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La Vigor di Andreoli. «Sfida avvincente, qui per il blasone e l’ambiente»

LAMEZIA TERME (CZ) – Oggi pomeriggio nella sala stampa dello stadio “Guido ‘Ippolito” è partita ufficialmente l’era targata Angelo Andreoli alla Vigor Lamezia. Per l’esperto tecnico di Fusaldo, che da giocatore ha vestito la casacca biancoverde, una scelta di cuore, di testa e di prestigio: «Ero corteggiato da due squadre, la Vigor e la Cittanovese, che ringrazio per l’interessamento, ma ho scelto di intraprendere questa avventura innanzitutto per il blasone di questa squadra e poi perchè avendo giocato qui conosco bene la piazza e il calore del pubblico lametino». La sfida vigorina è però affascinante quanto impegnativa. Il nome Vigor in Eccellenza porta con sé i favori del pronostico ma Andreoli sa bene che bisogna prima di tutto riconquistare i favori del pubblico: «È normale che il rovinoso salto dalla Lega Pro all’Eccellenza abbia generato malcontento. Il pubblico di Lamezia è abituato a ben altri palcoscenici ma i presupposti per essere fra le protagoniste del prossimo campionato ci sono tutte. Allestiremo un organico che possa disputare un campionato di vertice». Le trattative per portare giocatori importanti a Lamezia sono in corso e gli indizi portano ad alcuni giocatori del Sambiase come Curcio, ma anche Gallo e Cavatorti che il neo tecnico ha allenato ad Acri. Andreoli però non si sbilancia ma diplomatocamente risponde: «Le trattative sono ben avviate, ma per ora è inutile far nomi. Quello che posso dire è che porteremo a Lamezia gente motivata a dare il massimo.» Parola di Angelo Andreoli che da tecnico un campionato lo ha già vinto con l’ Acri, stagione 2010-2011, e che quindi sa bene come si fa. «Molte squadre sono partite in anticipo per allestire squadre da primi posti ma noi non saremo da meno. Sarà un campionato avvincente e livellato verso l’alto», conclude Andreoli.

 

Andreina Morrone

Piange la Vigor, primo Maggio agroDolce per le calabresi

Gli uomini di Gatto sconfitti  2 a 0 a Siracusa, l’Eccellenza è matematica.

Vibonese ai play off, Reggio Calabria ad un solo punto dal medesimo traguardo, Roccella e Rende salve, Palmese pronta per i play out e Vigor ufficialmente retrocessa. Questo il bilancio per le ‘sei sorelle’ a 90 minuti dal termine. E sebbene non ci sia nessun exploit, perché nessuna in effetti ha mai insidiato le prime della classe Siracusa, Frattese e Cavese, il bilancio, escludendo la stagione ‘noir’ dei biancoverdi, al momento tende al ‘positivo’, con quattro squadre sicure almeno di ripresentarsi ai nastri di partenza del vecchio ‘interregionale’.

Animi cupi invece in quel di Lamezia, dove nel giro di un anno e mezzo si passa dai trionfi con Catanzaro e Reggina in Lega Pro all’Eccellenza, all’indomani di un doppio scivolone legato per metà allo scandalo del calcio scommesse.
A nulla sono valsi gli enormi sacrifici di Fioretti e compagni, costretti per le prime dieci giornate a sconfitte nette e dolorose ma stoici, nel proseguo del campionato, nel tentativo, vano, di rimonta. Oggi è arrivata la sentenza dell’aritmetica retrocessione, dopo la sconfitta a Siracusa. Di Catania, con reti ai minuti 23 e 48, la doppietta che ha deciso il match. Siciliani che con la vittoria odierna possono in pratica festeggiare la promozione, visto che basterà raccogliere un punto all’ultima di campionato per la certezza aritmetica.

Futuro nebuloso in casa Vigor: con Butera che in settimana ha manifestato il proprio scetticismo sulla possibilità di gestire la società senza sostegno di nuove figure imprenditoriali, anche il massimo campionato dilettantistico regionale appare un’incognita.

