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Valle del Marro, incontro tra gli studenti di pedagogia della r-esistenza e Don Pino Demasi

valle-del-marro-aprile-2016POLISTENA (RC) – Si terrà domani presso la cooperativa Valle del Marro di Polistena, il 16° laboratorio all’aperto del progetto didattico-scientifico Pedagogia della R-Esistenza. Ottanta  studenti universitari di Scienze dell’educazione  faranno lezione sui campi confiscati alla ’ndrangheta in località Castellace di Oppido Mamertina e chiuderanno la giornata al Centro Polifunzionale Puglisi di Polistena, incontrando il sacerdote antimafia Don Pino Demasi, Referente del Coordinamento di Libera per la Piana di Gioia Tauro, per discutere di democrazia attiva, economia legale e questione meridionale. All’incontro parteciperà Michele Inserra, Caposervizio della Redazione cosentina de Il Quotidiano del Sud, giornalista e intellettuale da anni impegnato nella militanza anticamorra e anti ’ndrangheta. «La lotta alla cultura mafiosa –afferma Giancarlo Costabile – ha bisogno di testimoni veri e comportamenti credibili. La Valle del Marro rappresenta un modello di economia legale e di cultura della partecipazione democratica, perché opera concretamente nella realtà della Piana, agendo dal basso. Don Pino Demasi –continua Costabile – è il simbolo di una concezione pedagogica dell’antimafia che si pone come militanza, pratica di coesione e inclusione sociale, identità dei territori. L’Università ha un dovere – chiude Costabile – da cui non può più derogare: quello del coraggio etico e della denuncia sociale.  Occorre sottrarre l’antimafia a quella deriva affaristica degli ultimi anni, per restituirle pienamente il suo valore di dispositivo teorico-pratico funzionale alla promozione della cittadinanza responsabile, partecipazione attiva, riscatto sociale. A queste latitudini si chiama Questione meridionale, la cui risoluzione non è più eludibile. La Valle del Marro e la storia di Don Pino Demasi dimostrano che la Calabria e il Mezzogiorno possono vincere pienamente la sfida della modernizzazione culturale».