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Il teatro ‘all’improvviso’ nelle 5 province della Calabria: parte il progetto sperimentale

In cartellone 15 spettacoli gratuiti in 15 location, 2 prime nazionali e oltre 50 artisti calabresi coinvolti per portare il teatro dove non esistono luoghi deputati

Un titolo che riecheggia un coro e che vuole essere monito per grandi e piccoli verso la cultura e il teatro. Si chiama Un giorno all’improvviso #Festival ed è il nuovo progetto speciale firmato da Fondazione Armonie d’Arte in collaborazione con L’AltroTeatro e Nastro di Mobius, che animerà la Calabria dal 3 al 31 dicembre 2023 in 15 location diverse nelle 5 province calabresi con una proposta di oltre 30 appuntamenti in cartellone ad ingresso gratutio.

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Torna il teatro di alto livello a Rende e Castrovillari con la rassegna ‘Primafila’: ecco il programma

Ritorna l’ormai consueto appuntamento con il teatro di alto livello, firmato dall’associazione culturale Novecento. Nei locali dell’Hotel Europa a Rende, infatti, è stata presentata la stagione teatrale “Primafila.

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Castrovillari, al teatro arriva “Cosa nostra spiegato ai bambini”

Castrovillari (CS) – Uno spettacolo di teatro civile, necessario, in cui il racconto dell’etica passa attraverso le parole, i timbri e le azioni di coloro che spesso non hanno voce. Presentato in anteprima a “Ricomincio da Rai3”, arriva a Castrovillari “Cosa Nostra spiegata ai bambini” di Stefano Massini, con Ottavia Piccolo e i Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo, in programma mercoledì 19 gennaio alle 21:00 al Teatro Sybaris di Castrovillari per la XX Stagione Teatrale Comunale con la direzione artistica di Benedetto Castriota.

Nello spettacolo, Ottavia Piccolo, fra le attrici più note e raffinate del panorama teatrale e cinematografico italiano, e i Solisti dell’Orchestra tornano a confrontarsi in scena con le parole di Massini, i cui lavori sono rappresentati sui palcoscenici di tutto il mondo e tradotti in ben ventiquattro lingue.

Un’attrice, un ensemble di voci, il palcoscenico: la storia di una donna, di una città e di un anno particolare. Con la regia di Sandra Mangini e le musiche del M° Enrico Fink, Cosa Nostra spiegata ai bambini è la biografia poetica di Elda Pucci, pediatra e prima donna ad essere stata eletta sindaco di Palermo, nell’unico anno in cui fu alla guida della città.

«In uno spazio narrativo e sonoro mutevole, denso di enigmi e apparizioni, Elda combatte contro l’ombra e il silenzio, senza riuscirci – scrive Mangini nelle note di regia –. Una storia talmente reale da far venire i brividi».

La vicenda si svolge tra il 1983 e il 1984, un periodo particolarmente sanguinario, quello dell’ascesa dei Corleonesi a capo di Cosa Nostra, quando Elda Pucci si trova a dover contrastare la pratica mafiosa nelle sedi di governo. Durante il suo mandato, per la prima volta, la città di Palermo si costituisce parte civile in un processo per mafia.

La stagione teatrale è diretta dalla Sinfony & Sinfony e realizzata con il patrocinio del Comune di Castrovillari, della Regione Calabria e grazie al contributo della Gas Pollino.

 

Biglietti disponibili su www.ticketwebonline.com

Prevendita presso Dany Music via Mazzini – Castrovillari tel. 0981-27084.

Accrediti stampa info@lineerelations.it

Cosenza, debutta “Dammi un attimo” al Teatro dell’Acquario

COSENZA – Debutta finalmente a Cosenza – martedì 28 dicembre alle 21 al Teatro dell’Acquario – la pièce “Dammi un attimo”, scritta e diretta a quattro mani da Mariasilvia Greco e Francesco Aiello e prodotta da Teatro Rossosimona in collaborazione con Teatro del Carro MigraMenti Spac di Badolato e Scena Verticale di Castrovillari nell’ambito del progetto “Residenze artistiche nei territori”.

Un testo che prende linfa e idee dal vissuto dei due autori, anche interpreti e reduci da una precedente esperienza di collaborazione nel progetto “Scritture”, accolto dal teatro India di Roma e curato dalla regista e drammaturga Lucia Calamaro.