GIACINTO MORELLI

Il Rende affonda la Vigor in pieno recupero

RENDE (CS) – Passo decisivo del Rende verso la salvezza. La squadra biancorossa abbatte la Vigor con una rete siglata a tempo scaduto da Kyeremateng. Lametini sempre più vicini alla retrocessione in Eccellenza, anche se la matematica alimenta ancora una minima speranza. Partono bene gli ospiti al tiro con Golia che per due volte non inquadra la porta. Ancora Golia al tiro sugli sviluppi di una punizione di Manganaro. La sponda è di Itri, il tiro termina alto. Replica il Rende al minuto 24. Fiore va via a sinistra, assist per Azzinnaro in area, piattone che termina alto. Rende insidioso alla mezz’ora con una punizione di Musca da posizione decentrata. Marino respinge a pungi chiusi. I padroni di casa crescono di tono con il passare dei minuti. Al 31′ Actis Goretta defilato a destra prova il destro al volo ma non inquadra lo specchio della porta, poi bella incursione personale di Papa il cui sinistro si spegne oltre la traversa. Prima del riposo ancora Actis Goretta dal limite con un tiro a pelo d’erba sfiora il montante alla destra di Marino. Nella ripresa avvio tambureggiante del Rende che impegna ancora Marino, bravo a rispondere d’istinto su Actis Goretta. L’argentino ha sui piedi la palla del vantaggio ma scarica fuori da ottima posizione. Nel finale punizione di Musca, deviazione di testa sotto misura di Gigliotti e palla di poco fuori. Nel quarto minuto di recupero poi arriva la rete di Kyeremateng da poco subentrato a Gigliotti. Preciso il colpo di testa col quale corregge in rete un perfetto angolo di Musca. Per il Rende secondo successo di fila e nono risultato utile consecutivo.

Rende-Vigor Lamezia 1-0

RENDE (4-3-3): De Brasi 6; Bruno 6,5 Musca 6,5 Ginobili 6,5 Sanzone 6,5; Gigliotti 6,5 (40’ st Kyeremateng 7) Benincasa 6,5 (30’ st Zangaro 6) Fiore 6,5; Papa 6,5 Actis Goretta 6,5 Azzinnaro 5,5 (11’ st Dodaro 6). In panchina Palumbo, Scarnato, Ruffo, Marchio, Piromallo, Formosa. All. Trocini

VIGOR LAMEZIA (3-5-2): Marino 6; Cianci 6 Itri 6 Lettieri 5,5 (24’ st Priorelli 6); Guttà 5 (11’ st Umbaca 6) Torcasio 6 Castellano 6 (38’ st Perri sv) Manganaro 6 Malerba 6; Fioretti 5,5 Golia 6. In panchina Fazzino, Anile, Varricchio, De Fazio, Gigliotti G, Sinopoli. All. Gatto

ARBITRO: Lillo di Brindisi

MARCATORI: 48’ st Kyeremateng (R)

NOTE: Spettatori 250 circa. Ammoniti Gigliotti D. (R), Ginobili (R), Manganaro (V), Castellano (V), Benincasa (R), Golia (V), Cianci (V), Malerba (V). Angoli 4-1 in favore del Rende. Recuperi 2’ pt e 4’ st

Vigor: quando la parola “Eccellenza” significa fallimento

La Gelbison strapazza lo Scordia e vola a +6. Malerba e compagni in condizioni disperate.

Assistere ad una specie di condanna senza neppure giocare: questo può essere l’amaro riassunto di una Domenica pomeriggio in cui la Vigor Lamezia, durante il proprio turno di riposo, ha visto ridursi al lumicino le già flebili speranze di salvezza. In virtù della vittoria dei campani della Gelbison sulla penultima della classe Scordia, Gatto e i propri uomini si ritrovano ora ad addirittura sei lunghezze dalla posizione che significherebbe quanto meno play out.

Certo, i ragazzi scesi in campo di Domenica in Domenica, nel corso di questa stagione a tratti surreale, hanno sempre dato il massimo (in condizioni tutt’altro che ottimali) e in rare occasioni (se si esclude la vergogna indicibile delle prime dieci giornate) hanno demeritato, facendosi sovrastare da avversari più attrezzati. Ma “regalare” a Lamezia uno scempio tale, a meno di un anno di distanza da match contro avversarie come Lecce e Juve Stabia, in Lega Pro, è una macchia che indelebilmente segnerà la storia della Vigor e dello sport lametino. E questo a prescindere da eventuali disquisizioni sulle responsabilità, probabilmente legate non solo agli strascichi giudiziari  di “Dirty Soccer” ma anche alla gestione approssimativa del post retrocessione in serie D.

