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Alle Terme Luigiane il corso sulle “Tecniche per la difesa dall’inquinamento”

GUARDIA PIEMONTESE (CS) – Presso le Terme Luigiane dal 15 al 18 giugno si è svolta la XXXVII edizione del Corso sulle “Tecniche per la difesa dall’inquinamento”, con una sezione speciale dedicata alle “Intersezioni tra difesa del suolo e pianificazione territoriale”. Il corso è stato organizzato dalle sezioni calabresi del Centro Studi Acquedotti e Fognature e dall’Associazione Idrotecnica Italiana, dai dipartimenti di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, di Ingegneria Chimica e Ingegneria Civile dell’Università della Calabria, sotto la direzione del professor Giuseppe Frega e la coordinazione del professor Francesco Macchione. Nell’ambito del corso, nella giornata di apertura, si è svolto anche il seminario “La comunicazione del rischio in Calabria”, dedicato alla stampa calabrese e promosso da una collaborazione tra l’Ordine Nazionale e Regionale dei Giornalisti e il Laboratorio di Modellistica Numerica per la Protezione Idraulica del Territorio (LaMPIT) dell’Unical, il Circolo della Stampa “Maria Rosaria Sessa” di Cosenza e l’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria”. Un incontro, questo, moderato dallo stesso Presidente dell’Ordine Regionale, Giuseppe Soluri, che ha fatto il punto sugli aspetti della comunicazione istituzionale e scientifica e sulla necessità dell’interdisciplinarità della formazione dei professionisti della comunicazione. Nel corso delle giornate molto si è discusso e approfondito circa le problematicità idrogeologiche che riguardano il nostro territorio, in particolare l’area della provincia cosentina e della stessa città dei Bruzi. Tra i numerosi interventi previsti, interessante quello del professor Alessandro Campolongo, del Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Unical, che ha trattato un tema legato al territorio delle Terme Luigiane, di cui ha ricostruito l’itinerario storico, dagli iniziali investimenti del secolo scorso fino alla realizzazione degli stabilimenti: «Se la condizione economica del Paese, investito, nella seconda metà degli anni ’30, dalle restrizioni dell’autarchia, prima, e dal conflitto mondiale dopo, non ha permesso la piena attuazione di un ambizioso progetto di fondazione urbana, restano tuttavia  nelle opere idrauliche e nel costruito realizzato, come nella documentazione dell’architettura progettata, i segni di un’importante stagione di lavori, testimonianza di capacità progettuali, organizzative e imprenditoriali, ma anche espressione di una tradizione costruttiva che pone Cosenza e il suo territorio nella storia dell’ingegneria nazionale e nel dibattito più avanzato della cultura architettonica del tempo».

Non si è trascurato di discutere neppure del chiacchierato progetto della tramvia Università della Calabria – Cosenza, a partire dalla relazione del professor Demetrio Festa, del Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università della Calabria, secondo il quale il progetto medesimo va inserito in un disegno strategico che pone alla base la valorizzazione del sistema ferroviario nelle relazioni della provincia con l’area urbana. «E’ stato Giacomo Mancini, quale Sindaco di Cosenza – ha dichiaratoil professor Festa -, a stabilire la collocazione della metro lungo il Viale Parco (oggi Giacomo Mancini), perfetto spartiacque di una grande città, progettato in linea trasversale a dimensione ambia, che non può perdere l’occasione di proiettarsi nel futuro e proporsi come città europea».

Le Terme Luigiane ospiteranno la giornata medica sugli aggiornamenti dermatologi

ACQUAPPESA (CS) – Si svolgerà sabato 18 giugno la tradizionale Giornata Medica delle Terme Luigiane di Acquappesa – Guardia Piemontese, giunta alla XXXV° edizione, che avrà come tema di discussione: “Aggiornamenti in Dermatologia”, con il patrocinio dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza e dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Cosenza.

La Giornata Medica, che si svolgerà, a partire dalle ore 15,00, presso la sala convegni del Grand Hotel delle Terme Luigiane, è inserita nel programma di Educazione Continua in Medicina, con l’attribuzione di 6 crediti formativi ECM, e nel programma di Federterme “Terme aperte 2016 … insieme in cammino”.

