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Bentivoglio, Falcomatà chiama i cittadini alla scorta civica. Nasone (Libera): “Facciamo cose concrete”

12810016_10209274729211154_826021888_oREGGIO CALABRIA – E’ una folla visibilmente coinvolta e generosa quella che si stringe idealmente attorno al proprio  concittadino Tiberio Bentivoglio, l’imprenditore minacciato dopo l’esplosione di stanotte al deposito della sua azienda sanitaria.

Dopo l’incendio della scorsa notte nel quartiere I Tre Mulini, che ha distrutto il deposito dell’imprenditore Bentivoglio, noto per la sua battaglia contro il racket, il primo cittadino di Reggio Calabria Giuseppe Falcomata ha dato appuntamento alla popolazione reggina davanti al locale, ormai vuoto e semidistrutto. Una grande folla ha risposto all’appello del sindaco e in questi istanti in molti stanno ancora cercando di raggiungere la stretta strada teatro dei fatti di stanotte, nei pressi della facoltà di architettura. In mezzo alla folla Falcomata ha parlato di “scorta civica” esortando i suoi concittadini alla mobilitazione della famiglia Bentivoglio. Questo un estratto del suo appello: “Se siete qua stasera è perché voi come noi vi siete rotti le palle. Continuiamo a costruire segni di speranza (..). Reggio Calabria non vuole morire, Reggio Calabria vuole rinascere. La città è accanto a chi sceglie la legalità“. 12789703_10209274716730842_2069263796_o

Fra i primi a raccogliere l’appello di Falcomatà il presidente di Libera Domenico Nasone: “Questa folla ci sembra il segno tangibile di una città che alza la testa e non lascia soli i suoi figli in difficoltà e minacciati. Nasone ha poi esortato i presenti e non a fare “cose concrete” per aiutare Bentivoglio e la sua famiglia: “Chi è venuto qui metta mano al portafogli per aiutare questa famiglia Bentivoglio“. “Essere accanto a Tiberio Bentivoglio è una scelta di libertà“, ha concluso Nasone.

Presenti anche tantissimi studenti che si sono mobilitati spontaneamente, fra cui una rappresentanza del Liceo Scientifico Volta, e il gruppo degli scout di Melito.

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 ph: Roberta Parisi
 

Caso Bentivoglio. Le dichiarazioni di Mario Oliverio

Mario OliverioREGGIO CALABRIA (RC) -A seguito dell’intimidazione ai danni dell’imprenditore Tiberio Bentivoglio, il Presidente della Regione Mario Oliverio, rilascia le proprie dichiarazioni“L’intimidazione subita dall’imprenditore reggino Tiberio Bentivoglio, ribellatosi al racket e divenuto testimone di giustizia, lascia sgomenti per il profondo significato che il criminale gesto incendiario porta con se. Come altri episodi, ormai troppo frequenti in provincia di Reggio Calabria e non solo, anche questo lascia uno strascico di amarezza. Investire e creare realtà lavorative sul proprio territorio non può diventare un tiro da roulette russa, così come non può esserlo amministrare con competenza e trasparenza.Ho sentito telefonicamente Tiberio Bentivoglio ed a lui ho espresso la mia solidarietà ed il mio rammarico per quanto accaduto.Non ho dubbi sul fatto che l’attività commerciale data alle fiamme rialzerà quanto prima le serrande, anche grazie alla preziosa attività che svolgono presidi come Libera.”

Atto intimidatorio a Tiberio Bentivoglio. Solidale Francesco Molinari

francesco molinariREGGIO CALABRIA (RC) – Voglio esprimere la mia solidarietà, umana in primis, ed in qualità di componente della Commissione Parlamentare Antimafia poi, all’imprenditore  e testimone di giustizia, Tiberio Bentivoglio, per il vile atto intimidatorio subìto e perpetrato attraverso l’incendio del magazzino della sanitaria “ Sant’Elia”,di sua proprietà . L’ennesima dimostrazione della pervicacia e arroganza della ‘ndrangheta che ormai, senza difficoltà alcuna, riesce a tenere  in ostaggio la società civile. La Lotta alla mafia  nella nostra terra si è,  purtroppo,  trasformata in lotta di resistenza e liberazione. Ma deve essere la “nostra“ lotta, una battaglia di tutti. Esorto, non solo Bentivoglio  a non cedere all’ennesimo tentato ricatto mafioso, ma soprattutto i calabresi a svegliarsi.  Questa terra ha bisogno di partigiani che la amino incondizionatamente. Non c’è più tempo. Siamo ormai accerchiati dal  malaffare e dalla mala politica e il torpore, se prolungato, non potrà che fortificare  questo cancro, che ci ha già reso schiavi.

Incendiati i magazzini di Tiberio Bentivoglio. Ernesto Magorno esprime la propria solidarietà

ernesto magornoREGGIO CALABRIA (RC) -“A Tiberio Bentivoglio, coraggioso testimone di giustizia, va la mia vicinanza umana ed istituzionale e quella di tutto il Partito democratico calabrese. Tiberio non si è piegato alla prepotenza mafiosa e senza timore ha denunciato gli episodi di racket che l’hanno interessato, con grande senso civico. Non deve essere lasciato solo”. E’ quanto afferma il segretario regionale del Partito democratico, on. Ernesto Magorno nell’apprendere la notizia dell’incendio doloso che ha distrutto questa notte i magazzini dell’imprenditore Tiberio Bentivoglio. “Incredulità, sdegno e rabbia: sono questi i primi sentimenti che emergono davanti ad un vile gesto che colpisce una persona perbene che rivendica il diritto a svolgere la propria attività in un contesto di legalità e trasparenza – afferma ancora il segretario regionale del Pd calabrese -. Dobbiamo continuare a sostenere ed affiancare quanti non ai arrendono alla legge della ‘ndrangheta e operano per consegnare alle nuove generazioni una Calabria migliore”.

 

 

 

 

Distrutto il deposito dell’imprenditore Tiberio Bentivoglio. Solidarietà per il collaboratore di giustizia

REGGIO CALABRIA – Non c’è pace per Tiberio Bentivoglio e la sua famiglia, ancora una volta preso di mira dal racket che lui tanto combatte. Ieri notte un incendio ha praticamente distrutto i magazzini della sua sanitaria a Reggio Calabria. IMG-20160229-WA0005

L’associazione Risveglio Ideale ed il suo Presidente On. Angela Napoli esprimono sincera solidarietà al “valoroso imprenditore che a discapito della sua libertà ha sempre denunziato i soprusi e gli atti criminosi perpetrati nei suoi confronti. Fiduciosi che gli inquirenti e le Forze dell’Ordine faranno luce su quest’altra terribile vicenda che mina la tranquillità della famiglia Bentivoglio, è d’obbligo pretendere che ai responsabili vengano inflitte pene esemplari che servano da monito per chi crede che la città di Reggio Calabria debba sempre essere nel mirino e nelle mani di forze criminali che da lungo tempo condizionano la vita e le attività commerciali degli onesti cittadini.”

A Bentivoglio va anche il messaggio di vicinanza dell’onorevole Stefania Covello che ribadisce la necessità di sostenere i testimoni di giustizia che stanno pagando un duro prezzo in Calabria: “L’incendio che stanotte ha distrutto i magazzini della sanitaria Sant’Elia a Reggio Calabria, di proprietà del testimone di giustizia Tiberio Bentivoglio, che da molti anni combatte contro le cosche della ‘ndrangheta, non può rimanere impunito! Lo Stato e le sue istituzioni devono rafforzare il sostegno e la protezione all’imprenditore che dal 1992 è vittima di intimidazioni gravi“.