Non c’è alcun dubbio che nelle trasferte con Rende e Siracusa e negli scontri interni con Marsala e Vibonese gli uomini che scenderanno in campo daranno il massimo e sputeranno sangue come fatto sino ad ora, in un torneo in cui non sono mancate vittorie quasi commoventi come quelle con Siracusa e Gelbison, per l’appunto. Ma per quanto anche i più ottimisti possano continuare a tifare e a sostenere questo gruppo dalle comunque notevoli qualità, umane e tecniche, forse, a questo punto, è arrivato il momento di programmare il futuro, evitando i clamorosi errori degli ultimi dodici mesi.

MORELLI GIACINTO

Vittoria di platino in casa del Noto: la Vigor riapre i giochi

Malerba regala il successo nell’infrasettimanale e avvicina i play out.

NOTO-VIGOR LAMEZIA 1 A 2

È l’80esimo minuto della sfida tra Noto e Vigor Lamezia, valida per il ventiseiesimo turno del campionato di Serie D, girone I. Malerba sigla la rete decisiva che vale l’impresa in terra sicula e che porta in dote i tre punti più pesanti mai ottenuti sino ad ora: lo Scordia, battuto a domicilio dalla Vibonese, è ora stato messo alle spalle, mentre Gelbison e Rende, anche loro sconfitte oggi pomeriggio, risultano ora rispettivamente a 5 e 6 punti di distanza. Mica poco, certo, ma Domenica al D’Ippolito arriveranno proprio i campani, ospiti dei biancoverdi in quello che potrebbe essere considerato uno scontro diretto di vitale importanza.

È l’ennesima impresa sportiva per gli uomini di Gatto, che, passati in vantaggio con Spanò e raggiunti da Cozza nella prima frazione, realizzano la rete del sorpasso a dieci minuti dal termine dopo il decisivo errore dal dischetto del padrone di casa Ficarotta a metà secondo tempo.

Con questo pesantissimo successo esterno il gruppo biancoverde conferma ancora una volta l’incredibile attaccamento alla causa, aggiungendo al solito encomiabile impegno anche il fattore che, alla fine, più di ogni altra cosa conta per raggiungere i risultati: il cinismo. Finalmente, infatti, sono arrivati tutti e tre i punti, che in più occasioni la Vigor avrebbe meritato (come ad esempio accaduto con il Reggio Calabria pochi giorni fa)ma non ha ottenuto. Se ai vertici, in società, ci si è tappati bocca, occhi e orecchie, anche sul mercato, chi si è trovato a competere sul campo ha sempre dato il massimo. Questo organico, allo stato attuale, meriterebbe la salvezza. Con qualche innesto credere in una clamorosa rimonta sarebbe sicuramente stato meno utopistico.

Peseranno, in vista del match di Domenica, le assenze tra gli altri di Giannusa, Manganaro e Golia, espulso quest’oggi. Ma non ci si può fermare proprio ora, nemmeno dinanzi alle assenze.

Domenica, al D’Ippolito, la Vigor Lamezia avrà l’opportunità di riaprire un campionato che poche settimane fa sembrava volesse chiudersi mestamente.

GIACINTO MORELLI

Dirty Soccer, per Giampà sei mesi di squalifica. Due punti di penalità per la Vigor Lamezia, sei per il Montalto

CATANZARO – Sei mesi di squalifica comminate a Domenico Giampà del Catanzaro e all’ex direttore sportivo del club giallorosso Armando Ortoli per la presunta combine Catanzaro-Barletta del 2015. Questa la pena inflitta dal Tribunale Federale Nazionale presieduto da Sergio Artico che ha ufficializzato la sentenza relativa al procedimento ribattezzato Dirty Soccer. Per Giampà anche 30.000 euro di ammenda. Il Catanzaro vovrà pagare un’ammenda di 10.000 euro ma non dovrà scontare punti di penalizzazione. Nel secondo filone dell’inchiesta è stata condannata anche la Vigor Lamezia: due punti di penalizzazione e 10.000 euro di ammenda per il coinvolgimento dell’ex ds Fabrizio Maglia, a sua volta condannato ad un’ulteriore inibizione a svolgere qualsiasi attività nell’ambito della Figc per la durata di sei mesi e ad un’ammenda di 10.000 euro. Queste le altre penalizzazioni inflitte dal giudice, da scontarsi nella corrente stagione sportiva: Akragas (3 punti), Aurora Pro Patria (7), Comprensorio Montalto (6), Frattese (1), L’Aquila (13), Neapolis (22), Puteolana (4), Santarcangelo (6), Savona (2), Sorrento (4), Sef Torres (4). Sono state prosciolte le società Aversa Normanna, Cremonese, Due Torri, Fidelis Andria, Grosseto, Livorno, Monopoli, Pavia, Prato, Scafatese, Tuttocuoio e San Miniato.