Il corso è finalizzato all’aggiornamento e all’approfondimento delle più recenti acquisizioni in tema di eziopatogenesi, fisiopatologia e percorsi diagnostico-terapeutici di alcune patologie dermatologiche quali, in particolare, la psoriasi, la dermatite atopica e la dermatite seborroica che hanno un notevole impatto sulla qualità di vita dei pazienti che ne sono affetti con ovvie conseguenze negative sulla salute pubblica, spesa sanitaria, attività lavorativa, e delle linee guida per l’attuazione di un corretto programma terapeutico che comprenda l’integrazione di presidi terapeutici farmacologici, fisici e crenoterapici con una sguardo rivolto anche a quanto può offrire la dermocosmesi termale nella conservazione dello stato di salute, oltre che di bellezza dell’organo pelle.

 Nella prima parte il Dott. Eugenio Provenzano dell’U.O. di Dermatologia dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, il Dott. Domenico D’amico dell’U.O. di Dermatologia dell’Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro e il Dott. Stefano Dastoli dell’U.O. di Dermatologia dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro tratteranno i vari aspetti, clinici e terapeutici, della psoriasi la quale rappresenta circa il 5-7% di tutte le affezioni dermatologiche con una incidenza media nella popolazione di circa il 2% e che può condizionare in maniera significativa la validità psico-fisica del paziente necessitando di un approccio multidisciplinare.

 A seguire interverranno il Dott. Antonio Bonifati di Castrovillari (CS) e la Dott. Giusy Schipani dell’U.O. di Dermatologia dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro faranno il punto sulle similitudini e differenza cliniche e terapeutiche nel bambino e nell’adulto rispettivamente della dermatite atopica e della dermatite seborroica.

Mentre la Dott.ssa Stefania De Stefano, Direttore Sanitario delle Terme Luigiane ed anche responsabile del programma formativo per l’ECM, e il Dott. Sergio Mazzulla dell’Università della Calabria concluderanno l’evento relazionando rispettivamente sulla terapia termale, che si integra sinergicamente ai trattamenti tradizionali in schemi sequenziali o di associazione nel trattamento delle patologie cutanee, e sulla dermocosmesi termale che non solo rappresenta un valido sussidio per il raggiungimento della guarigione, ma un mezzo primario per ottenere per ottenere anche l’effetto estetico a conferma di come il termalismo sia un amico per la pelle.    

Moderatore della Giornata Medica sarà la Dott.ssa Filomena Algieri del Presidio Ospedaliero di Cetraro (CS).

La comunicazione a difesa dall’inquinamento, seminario alle Terme Luigiane

ACQUAPPESA (CS) – Per la prima volta in Calabria il mondo scientifico si è rivolto al mondo del giornalismo per comunicare, creare sintonia, sul modo di presentare le loro ricerche e studi in materia di difesa ambientale e del territorio, ingegneria sanitaria ed idraulica, per essere il tutto trasferito alla società, quale parte interessata a ricevere informazioni, tramite il servizio dei media, strumenti necessari alla crescita e allo sviluppo della nostra regione.

Ciò è accaduto presso le Terme Luigiane di Acquappesa Guardia Piemontese nell’ambito della 37° edizione del Corso sulle “Tecniche per la difesa dall’inquinamento”, organizzato dal 15 al 18 giugno dalle sezioni calabresi del Centro Studi Acquedotti e Fognature e dell’Associazione Idrotecnica Italiana, nonché dai dipartimenti di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, Ingegneria Chimica ed Ingegneria Civile dell’Università della Calabria, diretto dal prof. Giuseppe Frega e coordinato dal prof. Francesco Macchione.

Proprio in questo ambito nella giornata di apertura è stato organizzato un seminario sul tema: “La comunicazione del rischio in Calabria”, con l’approvazione e la gestione da parte dell’Ordine Nazionale e Regionale dei Giornalisti, con il supporto organizzativo  del Laboratorio di Modellistica Numerica per la Protezione Idraulica del Territorio (LaMPIT) dell’Università della Calabria, del Circolo della Stampa “Maria Rosaria Sessa” di Cosenza e dell’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria”.