“Dammi un attimo” è una riflessione intorno alla difficoltà, materiale e spirituale, di immaginarsi genitori nel mondo della precarietà, dei progetti immaginati e mai realizzati, dello scontro mai risolto con i padri, nell’epoca della classe disagiata, dell’impossibilità di riconoscere che il proprio momento è arrivato.

Nello spettacolo Francesco e Silvia sono una coppia che tenta di colmare quel vuoto disegnando una normalità possibile. La proposta di diventare genitori da parte di Francesco provoca un vero e proprio terremoto. Francesco riversa nella possibilità di un figlio il proprio riscatto di figlio, anelando un futuro finalmente libero dal peso di suo padre; Silvia percepisce quella possibilità come un’intrusione nel suo corpo, nella sua vita, nei suoi progetti, iniziando così dentro di sé una dura lotta con quel modello femminile di madre tramandatole e che è già stato fonte di dolore nel suo passato.

In questo terremoto psicologico c’è anche un’intrusione reale: Maria, la sorella di Francesco (Emilia Brandi), che troverà rifugio a casa loro per godere di un po’ di tempo per sé, lontana da marito e figlio. Lei sarà ago della bilancia dei contrasti; riuscirà, più o meno consapevolmente, con il suo sguardo lucido e leggero ad aiutare Francesco e Silvia ad affrontare quel continuo “non siamo pronti”. 

Una produzione che coniuga l’attenzione verso le maestranze e le giovani generazioni di artisti calabresi con la sperimentazione di nuovi linguaggi drammaturgici. Da tempo Teatro Rossosimona, pur senza tradire la propria vocazione di teatro civile, ha aperto la porta alla contemporaneità accogliendo le proposte di artisti – autori, attori, registi, drammaturghi – che si fanno portavoce del proprio tempo, ognuno con le proprie particolarità. Uno spettacolo significativo per il direttore artistico Lindo Nudo, anche per la presenza dell’attrice Emilia Brandi, interprete di importanti produzioni di Rossosimona, come “Piedi Gonfi” (2000), “È il momento dell’amore” (2001 – vincitore del premio Scenario), “La verità vive. Indagine teatrale le donne e la mafia (2007)” e “Mia Martini. Una donna, una storia” del 2008.

 

“Let’s Comedy”, la Stand-Up di Pietro Sparacino diverte il Mood

RENDE (CS)- Portare la Stand-Up Comedy a Rende non è cosa da poco. Il successo ottenuto da Pietro Sparacino, ieri sera al Mood Social Club, è la risposta di un pubblico pronto a cambiare rotta. “Let’s Comedy” (così si chiama l’evento) parte bene alla prima e fa ben sperare.

“Diodegradabile, il potere logora chi ce l’ha”

Siciliano di sangue ma romano d’adozione, Sparacino è uno dei fautori di “Satiriasi”. Format che parte nel 2009 e che, in dieci anni, riesce a portare un tipo di comicità totalmente nuova, la Stand-Up Comedy. Una comicità in piedi, fatta di monologhi e di ironia tagliente. Sparacino non fa sconti a nessuno. Preti, donne, uomini, femministe, bambini, tutti “vittime” del suo intelligente sarcasmo. Il suo “DIODEGRADABILE, Il potere logora chi ce l’ha” è un monologo scritto in una sala d’aspetto dallo psicologo. Proprio da qui parte il racconto Sparaciniano. A metà tra la frustrazione che attanaglia gli italiani quotidianamente e l’ironia che ne è caratterizzante. Di fine intelligenza il pezzo sull’immigrazione e su come questa, viene percepita dagli italiani. Una lezione di vita che passa non dai banchi di scuola ma da una risata. E’ proprio il potere della risata, quello del potenziale scherzo senza limiti, la prerogativa dello stundappista.

Il paradosso chiamato società

Molte sono anche le battute black-humor, sicuramente non apprezzate da tutti, ma con un forte senso di significato volto ad abbattere il muro di pregiudizio odierno. Ne sono un esempio le battute a sfondo sessista (per ambo i sessi) o quelle sulle religioni (nessuna esclusa). E’ proprio da qui che bisogna capire, al di là delle appartenenze politiche o etiche, il paradosso che viviamo. Sparacino è un analizzatore comico della realtà. Racconta episodi veri, storie di vita a volte anche indifferenti in una routine frenetica come quella del XXI secolo. Proprio questa è la chiave. La nostra indifferenza, il paradosso che crea una falla sociale scaturisce comicità. Sparacino questo lo sa e lo dimostra sul palco, non facendo solo il politicamente scorretto ma dando l’input di pensiero.

