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Escalation criminale, Ferro incontra il Prefetto di Cosenza: “più forze dell’ordine”

COSENZA – Quelli del contrasto alla criminalità organizzata, della vigilanza sui cantieri di importanti opere pubbliche come il megalotto della statale 106 jonica e l’ospedale della Sibaritide, degli organici e dei presidi delle forze dell’ordine per il controllo del territorio,  il potenziamento dell’attività volta al riutilizzo a fini sociali e istituzionali dei beni confiscati alla criminalità organizzata, la situazione nei comuni commissariati, sono stati alcuni dei temi della lunga riunione tenuta ieri in Prefettura a Cosenza con il sottosegretario all’Interno on. Wanda Ferro, coordinata dal prefetto Vittoria Ciaramella, e al quale hanno preso parte il questore di Cosenza Michele Maria Spina e i comandanti provinciali di Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, oltre ai comandanti della Capitanerie di Porto di Corigliano e della Guardia Costiera di Cetraro e al direttore delle case circondariali di Cosenza e Rossano.

Rispetto al tema della sicurezza del territorio, non sono emersi particolari motivi di allarme per gli episodi di microcriminalità e per il verificarsi di alcuni atti intimidatori e danneggiamenti che all’esito delle indagini in alcuni casi risultano collegati a questioni personali o comunque estranei a contesti di criminalità organizzata. Quanto alle attività criminali in provincia si è approfondita la situazione nelle macro-aree del capoluogo, della fascia Tirrenica, di quella Jonica e dell’area silana, con la presenza di cosche che hanno proiezioni fuori regione e legami storici con le più potenti consorterie di ‘ndrangheta del Crotonese, del Vibonese e del Reggino.

Particolare attenzione è stata riservata alla Sibaritide, in cui emerge la necessità di incrementare il livello di sicurezza, sia per le particolari dinamiche criminali sul territorio, con vicende recenti che fanno ipotizzare anche una delicata fase di assestamento, che per gli interessi sulle ricadute finanziarie legate alla realizzazione di importanti opere infrastrutturali, in una realtà caratterizzata da tensioni sociali per vertenze occupazionali e la presenza rilevante di immigrati a rischio sfruttamento. Per quanto riguarda le dotazioni di personale e i presidi delle Forze dell’ordine, l’unica criticità emersa, su cui c’è grande attenzione da parte del Viminale, riguarda gli organici della Polizia di Stato, che necessitano di un ripianamento rispetto a quello tabellare, e la dislocazione degli uffici, rispetto ai quali emerge la necessità di dare maggiore copertura ad ampie fasce di territorio, istituendo nuovi presidi di Ps sulla costa Jonica e in quella Tirrenica oltre che nell’area montana. 

Il sottosegretario ha quindi ringraziato il prefetto Ciaramella per l’importante attività di coordinamento, esprimendo soddisfazione per la competenza dei partecipanti e per la loro conoscenza approfondita del territorio. Il sottosegretario Ferro ha quindi ringraziato i vertici delle Forze dell’ordine per l’attività svolta e gli ottimi risultati raggiunti nei rispettivi ambiti di competenza, e ha assicurato il costante supporto del governo per garantire la legalità e la sicurezza sul territorio.

Voli Calabria-Roma cancellati per il Coronavirus, interrogazione di Wanda Ferro (FDI)