Una iniziativa unica nel suo genere, presieduta dal prof. Giuseppe Frega e dal prof. Francesco Macchione, con la moderazione del Presidente dell’Ordine Regionale dei Giornalisti, Giuseppe Soluri, per effetto della presenza di circa dieci docenti universitari, quali relatori del corso sull’inquinamento, che hanno voluto portare all’interno del seminario dei giornalisti le loro esperienze, conoscenze e pareri mettendo in primo piano il valore  della comunicazione istituzionale e la comunicazione del rischio in Calabria, l’interdisciplinarità nella formazione di professionisti esperti della comunicazione scientifica e la comunicazione universitaria, il rischio delle alluvioni e l’irregolarità dei corsi d’acqua calabresi, il drenaggio urbano delle acque, l’erosione costiera, la qualità dell’aria nella gestione delle discariche, il rischio sismico, fenomeni franosi, difesa del suolo e del territorio, rischi ambientali e credibilità degli annunci catastrofici con alcuni esempi pratici di progettualità e programmazione, come quella ad esempio di una simulazione di una alluvione nella città di Cosenza con grossi danni nel suo centro storico per effetto dell’esondazione dei fiumi Crati e Busento.

Un grazie, quindi, ai professori che nell’arco di due ore e mezzo circa hanno raccontato ai giornalisti intervenuti  i diversi aspetti del rischio che per la Calabria costituisce un problema serio per effetto di uno scarso investimento finanziario da parte degli organi governativi del Paese di fronte ad analisi e costi prodotti dalla Regione Calabria, verso cui il mondo universitario ha manifestato disponibilità di collaborazione per interventi appropriati di salvaguardia e tutela.

Un seminario, quindi, ricco degli interventi di: Luigi Da Deppo (Professore emerito Università di Padova) Baldassare Bacchi (Università di Brescia),  Umberto Fratino (Direttore Dipartimento DICATECh – Politecnico di Bari),  Franco Macchione (Università della Calabria), Paolo Mignosa (Direttore Dipartimento DICATeA – Università di Parma), Renato Olivito (Università della Calabria), Salvatore Siviglia (Segretario Autorità di Bacino Calabria), Paolo Veltri (Direttore Dipartimento Ingegneria Civile – UniCal), Massimo Veltri (Università della Calabria), Mario Falace (phd Università della Calabria), Alfonso Vulcano (Università della Calabria).

Il corso sulle Tecniche per la difesa dall’inquinamento, intanto, prosegue per chiudersi sabato prossimo con numerose altre relazioni su temi legati alla difesa dall’inquinamento dell’acqua, dell’aria e del suolo, alla difesa dai rischi geotecnico e sismico, delle intersezioni tra difesa del suolo e pianificazione territoriale.

Terme Luigiane, incontri sulle tecniche di difesa dall’inquinamento e comunicazione del rischio