12 Ottobre, un anno dopo. Ricordi ancora, cara Vigor?

Dalla strabiliante vittoria al D’Ippolito contro il Catanzaro allo scempio attuale. Domani arriva il Noto.

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12 Ottobre 2014, Lamezia Terme, stadio D’Ippolito: fa molto caldo, nonostante sia già Autunno. In campo, in panchina, sugli spalti, in tribuna stampa. A Lamezia gioca il Catanzaro, il Catanzaro di Cosentino e di Moriero, di Kamara, di Russotto, di Fofana, di Pagano, di Vacca, di Maiorano. Insomma, una squadra bella e buona per la B, non per la novella Lega Pro Unica. La partita è tiratissima, a tratti nervosa: Catanzaro con un uomo in meno dopo il vantaggio iniziale dell’idolo della Capraro Kamara, Vigor stoicamente all’attacco dopo il gol del pareggio firmato Montella.

Minuto 48 del secondo tempo, terzo di recupero dunque: sul risultato di 1 a 1, dopo un batti e ribatti al limite dell’area giallorossa, la palla rimbalza vispa e rapida prima di incontrare il collo esterno di Voltasio. Il resto passa ai libri di storia: l’estremo difensore degli ospiti si distende, si affanna, ma non ci arriva. Sfera sotto l’incrocio e D’Ippolito che quasi non regge il peso dei 4000 tifosi assiepati su gradoni e seggiolini, colti da gioia ed entusiasmo irrefrenabili. Una squadra costruita con poco e senza nomi altisonanti  che batte la corazzata, una specie di Davide contro Golia dall’esito già sulla carta scontato e poi ribaltato.

Domani, 11 ottobre 2015, la Vigor (o quel che ne rimane), ospita il Noto. A distanza di quasi un anno, cosa rimane  di quella splendida giornata? Uno straordinario motivo di vanto, un episodio da raccontare con orgoglio o un dolce ricordo nel quale rifugiarsi, da ingoiare come se fosse la medicina adatta ad alleviare il dolore del momento? Si, perché, per quanto possa sembrare assurdo, a soli dodici mesi di distanza, di quella Vigor, autentica sorpresa della prima metà del torneo, mina vagante di un campionato caratterizzato poi da belle soddisfazioni e da qualche inatteso passo falso, oggi rimane veramente poco. Poco si può salvare o giustificare dinanzi all’inqualificabile immobilismo della società, non in grado di operare tempestivamente nella costruzione di un organico all’altezza (a prescindere dal campionato da affrontare), non ancora in grado di mantenere le promesse legate all’innesto in rosa almeno di quei 4 o 5 elementi necessari ad imprimere una minima svolta, non in grado di avvicinare nuove figure imprenditoriali, non in grado di assecondare Pagni e il suo piano di rilancio pluriennale, al momento, a quanto pare, non attuabile.

Non rimane che continuare ad assistere alle sconfitte in serie dei giovani della Juniores, gli unici, da mesi a questa parte, a mettere la faccia in una situazione paradossale, catapultati in una realtà che li vede, in maniera ovvia e naturale, assolutamente immaturi; una realtà dove cuore, abnegazione e orgoglio non possono bastare.

Arriva, come detto, il Noto. Una squadra che non naviga nell’oro, una squadra che, andando a vedere, ha soli quattro punti in più di Malerba e compagni. Certo è che di questi tempi, parlare di classifiche, punti in palio o “scontri diretti” lascia il tempo che trova.

Doveva essere una festa, doveva essere la Domenica del ricordo di una vittoria speciale, sarà invece uno dei punti più infimi della storia della Vigor Lamezia.

MORELLI GIACINTO

 

 

 

Vigor, si inizia o no?

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Che sia D o Lega Pro, a Lamezia la questione ha del grottesco: si ride per non piangere.

