Torna in carcere spacciatore sorpreso in flagrante ai domiciliari

POLISTENA (RC) – La polizia ha arrestato a Polistena Michele Raso, 42 anni, il quale, secondo l’accusa, pur trovandosi ai domiciliari, trafficava sostanza stupefacenti. In casa di Raso, che stava scontando i domiciliari per furto aggravato, gli agenti del Commissariato di Polistena hanno trovato 120 grammi di canapa indiana, 11 dosi della stessa sostanza ed un bilancino. Insieme a Raso, portato in carcere, è stato arrestato con la stessa accusa e posto ai domiciliari, F.F., anch’egli 42enne.

ECCELLENZA. Rossanese troppo forte per l’Acri. Perrelli, cosi non va

ECCELLENZA, 1^ Giornata

Audace Rossanese – Calcio Acri  5 – 3 

A. ROSSANESE: Carnevale, Carelli, Spasiano, Okoroji, Granata, Fazio (39′ st Molinaro), Salandria, Scarnato, Maio, Jimoh (40′ st Chiappetta), De Lorenzo (35′ pt Paonessa). A disposizione: Calabretta, Fittipaldi, Marino, Federico. All: Cipparone

F.C. ACRI: De Lucia, Covello, Luzzi, Perri, Levato, Scarlato, Carreri (20′ st Scura), Cavatorti, Gallo, Zicarelli, Provenzano. A disposizione: Di Iuri, Schiarelli, Sammarro. All: Perrelli

Marcatori: 8′ pt Maio (R), 13′ pt De Lorenzo (R), 14 ‘ pt Okoroji (R) , 23′ pt Jimoh (R), 26′ pt Provenzano su rig. (A), 31′ pt Gallo (A), 28′ st Salandria (R), 40’ st Provenzano (A)

Arbitro: Cavaliere F. di Paola

Guardalinee: Olivadoti e Mondella di Lamezia T.

Ammoniti: Fazio (R), Gallo e Scarlato (A)

Espulsi: Carelli al 39′ st per doppia ammonizione

Note:  Piacevole domenica di fine estate. Terreno in buone condizioni. Circa 500 spettatori presenti, una cinquantina provenienti da Acri che, davvero encomiabili, hanno sostenuto la propria squadra fino all’ultimo. Al 22′ st breve interruzione della partita per scoppio di petardi nella tribuna ospiti.

SINTESI: La cronaca di Rossanese – Acri è un “banale” festival di gol segnati, sbagliati e annullati, ma la protagonista della gara e senz’altro la squadra di casa, oggi nettamente superiore agli ospiti. La Rossanese è forte a centrocampo (Maio e Salandria la fanno da padrone) e decisa in attacco (bene la coppia De Lorenzo, sostituito a fine primo tempo per infortunio, e Jimoh). Forse unica nota stonata la giovane difesa che si fa sorprendere dall’Acri su tre palle inattive. I rossoneri, senza Mancino e Scarlato, sono impacciati in difesa e soffrono gli affondi rossanesi sulle fasce. Urgono rinforzi in difesa.

La girandola di gol è aperta da Tullio Maio che all’8′ del primo tempo sorprende il nuovo arrivato De Lucia per il più classico gol dell’ex. Al 13′ De lorenzo, forse in fuorigioco, segna il gol del raddoppio e un minuto più tardi Okoroji sorprende l’impacciato estremo difensore acrese da un rinvio da fuori area per il 3-0 dell’Audace. All’26’ l’arbitro di Paola assegna all’Acri un rigore per fallo di Carelli su Gallo che Provenzano trasforma senza esitazioni. L’Audace Rossanese risponde un minuto più tardi con la rete di De Lorenzo ma il guardalinee segnnale un giusto fuorigioco. Il primo tempo si chiude con il punteggio di 4-2: al 31′ Levato su punizione serve Gallo che batte il portiere Carnevale.