Pietro Sparacino impeccabile e Mood Social Club che riconferma il suo coraggio. “Let’s Comedy” fa buona la prima e vedrà come prossimo ospite Luca Ravenna. Risate e riflessioni assicurate.

“L’onore perduto di Katharina Blum”, successo per la prima stagionale del TAU

Rende (CS)- Fortissima risonanza quella ottenuta ieri, per la prima stagionale, al Teatro Auditorium Unical.“L’onore perduto di Katharina Blum”, con la regia di Francesco Però, apre nel migliore dei modi la stagione teatrale 2019/2020 del TAU.

Katharina Blum, l’occhio del ciclone

La vicenda si svolge in Germania. Katharina Blum, governante di una facoltosa famiglia negli anni ’70, conosce ed entra in intimità con il giovane Ludwig ad un ballo di carnevale. Quest’ultimo criminale, e ricercato dalla polizia. Ignara di ciò, Katharina, dopo aver trascorso la notte con il fuggitivo, gli offre una via di fuga attirando a sé tutto il polverone mediatico del caso. Infatti, il giornalista Tötges violerà la privacy di Katharina, manipolerà le informazioni  per ottenere la prima pagina del giornale per cui scrive, spedendo nell’oblio la giovane. Una storia struggente ispirata all’omonimo romanzo, vincitore del Nobel per la letteratura nel 1974, di Heinrich Böll. Katharina donna metodica e di principi, costretta a subire un’evoluzione. Una trasformazione dettata da un’ironia isterica e da una realtà a tratti surreale che sorprende il pubblico del TAU. Platea con il fiato sospeso fino alla fine per la risoluzione di questo enigmatico “giallo”.

Il teatro contemporane…amente

Singolare è il modo in cui vengono intersecati gli avvenimenti. In una scenografia studiata, aperta alla contemporaneità di più di una scena rappresentata, dialoghi apparentemente slegati si fondono. Da sottolineare l’accuratezza non solo nella ricerca del punto nevralgico in cui legare più scene sul palco ma, soprattutto, nel rappresentare in modo paritario dialogo diretto e indiretto negli stessi personaggi. Cifra stilistica altissima che raccorda non solo i dialoghi, ma tutto il ventaglio dei temi che fuoriesce dalle vicende. Omicidio politico, potere dei media, manipolazione di informazioni, impotenza di fronte alle forze dell’ordine, sono tutti temi che danno un peso culturale forte allo spettacolo.

Radonicich sommersa dagli applausi

L’adattamento di Letizia Russo diventa di fine fattura sotto la regia di Però. Tutta la “Compagnia del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia” merita ogni lungo applauso ricevuto nella serata di ieri. Ad onor del vero va sottolineata la grande prova di Elena Radonicich nei panni di Katharina. La famosa attrice di fiction di rilievo nazionale, emoziona il TAU e detta, come un cocchiere, l’intreccio della storia per tutto lo spettacolo.

Un inizio di stagione importante e di buon auspicio per il TAU,  che stasera ospiterà l’ultima replica de “L’onore perduto di Katharina Blum”.

Carolei, il 27 giugno al via Pulsazioni Artistiche Festival

CAROLEI (CS) – Conto alla rovescia per la prima edizione di Pulsazioni Artistiche Festival, kermesse ideata e realizzata dall’Associazione NOISE che si svolgerà all’interno del centro storico di Carolei, piccolo borgo della provincia di Cosenza a partire dal 27 giugno e fino al 21 luglio, con una serie di appuntamenti disseminati nella stagione estiva.

Musica, teatro,  danza, fotografia, pittura, artigianato, laboratori  e arti di strada, filo conduttore della rassegna è l’intreccio di diversi mondi e spazi attraverso i quali concepire l’arte.

Un’offerta culturale di qualità che mira a far rivivere, attraverso la molteplicità dei linguaggi artistici: Carolei, meraviglioso borgo delle serre cosentine situato nella Valle del Busento, città natale del celebre pianista e compositore Alfonso Rendano.

