Giornata Internazionale della Donna, tra diritti, tutele, indipendenza e libertà

COSENZA – L’8 marzo si celebra la Giornata Internazionale della donna. È un evento, che nel corso degli anni, ha portato alla creazione tra le donne di pensieri e idee discordanti sulla necessità di essere celebrate solo un giorno all’anno.

Il disappunto, che molte donne manifestano in questa giornata, è di dover ancora dimostrare di “meritare”pari diritti, pari ruoli sul lavoro, nelle famiglie, tra amici e nella società stessa.

Le donne oggi non desiderano acquisire la loro indipendenza negli anni, ma rivendicano l’opportunità di nascere libere,crescere e vivere senza pregiudizi.

La libertà non implica preconcetti nelle scelte di vita, ma offre l’opportunità di dimostrare alle donne che il loro ruolo è attivo 365 giorni l’anno. Le tematiche che vengono affrontate nei talk-show, nelle nostre case e nelle piazze sono rivolte in questa giornata e non solo, alla possibilità di ideare dei sistemi di sicurezza che educhino al rispetto della donna. La tematica è ricorrente in quanto molte sono vittime di violenze domestiche,di mobbing,violenze di genere, fino ad arrivare in molti casi al femminicidio stesso. Rivendicano l’opportunità di essere tutelate con leggi e normative severe dallo Stato, nel momento in cui si verificano tali situazioni.

La donna oggi chiede tutela e diritto di entrare nel mercato del lavoro, da diplomata, neolaureata, mamma, senza dover giustificare ogni volta il suo ruolo nella società. Molte sono le lavoratrici-mamme che vengono considerate “fuori mercato” in quanto hanno dedicato del tempo ad accudire i loro figli allontanandosi dalla scena lavorativa per mesi o anni.

Le donne sono dalla parte delle donne, per questo hanno raggiunto numerose conquiste nella società, acquisendo ruoli manageriali, educativi, letterari e rappresentativi della giustizia (istituendo leggi che hanno cambiato in positivo il ruolo della donna). Ciò che la donna rivendica è di poter essere se stessa, di portare avanti le proprie idee, di parlare liberamente, scrivere, non dovendo combattere sempre con il peso di pensare di non essere mai abbastanza. Le donne non potranno combattere per sempre queste battaglie, perchè è giusto che arrivi il giorno in cui vivere nella società non sia più una conquista di diritti e un continuo dimostrare, ma che la donna finalmente possa essere realizzata 365 giorni l’anno senza dover affrontare nessuna sfida che porti a dimostrare il suo ruolo nella società.

Credo fortemente nell’idea di futuro

Cit. Zaha Hadid, architetto anglo-irachena

Maurizio Logozzo

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