CATANZARO – La cancellazione di alcuni voli dagli aeroporti calabresi a causa dell’emergenza Coronavirus è al centro di una interrogazione che il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, insieme ai colleghi Foti, Bellucci, Deidda, Trancassini, Varchi e Lucarelli, ha rivolto al presidente del Consiglio e al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti. Alcune compagnie aeree, infatti, hanno deciso di cancellare o diminuire i voli da e per le maggiori città italiane, con la motivazione dichiarata di contenere la diffusione del Coronavirus o della sensibile riduzione delle prenotazioni. Secondo quanto reso noto dalla Sacal, la società aeroportuale calabrese, anche gli aeroporti calabresi saranno interessati dalla cancellazione di alcuni voli. In particolare, la compagnia aerea Alitalia ha comunicato la cancellazione di alcuni collegamenti dagli aeroporti di Lamezia Terme e Reggio Calabria. “Le Regioni Calabria e Lazio – spiega Wanda Ferro – non sono tra quelle maggiormente colpite dalla contingenza sanitaria, né sono state interessate dai provvedimenti restrittivi adottati dalle Regioni focolaio o dal Governo con il decreto-legge approvato pochi giorni fa dalla Camera dei Deputati. La scelta della compagnia aerea di bandiera sembrerebbe dettata più da logiche economiche, che dalla necessità, condivisibile, di contenere la diffusione del virus, non garantendo, di fatto, un servizio pubblico che, invece, è tenuta ad assicurare”. Oltre ai conseguenti disagi arrecati ai passeggeri, molti dei quali si recano nella Capitale anche per motivi di lavoro, tale decisione comprime la possibilità per i parlamentari provenienti dalla Calabria di partecipare ai lavori di Camera e Senato, non perché `isolati´ in territori sottoposti a restrizioni adottate per far fronte all’emergenza coronavirus, ma a causa delle scellerate decisioni della compagnia aerea Alitalia. Per questo i deputati di Fratelli d’Italia hanno chiesto ai rappresentanti del Governo “quali urgenti provvedimenti di competenza intenda adottare per garantire il ripristino dei voli aerei che collegano la Calabria con Roma”. 

 

Wanda Ferro: «Centrodestra unito vince»

CATANZARO – «Auspico un centrodestra unito, perché uniti si vince». Ad affermarlo il commissario provinciale di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, intervenuta ieri sera a Catanzaro nel corso dell’incontro  “La forza delle idee contro i patti di potere, per cambiare la Calabria e l’Italia”, organizzato nell’ambito delle iniziative “Aspettando Atreju 2019” e ospitata in un gremito salone delle Bonifiche. Sollecitata dai giornalisti sullo stato della coalizione in vista delle elezioni regionali in Calabria, il vice capogruppo alla Camera si dice convinta che l’unità del centrodestra è un percorso da perseguire: «Parliamo la stessa lingua e abbiamo combattuto per venti anni le stesse battaglie, siamo stati uniti nelle vittorie e nelle sconfitte. Ora il tavolo della coalizione, tra le diverse candidature a disposizione, dovrà individuare quella che riuscirà ad assicurare la massima partecipazione».

Wanda Ferro si dice certa del successo di Fratelli d’Italia: 

«I sondaggi certificano una nostra crescita costante, a conferma di quanto Giorgia Meloni sia una leader capace e  credibile agli occhi degli italiani, e sono certa anche dei calabresi».

Poi una critica al governatore Oliverio sul ritardo nella scelta della data delle elezioni: «Rischia di fare andare la Regione in gestione controllata, bloccando quattro mesi di attività a chi verrà dopo di lui e paralizzando la Calabria, credo che questo atto di irresponsabilità debba essere evitato». 

Pd e M5s

Sulla possibile replica anche a livello regionale del “patto della poltrona” con i Cinque Stelle, Wanda Ferro ha rimarcato come il Pd «pur di vincere si allea con il suo peggior nemico, magari rinunciando al proprio simbolo. Non riusciamo a comprendere come potranno stare insieme coloro che in questi anni a livello regionale non hanno condiviso alcuna scelta». 

Wanda Ferro ha quindi evidenziato come Fratelli d’Italia stia continuando a crescere e a radicarsi sul territorio, e ha invitato simpatizzanti e militanti a partecipare alla grande kermesse politica “Atreju” che si terrà in questo fine settimana a Roma, e che metterà a confronto tante voci autorevoli sui temi politici più attuali. «La nostra sfida è quella di far ripartire l’Italia e la Calabria, ridare fiducia ai cittadini con scelte chiare e senza inciuci, contro un governo “che sta costruendo una casa con i sassi che si sono lanciati Pd e Cinque Stelle, dimenticando le accuse su vicende gravi come quella di Bibbiano». 