Supporters acresi sempre al seguito della loro squadra

Il primo quarto d’ora della ripresa è un monologo Rossanese: Salandria è vicino al gol al 14′ mentre pochi minuti dopo De Lucia salva il risultato già passino per i suoi dopo una bella triangolazione Maio- Fazio- Maio. Al 28′ , su assist dalla sinistra, Salandria trova la via per il quinto gol degli  uomini di Cipparone. Al 40′ infine ultimo sussulto Acri: su punizione segna Provenzano, servito da Gallo, riportando il passivo reti a -2.

La Rossanese, forte della vittoria di oggi, non delude le attese, e si conferma squadra costruita per vincere il campionato. L’Acri deve confidare sul rientro dei titolari in difesa e sulle belle personalità che possiede in avanti. Occorre archiviare subito la batosta di oggi e far cominciare il vero campionato degli uomini di Perrelli domenica prossima in casa contro il San  Lucido.

Andreina Morrone

Brutta sconfitta del Rende in casa: 1-5 contro il Savoia

Il Rende si fa travolgere 1-5 da uno spietato Savoia, squadra di un’altra categoria e candidata importante alla vittoria finale del campionato di Serie D. La compagine rendese fa quello che può, ma si rivela una squadra povera di gioco, senza idee e con una difesa che fa acqua da tutte le parti. La squadra biancorossa subisce inerme il gioco degli uomini guidati da mister De Feolo, che fanno quello che vogliono nella metacampo rendese, attraverso un gioco organizzato e veloci ripartenze. Scarpa, Carotenuto e Tiscione sono un trio concreto, micidiale e di alta classe. Troppo per il Rende, troppo anche per un campionato dilettantistico. Ne sanno qualcosa i poveri difensori del Rende, frastornati dal trio campano.

Un gol di Leta al ’28 del primo tempo su calcio di rigore, concesso dall’arbitro Schirru su fallo di Stendardo su Di Piedi, alimenta solo delle false speranze alla squadra di mister De Angelis. Un minuto dopo, infatti, arriva il pareggio di Carotenuto che, con un morbido pallonetto, trafigge De Brasi. Al’ 32 arriva la reazione del Rende con  il palo clamoroso di capitan Miceli, lasciato libero da Viglietti e Terracciano.  Da lì in poi il Savoia diventa padrone del campo. Sostenuto da 400 tifosi, il Savoia inizia a giocare il suo calcio e a prendere in mano le redini della partita. Il Rende ha solo l’illusione di poter far male al Savoia grazie ai calci da fermo. Un illusione che dura poco.  Al ’33 esimo il Savoia passa in vantaggio: l’inesperto e spaesato Chiari frana su un incontenibile Tiscione. Rigore per il Savoia relizzato da Scarpa che spiazza Di Brasi.  Il Terzo gol, che chiude definitivamente la partita, arriva 12 minuti dopo, sempre con Scarpa, grazie ad una bellissima azione personale.

La ripresa inizia con due cambi per il Rende: Galantucci e Grisolia entrano per Vicari e Chiari in giornata decisamente no. Ma il Rende, nonostante l’esperienza di Galantucci, non riesce a trovare il giusto equilibrio in campo. La squadra di casa inizia bene: colpo di testa di Russo che si spegne di poco a lato. Nel frattempo, lì in avanti il Savoia fa quello che vuole e non bisogna distrarsi nemmeno un attimo. L’impercettibile difesa del Rende non riesce a prendere le misure a Scarpa e Tiscione, che fanno quello che vogliono. Proprio quest’ultimo al ’23st firma il quarto gol per la squadra ospite. L’unico a non arrendersi per il club di casa è Galantucci, supportato da un volenteroso Musacco, ex calciatore del Cosenza. Il Savoia però non ha pietà di nessuno e al ’31st arriva il quinto gol con Longo, appena subentrato ad un inarrestabile Scarpa. La partita si trascina senza particolare emozioni fino al triplice fischio dell’arbitro.

Dopo la brutta ed umiliante sconfitta del Rende la domanda dei tifosi è: troppo forte il Savoia o troppo debole il Rende? Il solo Galantucci  potrà portare punti pesanti alla squadra di De Angelis? Ora come ora serve solo tranquillità. Sopratutto in difesa.