Terme LuigianeGUARDIA PIEMONTESE (CS) – Il corso su le “Tecniche per la difesa dall’inquinamento” ed un seminario su “La comunicazione del rischio in Calabria”, aperto al mondo del giornalismo calabrese, sono al centro dell’attenzione scientifica e della comunicazione presso le Terme Luigiane di Acquappesa – Guardia Piemontese. Si svolgerà presso le Terme Luigiane di Acquappesa, dal 15 al 18 giugno, la 37° edizione del Corso di Aggiornamento in “Tecniche per la Difesa dall’Inquinamento”, organizzato dalle sezioni calabresi del Centro Studi Acquedotti e Fognature e dell’Associazione Idrotecnica Italiana, nonché dai dipartimenti di Ingegneria per l’ambiente e il territorio, Ingegneria chimica ed Ingegneria civile dell’Università della Calabria. Il corso, diretto dal prof. Giuseppe Frega e coordinato dal prof. Francesco Macchione, si rivolge a professionisti operanti nel settore dell’Ingegneria Ambientale, proponendosi come scopo di fornire un aggiornamento professionale sulle tecniche di progettazione, sui problemi di gestione e sul quadro degli interventi pubblici nel campo delle opere di acquedotti, fognature, depurazione dei liquami, smaltimenti dei rifiuti, nonché sulla salvaguardia dell’ambiente, sulla programmazione nazionale ambientale e sulla situazione calabrese. Le quattro giornate del corso, suddivise in sette sessioni (Difesa dalle alluvioni, Idrologia e costruzioni idrauliche, Ingegneria marittima e difesa dall’erosione costiera, Acquedotti e fognature, Difesa dall’inquinamento dell’acqua, dell’aria e del suolo, Difesa dai rischi geotecnico e sismico, Intersezioni tra difesa del suolo e pianificazione territoriale) con settantanove relatori, saranno aperte alla frequenza di iscritti agli Ordini degli Ingegneri e dei Geologi, come a soggetti appartenenti a Istituzioni e Imprese, a dottorandi ed assegnisti di ricerca, a studenti universitari. Per la prima volta negli annali di storia del corso, che ha 37 anni di vita, grazie alla collaborazione del Laboratorio di Modellistica Numerica per la Protezione Idraulica del Territorio (LaMPIT) dell’Università della Calabria, del Circolo della Stampa “Maria Rosaria Sessa” di Cosenza, dell’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria”, si è creata nella giornata inaugurale (mercoledì 15 giugno, dalle 15,OO alle 19,OO) una sezione aperta al mondo del giornalismo, approvata dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti, quale occasione d’incontro, discussione e collaborazione tra diverse figure professionali (accademici, ingegneri, geologi, giornalisti) su un tema di grosso interesse ed impatto  professionale: “La comunicazione del rischio in Calabria”, con l’acquisizione di tre crediti formativi a norma della legge 148/2011 e DPR attuativo 137/2012.Il Seminario, che sarà presieduto dal Presidente dell’Ordine Regionale dei Giornalisti, Giuseppe Soluri, e dal responsabile scientifico del LaMPIT/UniCal, prof. Francesco Macchione, avrà come argomenti di analisi e discussione i seguenti aspetti: la comunicazione istituzionale e la comunicazione del rischio in Calabria, l’interdisciplinarità nella formazione di professionisti esperti della comunicazione scientifica e la comunicazione universitaria, il rischio delle alluvioni e l’irregolarità dei corsi d’acqua calabresi, il drenaggio urbano delle acque, l’erosione costiera, la qualità dell’aria nella gestione delle discariche, il rischio sismico, fenomeni franosi, difesa del suolo e del territorio, rischi ambientali e credibilità degli annunci catastrofici, alcuni esempi pratici di progettualità e programmazione. Le comunicazioni di breve durata saranno a cura dei professori: Luigi Da Deppo (Professore emerito Università di Padova) Baldassare Bacchi (Università di Brescia), Umberto Fratino (Direttore Dipartimento DICATECh – Politecnico di Bari), Franco Macchione (Università della Calabria), Paolo Mignosa (Direttore Dipartimento DICATeA – Università di Parma), Renato Olivito (Università della Calabria), Franco Rossi (Assessore alla Pianificazione territoriale ed urbanistica Regione Calabria), Salvatore Siviglia (Segretario Autorità di Bacino Calabria), Paolo Veltri (Direttore Dipartimento Ingegneria Civile – UniCal), Massimo Veltri (Università della Calabria), Mario Falace (phd Università della Calabria), Alfonso Vulcano (Università della Calabria).

Ad Acquappesa corso di aggiornamento sulle tecniche per la difesa dall’inquinamento

ACQUAPPESA (CS) – Si svolgerà presso le Terme Luigiane di Acquappesa – Guardia Piemontese, dal 15 al 18 giugno, la 37° edizione del Corso di Aggiornamento in “Tecniche per la Difesa dall’Inquinamento”, organizzato dalle sezioni calabresi del Centro Studi Acquedotti e Fognature e dell’Associazione Idrotecnica Italiana, nonché dai dipartimenti di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, Ingegneria Chimica ed Ingegneria Civile dell’Università della Calabria.

