Il Pd sulle dimissioni di Scopelliti

CATANZARO – Avevamo visto giusto quando appena un mese addietro il segretario regionale Ernesto Magorno e il Pd della Calabria decidevano di lanciare una raccolta di firme contro il governatore della Calabria Scopelliti e la destra calabrese. In quella iniziativa, si denunciava il governo della Calabria su temi cruciali quali il mancato sviluppo e l’occupazione, sul fallimento delle emergenze ambientali,vedi emergenza rifiuti, sul dissesto idrogeologico del nostro territorio.

Oggi, questa sentenza giudiziaria non fa altro che gettare un’ulteriore ombra non solo sul personaggio pubblico, ma anche sui metodi adottati, sul sistema di potere utilizzato in questi anni, per garantirsi un  facile consenso tra la gente.

La sconfitta del governatore Scopelliti  è, però, innanzitutto politica e coinvolge insieme a lui un’intera classe dirigente regionale. In questo senso, come non vedere il connubio che c’è tra il fallimento del modello Reggio Calabria con il crollo politico-amministrativo che in queste ore sta coinvolgendo il Comune di Catanzaro ed il sindaco Abramo, e la stessa cosa avviene a Cosenza, dove tale tracollo ha la faccia dei fratelli Gentile.

Il PD, le sue organizzazioni territoriali, i suoi iscritti e militanti sono chiamati adesso al compito fondamentale di restituire dignità alla Calabria e alla sua gente. Tutto questo comporterà per ciascuno di noi un di più di serietà e di responsabilità di comportamento.

Rimangono profetiche le parole che a Scalea appena due giorni fa il presidente del consiglio, Matteo Renzi insieme al segretario regionale del Pd Ernesto Magorno, pronunciava ai calabresi, quando li invitava, in quella piazza gremita di giovani e di donne, a fare ognuno la propria parte per costruire una Calabria migliore, libera e dignitosa che voleva scommettere sul proprio destino e sul proprio futuro.

Il PD di Catanzaro incarnerà questo progetto, a fianco di quanti vorranno impegnarsi per una battaglia di riscatto e di emancipazione sociale.

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