 

TABELLINO

RENDE: DI BRASI – IRACE – CHIARI (‘1st GRISOLIA) – DI FINIZIO – BARCA – MICELI – VICARI (‘1st GALANTUCCI) – LETA – DI PIEDI – CASCIARO – RUSSO (’12st MUSACCO)

SAVOIA: MAIELLARO – PETRICCIOLO – VIGLIETTI (‘7st MOCERINO) – TERRACCIANO – STENDARDO – DE LIGUONI – TISCIONE – GARGIULO – MELONI – SCARPA (’30st LONGO) – CAROTENUTO (’12st RUSCIO)

ARBITRO: Schirru di Nichelino.

RETI: 27’pt Leta rig., 29’pt Carotenuto, 33’pt Scarpa rig., 43’pt Scarpa, 24’st Tiscione, 31’st Longo.

NOTE: presenti 1.200 spettatori, di cui circa 400 ospiti.

Ammoniti: Stendardo, Scarpa, Di Finizio, Musacco

Angoli: 4-2 per il Savoia. Recupero: 2’pt, 4’st.

 

Gaspare Guzzo Foliaro

Vittoria importante per il Cosenza che espugna Caserta grazie ad un gol di De Angelis

Il Cosenza espugnail “Pinto” di Caserta con un gol di rapina del “falco” Gianluca De Angelis al secondo minuto di recupero. La partita è stata vibrante solo nella parte centrale del primo tempo e negli ultimi dieci minuti. Per ampi tratti della gara invece si è giocato prevalentemente a centrocampo in una classica gara “tattica” nel corso della quale entrambe le squadre sono state attentissime a non dare vantaggi all’altra. La vittoria viene accolta con entusiasmo dai tifosi del Cosenza in un clima bellissimo, nel quale è stato rinsaldato lo storico gemellaggio tra le due tifoserie al grido di “Caserta-Cosenza nessuna differenza”.
“Abbiamo avuto l’ennesimo episodio fortunato a nostro favore – esordisce Mister Cappellacci  al microfono di Eliseno Sposato sulle frequenze di RLB -. La partita ormai stava finendo sullo 0-0 e noi avevamo sofferto un po’, soprattutto nel secondo tempo. Certo, siamo stati molto più ordinati rispetto a domenica scorsa, abbiamo concesso qualcosa all’avversario ma abbiamo fatto anche qualcosa di discreto in fase propositiva. In ogni caso, il successo di oggi non cambia le carte in tavola. Siamo appena usciti dal “cantiere” e abbiamo ancora bisogno di tempo per mostrare il nostro vero volto. Certo, se nel frattempo facciamo pure risultato va anche meglio…”.

Sollecitato a parlare degli ultimi arrivati ovvero i centrocampisti Castagnetti e Meduri, Cappellacci ha risposto così.

“Castagnetti e Meduri sono andati bene entrambi. Sono due calciatori sui quali contiamo molto: hanno ancora qualche problema a livello di tenuta ma soprattutto non conoscono bene i compagni. Nonostante questo, hanno giocato una bella partita, complimenti anche a loro”.

IL TABELLINO

CASERTANA-COSENZA 0-1

CASERTANA: Fumagalli, Idda, Pezzella, D’Alterio, Correa (21′ st Varriale), Rinaldi, Antonazzo, Cruciani, Baclet (44′ pt Alvino), Caturano (35′ st Favetta), Marano. In panchina: Vigliotti, Magliano, Bruno, Cucciniello. Allenatore: Capuano

COSENZA: Frattali, Bigoni, Mannini, Giordano, Pepe, Guidi, Criaco, Castagnetti (21′ st Meduri), Mosciaro, Calderini (26′ st De Angelis), Alessandro (46′ st Napolano). In panchina: Orlandi, Blondett, Carrieri, Pollina. Allenatore: Cappellacci