Sono da poco passate le 14:30 del 16 Settembre del 2015, alle ore 15:00 la Vigor Lamezia dovrebbe scendere in campo nel match casalingo contro il “Città di Scordia” per la terza giornata del campionato di Serie D.

Dovrebbe, perchè in effetti la società di Via Marconi non ha affatto avviato la macchina organizzativa in vista dell’evento (biglietti, accrediti, gestione delle questioni logistiche legate all’incontro) e perchè ad oggi, a pochi minuti dalla partita  d’esordio (rinviate le prime due giornate in attesa di notizie sul ricorso alla sentenza di secondo grado che ha retrocesso i biancoverdi in D) la Vigor Lamezia non esiste. Non esiste un undici titolare, non esiste una squadra, non esiste un mister che possa decidere chi schierare e chi portare in panca. Non ci sarà nessuno ai botteghini, non ci saranno steward ai cancelli, non è sicuro neanche si giochi la partita stessa anche se, si suppone, sia stata allertata la Beretti.

Ridicolo parlare di “supposizione” in questi casi, ma tra il silenzio inqualificabile della “società” e la gestione paradossale della Lega (il ricorso è stato presentato ieri e pubblicato dal Coni in serata, e si è deciso di non rinviare quanto in programma oggi al D’Ippolito) è difficile fare qualsiasi tipo di previsione.

Un pasticcio all’italiana insomma. Ci sarà da divertirsi, ma per i lametini saranno risate amare.

MORELLI GIACINTO

Vigor Lamezia, sospiro di sollievo: è ancora Lega Pro

Il Tribunale mette fine ad un incubo: niente retrocessione

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Le richieste del procuratore Palazzi, risalenti solo a qualche giorno fa, avevano trascinato nel totale sconforto società, tifosi e staff tecnico: Vigor Lamezia esclusa dalla Lega Pro e penalizzata di dieci punti, Vigor Lamezia scaraventata di sana pianta in una categoria compresa tra la D e la Terza Categoria. Per intenderci, un orribile sogno ad occhi aperti, di quelli destinati a proseguire a lungo, di quelli che lasciano il segno. Manifesti intrisi di rabbia e risentimento affissi ovunque in città, squadra piena zeppa di giovincelli travolta in quel di Agrigento in Coppa, discutibili scelte logistiche della società che porteranno Erra e giocatori a disputare la partita con la Paganese in quel di Pagani, quando il calendario prevede che la stessa si giochi al D’Ippolito: scenario quasi post apocalittico, carico di tensione e delusione assieme.

Poi, stamani, le sentenze: La Vigor Lamezia rimane dove sta, in Lega Pro, con “soli” 5 punti di penalizzazione a ricordare che comunque  non sarà una passeggiata ripetersi, che comunque sarà maledettamente complicato (ri)costruire in pochissimo tempo e con troppa fretta una squadra che, con tanto di “handicap”, dovrà conquistarsi sul campo una nuova permanenza in categoria.

Condannati a nove mesi di inibizione Arpaia e Maglia, responsabili di omessa denuncia.

Esulta il tifo biancoverde, esulta il tifoso lametino, l’unico che a conti fatti, mai e poi mai avrebbe meritato una retrocessione in D o in Eccellenza, l’unico che, senza ombra di dubbio, ha il solo difetto di amare troppo i colori della squadra della propria città. L’onta di una retrocessione sarebbe stata, per chi ama questa maglia e non ha la minima responsabilità di quanto accaduto, una cicatrice troppo grande da accettare e sopportare.

Presumibile, a questo punto, che si parta a spron battuto a setacciare il mercato per l’immediata chiusura di quelle trattative che dovranno portare la Vigor ad essere pronta, almeno numericamente parlando, per l’avvio del campionato.

MORELLI GIACINTO

 

Casertana corsara, Marano firma la beffa all’89esimo

Vigor battuta in casa dopo una prestazione comunque caratterizzata da molte imprecisioni.

Nel caldo pomeriggio del 25 Aprile, Vigor Lamezia e Casertana si affrontano in un match che potrebbe significare tanto per entrambe le squadre: i campani sono in piena bagarre per la conquista di un prestigiosissimo posto ai play off mentre i padroni di casa possono ancora sperare nella conquista del nono posto e della Tim Cup.

