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Torna a Cosenza Valentina Farinaccio con “Le poche cose certe”

COSENZA – La giornalista e scrittrice Valentina Farinaccio torna a Cosenza per presentare il suo nuovo, imperdibile romanzo: Le poche cose certe, edito da Mondadori. L’evento si svolgerà venerdì 13 aprile alle ore 18 presso la libreria Mondadori di piazza 11 settembre senza, in collaborazione con l’associazione Alaska e il Festival del Giornalismo Emergente Fege.
Con l’autrice dialogheranno Pino Sassano e Carlo Minervini.

 Il libro

“Arturo si era convinto di potere una vita speciale, ma poi non muoveva passi, verso l’ignoto, per paura di una vita vera. Il risultato era una vita fasulla, come quella delle formiche inoperose.” È da dieci anni che Arturo non sale su un tram. L’ultima volta che lo ha fatto era un giovane attore di belle speranze e andava a incontrare una ragazza perfetta e misteriosa, con il nome di un’isola, quella leggendaria di Platone: Atlantide. Ma il destino cancella il loro appuntamento e, da lì in poi, niente andrà come doveva andare.

Oggi Arturo è un quarantenne tormentato da mille paure. Mentre attorno tutto si muove, lui resta fermo, immobile, come un divano rimasto con la plastica addosso in quelle stanze in cui non si entra per paura di sporcare. Quando sale sul tram 14, che da Porta Maggiore scandisce piano tutta la Prenestina, ha un cappellino in testa per nascondere i pensieri scomodi e nella pancia il peso rumoroso dei rimpianti. E mentre i binari scorrono lenti, in una Roma che si risveglia dall’inverno, e la gente sale e scende, ognuno con la sua storia complicata appesa al braccio come una ventiquattrore, Arturo, che nella sua vita sbagliata ha sempre aspettato troppo, fa i conti con il passato, cercando il coraggio di prenotare la sua fermata. Perché nel posto in cui sta andando c’è forse l’ultima possibilità di ricominciare daccapo, e di prendersi quel futuro bello da cui lui è sempre scappato. Dopo lo straordinario esordio di La strada del ritorno è sempre più corta, Valentina Farinaccio ci racconta con una voce unica, che cresce fino a farsi poesia, una storia tanto incantata quanto feroce di attese e incontri mancati, di errori e di redenzione. Perché dobbiamo correre il rischio di essere felici, anche se tutto da un momento all’altro potrebbe affondare. Perché nulla è certo, nella vita. Solo una cosa: che tra un’isola e l’altra c’è sempre il mare.

L’autrice

Valentina Farinaccio è nata a Campobasso e da molti anni vive a Roma. Il suo primo romanzo, La strada del ritorno è sempre più corta (Mondadori, 2016), ha vinto il premio Rapallo Opera Prima, il premio Kihlgren, e Adotta un esordiente. Giornalista e critico musicale, scrive per “Il Venerdì di Repubblica”, e parla di musica su Radio Capital e Rai 1.

“La strada del ritorno è sempre più corta”, storia di volti e voci di Valentina Farinaccio

COSENZA –  Tre generazioni di donne costrette a fare i conti con il dolore, quello che ti distrugge e ti annienta senza fare alcuno sconto. Lia, Vera e Santa si trovano a doversi misurare con la perdita di Giordano, figlio di Santa, marito di Lia e padre di Vera. Santa,una donna che conservava le tracce di una bellezza andata e che «gesticolava troppo poco per essere una donna del Sud» moglie di Gesualdo Lorenzini e madre di Camillo e Giordano, una maniaca dell’ordine e della pulizia che incarna la madre chioccia, “vedova” di un marito che l’ha abbandonata, che protegge Camillo ragazzo eclettico e dispensatore di moine, e Giordano taciturno, pensieroso, complicato e amante della cultura che vende libri. Un giorno a Roma Giordano incontra la costumista Lia Greco e se ne innamora. Giordano è affascinante, Lia «pareva nata apposta per mettere disordine e gettare scompiglio», una ragazza vulcanica che odia la vita di provincia e i cliché . Nasce Vera, “rossa” come il padre, curiosa amabile bambina che ama i Beatles e ha un amico immaginario di  nome Ringo Star. Vera ha solo cinque anni quando perde il padre a causa di un tumore al cervello. Una morte che uccide tre donne e le costringe a fare i conti con l’assenza e con un dolore sordo che  uccide inesorabilmente. Quell’assenza che aveva fatto vivere Vera sempre a metà, perché  « si prova più o meno questo quando si cresce senza un genitore», ritorna prepotentemente quando le viene recapitato un manoscritto del padre che la costringerà a rispondere a tutte le domande del passato. libro farinaccio 2Affiancata dall’amica e musicista Erica Mou, e sostenuta nella presentazione del libro dal giornalista Carlo Minervini e Pino Sassano, la  giornalista e critico musicale Valentina Farinaccio ha presentato alla libreria “Mondadori” il suo primo romanzo “La strada del ritorno è sempre più corta”. Un romanzo appassionante, commovente, leggiadro, di una leggiadria che non nasconde la pericolosità di un testo cucito di parole soffici come le nuvole e impertinenti come la polvere che si insinua ovunque. Valentina scrive per immagini, ci fa vedere i luoghi, respirare i profumi e vivere il dolore. Lei, che come Vera si è dovuta misurare con la  morte del padre, ci ha consegnato una storia di volti e di voci, il punto di vista di tre donne che si trovano a combattere contro l’assenza di un uomo amato e rimpianto che ha lasciato come testamento alla figlia un biglietto su cui campeggia la frase «I’m only sleeping>>, un congedo dalla vita delicato e straziante che non sancisce la fine ma solo l’inizio di osservare le cose  da una finestra che si affaccia su un altro mondo.

Rita Pellicori