ARBITRO: Bellotti di Verona

MARCATORE: 47′ st De Angelis

NOTE: bella giornata di sole, spettatori circa 4mila di cui 200 provenienti da Cosenza. Espulso l’allenatore della Casertana Capuano al 29′ st. Ammoniti: Correa, Caturano, Calderini, Cruciani, Idda. Giordano, Varriale. Calci d’angolo: 7-4. Recuperi: 3′ pt – 3′ st

 

 

(fonte sito ufficiale Cosenza Calcio)

Ecco le impressioni a caldo dei protagonisti di Montalto – Vibonese: Il team manager Ciardullo(M): “Finalmente riabbiamo il nostro campo”

Alla fine di una gara vinta brillantemente dal Montalto ecco cosa hanno detto alcuni dei protagonisti di questa entusiasmante vittoria che rilancia  e alimenta le ambizioni del club di Taverna.

Il primo a voler intervenire è il Team Manager, Andrea Ciardullo, il quale  alla mia domanda: “Si aspettava, alla vigilia, un esordio così “?  Ha risposto: << Credo che la partita di Noto sia un ottimo risultato anche in considerazione del fatto che il Noto oggi pare che abbia fatto risultato fuori casa in un campo tutt’altro che semplice. Quella di oggi è sicuramente una vittoria di prestigio per tutta una serie di ragioni: la preparazione di un terreno di gioco che sembrava non dovesse arriva e invece c’è stata, il pubblico che ha risposto bene, con la presenza di tanti bambini e mamme. Abbiamo preparato bene la fase di pre- campionato, e fare 4 punti con due squadre del genere è un ottimo inizio>>.

 

Il mister Petrucci dopo l’espulsione nel finale: “L’arbitro avrà capito male, io ho detto Porco Zio,. E’ stata l’ unica nota negativa”

Poi ha continuato e riferendosi alla gara ha ribadito che la sua squadra oggi ha giocato contro una delle più “belle” squadre di questo campionato. Era una squadra che ha beccato 4  goal in casa, ma vedendo le immagini, non ci stavano. Nel secondo tempo poi ho cercato di cambiare un pò, e ho inserito un pò di esperienza, anche se ho dovuto togliere Occhiuzzi, a malincuore,  perchè stava disputando un’ottima gara.

Alla domanda: Zangaro è di una categoria superiore?  Il mister ci ha risposto: <<Onestamente, ci sono altri giocatori di categoria, ma sono circondati da ragazzini che devono fare crescere>> Ai più esperti, dunque, il compito di fare da esempio non solo in campo ma anche fuori (Aggiungiamo noi).

E sicuramente avrà da imparare molto il giovanissimo Luigi Le Piane, autore del 1° goal, che hai nostri microfoni ha voluto dedicare al presidente Candelieri e Costabile, alla sua famiglia e alla ragazza.  Poi ci ha detto il perchè dei crampi per il quale è dovuto uscire: << Fino a 3 settimane fà ero nel ritiro del Cosenza, quindi ero senza ritiro e senza adeguata preparazione, ma cercherò al più presto di avere la forma  migliore >>.

In formissima invece, Adriano Fiore, uno che non ha bisogno di balie o di consigli, vista la sua esperienza, che nel dopo partita, ha parlato a “tutto campo”, dicendo: <<Abbiamo affrontato un avversario preparato e organizzato per la vittoria finale, infatti nei primi minuti del  1° tempo siamo stati messi alle corde. Noi ci aspettavamo che loro partissero forte, vista la pesante sconfitta che hanno subito settimana scorsa.

Il mister poi nel secondo tempo mi ha arretrato per evitare i loro inserimenti>>

Poi ha voluto parlare anche dei suoi trascorsi al Cosenza, e ha detto: << Per me Cosenza ha rappresentato il massimo, perchè sono cosentino e indossare la maglia della propria città è un enorme sogno. Montalto è una piccola realtà dove però, si può lavorare, e c’è gente seria. Ritornando alla partita ha voluto aggiungere che la sua condizione non è al 100 %  ma sto lavorando per raggiungerla. >>

Serie B: Reggina, arrivano i primi tre punti

REGGINA – JUVE STABIA   3 – 1

Marcatori: 48′ Suciu (JS), 69′ Di Michele, 75′, 80′ Gerardi (R)

REGGINA: Benassi, Maicon, Adejo, Lucioni, Foglio; De Rose (54′ Gerardi), Colucci (86′ Dall’Oglio), Rigoni; Fischnaller, Cocco, Di Michele (74′ Caballero). A disp.: Zandrini, Bochniewicz, Contessa, Falco, Sainz Maza, Louzada. All.: Sig. Atzori.