Lo start ufficiale è  fissato il 27 giugno con lo spettacolo teatrale “Tratti d’inganno”, una produzione di AttoriInCorso, il cui adattamento drammaturgico e la regia sono affidati a Lucia Catalano, che nasce con l’obiettivo di esplorare il teatro eduardiano in alcuni suoi aspetti fondamentali. Il rapporto con il camerino, con lo specchio, con il palcoscenico e con tutto ciò che solitamente è negato agli occhi dello spettatore. Alle prese con le tante suggestioni evocate dalla strabordante fonte eduardiana tre attori: Matteo Lombardo, Carina Minervini e Matteo Spadafora, chiamati a una prova che li conduce a viaggiare attraverso personaggi diversi.

Il 6 luglio arriva Mimmo Cavallaro, una delle voci più affermate nella scena della musica popolare, interprete unico della tradizione calabrese, autore di brani inediti che affondando le loro radici su un lavoro di ricerca sull’universo sommerso di testi e canti tramandati oralmente in Calabria da una generazione all’altra.

Un connubio artistico speciale in scena il 7 luglio: sul palco di Pulsazioni Artistiche Festival arriva Leon Pantarei & Renanera con “Rhythmology”. Guru della groove therapy, percussionista, musicoterapeuta, cantante, insieme ai Renanera, band lucana dal sound elettronico di matrice etnica, presenteranno il loro nuovo lavoro: un metissage di suoni, capaci di oscillare anche linguisticamente tra il dialetto calabro-siculo e gli idiomi del mondo.

Ma non finisce qui, insieme a Leon Pantarei ad accendere questa seconda serata in programma Valentina Balistreri, artista dotata e appassionata,  un cognome impegnativo e importante legato alla voce della storica cantastorie siciliana. Una meticolosa e puntuale attività di ricerca che attraversa tutta la tradizione della musica popolare, al servizio di un canto e una narrazione che affondano le loro radici in una tradizione antica, da custodire e preservare allo scorrere del tempo.

Conclusione affidata il 21 luglio al musical di danza “Moulin Rouge” e al live esplosivo di Hosteria di Giò, band dalla solida storia live che nasce con l’obiettivo di cantare e promuovere storie, stornelli, canti e balli della tradizione popolare calabrese, quelle stesse storie che ancora oggi hanno eco nelle vecchie cantine e osterie dei nostri borghi. Narrare in musica storie antiche che rischiano di perdersi nella memoria del tempo. Il Festival che entrerà nel cuore di questa prima edizione nei prossimi giorni, ha iniziato i suoi primi battiti, lanciando un contest fotografico dal tema “Calabria meravigliosa” , Un concorso per raccontare, attraverso la fotografia, una regione dalle mille meraviglie, da scoprire e riscoprire.

Ingresso libero per una kermesse dalla indubbia qualità artistica che saprà valorizzare e promuovere attraverso la molteplicità dei linguaggi artistici scelti, la bellezza del borgo di Carolei.

Magna Grecia, la sconfitta della tirannia da GOT a Sybaris

La storia della nostra terra è ricca di eventi seppelliti dalla polvere di città e memorie dimenticate.

A volte, però, queste memorie riescono a riscattare la loro ricerca di giustizia nelle opere di chi ne comprende e coltiva l’importanza, portando il proprio studio e tempo su di un palcoscenico e diffondendo quella storia che è nostra, nel sangue e nella discendenza.

Abbiamo visionato da poco la tanto attesa ottava stagione di Game of Thrones e il finale ci ha riportato alla mente, per somiglianza di eventi, una messa in scena teatrale del 2015 a opera della Compagnia delle Stringhe: Magna Grecia. Un musical con un cast di 29 elementi, scritto da Antonio Malfitano con musiche e arrangiamenti di Nicola Bortone. Una tragedia greca in chiave moderna, che ha schiuso il sipario sull’antica città di Sýbaris, la grande guerra contro i Crotoniati alla fine del VI secolo a.C. e una tormentata storia d’amore.