Alla manifestazione hanno preso parte anche il dirigente nazionale Rosario Aversa e il capogruppo in Consiglio regionale Fausto Orsomarso, che ha lanciato un affondo contro «un Pd che si allea con chi fino all’altro giorno li chiamava ladri e che addirittura chiedeva l’arresto di Oliverio, mentre noi lo contrastavamo sul piano politico  rispetto alle scelte che non faceva, perché il tema vero è che Oliverio non è mai partito. Ora è arrivato il nostro tempo, siamo credibili, non abbiamo paura e non facciamo paura nonostante si continuino ad agitare contro di noi spauracchi del passato. La nostra sfida è quella di offrire il migliore interprete in ogni regione». 

Nel corso dell’incontro Wanda Ferro ha presentato anche il nuovo coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia.

ESECUTIVO PROVINCIALE FDI CATANZARO :

Wanda Ferro presidente provinciale
Francesco Grandinetti vice presidente provinciale
Rosario Aversa
Gianni Marrapodi
Raffaele Mastroianni
Silvio Rotundo 
Cesare Traversa organizzazione del partito
Francesco Fragomele enti locali
Fernando Sinopoli consulta dei sindaci
Natascia Caruso segretario amministrativo 
Giuseppe Napoleone
Giuseppina Rizzo
Pierfrancesco Mirarchi
Maurizio Conforto
Annibale Mellace
Rosario Aragona
Gino Vescio 
Matteo Pascuzzi
Sonia Libico
Benedetta Villani
Marcella Pelliccia
Maurizio Rubino
Domenico Ferrari

RESPONSABILI DIPARTIMENTI PROVINCIALI FDI 2019:

Pasquale Ferraro sicurezza e legalità 
Massimo Rattà giustizia
Maria Villani elettorale
Filippo Pietropaolo lavoro e formazione
Domenico Gianturco dipendenze e terzo settore
Armando Cavaliere sanità
Fernando Sinopoli autonomie locali delega province e ANCI
Caterina Garzanti professioni
Rosa Petruzza istruzione e università 
Sandro Mauro scienza e ricerca 
Pierpaolo Pisano riforme
Domenico Michienzi rapporti con forze dell’ordine
Nino Mazzonello agricoltura
Marcella Pelliccia ambiente 
Sonia Libico politiche sociali e tutela vittime di violenza 
Benito Scarfone pensionati
Giuseppina Pino politiche per la casa
Maurizio Rubino cultura innovazione eventi e iniziative movimentiste 
Giuseppe Grande Associazionismo 
Angelo Toscano finanza
Franco Matarese territorio e paesaggio 
Raffaele Fimiano eccellenze calabresi tutela minoranze linguistiche calabresi nel mondo
Maurizio Conforto turismo
Angelo Notarianni cultura rurale 
Loredana Grillo sport
Fabio Matarese informatica e web
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Prove preselettive TFA-Sostegno all’Unical, interrogazione di Wanda Ferro (FDI)

CATANZARO – La vicenda della sospensione delle prove preselettive TFA-Sostegno avvenuta il 16 aprile scorso all’Unical è finita al centro di una interrogazione che il deputato di Fratelli d’Italia on. Wanda Ferro, insieme alle colleghe Carmela Bucalo e Paola Frassinetti, ha rivolto al ministro dell’Università e a quello per la Pubblica amministrazione.