Il corso, diretto dal prof. Giuseppe Frega e coordinato dal prof. Francesco Macchione, si rivolge particolarmente a professionisti operanti nel settore dell’Ingegneria Ambientale, proponendosi come scopo di fornire un aggiornamento professionale sulle tecniche di progettazione, sui problemi di gestione e sul quadro degli interventi pubblici nel campo delle opere di acquedotti, fognature, depurazione dei liquami, smaltimenti dei rifiuti, nonché sulla salvaguardia dell’ambiente, sulla programmazione nazionale ambientale e sulla situazione calabrese.

Le quattro giornate del corso, suddivise in sette sessioni (Difesa dalle alluvioni, Idrologia e costruzioni idrauliche, Ingegneria marittima e difesa dall’erosione costiera, Acquedotti e fognature, Difesa dall’inquinamento dell’acqua, dell’aria e del suolo, Difesa dai rischi geotecnico e sismico, Intersezioni tra difesa del suolo e pianificazione territoriale) con settantanove relatori, saranno aperte alla frequenza di iscritti agli Ordini degli Ingegneri e dei Geologi, come a soggetti appartenenti a Istituzioni e Imprese, a dottorandi ed assegnisti di ricerca, a studenti universitari.

Per la prima volta negli annali di storia del corso, che ha 37 anni di vita, grazie alla collaborazione del Laboratorio di Modellistica Numerica per la Protezione Idraulica del Territorio (LaMPIT) dell’Università della Calabria, del Circolo della Stampa “Maria Rosaria Sessa” di Cosenza, dell’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria”, si è creata nella giornata inaugurale  (mercoledì 15 giugno, dalle 15,OO alle 19,OO) una sezione aperta al mondo del giornalismo, approvata dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti, quale occasione d’incontro, discussione e collaborazione tra diverse figure professionali (accademici, ingegneri, geologi, giornalisti) su un tema di grosso interesse ed impatto  professionale:  “La comunicazione del rischio in Calabria”, con l’acquisizione di tre crediti formativi a norma della legge 148/2011 e DPR attuativo 137/2012.

Il Seminario, che sarà presieduto dal Presidente dell’Ordine Regionale dei Giornalisti, Giuseppe Soluri, e dal responsabile scientifico del LaMPIT/UniCal, prof. Francesco Macchione,  avrà come argomenti di analisi e discussione i seguenti aspetti: la comunicazione istituzionale e la comunicazione del rischio in Calabria, l’interdisciplinarità nella formazione di professionisti esperti della comunicazione scientifica e la comunicazione universitaria, il rischio delle alluvioni e l’irregolarità dei corsi d’acqua calabresi, il drenaggio urbano delle acque, l’erosione costiera, la qualità dell’aria nella gestione delle discariche, il rischio sismico, fenomeni franosi, difesa del suolo e del territorio, rischi ambientali e credibilità degli annunci catastrofici, alcuni esempi pratici di progettualità e programmazione.

Le comunicazioni di breve durata saranno a cura dei professori: Luigi Da Deppo (Professore emerito Università di Padova) Baldassare Bacchi (Università di Brescia),  Umberto Fratino (Direttore Dipartimento DICATECh – Politecnico di Bari),  Franco Macchione (Università della Calabria), Paolo Mignosa (Direttore Dipartimento DICATeA – Università di Parma), Renato Olivito (Università della Calabria), Franco Rossi (Assessore alla Pianificazione territoriale ed urbanistica Regione Calabria), Salvatore Siviglia (Segretario Autorità di Bacino Calabria), Paolo Veltri (Direttore Dipartimento Ingegneria Civile – UniCal), Massimo Veltri (Università della Calabria), Mario Falace (phd Università della Calabria), Alfonso Vulcano (Università della Calabria).