JUVE STABIA: Branescu; Ghiringhelli, Di Nunzio, Contini, Vitale; Doninelli; Suciu, Mezavilla (45′ Doukara), Scozzarella (73′ Caserta); Diop (38′ Murolo). Di Carmine. A disp.: Viotti, Davì, Martinelli, Sowe, Zampano, Parigini. All.: Sig. Braglia

Arbitro: Sig. Di Paolo di Avezzano. Ammoniti: 56′ Rigoni (R), 61′ Doninelli, 81′ Ghiringhelli (JS).

“Un gol di Di Michele ed una doppietta di Gerardi, in meno di un quarto d’ora, ribaltano il risultato. Gli amaranto erano andati sotto ad inizio ripresa”

PRE PARTITA: Giornata di sole allo stadio Oreste Granillo di Reggio Calabria dove per la terza giornata di serie B si sono affrontate Reggina e Juve Stabia. I Campani reduci da due sconfitte nei primi due turni, amaranto da due pareggi contro Bari e Lanciano. Tra i pali della Reggina un ex gialloblu Benassi protagonista di una splendida annata nella stagione 2006/07 dove, con le vespe in serie C1, scese in campo in ben 33 occasioni. Il grande ex amaranto, è invece, Maurizio Lanzaro per lui 146 presenze tra il 2005 ed il 2010 e due reti tra i cadetti oggi solo tribuna. Match particolare per Fabio Caserta,Il numero dieci gialloblù è nato a Melito di Porto Salvo, a pochi chilometri da Reggio Calabria, non ha infatti esultato lo scorso anno quando decise la gara del Menti con un gol nel finale. Sono 14 i sostenitori giunti dalla Campania. Senza Ciancio e Jidayi, mister Piero Braglia conferma il 4-1-3-2 con Branescu tra i pali, e l’esordio dal primo minuto di Contini in difesa. Suciu al posto di Caserta non ancora al meglio. In avanti Diop in tandem con Di Carmine. solo panchina per Doukara, tribuna per Lanzaro. Mister Atzori, senza Strasser impegnato con la nazionale, Sbaffo e Ipsa squalificati, Di Lorenzo in Under 21 e Gentili ancora fuori forma non convocato, risponde con un 4-3-3 con Maicon, Adejo, Lucioni e Foglio a formare la difesa. Davanti Cocco la spunta su Gerardi e con Di Michele e Fischnaller compone il tridente.

PARTITA: Al secondo minuto di gioco bel fraseggio tra Di Michele e Fischnaller e tiro di poco a lato di quest’ultimo. Al 16′ ancora l’attaccante altoatesino che si accentra e calcia Branescu respinge in angolo. Al 23′ un uscita incerta di Benassi  consente a Suciu di colpire di testa ma Rigoni salva sulla linea di porta e mette in angolo. Al 37′ Cocco realizza il gol del vantaggio per gli amaranto, ma l’arbitro annulla per un fallo di gioco di Di Michele sul portiere. Al 42′ Fischnaller serve in profondità per Cocco che, a tu per tu con Branescu, calcia malissimo. La prima frazione termina a reti inviolate. Ad inizio ripresa parte forte la Juve Stabia che al 48′ si porta in vantaggio con un destro di Suciu sotto l’incrocio. Nell’occasione svarione difensivo per  Adejo che regala palla a Di Carmine il quale serve Suciu. Un minuto dopo ancora la Juve stabia con Di Carmine potrebbe raddoppiare ma il suo tiro è a lato. Al 55′ Atzori richiama il migliore in campo fino al momento De Rose inserendo un altro attaccante Gerardi e passando al 4-2-4.  Al 70′ in sospetta posizione di off side Di Michele pareggia i conti e al 76′ Gerardi firma il sorpasso su cross di Cocco. All’81’ Cocco si accentra e prova il destro,Branescu respinge come può ma la palla arriva sulla testa di Gerardi che fa 3-1. Nel finale nulla da segnalare.