«L’on. Ferro – si legge nella nota – ha ricordato che, secondo quanto appreso da fonti di stampa e secondo quanto riferito in circostanziate denunce, durante le prove preselettive al Tirocinio Formativo Attivo sostegno scuola secondaria di primo grado, tenute all’Università della Calabria e curate da una società di consulenza esterna, all’apertura dei plichi alcuni questionari sarebbero risultati incompleti; buona parte delle buste contenenti i test non sarebbero state timbrate; alcune buste sarebbero risultate aperte e non sigillate; molti concorrenti sarebbero stati lasciati in possesso di telefoni cellulari e quindi in condizione di ricevere dall’esterno le risposte ai questionari. Con nota Prot. n. 9538 del 17 aprile 2019 del Direttore generale dell’Università della Calabria, è stato comunicato l’annullamento della prova, fissata in data 16 aprile 2019, per lo svolgimento del test preliminare per l’ammissione ai percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità nella scuola secondaria di primo grado per l’anno accademico 2018/2019; in ragione di quanto sopra, il test preliminare di accesso ai corsi di sostegno 2018/19 per il grado di scuola “Secondaria di 1° grado” è stato rinviato al 6 maggio, in sostituzione della prova annullata; analoghe problematiche si sono verificate presso gli Atenei di Potenza e Bari. I deputati di Fratelli d’Italia hanno chiesto al ministro dell’istruzione di definire, in futuro, modalità alternative di svolgimento delle prove, intensificando i controlli ed eventualmente assumendo la gestione diretta dell’espletamento delle prove, oggi affidato a società di consulenza esterna. Inoltre hanno chiesto al Ministro per la pubblica amministrazione se non ritenga utile disporre una ispezione presso gli uffici del Ministero dell’istruzione per verificare le modalità di scelta della società di consulenza esterna».

Colpo alla cosca di Limbadi, Wanda Ferro, «Una primavera di libertà»

CATANZARO – «E’ una primavera di libertà quella che magistratura e forze dell’ordine stanno regalando al territorio vibonese, attraverso un impegno costante, tenace, determinato contro le cosche mafiose».

E’ quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, segretario della Commissione parlamentare antimafia, che prosegue: «Rivolgo ancora una volta le mie congratulazioni alla Procura distrettuale di Catanzaro diretta  dal dott. Nicola Gratteri e agli investigatori della Questura di Vibo Valentia guidata dal questore Andrea Grassi per la nuova straordinaria operazione di polizia giudiziaria, nome in codice ‘Errore fatale’, che ha colpito la cosca Mancuso di Limbadi, consentendo di arrestare i vertici della cosca, di fare luce su alcuni delitti e di fare emergere le dinamiche criminali all’interno del sodalizio. A pochi giorni dall’operazione ‘Rimpiazzo’, che ha consentito di disarticolare la cosca antagonista dei Piscopisani, aver messo a segno un così importante colpo investigativo nei confronti della potente cosca Mancuso consente di evitare che i vuoti di potere criminale lasciati dalla precedente operazione vengano presto riempiti. Un’azione di contrasto straordinariamente efficace, che merita il sostegno di tutte le istituzioni e la fiducia dei calabresi»

Ministro Grillo in Calabria. Le reazioni

COSENZA – «La visita in Calabria del ministro Grillo è un segnale positivo, seppur tardivo, di una attenzione del governo nei confronti della situazione drammatica in cui versa la sanità calabrese».

E’ quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro.

«Meglio tardi che mai, è il caso di dire – prosegue Ferro -, anche se sono state necessarie più interrogazioni parlamentari della sottoscritta e un drammatico servizio giornalistico della trasmissione ‘Le Iene’ affinché il ministro decidesse di verificare di persona una situazione che la buona politica e la stampa calabrese denunciano con forza da tempo, inascoltate. Spero soprattutto che il blitz all’ospedale di Locri non si riduca ad una passerella, così come è avvenuto per la visita del premier Conte dello scorso 23 novembre. A fronte degli impegni assunti dal presidente del Consiglio, nulla è stato fatto, ed anzi la situazione si è, se possibile, aggravata. Anni e anni di commissariamento non hanno dato i risultati sperati, mentre la Regione ha contribuito allo sfascio con la cattiva gestione delle aziende sanitarie e ospedaliere, in qualche caso, come l’Asp di Reggio, prive di bilancio da anni, con finanziamenti di cui non si sa più nulla e la pesante ombra di infiltrazioni criminali, senza che alcuno sia stato chiamato a rendere conto del proprio cattivo operato. Il totale disfacimento della sanità pubblica in alcuni territori – particolarmente drammatica la situazione negli ospedali di Locri e Polistena, gravissime le carenze rilevate dai Nas nell’ospedale di Vibo – unito al taglio delle risorse ai privati, costringe gli ammalati calabresi a rivolgersi alle strutture di altre regioni per curarsi, causando così una enorme emorragia di risorse che, invece, dovrebbero essere investite per migliorare i livelli di assistenza in Calabria». «Spero quindi che alla visita del ministro seguano interventi concreti, affinché anche ai cittadini calabresi sia garantito il diritto alla salute e alla dignità delle cure, così come in ogni altra regione d’Italia», conclude Wanda Ferro. 

