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Accusava i vicini di commettere reati, prosciolto 70enne di Trebisacce

CASTROVILLARI (CS) – È stato definitivamente prosciolto dall’accusa di calunnia un 70enne di Trebisacce, difeso di fiducia dall’avvocato Raffaele Meles del Foro di Castrovillari, che aveva segnalato più volte i vicini di casa ipotizzando una serie di reati. Il procedimento era nato in seguito alla querela sporta da una donna, vicina di casa del settantenne, esasperata per le continue segnalazioni inoltrate dall’uomo alle Autorità competenti con le quali la accusava di commettere reati di vario titolo e, in particolare, abusi edilizi ai danni del proprio vicino.

La vicenda ha inizio nel 2016, data in cui a seguito dell’inizio di alcuni lavori edili eseguiti dalla famiglia della querelante, l’indagato avrebbe “intasato” gli uffici comunali con segnalazioni di vario titolo tese a sollecitare il controllo degli organi preposti al fine di verificare l’esatta esecuzione dei lavori, nonché la loro realizzazione secondo le norme di legge. Tali segnalazioni hanno, a loro volta, comportato un notevole ritardo nell’esecuzione dei lavori arrecando ai committenti un danno di oltre 40mila euro. Non solo. Alcuni familiari della donna, a causa del continuo stress, sono stati costretti a ricorrere a cure mediche. Da qui la decisione di querelare il 70enne per calunnia.

L’avvocato Raffaele Meles, difensore dell’uomo, ha sin da subito sostenuto e provato che le segnalazioni fatte dal proprio assistito agli uffici comunali non fossero lesive di alcun diritto. Le persone offese, nel contempo, a sostegno delle proprie richieste hanno indicato diversi testimoni e allegato certificati medici, perizie tecniche e regolari permessi per costruire.

Il Tribunale di Castrovillari ha infine ritenuto condivisibile la tesi sostenuta anche dalla difesa prosciogliendo definitivamente il 70enne dall’accusa di calunnia.

 

Castrovillari, eletto il Consiglio dell’Ordine dei commercialisti e degli esperti contabili

CASTROVILLARI (CS) – Lo scorso 2 gennaio si è insediato il nuovo Consiglio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Castrovillari in carica per il quadriennio 2017-2020, per come risultato eletto dall’Assemblea degli iscritto all’Albo nei giorni 3 e 4 novembre 2016. Il Consiglio ha proceduto alla nomina del Vice Presidente, del Segretario e del Tesoriere. Il nuovo Consiglio risulta così composto: Mario Straticò, Presidente;  Natalino Algieri, Vice Presidente;Vincenzo Cesarini, Segretario;  Ernesto Lamensa, Tesoriere. Consiglieri:Domenico Basile; Mafalda Borrelli; Vittorio De Luca; Marianna Fioravante;Giovanni Gallo;Antonio Oriolo;Franca Varcasia. Il Consiglio, inoltre, ha deliberato che la sede di Rossano resterà operativa mantenendo fede agli impegni assunti nel programma elettorale con i propri iscritti.Il Presidente, congratulandosi con tutti i neoeletti, conferma la sua originaria convinzione, ovvero che questo Consiglio potrà lavorare bene e potrà raggiungere le mete prefissate per una crescita economica e sociale della categoria e di tutto il territorio. L’Ordine di Castrovillari unificando a se gli iscritti del soppresso Ordine di Rossano, per la nuova geografia giudiziaria, è, e deve rimanere, protagonista per l’intero territorio, ponendo attenzione e sommo impegno al dialogo con tutti i protagonisti della realtà economico-sociale, supportando iniziative che portino a un tangibile miglioramento qualitativo della propria professionalità. Il nuovo Ordine accorpa un vasto territorio che comprende i comuni da San Sosti a Rocca Imperiale e fino a Cariati, composto da oltre 500 iscritti opportunamente rappresentati nel nuovo Consiglio.

Omicidio colposo, assolti due cardiologi

CASTROVILLARI (CS) – Il GUP del Tribunale di Castrovillari ha assolto con la formula “perché il fatto non costituisce reato”, i dottori C.D.F.A. e di L.R., entrambi in servizio presso l’Unità Operativa di Cardiologia dell’Ospedale “Nicola Giannettasio” di Rossano. I due medici erano accusati di omicidio colposo in seguito alla morte del quarantunenne coriglianese I.G. (all’epoca dei fatti cancelliere presso la sezione penale dibattimentale dell’ex Tribunale di Rossano), deceduto il 15 ottobre 2010 per complicanze sopraggiunte ad un infarto miocardico esteso. L’uomo, sul quale era stata praticata la terapia di stabilizzazione, era stato ricoverato d’urgenza presso l’ospedale di Rossano per infarto acuto del miocardio con conseguente edema polmonare. Ai due medici si contestava, in concorso e cooperazione colposa, di aver disposto con ritardo il trasferimento del paziente presso l’Ospedale di Catanzaro “Sant’Anna” (nosocomio più attrezzato per simili evenienze), facendo partire l’ambulanza alle ore 4:00, ovvero dopo oltre due ore dal suo ingresso in Ospedale, benché consapevoli sia della assoluta gravità delle condizioni cliniche del paziente, al quale era stata diagnosticata una Stemi (infarto acuto del miocardio con sopraslivellamento del tratto ST), sia della inidoneità della struttura ospedaliera rossanese. Durante il trasferimento in ambulanza si decise poi di deviare il percorso verso l’ospedale di Cosenza, in considerazione del grave e drammatico peggioramento delle condizioni del paziente dopo mezz’ora dalla partenza, dove il quarantunenne giunse purtroppo già senza vita. L’attività di indagine prendeva il via dalla querela presentata dalla sig.ra O.M.E., moglie della vittima, la quale evidenziava che il personale del 118 proveniente da Corigliano aveva trasportato il marito presso l’Ospedale Civile di Rossano, dove era stato sottoposto a visita e alle prime cure mediche, rilevando che secondo i sanitari di turno occorreva stabilizzarlo per poi eventualmente trasportarlo presso una struttura sanitaria di Catanzaro.

Nella richiesta di rinvio a giudizio firmata dal PM della Procura della Repubblica di Castrovillari si contestava agli imputati di aver disposto con ritardo il trasferimento presso l’Ospedale di Catanzaro Sant’Anna, facendo partire l’ambulanza dopo oltre due ore dall’arrivo del paziente all’ospedale di Rossano, benché consapevoli della assoluta gravità delle sue condizioni cliniche. A questo seguì una seconda richiesta di archiviazione, nuovamente rigettata dal Gip del Tribunale di Castrovillari che ha ritenuto necessario l’espletamento di un’ulteriore attività di indagine.  Si è giunti così all’udienza camerale per l’opposizione formulata dalla parte offesa avverso la terza richiesta di archiviazione, durante la quale il Gip ha disposto l’imputazione coatta nei confronti dei due medici, ordinando alla Procura della Repubblica di formulare il capo d’accusa di omicidio colposo in concorso. Da qui la celebrazione dell’udienza preliminare a carico dei due medici in cui il Pubblico ministero ha avanzato richiesta di rinvio a giudizio per entrambi gli imputati, mentre la difesa, rappresentata dall’avvocato Francesco Nicoletti, ha argomentato una serie di tesi finalizzate ad ottenere una pronuncia assolutoria. Ed è proprio in accoglimento delle argomentazioni difensive che il Gup del Tribunale di Castrovillari ha emesso una sentenza di assoluzione nei confronti dei due cardiologi con la formula “perché il fatto non costituisce reato”.