Sesto successo per il premio Mario Gallo

   Applausi e consensi per la VI^ Edizione del Premio Mario Gallo. L’iniziativa cosentina, dedicata alla settima arte, ha calato il sipario sull’evento culturale, ottenendo un grande successo non solo da parte di cinefili ed estimatori del settore ma anche da parte del grande pubblico. La rassegna organizzata dalla Cineteca Calabria, in collaborazione con la Provincia della città Brutia e il Ministero dei Beni Culturali anche quest’anno ha promosso un viaggio nel mondo del cinema: tra cultura, storia e temi sociali. La manifestazione, svoltasi dal 7 dicembre al 22 gennaio, tra il Comune di Rovito e Cosenza, è nata con l’intento di sostenere a tutto tondo la qualità del prodotto cinematografico, valorizzando le diverse figure che nel settore-cinema contribuiscono a renderlo efficace e significativo. Proprio per questo motivo il premio è dedicato ad un grande Maestro della cinematografia nazionale: Mario Gallo, scomparso nel 2006. Cosentino d’oc si è affermato nel panorama artistico come: giornalista, critico cinematografico, sceneggiatore, regista e produttore, è stato anche presidente dell’Italnoleggio Cinematografico e dell’Ente Gestione Cinema. Con la Filmalpha, da lui stesso fondata, ha prodotto diversi film:  Morte a Venezia (1970) di L. Visconti, Il deserto dei tartari (1976) di V. Zurlini e Ecce Bombo (1978) di N. Moretti. Negli anni ’90 di sua produzione anche numerosi cortometraggi di giovani registi come C. Bortone e C. Calvi. Nel corso delle edizioni la rassegna cinematografica calabrese, ha portato alla ribalta personaggi del cinema moderno. Quest’anno una giuria composta da Eugenio Attanasio, Presidente della Cineteca Calabria, Alessandro Gordano, Presidente Associazione Culturale La Kasbah di Cosenza, Mariarosaria Donato e Giovanni Scarfò, organizzatori del Comitato Scientifico del Premio, ha attribuito meriti ed elogi ad alcuni artisti. Tra i premiati l’attore, Luigi Locascio protagonista di numerosi film di successo e sempre attento alla qualità delle pellicole interpretate, da I Cento Passi a La Meglio Gioventù, da Buongiono, notte a Noi credevamo, fino al suo esordio da regista con La città ideale, visto all’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Nel corso della serata del 9 dicembre, presso il Teatro Comunale di Rovito insignita anche Desyderia Rayner, moglie di Locascio, montatrice e regista di diversi film e cortometraggi. Tra i suoi lavori più importanti: Italy: Love It, or Leave It, Improvvisamente l’inverno scorso e L’orchestra di Piazza Vittorio. Riconoscimenti della sesta edizione sono arrivati anche per Giovanni Spagnoletti, docente di storia e critica del cinema presso l’Università Tor Vergata di Roma. Noto consulente scientifico di vari festival, dal 2000 direttore della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro. In ultimo ma non meno importante, il premio assegnato durante la serata conclusiva del 22 gennaio presso il Cinema Citrigno a Daniele Vicari, documentarista della La Nave Dolce di Andrea Porporati, anche questo presentato con successo a Venezia lo scorso settembre. Vicari, dopo aver ricostruito gli eventi del G8 del 2001 a Genova con Diaz, racconta qui dello sbarco di ventimila albanesi nel porto di Bari, nell’agosto del 1991. La vitalità del cinema italiano è stata più volte  ricordata nel corso della manifestazione, che deve il suo successo agli organizzatori, che nel corso dei sei anni hanno migliorato il proprio operato, facendo conoscere al pubblico cosentino personalità di spicco del cinema italiano ed internazionale. Tanti i nomi celebri susseguitisi nell’albo d’oro della rassegna: i registi Luigi Di Gianni, Cecilia Mangini, Marco Leto, Salvatore Mereu e Marco Tullio Giordano; lo sceneggiatore Nicola Badalucco, il fotografo Mario Carbone, il cineasta lituano Sharunas Bartas; il direttore della fotografia Luciano Tovoli, il produttore Gianluca Arcopinto, il montatore Babak Karimi e, lo scorso anno tra i premiati, il regista Daniele Gaglianone, l’attore Ulderico Pesce e  la produttrice Isabel Russinova.  Buon segnale per il  giovane cinema italiano che continua a dare soddisfazioni, riconfermandosi come forma d’arte privilegiata  anche in una regione difficile come la Calabria.

                                                                                                                                                                          Rossana Muraca

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