“Sono stato mandato a casa perchè ho lavorato”

CASSANO ALLO IONIO (CS) -Nella serata di ieri, a Sibari, l’ormai ex sindaco di Cassano, Giovanni Papasso, ha incontrato presso il bar Busa di Via Taranto i cittadini. “Mi hanno voluto mandare a casa perché ho lavorato – ha esordito Papasso –  e scusatemi se vi ho disturbato ma ho sentito l’esigenza di incontrarvi, salutarvi uno ad uno e stringervi la mano ringraziandovi perché so che il vostro sostegno in questi anni è stato costante. Ha iniziato così il suo discorso di saluto ai cittadini intervenuti in via Taranto Giovanni Papasso. “L’impegno che abbiamo messo su Sibari è stato tanto. Non sono solo io a dirlo ma sono i fatti a dimostrarlo. Abbiamo messo al centro del nostro agire amministrativo la splendida città di Sibari e la sua piana ed è da qui che vogliamo ripartire per completare quello che era il nostro programma se verremo rieletti”.via taranto

“Abbiamo messo al centro del nostro programma amministrativo la piana di Sibari facendolo entrare insieme ai villaggi a pieno titolo nell’agglomerato urbano come un vero e proprio quartiere di Cassano centro perché abbiamo sempre creduto che lo sviluppo debba partire da qui”.

“In tre anni e mezzo abbiamo cambiato il volto di Marina di Sibari con il restyling delle piazzette, il nuovo parcheggio per la strada del mare e la pista ciclabile. Abbiamo portato l’acqua potabile. Gli scavi di Sibari toccati dalla tragica esondazione del Fiume Crati del gennaio del 2013 e che li aveva ridotti in ginocchio sono stati al centro del mondo con la visita di ben tre ministri che hanno preso a cuore il caso e hanno fatto si che arrivassero una serie di aiuti per cercare di portar via il fango e restituire all’antico splendore e all’umanità la storia dell’antica Sybaris. Attenzione per la Piana e per Sibari anche quando il governatore della regione Calabria Mario Oliverio nella scorsa primavera ha voluto tenere il primo incontro del suo tour post elezioni proprio qui a Sibari presso il Minerva dove ha incontrato le diverse realtà imprenditoriali. A Sibari si respira la speranza del cambiamento e del progresso. La stessa speranza che non dimentichiamo ha esortato a non perdere mai Papa Francesco quando ha celebrato la Santa Messa durante la quale, mentre predicava la parola di Dio ha scomunicato i mafiosi consegnando la visita a Cassano alla storia del mondo.

Il nostro sogno che è stato interrotto ha messo un freno ad una serie di operazioni che potevano solo portare lustro a Sibari. Stavamo inoltre lavorando per candidare Sibari a capitale della cultura per il 2017 e far divenire gli Scavi archeologici patrimonio dell’UNESCO.

Molto è stato fatto e non siamo qui per fare elenchi ma per ricordare e dire a tutti quello che era custodito nel calderone delle idee come le opere di urbanizzazioni delle palazzine dei ferrovieri, i contratti di quartieri, la palestra a Sibari per un progetto di 1.100.000 euro, opere di urbanizzazioni per 700.000 euro, allungamento della rete metanifera, strade, marciapiedi, illuminazione nella zona del centro servizi.

Ma la nostra spero sia solo una  pausa momentanea perché l’impegno per Sibari è forte e continuerà se riusciremo a ritornare al Comune.”

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