COMMENTO FINALE: La Reggina raccoglie la prima vittoria stagionale e dopo tre giornate rimane imbattuta. Ancora sconfitta per la Juve Stabia che non ha saputo gestire il vantaggio.

GERARDI

 /

Serie D: Il Montalto ritorna da trionfatore nel suo stadio: Battuta 2-0 la Vibonese

Stagione  2013-2014 , 2^ Giornata

La cronaca: Nella partita dove la città di  Montalto Uffugo riabbraccia la sua squadra dopo un lungo periodo di lontanzanza,  non poteva aspettarsi di più dai loro beniamini. Vince e convince nell’esordio stagionale al suo “nuovo” stadio, tra l’altro in una gara che aveva un gusto particolare. Infatti l’avversario di turno si chiamava Vibonese. Il clima che si respirava a Taverna di Montalto era tipicamente estivo. Sugli spalti si è assistito ad un tifo calorosissimo, tipico dei grandi ritorni. Insomma la squadra di mister Petrucci(poi espulso nel finale) non poteva cominciare meglio di cosi’. Ma la Vibonese non è arrivata qui, per fare un pellegrinaggio che ci starebbe pure, visto il clima e il periodo. I primi 10 minuti infatti sono tutti per gli uomini di mister Soda che collezionano 3 angoli e una buona occasione con Marasco. Poi è praticamente solo Montalto fino al 45°.  Il gioco ha stagnato  a centrocampo fino al 25°, intervallato da alcuni scontri ruvidi tra i calciatori. Poi però è Le Piane, che al 27° sblocca finalmente la gara, dopo che Catalano ci aveva provato anche con un bel rasoterra a filo d’erba. La Vibonese però nel giro di 2 minuti risponde con due colpi di testa a due passi dalla porta di Ramunno, ma Marasco spedisce alto sulla traversa. Nel 2° tempo però è solo Montalto. Al 10° raddoppia con Zangaro che fa partire un missile atomico dai 25-26 metri e rende vano il tentativo di Barreca che si era proteso in tuffo. Nonostante il doppio vantaggio il nervosismo serpeggia ancora in campo, soprattutto il portiere di casa se la prende per ben due volte con Marasco. Soda prova a riaprire  la gara facendo dei cambi e cercando di dare forze fresche ad una squadra che piano piano è andata spegnandosi.  Per la Vibonese arriva dunque la seconda sconfitta consecutiva, invece per il Montalto arriva il secondo risultato utile consecutivo.

 

Il Tabellino del Match:

Montalto Uffugo – Vibonese 2-0

Marcatori: ’27 Le Piane(M), ’55 Zangaro (M)

Montalto Uffugo: Ramunno, Mazzei, Perna, A. Fiore, Scarnato, Itri, Occhiuzzi, Catalano, Piemontese, Zangaro, Le Piane. All. Sign. Petrucci

Vibonese: Rana, Barreca, Koffi’, De Cristofaro, Kalambay, Giardina,  Marasco, Cosenza, Lombardi,  Caterisano, Cosentino.  All. Sign. Soda

Arbitro: Sign. Ramy Ibrahim Kamal Jouness.  Assistenti: Sign. Carmelo De Pasquale e Sign. Angelo Saija

Espulsi: 86′ Mister Petrucci (M)

Classifica: Montalto Uffugo 6° a quota 4 punti.