Accordo raggiunto. Sigla sulla vertenza delle Terme Luigiane presso la Regione

foto Gerardo Calabria CISLCATANZARO (CZ) – Sarà firmato mercoledì 2 marzo, presso la Regione Calabria, il testo dell’accordo raggiunto, tra la stessa regione, la Sateca e le due amministrazioni comunali di Acquappesa e Guardia Piemontese, sulla vertenza delle Terme Luigiane.L’accordo che sarà sottoscritto dalle parti il prossimo due marzo può essere considerato come un inizio positivo per attivare tutte quelle sinergie necessarie a costruire un rapporto positivo tra le parti.Il Sindacato, con la CISL in particolare, sarà determinato nel perseguire tale percorso, in quanto non solo dovrà garantire l’ occupazione, ma deve essere l’ elemento portante nel raggiungimento di  accordi mirati con regole certe.Il Sindacato, dovrà essere il guardiano del vero lavoro. Inoltre deve essere l’elemento che deve dare certezze alle regole tra imprenditori e lavoratori e i comuni , senza essere di intralcio allo sviluppo. Ed è proprio di questo che la CISL si fa promotore con  i Comuni che dovranno essere i protagonisti del territorio.La Regione con la proroga concessa fino al 2017 per la presentazione ed approvazione del progetto tecnico che sarà presentato dalle Amministrazioni per l’ assegnazione delle acque, aiuterà gli stessi a costruire un progetto che risponda meglio alle opportunità del territorio da collegare alle peculiarità delle Terme.I due sindacalisti della Cisl, Gerardo Calabria e Angelo Scarcello, in una loro nota diffusa agli organi d’informazione, sostengono che sono positive le certezze che la Sateca ha già manifestato circa la riassunzione del personale licenziato, come quello di stimolare l’indotto per una politica ed interventi comuni di sviluppo.“ La certezza del lavoro viene – hanno sostenuto i due  sindacalisti della Cisl – da un  progetto che leghi il territorio alle terme e solo il dialogo tra le parti potrà garantire questo. La CISL sostiene che la riunione convocata per il due marzo  dall’ Assessore alle attività produttive,  Carmela Barbalace,  per la sottoscrizione dell’ intesa, che consentirà alla Sateca la prosecuzione delle attività fino a nuova gara, deve essere l’ inizio di un percorso  che porti a uno sviluppo per la costruzione di un  progetto utile alla valorizzazione delle Terme, come dell’intero territorio  annesso della fascia tirrenica che va da Praia a Mare fino a Paola”.

Terme Luigiane: trovato l’accordo di gestione con la Sateca

GUARDIA PIEMONTESE (CS) – L’accordo è stato raggiunto: le Terme Luigiane si avviano a una riapertura che si spera proficua, non solo in termini di cure termali. Presso la Regione Calabria, è stato, infatti, rinnovato il contratto di sub-concessione delle Terme Luigiane per il periodo necessario all’espletamento delle procedure di appalto per la ricerca di un nuovo gestore. Al momento, si attende una convocazione da parte dell’Assessorato Regionale alle attività produttive per la sottoscrizione formale del Terme Luigianedocumento di accordo. Nel frattempo, nella giornata di oggi i vertici della Sateca, la società che gestisce le terme, hanno incontrato una delegazione di lavoratori per avviare quanto prima gli interventi operativi e amministrativi per l’avvio della nuova stagione termale. La speranza è che non si verifichi una flessione nelle presenze, considerando anche la crisi dell’intero comparto termale che ha colpito non solo altre terme calabresi, ma anche importanti stabilimenti nazionali, quali le Terme di Fiuggi.

In base agli accordi raggiunti con la Regione Calabria, il budget concesso quest’anno non comprenderà gli utenti extraregionali e quindi sarà più alto a vantaggio della clientela calabrese, per cui è necessario puntare alla programmazione di una strategia mirata, che garantisca un buon afflusso di clientela, soprattutto in grado di garantire lo stato occupazionale degli ultimi anni. L’apertura è prevista per maggio e si prevede l’invio, da parte delle stesse Terme agli enti Comunali, dell’offerta di un contributo economico che consenta di organizzare il trasporto di gruppi di curandi presso lo stabilimento. Lo scorso anno, ad esempio, la Sateca aveva messo a disposizione un contributo, poi utilizzato da ben trenta comuni. Si attende, inoltre, un’assemblea generale con le organizzazioni sindacali che hanno affiancato i lavoratori negli scorsi mesi di trattative tra la Sateca e le amministrazioni di Guardia Piemontese e Acquappesa insieme alla Regione Calabria.

