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Roccella Summer Festival, grande evento con il concerto di Zucchero

ROCCELLA (RC) – L’estate sembra non finire più in Calabria. E’ di queste ore infatti la conferma di un grande regalo per la regione tutta, un vero e proprio evento internazionale che si terrà al Teatro al Castello di Roccella Jonica il prossimo 22 settembre. Stiamo parlando del concerto in acustico di Zucchero Sugar Fornaciari che si esibirà nell’ambito della programmazione del Roccella Summer Festival, il nuovo progetto della Esse Emme Musica realizzato in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Roccella Jonica.

Accompagnato sul palco da Doug Pettibone e Kat Dyson, Zucchero presenterà al pubblico il suo ultimo album “Inacustico D.O.C. & more”, contenete tutti i brani del disco di inediti “D.O.C.” e una selezione di grandi successi del suo repertorio, riarrangiati in un’inedita veste acustica. “Inacustico D.O.C. & more” è il primo progetto interamente acustico della carriera di Zucchero.

Grande soddisfazione è stata espressa da Maurizio Senese della Esse Emme Musica: «Con questo concerto incoroniamo una stagione, a Roccella Jonica, con un cartellone che non ha eguali nella storia della musica in Calabria», ha affermato.  Frutto di una collaborazione tra il pubblico ed il privato, in questo caso l’Amministrazione di Roccella guidata dal sindaco Vittorio Zito e la Esse Emme Musica, nella persona del promoter Maurizio Senese: «Siamo riusciti a dimostrare con il Roccella Summer Festival che anche in Calabria le cose si possono fare e si fanno pure bene quando ci sono degli obbiettivi precisi – ha aggiunto -. Lo abbiamo dimostrato che attraverso la cultura, la musica e i grandi eventi, promuovendo una regione come la Calabria che spesso viene relegata agli ultimi posti di ogni settore».

I posti sono tutti a sedere e numerati; l’evento si svolgerà nel pieno rispetto delle norme anti-Covid e in assoluta sicurezza.

Vendemmia 2016, il Dipartimento Agricoltura autorizza lo zuccheraggio di mosti e uve

CATANZARO – Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria questa volta si è superato e continua farci brindare con il vino calabrese “corretto in cantina” grazie al provvedimento autorizzativo per «l’aumento del titolo alcolometrico – volumico minimo naturale delle uve e dei mosti per la produzione di vino comune, IGP e DOP nonché, dei spumanti per la campagna 2016/2017». Una storia che si ripete con evidenti paradossi: da una parte si fanno istruttorie per accertare la siccità (siamo in realtà una delle Regioni più soleggiate d’Europa)  per assegnazioni supplementari di gasolio agricolo, dall’altra istruttorie e relazioni che formalizzano l’esistenza di condizioni climatiche avverse tale da consentire l’arricchimento dei mosti.  Un provvedimento, che coerentemente la Coldiretti – afferma Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – continua a non assecondare e che questa volta ha davvero dell’incredibile, anzi è sconvolgente!

uva

Il Decreto  (N° 10381 del 1 settembre 2016) che ha autorizzato l’aumento del titolo alcolometrico delle uve e dei mosti, pratica meglio conosciuta come zuccheraggio, è consentita dalla legislazione per eccezionali condizioni climatiche avverse. Ma quest’anno la “fantasia creativa” del Dipartimento, all’interno del Decreto ha inserito “una forzatura” e udite udite; la possibilità di arricchimento anche con mosti di uve provenienti da fuori Calabria. Infatti, il Dipartimento raggiunge l’apice, quando decreta che l’aumento del titolo alcolometrico (arricchimento) può avvenire “dalle uve della varietà idonee alla coltivazione nella regione Calabria”. Cosa questo significhi, è facile capirlo. Nel Decreto si fa riferimento al parere espresso nella riunione del 22 agosto u.s. dalla filiera vitivinicola calabrese omettendo , come da verbale, che il parere è a maggioranza con il voto contrario del rappresentante della Coldiretti. La concessione della deroga e quindi l’autorizzazione allo zuccheraggio, rappresenta invece per la nostra regione, una contraddizione all’andamento stagionale. Ci pare – prosegue – che in Calabria  non si sono verificate condizioni climatiche avverse che abbiano compromesso la qualità delle uve e le condizioni di una vendemmia, che si riscontra invece di buon livello, dal punto di vista  qualitativo. L’annata ha permesso la maturazione ottimale delle uve con un buon equilibrio tra grado zuccherino e acidità, insomma più qualità. Il Dipartimento con questo provvedimento, danneggia i viticoltori attenti alla qualità che nasce nei vigneti e dopo anni di sacrifici ed investimenti stanno raccogliendo i frutti che hanno portato i vini calabresi alla ribalta nazionale ed internazionale. Davanti a questo la Regione non trova di meglio che consentire lo zuccheraggio, con un decreto “burocratese” di cui non si sentiva proprio il bisogno.