SICLARI (FI) ATTACCA

«E’ gravissimo che il ministro Grillo abbia atteso un servizio delle “Iene” per decidere di venire in Calabria quando, da oltre 10 mesi, continuo a presentarle istanze sull’emergenza sanitaria calabrese. Ho depositato fiumi di carte, dossier, interrogazioni, segnalazioni, tutte volte a mostrare al Ministro una situazione ormai intollerabile sulla quale era necessario intervenire, ma nulla è stato fatto. Ho portato in Commissione Scura e Oliverio per porre l’accento sul degrado della sanità calabrese. Adesso che la Calabria è stata nuovamente mortificata a livello nazionale viene a propinarci l’ennesima passerella o ha intenzione di fare qualcosa di concreto?». Il senatore forzista Marco Siclari condanna l’atteggiamento di questo Governo che sembra aver scambiato la Calabria per un palco adibito a raccogliere voti elargendo false speranze e promesse puntualmente disattese. «Il ministro ha tutte le informazioni che le necessitano, le ho fornite io stesso nelle sedi istituzionali, quindi non faccia finta di stupirsi delle condizioni in cui versano quasi tutti i presidi ospedalieri della Calabria ed in generale la sanità calabrese. Mi auguro che venga per annunciare la fine del commissariamento della regione Calabria. Non possono esserci ulteriori rinvii. Chi ha portato la sanità calabrese al degrado è stato Oliverio da sempre latitante ma, soprattutto, i commissari dei Governi degli ultimi 8 anni incluso questo, che hanno in mano il destino, in esclusiva, della salute dei cittadini calabresi. Sono i commissari che decidono sulla nostra salute. La visita del ministro avrebbe senso solo se annunciasse la fine della morte della sanità calabrese dovuta al commissariamento del governo. Lo faccia adesso non attenda le regionali. Con il diritto alla salute si deve interviene subito, non si può fare propaganda.».

Daspo ai tifosi del Catanzaro, Ferro: «Sulla vicenda interrogherò Salvini»

CATANZARO – «Pur nel pieno rispetto dell’operato della Questura di Catania e ritenendo assolutamente indispensabile la prevenzione di ogni possibile forma di violenza negli stadi, ritengo che i provvedimenti di Daspo nei confronti dei tifosi del Catanzaro siano quantomeno eccessivi ed ingiusti, anche perché colpiscono indiscriminatamente decine di tranquilli tifosi che non hanno posto in essere alcun tipo di comportamento violento o di atteggiamento minaccioso». E’ quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia on. Wanda Ferro, che spiega: «Come hanno già evidenziato il presidente dell’Us Catanzaro Floriano Noto, il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo e il presidente del Consiglio comunale Marco Polimeni, le misure hanno colpito anche tifosi tranquilli ed animati soltanto da una passione sportiva che non potrà mai essere deprecabile, onesti lavoratori e studenti giunti nella città etnea anche con mezzi propri per assistere ad una partita di calcio, e che hanno aderito correttamente alle richieste delle autorità di pubblica sicurezza utilizzando per raggiungere lo stadio, peraltro in forte ritardo, i pullman del trasporto pubblico. Non è in discussione la ferma condanna di chi si è reso responsabile del danneggiamento del mezzo e di eventuali altri deprecabili comportamenti – prosegue l’on. Wanda Ferro -, ma è giusto che i pochi reali soggetti responsabili siano identificati e puniti, senza sanzionare chi si è trovato in quel contesto solo per essersi attenuto alle disposizioni del personale di Pubblica sicurezza con un lodevole spirito di collaborazione e quindi nella direzione di quanto prevedono le misure di prevenzione. Ci troviamo di fronte a quello che appare una forma di Daspo collettivo, una misura di prevenzione atipica giudicata illegittima dalla Corte di Cassazione (sentenza n. 22266 del 2016), che ha ricordato ai Questori che non si possono applicare le misure prescindendo dalla individuazione delle singole responsabilità. Infatti la Suprema corte ha evidenziato come vada fatta rilevare non la mera presenza nel gruppo, bensì la partecipazione individuale ad un’azione di gruppo. Sulla vicenda – conclude il deputato di Fdi – interrogherò il ministro Salvini, nella consapevolezza che deve essere questa l’occasione per riflettere sull’eventuale revisione di una normativa che presenta molti aspetti delicati, e che laddove non riesce a bilanciare le esigenze di sicurezza con le garanzie personali, rischia di svuotare gli stadi dalla loro stessa anima, ovvero la passione dei tifosi, e di togliere allo sport più amato nel nostro Paese quella ormai antica matrice culturale e sociale che ha contribuito a scrivere pagine importanti della nostra storia».    »

