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Valli Cupe, Magno: «Rispettare la volontà del Consiglio regionale. Altre Riserve non sono gestite da Consorzi di Comuni»

CATANZARO – «La legge regionale 27 dicembre 2016, n. 41, proposta dal consigliere regionale Mimmo Tallini, è stata approvata all’unanimità dalla massima assise calabrese istituendo la riserva naturale delle valli Cupe. È, quindi, doveroso rispettare la volontà dell’organo titolare della funzione legislativa». Lo ricorda il consigliere regionale Mario Magno che esorta l’esecutivo regionale ad «una seria riflessione su quanto sta accadendo. Pertanto invito la Giunta regionale – osserva Magno – a valutare con particolare attenzione l’opportunità di apportare modifiche al testo della legge, sia perché è stato già nominato il direttore generale della riserva naturale delle valli Cupe, nella persona del dott. Carmine Lupia, risultante da una procedura di selezione pubblica indetta dal Comune di Sersale, ente gestore della Riserva e alla quale hanno partecipato quattro candidati, sia perché eventuali osservazioni potevano essere effettuate a palazzo Campanella nel momento in cui si è discussa la proposta di legge e non dopo la sua approvazione. E’ questo l’iter indicato dalla costituzione, nel pieno rispetto della volontà popolare, prima di effettuare la pubblicazione di una legge sulla Gazzetta Ufficiale. Le altre considerazioni sono arbitrarie ed approssimative. Non si possono neanche ravvisare elementi di incostituzionalità in quanto il Governo nell’esaminare le legge istitutiva delle valli Cupe non ha posto alcuna obiezione, né tantomeno esiste alcuna obbligatorietà nella scelta del soggetto gestore. Infatti né la legge regionale n. 10/2003 né tantomeno la legge quadro nazionale n. 394/91 dispongono alcun obbligo di assegnare la gestione ad un consorzio di enti locali, come auspicato dalla Giunta regionale, nel caso in cui l’area ricada su più comuni. Basti pensare che in Calabria sono presenti altre due Riserve naturali  che incidono sul territorio di più enti locali, ma non sono gestite da consorzi di comuni. La legge quadro e la legge regionale non impongono come scelta del soggetto gestore quella dei consorzi, ma anche enti di diritto pubblico, come nel caso specifico il Comune di Sersale, organismi associativi, associazioni ambientaliste, università e istituzioni scientifiche. Alla luce di queste considerazioni e per prevenire eventuali azioni legali di chi ha legittimamente vinto una selezione pubblica – conclude Magno – invito la Giunta regionale a valutare con attenzione le decisioni da prendere sulla Riserva naturale delle valli Cupe».

Inaugurazione Riserva “Valli Cupe”, presente anche Legambiente

SERSALE (CZ)- «Sosteniamo la scelta della comunità di Sersale di puntare sulla Riserva regionale Valli Cupe per promuovere un’economia basata sull’ecoturismo, le tradizioni locali e la tutela della natura.  Abbiamo seguito e accompagnato il percorso che ha portato all’istituzione della prima riserva nata in Calabria grazie alla legge regionale 10/2003, frutto dell’appassionato impegno di Carmine Lupia e della determinazione dell’amministrazione comunale di Sersale, ma anche dall’azione positiva del Consiglio e della Giunta regionale che speriamo intraprenda un nuovo percorso per tutelare, costruire e valorizzare la rete ecologica regionale di cui la Riserva regionale Valli Cupe rappresenta un primo e importante tassello». E’ questo il commento di Francesco Falcone presidente di Legambiente Calabria e di Antonio Nicoletti responsabile nazionale aree protette e biodiversità dell’associazione, in merito all’iniziativa di inaugurazione della Riserva regionale Valli Cupe che si terrà il prossimo 10 marzo a Sersale e che vede Legambiente tra gli organizzatori dell’evento, e che sarà anche l’occasione di un confronto sullo stato della conservazione della natura in Calabria. Falcone e Nicoletti sottolineano anche «che grazie alla determinazione dell’amministrazione comunale, sostenuta da un gruppo di giovani appassionati ed esperti riuniti in una cooperativa che per la valorizzare le Valli Cupe si sono inventati anche un lavoro, si è raggiunto un risultato che è solo un primo obiettivo per creare attorno alla conservazione della biodiversità della Riserva regionale, una nuova economia ed una nuova strategia di sviluppo che faccia di Sersale una delle prime Green community della Calabria». «Siamo ben felici – concludono Falcone e Nicoletti- di accompagnare la comunità locale su questo percorso di sostenibilità e metteremo a disposizione della gestione della Riserva le nostre conoscenze e tutta la nostra esperienza anche nella speranza che altre comunità locali calabresi vogliano investire nella tutela della biodiversità per sviluppare un percorso di futuro e di sostenibilità».

Mountain Bike/Valli Cupe e fatica

SERSALE (CZ) – Un’Eroica. A sentire chi c’è stato, è stato dura la  ‘Onda d’Urto – Valli Cupe’. L’escursione guidata in mountain bike nelle Valli Cupe di Sersale (Cz) è stata organizzata dall’ASD Explorers Catanzaro in collaborazione con la Pro Loco di Sersale. Circa trenta km tra gli alberi secolari e i canyon delle Valli Cupe. Duecento i corridori provenienti da tutta la regione per una delle tappe di ‘Onda d’Urto 2012 – raduni itineranti in Calabria’ . Gli accompagnatori dei biker hanno fatto l’escursione a piedi.

Una fatica di Ercole, raccontano alcuni dei ciclisti. In molti si sono fermati al primo giro guadagnando un posto sul camion di assistenza. Qualcuno ha trovato riparo sotto un albero. Altri sono stati assistiti dalle autoambulanze. A quanto pare, le Valli Cupe hanno messo alla prova il limite di ciascuno: come piace a chi sale in mountain bike.