Prossimo Turno – 15/09/2013 – Ore 15:00: Il Montalto affronterà in trasferta la Battipagliese

 

CROTONE : arriva il primo punto

PESCARA – CROTONE : 2-2 (31′ Torromino rig, 43’Maniero, 58′ Lund Nielsen,77′ Torromino rig)

 

PESCARA: Pelizzoli, Zauri, Capuano, Bocchetti, Balzano, Lund Nielsen, Brugman (81′ Politano), Ragusa, Mascara (65′ Rizzo), Maniero, Cutolo. Panchina: Belardi, Schiavi, Viviani, Kabashi, Fornito, Padovan, Vukusic. Allenatore: Pasquale Marino

CROTONE: Gomis, Del Prete, Cremonesi, Ligi, Mazzotta, Matute, Galardo (62′ Cataldi), Dezi, Bidaoui (75′ Bernardeschi), Pettinari, Torromino ( 87′ De Giorgio). Panchina: Secco, Prestia, Pasqualini, Romanò, Boniperti, Mastriani. Allenatore: Massimo Drago

Ammoniti: Pescara: Bocchetti, Mascara; Crotone: Galardo, Dezi.
Arbitro: Luigi Nasca; Stadio: Adriatico Giovanni Cornacchia

Il Pescara ha ricevuto allo stadio Adriatico il Crotone, sfida valevole per la terza giornata di serie B. Gli abruzzesi, allenati da Pasquale Marino, sono a quota 4 in classifica e sono reduci dal 2 a 2 contro il Trapani; i calabresi di Massimo Drago , ancora a zero punti in classifica, cercano il riscatto dopo le sconfitte pesanti rispettivamente contro il Siena e il Cesena. Sono 12 i precedenti fra le due squadre e sei sono le vittorie del Crotone 4 di queste proprio all’Adriatico. Fin dai primi minuti le squadre giocano a ritmi molto alti ed al 7’ minuto del primo tempo grande azione personale di Ragusa che va via palla al piede e calcia di sinistro, ottima risposta di Gomis che manda in calcio d’angolo. Qualche minuto più tardi è ancora Gomis ad opporsi deviando nuovamente in angolo su un gran tiro di fuori di Nielsen. Al 18’ grande occasione per l’ex Cutolo: lancio millimetrico di Brugman che mette il centrocampista solo davanti la porta ma il pallone finisce alto. Al 29’ il Crotone passa in vantaggio: Mascara trattiene in area di rigore Badaoui causando il calcio di rigore; fallo nettissimo; ottimo esordio per l’attaccante marocchino in prestito dal Parma in quanto da prevedibilità e movimento alla manovra crotonese. Torromino si presenta dal dischetto e spiazza Pelizzoli. I rossoblù continuano ad attaccare ed al 34’  contropiede fulmineo : 5 maglie calabresi contro 3 degli abruzzesi ma sfortunatamente il tiro al volo del solito Torromino finisce tra le mani di Pelizzoli. Il Pescara sembra ancora tramortito. Qualche minuto più tardi è ancora il Crotone ed essere pericoloso con un tiro dal limite dell’area di Mazzotta, ma il sinistro termina fuori di pochissimo. Ma al 43’ i bianco azzurri riescono a pareggiare: calcio d’angolo battuto da Cutolo , Maniero rocambolescamente devia in rete. Qualche minuto dopo pericolo per i pitagorici: è ancora l’ex Cutolo che crossa in area per Maniero, l’attaccante spizza di testa e pizzica il palo alla destra di Gomis. Dopo un minuto di recupero , l’arbitro Luigi Nasca decreta la fine del primo tempo. Una prima frazione di gioco divertentissima con occasioni da entrambe le parti. Inizio Secondo tempo. Dopo 5 minuti di gioco scontro tra Zauli e Bidaoui il crotonese, dopo aver ricevuto le cure mediche, rientra in campo con una vistosa fasciatura alla testa. Sempre ad inizio primo tempo parata splendida di Pelizzoli, che in controtempo riesce a deviare in angolo un tiro di collo pieno su primo palo scoccato da Torromino. Crotone che prende coraggio, ma qualche minuto più tardi gravissima disattenzione della difesa crotonese che si dimentica al limite dell’area Nielsen , il danese solo in area, trasforma in oro l’assist di Ragusa tirando di destro e fulminando Gomis. Pescara in vantaggio 2 a 1 al 58’. La squadra di Marino cerca di addormentare la partita con un prolungato possesso di palla, mentre gli uomini di Drago non riescono a trovare più le accelerazioni giuste per mettere in difficoltà la difesa pescarese. Ma al 76’ super palla di Torromino per Mazzotta: che prende alle spalle la difesa abruzzese, Bocchetti aggancia la caviglia del terzino e l’arbitro fischia il fallo , anche qui nessun dubbio: rigore netto. Torromino , nuovamente trasforma, Pelizzoli intuisce ma la palla è ben indirizzata. 2 a 2. Non c’è da registrarsi gran che negli ultimi dieci minuti finale della partita ma al quarto minuto di recupero su un totale di cinque, Mazzotta salva il pari con una scivolata togliendo il pallone a Nielsen pronto a battere a rete. Triplice fischio finale. Si chiude in parità la partita dell’Adriatico che ha visto due squadre ben messe in campo, con occasioni clamorose da entrambe le parti, una partita dove entrambe le squadre potevano portare il risultato a casa ma alla fine il pareggio è stato il risultato più giusto. Il Pescara sale a 5 punti in classifica, mentre per il Crotone arriva il primo punto stagionale e lascia l’ultima posizione in classifica. Un buon punto che fa sperare per il proseguo della stagione.

