereotipi, autentico, ironico, amaro e grottesco nel mondo variopinto di Pulcinella.

Secondo appuntamento di Famiglie a Teatro

COSENZA – Domenica 28 ottobre 2012 alle 18,00, presso il Teatro Morelli, andra’ in scena il secondo appuntamento di Famiglie a Teatro, dal titolo “Cappuccetti colorati” dai racconti di Bruno Munari.

Cappuccetti colorati è un percorso didattico-musicale-teatrale rivolto ai bambini della scuola dell’infanzia e scuola primaria. Un progetto che, partendo dalle semplici nozioni del teatro, attraverso la sperimentazione della fiaba, del movimento e della musica, mira a sostenere i bambini nel loro percorso di crescita, promuovendone la creatività.

Il teatro e la musica in questo progetto rivestono un ruolo di valorizzazione dell’intuizione, dell’immaginazione e dell’intelligenza creativa, che rende i bambini soggetti liberi, responsabili e partecipi della vita comunitaria.

Un percorso di didattica attivo per avvicinare i bambini al mondo del teatro e della musica.

Attraverso la consegna del CD audio delle musiche e dei testi, i piccoli spettatori saranno preparati alla fase finale del percorso: insieme agli attori, canteranno le canzoncine dello spettacolo.

Cappuccetto Verde, Cappuccetto Giallo Cappuccetto Bianco

Nelle prime storie due il lupo esiste, ma viene neutralizzato prima che possa nuocere a chiunque, non da un intervento ex machina di un Cacciatore qualsiasi, ma dagli amici di Cappuccetto, la rana Verdocchia del bosco Verde, e i pennuti metropolitani della città Gialla.  In Cappuccetto Bianco la storia è un po’ diversa. Il lupo c’è ma non si vede, ricoperto da una soffice coltre bianca purificatrice che nasconde quasi tutto. agli occhi di un lettore disattento Ma non a un bambino: il bambino sotto tutta quella neve intravede gli occhi di Cappuccetto, intravede la panchina di pietra, intravede i contorni dell’aiola. Sente la presenza del lupo, ma non lo vede, sepolto da tanta neve.

 

Con Daniela D’Agostino e Paolo Cutuli

Direzione Musicale Maria Carmela Ranieri

Immagini e luci Eros leale

Organizzazione Marianna Bozzo

Adattamento e Regia Dora Ricca

 

Aladino, liberamente tratto da “Le mille e una notte”

Cosenza – Domenica 14 ottobre alle 18,00 al Teatro Morelli va in scena Aladino.

Aladino e Jasmine sono due bambini dei nostri giorni, ad entrambi manca qualcosa. Aladino non vuole andare a scuola perché i compagni lo prendono in giro e non hanno fiducia in lui. Jasmine si sente grande e non sopporta di essere considerata una bambina dalle persone che le vogliono bene, così butta via le bambole che le hanno regalato per il suo compleanno, insieme con una strana lampada della quale non sa che cosa fare. Sarà proprio quest’oggetto

misterioso a provocare il pirotecnico incontro fra i due: Aladino la trova, Jasmine la rivuole indietro. In realtà, è una lampada fatata, basta strofinarla e ne viene fuori un Genio pronto a soddisfare i desideri di chi la possiede. Ma ecco che all’improvviso, dopo un lungo viaggio attraverso paesi lontani, arriva il terribile mago Jaffar, deciso ad impossessarsi della lampada ad ogni costo.

Aladino e Jasmine riescono, insieme, a sconfiggere Jaffar e, a quel punto, il Genio della lampada chiede loro di esprimere tre desideri da esaudire ma… lasciamo che gli spettatori scoprano da soli il finale della storia.

Uno spettacolo pervaso da semplice poesia, che riesce ad evocare l’incanto della Mille e una notte e, al tempo stesso, si rivela di grande impatto pedagogico. Soltanto attraverso la relazione e l’amicizia è possibile crescere, acquistare fiducia in se stessi e capire ciò che veramente conta nella vita.

Di e con Delia De Marco, Giulio Ferretto, Luigi Tagliente

scene Pancrazio Leonardo De Padova

regia Sandra Novellino.

Al Morelli in famiglia, ritorna “Famiglie a teatro”

COSENZA – Un viaggio alla ricerca dell’incanto per le strade di quei racconti che non hanno un tempo, custoditi nel magico mondo della fiaba.
Al Teatro Morelli ritorna con 12 rappresentazioni teatrali, a partire da domenica 14 ottobre fino a domenica 12 maggio, il cartellone di “Famiglie a teatro 2012-2013” giunta ormai alla sua quattordicesima edizione di cui le ultime quattro in stretta sinergia con il Comune di Cosenza.
L’iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale e dal Centro RAT/Teatro dell’Acquario, in collaborazione con l’Unicef e la Cooperativa Arca di Noè è rivolta a tutte le famiglie con lo scopo di scatenare lo stupore attraverso lo strumento dell’arte teatrale.

A presentare gli obiettivi e il programma dell’iniziativa sono intervenuti questa mattina a Palazzo dei Bruzi l’Assessore alla formazione della coscienza civica e alla scuola Marina Machì , l’Assessore alla solidarietà e alla coesione sociale Alessandra De Rosa e per il Centro Rat-Teatro dell’Acquario Dora Ricca.
Per l’Assessore Marina Machì il profilo più interessante di questa iniziativa risiede nell’aspetto più produttivo e laboratoriale del teatro, inteso come palestra di cittadinanza attiva, di democrazia ma ancora del teatro come linguaggio, come mezzo espressivo e successivamente come contenuto.
Prosegue con il dire che la scuola e il teatro continuano ad incontrarsi troppo poco, pur condividendo gli stessi obiettivi educatici e le stesse finalità culturali, ovvero quelli di allenare il giudizio, il ragionamento, perfezionando lo spirito critico che è ciò che determina la consapevolezza di chi siamo e di cosa facciamo.
L’Assessore De Rosa vede nel teatro e in questa iniziativa nel dettaglio, un modo per resistere a una crisi che non è più solo economica ma anche culturale.
Inoltre quest’anno l’Assessorato di sua competenza farà dono dei biglietti per partecipare alla rassegna teatrale ai giovani ospiti delle Case famiglia della città.
In conclusione è intervenuta per il Centro Rat-Teatro dell’Acquario Dora Ricca che ha introdotto le 12 compagnie che calcheranno il palco del Morelli provenienti da tutta la penisola, da Bolzano a Vibo Valentia, da Firenze a Perugia fino ad arrivare a Cosenza.