LA TRAMA

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La messa in scena si svolge nelle poleis di Sybaris e Kroton. L’opera Magna Grecia racconta le vicende che porteranno il protagonista Telys (interpretato da Danilo Minervino), personaggio realmente esistito nella storia della nostra terra, a cambiare le sorti di Sybaris, innalzando una rivolta per soverchiare l’oligarchia aristocratica. In nome della democrazia, il consiglio dei mille viene scacciato dalla polis, ma presto questo sogno di vittoria per il popolo si trasformerà in tirannia da parte del demagogo. Nella sotto-trama, due storie d’amore: la prima tra il figlio dell’aristocratico Leuco (Giuseppe Zuccarelli), Asterio (Valter Lombardo), e la giovane Emera (Danila Palazzo); la seconda avrà come protagonista la sorella di Asterio, Dafne (Alba Onofrio), perdutamente innamorata di Telys. Il primo un amore che non conoscerà l’alba per la dipartita del giovane guerriero per mano di Telys, il secondo un amore proibito, a causa di intrecci politici che porteranno a un malaugurato epilogo per i due amanti.

La guerra sarà inevitabile, portata avanti dalla tirannia di Telys e guidata da un fato avverso, i fiumi Crati e Sibari (odierno Coscile) si coloreranno di rosso del sangue dei Sibariti, finché la vittoria di Kroton, guidata al tempo da Pitagora (Francesco Cauteruccio) e Milone tra le milizie (Sante Onofrio), sarà compiuta e la tomba del tiranno riempita.

IL COMMENTO

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Ripercorrendo eventi storici realmente accaduti, quali la guerra tra le due città che portò Sybaris alla disfatta, la compagnia ha mostrato quanto l’amore possa sconvolgere le decisioni e la vita di due intere popolazioni. In apertura di sipario, ci troviamo davanti il tipico coro greco rivisitato per l’occasione in chiave moderna, che ricorda allo spettatore quanto possa essere importante la conoscenza della storia. L’elemento corale sarà presente in tutta la rappresentazione, impreziosendo i momenti culmine di decisione importanti per i protagonisti. Lo stesso ribadirà il concetto d’apertura a fine opera, mettendo in guardia dagli errori compiuti da chi non conserva memoria. I testi dei brani eseguiti, così come l’intera sceneggiatura, è a cura di Antonio Malfitano, studioso di storia antica presso l’Unical e l’Università Orientale di Napoli, che con grande cura ha riordinato i frammenti storici di Sibari, tramandatici da Erodoto, Diodoro Siculo, Strabone e Filarco di Atene. Un lavoro minuzioso, a cui si è unita la componente romanzata, al fine di trasmettere al pubblico un messaggio storico fruibile tramite emozioni e musica.

“Non c’è gloria senza memoria, sotto la terra giace la Storia”

La Compagnia delle Stringhe di San Fili ha portato in scena sei musical inediti, dimostrando che l’auto-produzione e l’amore per il teatro possono essere manifesti efficaci di messaggi forti e complessi. In questa particolare opera, gli attori si sono imbattuti nella difficoltà di portare in scena una realtà lontana dai nostri giorni, con dialoghi ricchi di termini arcaici e ricercati, ma che stimolano la mente di chi li ascolta. Convincenti nei dialoghi politici e struggenti in amore, colpiscono le trovate sceniche in cui le fazioni dei due eserciti si confrontano, ruotando su se stessi in vista della grande battaglia che porterà Kroton ai fasti.

Altro punto di forza dell’opera è l’ausilio di un corpo di danza nelle scene portanti della trama, che snoda i propri passi sui brani amorosi e lo struggimento dei protagonisti. Un plauso in particolare per le voci limpide e potenti di Emera, interpretata da Danila Palazzo, ed Eris, interpretata da Anica Giraldi. Queste ultime ci offrono un atto recitativo di altissima qualità nel cantare insieme come se fossero un’unica entità.

L’elemento divino cammina tra gli uomini

In molti dialoghi della rappresentazione, traspare con forza la componente della credenza divina che caratterizza azioni e umori dei personaggi. Nelle opere greche questo elemento era fortemente adottato e anche in questa le è stata resa giustizia. Eris, la dea della discordia, intreccia i suoi fili nelle menti dei protagonisti, generando scontri e guerre, fino a giungere a epiloghi mortali. Più volte è ribadito, però, che l’uomo è artefice del proprio destino, come è compito dell’uomo retto non cadere nell’inganno di chi prova a contaminare la sua anima con il germe del male.

Amicizia e lealtà

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Il tema dell’amicizia e della lealtà in Magna Grecia porta il nome di Fileta, alleato di Telys, pronto a morire per la completa fiducia riposta nel suo compagno. Interpretato da un talentuoso Salvatore Storino, il personaggio acquista tantissimi punti di forza: è un uomo d’onore, un guerriero, una spalla fedele e un donnaiolo. Sfaccettature che sono rese con abile credibilità dall’attore.