Commissione Antimafia, Jole Santelli vicepresidente, Wanda Ferro segretario

ROMA – Una nutrita rappresentanza calabrese eletta nella Commissione parlamentare Antimafia.

Le votazioni tenutesi stamane e che hanno portato all’elezione del calabrese Nicola Morra, senatore del M5S, hanno decretato anche la nomina dell’on. Jole Santelli, deputata di Forza Italia e vicesindaco di Cosenza a vicepresidente della stessa Commissione e l’on. Wanda Ferro, eletta alla Camera dei Deputati nelle fila di Fratelli d’Italia a segretario.

Diga del Melito, interrogazione di Wanda Ferro

CATANZARO –  Sollecitare il governo nazionale ad individuare le risorse necessarie e a procedere ai lavori di completamento della diga del Melito. E’ l’obiettivo dell’interrogazione che il vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, on. Wanda Ferro, ha indirizzato al ministro delle infrastrutture Toninelli. Nella sua interrogazione l’on. Wanda Ferro ha ricordato che l’avvio dell’iter risale al lontano 1983, quando l’allora Cassa per il Mezzogiorno finanziò con 503 miliardi di lire la realizzazione della diga del Melito. Nel tempo i lavori hanno subito notevoli rallentamenti a causa di diversi contenziosi instauratisi con gli appaltatori dei lavori nonché delle problematiche di carattere progettuale emerse nel corso del tempo. «Il completamento dell’opera – ha rimarcato l’on. Ferro – rappresenta una grande opportunità per la Calabria, concretizzandosi in opere di adduzione e derivazione dei fiumi, realizzazione di una centrale idroelettrica, opere di derivazione a valle per i fabbisogni potabili, irrigui ed industriali nonché un’enorme risorsa dal punto di vista della produzione di energia elettrica».  Il deputato di Fdi ha ricordato che l’ultima legge di bilancio prevede l’adozione di un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con altri Ministeri, per la definizione del Piano nazionale di interventi nel settore idrico, articolato in due sezioni: sezione «acquedotti» e sezione «invasi»; ai fini della definizione della sezione «invasi» della proposta del Piano nazionale, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti deve definire l’elenco degli interventi necessari e urgenti; per la definizione delle priorità da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nel febbraio scorso il Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese ha trasmesso la documentazione e i documenti necessari per l’inserimento della diga sul Melito nell’elenco degli invasi da inserire nel Piano Nazionale; nel corso della recente audizione presso la Commissione Ambiente della Camera dei Deputati sulle linee programmatiche del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro Toninelli ha dichiarato, in merito al Piano “invasi”, che «ad oggi le proposte pervenute dal territorio ammontano a oltre 3 miliardi. Si tratta, salvo alcuni casi, di interventi di piccola rilevanza, in termini di fabbisogno finanziario, ma con una forte ricaduta economica: sono in grado di creare forte consenso locale, in quanto forniscono l’acqua alle città e all’agricoltura; non hanno impatto ambientale, ma, semmai, sono diretti alla conservazione della risorsa naturale; in alcuni casi, servono a mitigare il rischio alluvioni; hanno un iter procedurale molto contenuto rispetto ad altre opere pubbliche; soprattutto, possono essere cantierabili in poco tempo e realizzabili, per l’importo contenuto, dalle imprese locali. Interventi, quindi, che presentano le caratteristiche proprie dell’ottica dell’indirizzo politico del Ministero». Per questo l’on. Wanda Ferro ha chiesto al ministro di sapere: se la diga del Melito rientri nel Piano nazionale di interventi nel settore idrico; quali siano gli intendimenti del Ministro in merito al completamento dei lavori; quali siano le risorse finanziarie destinate per il completamento della diga del Melito.