Le Terme Luigiane non chiuderanno, concessa la proroga di sub concessione alla S.A.T.E.C.A

Guardia Piemontese ( Cs) – “È con viva soddisfazione – si legge in un comunicato stampa – che la S.A.TE.CA. spa, società con quasi 600 piccoli azionisti, che gestisce le Terme Luigiane, esprime soddisfazione per la risoluzione della  vertenza in atto. Si tratta di una complessa problematica legata alla scadenza della sub concessione per l’utilizzo delle acque termali, che non si riusciva a risolvere da mesi, con grande preoccupazione del personale, dell’impresa, delle attività dell’indotto e della pubblica opinione. Della questione si è occupato con grande impegno l’assessore regionale alle attività produttive Carmela Barbalace, insieme al consigliere regionale Giuseppe Aieta. Ieri anche loro erano presenti all’incontro organizzato su convocazione del presidente della Regione, Mario Oliverio, fra sindaci e Sateca presso la Regione. Grande apprezzamento è stato espresso dall’azienda per l’operato del presidente Oliverio, che è stato risolutivo grazie alla decisione del presidente e al grande interesse mostrato per il settore termale, su cui la regione intende investire per un futuro di maggiore sviluppo.  Determinante è stata l’attività di mediazione svolta nei mesi scorsi dall’assessore Barbalace e dagli onorevoli Magorno e  Aieta. Essi  hanno mostrato di avere davvero a cuore il tessuto produttivo della Calabria e il destino dei lavoratori. Anche il vescovo mons. Bonanno si è preoccupato di seguire la questione ed ha mostrato grande interesse verso la risoluzione del problema. Infine non bisogna trascurare il ruolo del prefetto di Cosenza Tomao, che si è impegnato nel predisporre un quesito sulla controversa  vicenda all’ANAC per la risoluzione della stessa.  Con l’accordo  la S.A.TE.CA. ottiene la proroga della propria sub-concessione sino alla conclusione dell’iter per l’individuazione del nuovo sub- concessionario, che si avrà a seguito di un bando di gara. La società si è impegnata alla riassunzione del personale a tempo indeterminato licenziato nei mesi scorsi e del personale stagionale necessario per lo svolgimento dell’attività nella futura stagione, che si riaprirà nel prossimo mese di  maggio. Da oggi l’impegno per riavviare l’attività con risultati soddisfacenti, nonostante il notevole ritardo accumulato, sarà massimo. L’azienda lamenta difficoltà per non aver potuto svolgere la normale attività di manutenzione degli impianti e delle strutture e di promozione e marketing . Probabilmente non si potranno raggiungere i risultati dello scorso anno, ma si è avuta la buona notizia che la spesa per cure termali dei clienti non calabresi non sarà più inclusa nel budget regionale, come, in modo alquanto incongruente, avveniva in passato. Si potrà quindi erogare un maggior numero di  cure sia ai clienti locali che ai turisti, considerato che la spesa dei curanti che vengono da altre regioni non è a carico della Regione Calabria. La S.A.TE.CA., alla luce dell’interesse mostrato dal presidente Oliverio per il termalismo, ha chiesto alla regione di poter iniziare a lavorare sulle criticità del settore, in particolare sui problemi di infrastrutture e servizi pubblici carenti. L’attenzione verso l’area è grande, poiché essa è ricca di attrattori turistici, quali, oltre alle terme, il Porto di Cetraro, la minoranza linguistica di Guardia Piemontese  e il Santuario di Paola, che consentirebbero di destagionalizzare e di accrescere ulteriormente i flussi turistici, se adeguatamente valorizzati.  La S.A.TE.CA. , su questo, già da tempo ha dichiarato la propria disponibilità a investire in questa direzione”.