Tutte le rappresentazioni si rifaranno ai grandi classici della fiaba tradizionale ma attualizzate in chiave moderna e rivisitate in nuove e diverse storie.
Ai bambini di oggi verranno riproposti i grandi temi universali rivestendoli di significati nuovi, proprio per consentire più facilmente il meccanismo di identificazione e immedesimazione, come nel caso dello spettacolo di Pinocchio nel quale verrà affrontato un tema assai discusso che è quello del bullismo.
A fine rassegna ai piccoli spettatori che avranno collezionato più presenze verrà regalato un libro per bambini offerto dalla Casa editrice “Coccolebooks” .
Lasciarsi travolgere dalla meraviglia senza effetti speciali, un’ occasione imperdibile per tutta la famiglia.

Gaia Santolla

 

Teatro Morelli
L.Busento Oberdan – Cosenza
ore 18:00

14 ottobre 2012
Teatro Crest (TA)
ALADINO

28 ottobre 2012
Centro R.A.T. (CS)
CAPPUCCETTI COLORATI

11 novembre 2012
TBB formia (LT) – Libera Scena Ensamble (NA)
AMORE E MAGIA NELLA CASA DI PULCINELLA

25 novembre 2012
Attori in Corso Rende (CS)
LE AVVENTURE DI GIANBURRASCA

9 dicembre 2012
Dracma Teatro (VV)
PINOCCHIO

16 dicembre 2012
Cooperativa Prometeo (BZ)
LA LEGGENDA DI COLAPESCE

20 gennaio 2013
Granteatrino (BA)
ALI’ BABA’

3 febbraio 2013
Bottega degli Apocrifi (FG)
NEL BOSCO ADDORMENTATO

17 febbraio 2013
Teatrino dei Fondi (PI)
ALL’OPERA…IL LUPO E I SETTE CAPRETTI

10 marzo 2013
Giallomare Minimal Teatro (FI)
DI SEGNO IN SEGNO

14 aprile 2013
Fontemaggiore (PG)
FIABE RITROVATE

12 maggio 2013
Arcà di Noè (CS)
IL PICCOLO PRINCIPE

Un sorriso per l’Avis

Suspense, brusii e molteplici richiami del pubblico hanno riempito, ieri sera, la sala del Teatro Morelli; strepitii continui e generali placatisi solo alla vista di un timido “presentatore” che ha esordito dicendo “Se è vero che il riso fa buon sangue affidiamoci ai Pagliacci per ricaricarci”.
Su questa fatidica frase ecco sgusciare, da dietro le quinte, la compagnia teatrale dei Pagliacci di Montalto Uffugo pronta per la prima di “U sìarvu e ‘ra patruna”, commedia in vernacolo scritta da Paolo Guglielmelli e liberamente tratta da “La Locandiera” di Carlo Goldoni.
La sala era completamente gremita; giovani e meno giovani sono accorsi a teatro per partecipare all’evento complice anche la bellissima iniziativa propugnata dalla compagnia; devolvere, alla sede Avis di Montalto Uffugo, il 50% del ricavato dalla vendita dei biglietti.
La commedia, divisa in due atti ed intervallata da dolci sprazzi musicali suonati interamente dal vivo dal pianista di fama internazionale Arturo Intuire, si è svolta all’interno di un’umile e modesta locanda allestita da Corniola Franchino e Davide Maida.
È la storia di una donna comune, un po’ civetta e un po’ santa dai saldi principi, una Patruna, impersonata da Anna Perri, che gestisce da sola un’intera locanda frequentata da uomini di alto rango pronti ad acquistare anche la luna pur di entrare nelle sue grazie. Una donna con la D maiuscola, prosperosa, piacente, sogno proibito di tutti gli uomini tranne che di uno; quest’ultimo è infatti scontroso; la ripudia, la rifiuta, la offende perché prova un odio viscerale per tutto il genere femminile.
La Patruna, però, abituata ad incessanti e insistenti lusinghe non può accettare un simile affronto; tutta la commedia, infatti, ruota intorno ad una sfida personale che porterà i suoi deliziosi frutti: far innamorare il Cavaliere (Roberto Bruno) perché se determinate “le donne ottengono sempre quello che vogliono”.
Si tratta dunque di un inno alla donna che, oggi più che mai, si rende ardente protagonista di una società che spesso non le riconosce nessun merito, è lei che oggi “indossa i pantaloni” diventando così emblema di un mondo che, molto probabilmente, senza la sua capacità organizzativa andrebbe a rotoli.
La compagnia, composta da 11 elementi, ha riscosso enorme successo grazie ad attori briosi, divertenti, ironici e dall’aspetto leggermente buffo. Risate squillanti e applausi fragorosi hanno accompagnato l’intero spettacolo; il pubblico cosentino divertito e soddisfatto al termine della messa in scena ha riacquistato la “posizione eretta” per ringraziare chi, ieri sera, ci ha ricordato quanto sia ancora bello ridere di gusto.

Annabella Muraca