Possibili interessi criminali sui lavori della SS106 nella Sibaritide, interrogazione di Wanda Ferro al ministro della Giustizia

ROMA –   Il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro ha presentato una interrogazione a risposta scritta al ministro della Giustizia per alzare l’attenzione del governo sugli episodi criminosi che continuano a susseguirsi con intensità crescente nel territorio della Sibaritide e sul rischio di condizionamenti mafiosi nei lavori pubblici per la realizzazione della nuova Statale 106 tra Roseto Capo Spulico e Sibari. Il contenuto dell’interrogazione è stato concordato con il consigliere regionale Gianluca Gallo che aveva richiamato l’attenzione dei parlamentari del centrodestra sull’escalation criminale  nella Sibaritide dove si sono registrati ripetuti atti intimidatori ai danni di professionisti ed imprenditori dell’area di Corigliano-Rossano, fino ad arrivare ad un agguato di chiaro stampo mafioso a Villapiana, da subito collegato dai media agli appalti per l’ammodernamento della statale jonica. «Sono grata a Gianluca Gallo per il suo intervento che dimostra grande attenzione alle dinamiche del territorio – spiega Wanda Ferro – e sono certa che l’interazione continua tra il livello di rappresentanza regionale e quello nazionale debba essere un modello di lavoro da seguire per ottenere dal governo l’interesse e gli interventi di cui la Calabria necessita». Nell’interrogazione, l’on. Wanda Ferro ha ricordato al guardasigilli che episodi criminali recentemente consumatisi nella Sibaritide sono collegati, secondo quanto riportato dalla stampa locale, all’imminente cauterizzazione dei lavori di rifacimento del tratto della statale 106: un progetto da 1.300 milioni di euro, sette anni di lavoro, oltre 1.500 posti per carpentieri, minatori, muratori, ruspisti e manovali. Come si legge sui quotidiani regionali – aggiunge Wanda Ferro «la Statale 106 non c’è ancora ma già rappresenta il più colossale affare della ‘ndrangheta nella Calabria settentrionale dopo l’ammodernamento dell’A2;  la vittima dell’agguato di Villapiana – Leonardo Portoraro, ucciso in pieno giorno a colpi di mitra e di pistola – era ritenuta esponente della ‘ndrangheta della Sibaritide; negli anni novanta, Portoraro era stato arrestato per accuse legate ad associazione mafiosa ed attualmente veniva indicato nelle cronache giudiziarie, come il presunto ‘Ministro dei Lavori pubblici’ della ‘ndrangheta;  sul caso indagherà, per competenza, la direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, ma con l’omicidio di Portoraro gli inquirenti hanno lasciato trapelare di temere si sia dato corso all’apertura di una faida sullo Jonio cosentino;  tale vicenda, dai risvolti delicati e certamente preoccupanti, non può e non deve assolutamente lasciare indifferenti le istituzioni locali e nazionali, ma richiede ogni sforzo possibile per scongiurare il rischio che anche un solo centesimo possa finire nelle casse della criminalità organizzata, segnando di fatto il fallimento dello Stato in un territorio dove già forte e pervasiva è la presenza delle cosche». L’on. Ferro ha chiesto quindi al ministro della Giustizia se «sia a conoscenza dei gravi fatti esposti e quali urgenti iniziative di competenza intenda assumere al fine di individuare tutte le soluzioni necessarie per far sì che il rischio di condizionamenti mafiosi nei lavori pubblici per la realizzazione della strada statale 106 si riduca al minimo, se non allo zero assoluto, e che i cittadini possano guardare con fiducia alle istituzioni ed ai loro rappresentanti».