Infine, il bacio dell’addio

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Nel climax dell’opera, con una Sibarys dalle porte sbarrate e il sangue di guerrieri e cittadini morti per la resistenza, la giovane Dafne deciderà di porre fine alla sofferenza del proprio popolo con il sacrificio più grande. Incontrerà, così, Telys e in un bacio profondo, che ci ricorda l’altrettanto ultimo scambiato tra Jon Snow e Daenerys Targaryen sullo sfondo di una Westeros in cenere, lo conduce alla morte colpendolo con un pugnale. L’emozione è forte, le lacrime amare, ma la guerra è finita per entrambe le poleis.

IN CONCLUSIONE

Un’opera monumentale, dedicata a un pubblico che ha desiderio di conoscenza e intrattenimento educativo. Antonio Malfitano, poliedrico nella sua produzione teatrale e non, ci consegna una rappresentazione pregna di sangue e amore, in grado di conquistarci totalmente. Semplici nei loro costumi, ai nostri occhi gli attori sembrano portare le sete più preziose, come prezioso è il loro contributo nel realizzare la messa in scena Magna Grecia, fruibile gratuitamente sul sito dell’autore https://www.antoniomalfitano.it/.

Miriam Caruso

“Una settimana, non di più…”, Milena Miconi di scena a Trebisacce

TREBISACCE (CS) – Torna, domani 26 marzo, il grande Teatro a Trebisacce, con uno spettacolo capace di divertire ed emozionare.

Milena Miconi, Mario Antinolfi e Antonio Conte saranno i protagonisti di “Una settimana, non di più…”, una divertentissima commedia in cui i colpi di scena e le situazioni esilaranti si susseguono in un ménage à trois a tratti grottesco. Le bugie dei personaggi e gli equivoci che esse provocano creano, infatti, una serie di situazioni irresistibilmente comiche, degne della più interessante commedia francese contemporanea. Paul non sopporta più la sua compagna Sophie, ma non ha il coraggio di dirle che la vuole lasciare. Attaccandosi a un’affermazione di Sophie “che la convivenza con gli amici troppo invadenti porta alla distruzione della coppia”, decide di chiedere aiuto al suo migliore amico e di farlo rimanere a casa sua per tutto il tempo necessario.

Appuntamento dunque per martedì 26 marzo, alle ore 21.00, presso il CineTeatro Gatto di Trebisacce per la Stagione Teatrale della Città di Trebisacce.

La stagione teatrale Città di Trebisacce, curata dal direttore artistico Andrea Solano per Creativa Srl, è patrocinata e sponsorizzata dal Comune di Trebisacce.

Miseria e Nobiltà chiude la stagione Teatro Musica di Morano Calabro

MORANO CALABRO (CS) – Si chiude con un fiume di risate, e di applausi, la stagione Teatro Musica 2018-2019 di Morano Calabro. L’ultima commedia – tra l’altro ad opera dei padroni di casa, la compagnia Allegra Ribalta– ha riempito l’Auditorium comunale “Massimo Troisi” di storia del teatro napoletano, portando in scena l’intramontabile Miseria e Nobiltà di Eduardo Scarpetta.

L’Allegra Ribalta ha chiuso in bellezza una stagione di successo che ha consacrato Morano come capitale calabrese del teatro napoletano.

La compagnia calabrese ha spaziato alternando nel programma spettacoli di compagnie amatoriali ad artisti del calibro di Paolo Caiazzo Stefano Sarcinelli, passando per Corrado Taranto, con il quale il pubblico ha attraversato i ricordi del teatro napoletano del ‘900.

“Abbiamo lavorato con grande impegno – hanno dichiarato Franco Guaragna Massimo Celiberto, rispettivamente direttore artistico e presidente della compagnia – per realizzare un cartellone ricco di appuntamenti che rappresentasse al meglio la nostra scelta di portare in scena la commedia napoletana. Abbiamo proposto al pubblico non solo spettacoli di qualità ma abbiamo lavorato tanto anche su noi stessi, rappresentando due commedie sulle quali ci siamo impegnati a lungo”. Dopo “Separati ma non troppo”, dalla penna di Caiazzo e Procopio.

A salutare il pubblico, però, anche quest’anno sarà l’opera lirica: il 30 e 31 marzo andrà in scena l’immenso Nabucco di Giuseppe Verdi.