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NexTv: Il fascino della sobrietà di Eleonora Daniele

CBMvxBqWUAA_NQrEra il 20 settembre 2001 quando una giovane biondina dall’aria un po’ snob e la bellezza “algida” varcava la porta del Grande Fratello, una delle trasmissioni ad oggi riconosciute tra le più trash di quella che i benpensanti chiamerebbero “tv spazzatura”. Lei, Eleonora Daniele, entrava nella casa più spiata d’Italia, per ottenere quello che aveva sempre desiderato. Soldi e un po’ di notorietà. Notevole per le sue caratteristiche fisiche, sembrava essere destinata ad un futuro nell’oblio come tanti suo “colleghi”, invece Eleonora, è rimasta tra le poche che sono riuscite a coronarlo davvero quel sogno. E nel più pulito dei modi. Da papabile “promotore finanziario” a conduttrice di Storie. Storie vere, raccontate con la giusta sobrietà di chi il dolore lo ha toccato con mano, nella propria vita, e di esso non vuole fare spettacolo. Semmai un racconto. Di quelli che aiutano a sopravvivere, che sono portatori di salvezza e che magari contribuiscono alla corretta conoscenza delle cose, troppo spesse vittime del moralismo della tv più che di quello della verità.

Lei, che la televisione la guardava sempre con distacco, pensando a quanto fosse un po’ sciocca la gente che di essa ne faceva un’ossessione e una malattia fino a non saperne più distinguere i confini della realtà. Lei che nel tempo ne ha fatte tante di cose di cui andare fieri, mantenendo sempre quella punta di “freddezza” che nasconde, invece, un grande rispetto per la realtà “difficile” che rappresenta. E’ pacata, anche un po’ timida: “Intervisto sempre gli altri ma se lo fanno con me viene fuori quel lato un po’ impacciato”. Di sicuro è coinvolgente mentre continua, anche fuori dal suo palco, a raccontare le storie che, grazie a quel programma ha potuto scoprire. E’ una stacanovista, una che rifiuta i copioni perché non è disposta a raccontare quello che “altri” hanno scritto per lei. La passione che impiega nel suo mestiere e quel barlume di malinconia  che accompagna i suoi discorsi sulle tematiche più sensibili, si evince anche senza osservarne l’immensa bellezza. CBLdMoqW8AAIfgs

E’ Eleonora Daniele, erede di quel Gf che Lucio Presta sembrava aver tanto disprezzato, il terzo incontro del progetto “NexTv”. “Ma di lei e della sua bravura ho voluto parlare a dimostrazione che, a chi ha talento, può bastare anche un semplice reality per metterlo in mostra. Non sono contro i reality. Sono contro chi produce disoccupati illudendoli di farli diventare famosi. Chi ha talento, lo ha anche senza reality. Chi non ne ha, non ne avrà neanche una volta fuori.“, spiega Presta alla punzecchiatura di uno dei giovani presenti. Ed Eleonora Daniele di talento sembra averne da vendere. “Niente, di più alto livello, può essere raggiunto senza fatica. E chi fa fatica, senza mollare, prima o poi, qualcosa riesce a farla”. CBMvxDUWsAEfEzt

A fine incontro Eleonora dispensa foto e abbracci per tutti. E’ una padovana dal cuore terrone, come la definisce Presta. Una di quelle “grandi” conduttrici che sanno distinguere il rumore del successo popolare dal suono quasi soffocato del talento vero.

Lia Giannini

Gerry Scotti a Cosenza: ” Siate gli idoli di voi stessi”

G. ScottiNon sbaglia un colpo Lucio Presta nel nuovo progetto Nextv, dedicato ai giovani talenti (si spera) del domani, tutti calabresi, aventi un’età compresa tra i 17 e i 30 anni. Dopo il primo incontro con Paolo Bonolis, non scevro dalle polemiche di chi avrebbe voluto esserci e non c’era, ieri, 6 marzo, un nuovo appuntamento ha visto protagonista Virginio Scotti, in arte zio Gerry che, nella storia della televisione, ha, come si suol dire, “bruciato ogni tappa”. Sitcom, quiz show, talent, fiction, showbiz e chi più ne ha più ne metta. Un colosso con il volto simile ad un “emoticon” a forma di smile, dalla simpatia contagiosa, i modi familiari, le movenze genuine. E’ un fuoriclasse, Gerry Scotti. Un fuoriclasse della normalità. Quella che tanto ama e che lo tiene ben saldo, mani e piedi, ad un’azienda per la quale lavora da anni, rinunciando, forse, a ruoli anche più rischiosi e avvincenti. Una normalità che trasuda giovialità sin dalle prime movenze nel teatro, quando arriva, festoso ed entusiasta più di un ragazzino, per condividere con tanti giovani meridionali, le sue emozioni, i suoi consigli, le sue esperienze.

Un colpo di fortuna lo avvicina alla carriera di conduttore e lo trasforma da copywriter di successo in un mattatore televisivo senza target, che sa parlare ugualmente bene, al bimbo di dieci anni quanto all’anziana signora. Un bizzarro sliding door che lo conduce da disk jockey ad erede dei più grandi conduttori televisivi. Il suo volto è “Canale Cinque” come gli disse “qualcuno”, più o meno noto, qualche anno fa e tradisce ogni aspettativa. Gerry Scotti è il padre che ciascuno vorrebbe avere, l’amico di una vita, il vicino di casa simpatico, il collega molto divertente. E’ una persona pulita, “uno che ha fatto della semplicità una cifra”. Sa parlare al cuore, arriva dove altri, con molti più giri di parole non arriverebbero mai. Si diverte e fa divertire, forse anche più che in uno dei suoi mille successi televisivi. E’ umile e, anche se dichiara di non avere quasi rimorsi, ha la faccia malinconica e gli occhi lucidi quando parla dei genitori e del figlio. “Se c’è una cosa che vi invito a non fare è quella di non deludere mai i vostri genitori. Non sacrificate i vostri sogni, ma neanche quelli di coloro che hanno fatto tanti sforzi per farveli realizzare”. Di suo figlio e dell’eredità paterna, parla quasi a mezza voce. Non vuole pensare che a lui spetti ricalcare le orme del padre. Probabilmente sa che chiunque, che di cognome faccia Scotti, difficilmente potrebbe arrivare dove è arrivato lui: in cima ad una montagna, dove il più grosso rimpianto è non aver concluso quegli studi. In Giurisprudenza. Non particolarmente amati, ma di sicuro importanti.gsc