Già al sesto minuto però è la Casertana a passare in vantaggio grazie al colpo da biliardo del vivace esterno Agodirin: batti e ribatti appena fuori dall’area, palla che giunge al riccioluto esterno di colore che di spalle, senza guardare la porta, riesce a trovare l’angolino in basso alla destra di Forte, che può solo sfiorare la sfera. Al 15esimo clamorosa cavalcata di Cissè che dopo aver saltato con uno splendido tunnel il difensore Filosa non riesce a superare Forte in uscita. La Vigor Lamezia è troppo timida e appare senza idee, impacciata e poco convinta anche in fase di impostazione. 22esimo: Tito si inventa numeri da capogiro sulla sinistra, salta un paio di avversari con tanto di “veronica” e si porta al tiro, con Forte che deve impegnarsi per mandare la palla in angolo. Prima occasione per i biancoverdi solo al 25esimo: cross dalla sinistra di Montella e debole colpo di testa di Held che finisce a lato senza preoccupare il portiere ospite. Poco altro da dire nel corso della prima frazione di gioco, con la Casertana che tira il fiato e la Vigor che appare ancora intorpidita. Unica occasione al 45esimo, quando Montella non riesce ad approfittare di una pessima uscita di Fumagalli.

Nell’intervallo Erra prova a dare la scossa sostituendo Battaglia e Del Sante e inserendo i giovani Catalano e Voltasio, ma la scelta non sembra azzeccatissima dato che a causa di un infortunio Held è costretto a uscire già al 48esimo con De Giorgi a subentrare. Sostituzioni esaurite e cambio di marcia che continua a latitare. Solo al 53esimo arriva la prima conclusione in porta della ripresa: è De Giorgi a scappare via sulla sinistra e a provare il colpo a giro di destro, con Fumagalli che risponde in due tempi. Al 68esimo un lampo nella noia più totale: spunto di De Giorgi, palla a Montella e sinistro alto di poco. Passa un minuto e Puccio prova la “maledetta” in corsa da circa 35 metri: conclusione insidiosa con Fumagalli che si rifugia in angolo con affanno. Incredibile ma vero, nel grigiore generale, al 73esimo arriva il pareggio della Vigor: autore del gol Scarsella, protagonista sino a quel momento di una prestazione condita da molte imprecisioni, bravo a trovare la giusta deviazione su calcio d’angolo. 1 a 1 e partita che prende un’altra piega. La Casertana non si riaccende più, mostrando di aver subito il contraccolpo psicologico legato al gol subito. Provano a svegliarsi i rossoblu all’84esimo: palla al centro dell’area per Mancino, stop di petto e conclusione però debole e centrale del dieci campano. Svolta definitiva al 89esimo: gran colpo di collo-interno appena dentro l’area di rigore di Marano  che trova il secondo palo mettendo a segno una rete strepitosa. Nell’esultare il numero 8 di Campilongo però esagera provocando il pubblico della tribuna e beccandosi il rosso da parte dell’arbitro. Il finale è nervoso ma la Vigor non ha nemmeno la possibilità di rifarsi sotto per cercare di agguantare quello che sarebbe stato il quarto pareggio consecutivo.

Per la Casertana una vittoria di incredibile importanza in vista del raggiungimento del traguardo play off, per i biancoverdi uno stop che forse significa addio dei sogni Tim Cup.

VIGOR LAMEZIA-CASERTANA 1 a 2

Marcatori: Agodirin (7°), Marano(89°) per la Casertana, Scarsella (73°) per la Vigor.

Vigor Lamezia: Forte, Kostadinovic, Filosa, Gattari, Spirito, Puccio, Battaglia(Voltasio 45°), Scarsella, Montella, Del Sante(Catalano 45°), Held(De Giorgi 48°) . A disp. Piacenti, Di Bella, Di Marco, Malerba. All. Erra

Casertana: Fumagalli, Idda, Rainone( Murolo 33°), Mattera, Tito, Marano, Rajcic (Antonazzo 70°), Mancosu, Agodirin( De Marco 58°), Cissè, Mancino. A disp. D’Agostino, Carrus, De Marco,  Diakite. All. Campilongo

Ammoniti: Rajcic, Cissè(C), Catalano, Gattari(V).

Espulsi: Mancino(C)

Arbitro: Salvatore GUARINO di Caltanissetta.
1° Assistente: Pietro Carlo POLLACI di Palermo.
2º Assistente: Danilo RUGGERI di Palermo.

di MORELLI GIACINTO