RENDE (Cs) – “Genti di Calabria” è un progetto che mira a realizzare Un Atlante Umano Universale della Calabria fatto di volti, fisicità, posture di Genti di Calabria, abilmente scolpiti dalla macchina fotografica del maestro Pino Bertelli. Si tratta di circa 200 foto di calabresi in un atlante di geografia umana da interpretare come una visione antropologica della Calabria, che ci raccontano ogni giorno qualcosa di diverso in una inesauribile scoperta della nostra terra.
Progetto rivolto soprattutto agli studenti degli insegnamenti di Marketing del Turismo e Marketing Territoriale
Questo lavoro sarà presentato lunedì 4 dicembre, con inizio alle ore 9,30, nell’aula “Umberto Caldora”, nel corso di un seminario aperto agli studenti degli insegnamenti di Marketing del Turismo e Marketing Territoriale tenuti dalla professoressa Sonia Ferrari nei corsi di laurea in Scienze Turistiche e Valorizzazione dei Sistemi Turistico-Culturali dell’Università della Calabria. Saranno presenti anche studenti di alcuni istituti scolastici di Cosenza e Rende.
Il seminario, promosso in collaborazione con l’Associazione “Suoni e Luci” e con il Circolo della Stampa “Maria Rosaria Sessa” di Cosenza, si aprirà con gli interventi di saluto del Rettore, prof.Gino Mirocle Crisci, e del prof. Franco Rubino, direttore del dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche. Il programma, dopo la proiezione delle foto dell’Atlante di Geografia Umana della Calabria e del documentario “I colori del cielo” prevede gli interventi di: Sonia Ferrari (docente dell’Unical); Pino Bertelli (fotografo), Francesco Mazza (regista), Maurizio Rebuzzini (storico della fotografia), Antonella Reitano (docente dell’UniCal), Vito Barresi e Franco Bartucci (giornalisti).
L’Atlante Umano Universale della Calabria, che rappresenta una unicità, non racchiude paesaggi o cartoline della nostra regione, ma soltanto figure umane attraverso le quali, dai più piccoli ai più grandi, si raccontano storie dello splendore, della sofferenza, della ricchezza, della povertà e della speranza di una società, di una comunità che non deve rassegnarsi agli eventi, ma costruire il proprio destino con tenacia e perseveranza. Ad accompagnare il racconto di questo lavoro di Pino Bertelli si insinuano tra le foto, narrazioni di antropologi e studiosi di chiara fama, che costruiscono un racconto avvincente ed una testimonianza che finisce per rimanere nel tempo.