Della radio, di come tornerebbe a fare la Sit-Com, dei suo progetti “per la terza età”, parla a ruota libera, arricchendo ogni domanda con una battuta, una smorfia, un’ imitazione, un racconto di sé. “Posso rimanere qui ancora per altre sei ore”, risponde ad un lesto Lucio Presta poco prima che l’incontro giunga al termine. E’ felice come un bambino a cui hanno donato un giocattolo, allegro come un genitore alla laurea del proprio figlio, simpatico come un umile conduttore che non si è mai montato la testa. Saranno le sue umili origini ad averlo salvato dal calderone dello show biz che si atteggia a grande artista? O solo l’intelligenza di qualcuno che, consapevole di avere del talento, quello più grande della normalità, ha capito che non conta tentare di assomigliare a qualcun’altro, idolatrando falsi miti che si interrompono dopo poco tempo.

Gerry Scotti“Tutte le cose possono iniziare per caso, ma non devono mai finire per caso. Sono stati gli altri a decidere come dovessi iniziare, voglio decidere io come e quando finire. A tutti i ragazzi che hanno dei facili idoli, io dico sempre: innamorati di una tua caratteristica, e fai di te stesso il tuo vero idolo. “

 

 

Lia Giannini

Ph: Andreina Morrone

Le eccellenze calabresi a casa sanremo

Cariati (Cs) – La “GG Eventi”, guidata da Giuseppe Greco, è impegnata a portare le eccellenze calabresi a Casa Sanremo: un’area nata per dare ospitalità per il Festival della Canzone italiana. Uno spazio allestito per chi si reca nella città ligure per lavorare durante le giornate del concorso canoro: giornalisti, artisti e addetti ai lavori. Nasce da un’idea di Vincenzo Russolillo e Mauro Marino allo scopo di fare gruppo, famiglia e costruire una vera casa: la casa della musica. Ci sono spazi riservati alla cucina, alla musica, al benessere, alla cultura, alla satira, ma anche concorsi e campus con seminari riservati ai giovani. Verrà inaugurata il 10 febbraio e andrà avanti fino al 16. Il programma, con i relativi partecipanti, è stato presentato in un’apposita conferenza stampa, che si è svolta presso la sala stampa dell’azienda “IGreco”, di Cariati.

Nell’introdurre i lavori il sociologo e giornalista Antonio Iapichino, ha evidenziato che questo progetto assume anche una valenza sociologica, in quanto consente momenti di interazione e socializzazione e al contempo lancia una serie di input di carattere socio-economico. Greco, poi, ha presentato le istituzioni che saranno presenti: la Provincia di Cosenza e la Regione Calabria; ha anche elencato le attività a cui parteciperanno: IGreco, Liquirizia Amarelli, Fabbrica tessile Bossio, Tonno e gelati Callipo, Colle dell’Unna, Barbieri catering, Panificio Monti, Ristorante “L’Antica” e “L’arte del legno”.

Durante la kermesse sarà presente una postazione televisiva di Ms channel che, in collaborazione con Tele Diogene, farà da ponte fra Sanremo e la Calabria. Giuseppe Greco, inoltre, ha riferito che all’interno di Casa Sanremo ci saranno diverse aree che vedranno protagoniste le aziende calabresi. Fra queste aree, ha presentato il “Cooking show”, un evento televisivo, condotto dallo stesso Greco insieme a Fofò Ferriere e Iuliana Ierugan. Ferriere, gastronomo e conoscitore dei prodotti della terra farà conoscere i vari prodotti. S’incontrerà lo chef Francesco Noce che, il 13 febbraio, cucinerà in diretta il piatto della giornata tipica calabrese. Lo chef Enzo Barbieri, firmerà i piatti della cena di gala prevista per il 16 febbraio, durante la quale verranno premiate le eccellenze calabresi e verrà consegnato un premio, realizzato dall’orafo Affidato, al vincitore del Festival.

Una cena di gala all’insegna della calabresità: la fabbrica tessile Bossio ha preparato il tovagliato necessario per tutte le serate di gala di Casa Sanremo. Verranno cucinati i prodotti dell’azienda Callipo e le tipicità calabresi di Colle dell’Unna. La cena sarà condita con olio iGreco e accompagnata dai vini della stessa azienda. Il pane arriverà da Cerchiara e sarà quello del panificio Monti. Filomena Greco, dell’omonima azienda che ha ospitato la conferenza di presentazione, ha evidenziato che già lo scorso anno l’azienda è stata presente a Casa Sanremo, un’esperienza importante che verrà rinnovata anche quest’anno. In Calabria è necessario avviare un’azione sinergica, allo scopo di promuovere, conoscere ed apprezzare i propri prodotti. Il maestro orafo, Michele Affidato, ha messo in risalto che Casa Sanremo è una grande vetrina che egli ha seguito dal primo anno. Quest’anno la partecipazione delle grandi aziende calabresi che parteciperanno porteranno lustro al territorio regionale.