Terme Luigiane, verso la risoluzione della vertenza

CATANZARO – Il Presidente della Regione Mario Oliverio, presenti l’Assessore allo Sviluppo economico Carmen Barbalace, il Presidente della Commissione Consiliare “Bilancio” Giuseppe Aieta ed il Dirigente generale del Dipartimento “Sviluppo Economico” Antonio De Marco, ha presieduto un incontro con i sindaci di Acquappesa, Giorgio Maritato, e Guardia Piemontese, Vincenzo Rocchetti, ed i rappresentanti della società Sateca che gestisce le “Terme Luigiane”, guidati dal Presidente Sonia Ferrari. Al centro dell’incontro – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – la problematica legata al proseguimento dell’attività termale che rischia la definitiva chiusura. Il Presidente Oliverio, nell’aprire i lavori e ringraziando il Prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao ed il Vescovo Mons. Leonardo Bonanno per la particolare attenzione che hanno rivolto al problema, ha sottolineato la necessità che le Terme restino aperte per quello che esse possono continuare ad offrire, sia in termini occupazionali che in termini di ricaduta sul territorio, dal punto di vista turistico e dello sviluppo. Oliverio, in tale direzione, ha invitato i sindaci intervenuti ed i rappresentanti della società a fare ogni sforzo per raggiungere un accordo formale, finalizzato all’apertura, per l’ormai prossima stagione, garantendo i livelli occupazionali dei dodici lavoratori a tempo indeterminato e dei lavoratori stagionali. Nel concludere, il Presidente Oliverio ha anche indicato la volontà della Regione di voler investire, attraverso i fondi comunitari, in questo settore, proprio perché “consideriamo – ha detto – quella termale, una grande risorsa per la nostra regione”. L’Assessore Barbalace, nel prendere la parola, ha evidenziato i termini del possibile accordo da sottoscrivere. Al termine dell’incontro, facendo proprio l’invito del Presidente Oliverio, gli intervenuti hanno sottoscritto un verbale nel quale, tra l’altro, è stato ribadito l’impegno, da parte della Sateca, a garantire la continuità senza soluzione delle attività termali, procedendo “all’immediata riassunzione delle unità lavorative a tempo indeterminato licenziate e garantendo la continuità occupazionale dei lavoratori stagionali già utilizzati”.

Terme Luigiane, Oliverio e Barbalace hanno incontrato i sindaci di Guardia Piemontese e Acquappesa

GUARDIA PIEMONTESE (CS) – Si è giunti alla definizione della vertenza sulle Terme Luigiane che da tempo ha impegnato e coinvolto la Regione Calabria e le amministrazioni comunali di Acquappesa e Guardia Piemontese, titolari della concessione delle acque termali. Viva soddisfazione per la risoluzione – riporta un comunicato dell’Ufficio Stampa della Giunta- è stata dimostrata dal presidente della Regione Mario Oliverio che nel pomeriggio di ieri, a Reggio Calabria, presso il Consiglio regionale, ha incontrato i sindaci di Acquappesa e Guardia Piemontese, Giorgio Maritato e Vincenzo Rocchetti.

Presenti all’incontro l’assessore alle Attività Produttive Carmen Barbalace che sin dal suo insediamento ha curato la vertenza, il consigliere Giuseppe Aieta che si è prodigato in questi mesi per il raggiungimento di una intesa, ancora i consiglieri Orlandino Greco e Franco Sergio.
I sindaci si sono impegnati ad attuare gli indirizzi forniti loro dalla Giunta regionale con la dgr 405/2015; il presidente Oliverio e l’assessore Barbalace a concedere uno spazio temporale più lungo rispetto alla scadenza di ottobre 2016 prevista per la presentazione del progetto da parte dei comuni,  finalizzato ad assegnare la durata della concessione delle acque termali.
La risoluzione della vertenza nella prossima settimana sarà definitivamente concordata in una riunione con le parti interessate, Comuni, Regione e società subconcessionaria.
“L’impegno profuso nella risoluzione della vertenza- afferma al riguardo il presidente Oliverio- consente di offrire garanzie di continuità lavorativa alle risorse umane impiegate nelle attività termali e la garanzia di continuità delle cure termali.”
“ Quello conseguito- dice l’assessore Barbalace- è un importante obiettivo, raggiunto per garantire la possibilità di usufruire di una risorsa che la natura ha voluto donare a questa nostra terra e che rappresenta opportunità di sviluppo, in quanto offerta di occupazione, attrattore turistico, cura della salute per le proprietà delle acq