Festival delle Serre agli sgoccioli, Ugo Carella tira le prime somme

CERISANO(CS) – Arrivati ormai quasi alla fine di questa ventunesima edizione del Festival delle Serre 2013, si tirano le prime somme di una kermesse che ancora una volta non ha tradito la sua inclinazione originaria e lo facciamo con chi ha contribuito a rendere possibile questo incredibile evento artistico, l’organizzatore Ugo Carella.

“E’ stata un’edizione che ha visto ogni sera grandi concerti e più di cinque eventi gratuiti”; ci spiega Ugo Carella, “dalle arti visive, agli artisti di strada che con la loro abilità e la loro semplicità, sono riusciti sempre a sbalordire, distrarre e strappare un sorriso sia ai più grandi che ai più piccoli, per arrivare alla musica passando dal jazz con tutte le sue sfumature e influenze moderne, il reggae, il rock, il blues, la classica, la ballkan music, il jazz manouche, il funky, il soul , il gospel, la street marchin’ band, alla cantautorale francese”.
Sei giorni di Festival dal 30 agosto all’8 settembre, che hanno visto 39 spettacoli, 200 artisti coinvolti e più di 15 generi musicali diversi e che hanno dipinto di mille colori il bellissimo e accogliente borgo di Cerisano.

“La nuova formula del Festival delle Serre”, continua l’organizzatore, “in continua mutazione, in linea con l’evolvere dei tempi (si pensi che è trascorso un ventennio dall’inizio della kermesse artistica), ha trovato in questa edizione il suo punto di forza nella varietà degli spettacoli proposti, in modo da poter fare ascoltare agli ospiti qualcosa di familiare, ma soprattutto qualcosa che non era arrivata prima d’ora alle loro orecchie, in modo da favorire anche un arricchimento culturale e artistico”.
Ma il Festival non è solo arte ma anche una splendida avventura organizzativa, e soprattutto umana, che ogni anno dà a tutte le persone coinvolte la possibilità di arricchirsi interiormente, e confrontarsi con il bagaglio umano e culturale di tanti artisti provenienti da tutta Italia e da tutto il mondo.

Arriva il momento dei ringraziamenti “Uno in particolare” conclude Carella “va ai nostri ospiti, agli artisti, a tutti i collaboratori, agli organizzatori , a tutti coloro che con entusiasmo e curiosità hanno partecipato alla scoperta di nuove forme d’arte, musicale e non e poi ovviamente al sindaco Salvatore Mancina che per il quinto anno mi ha dato la sua fiducia”.
Cerisano vi aspetta ancora stasera per chiudere in bellezza quest’ultima edizione del Festival delle Serre con la voce impura di Raiss, leader della storica band partenopea Almamegretta, il concerto previsto per le ore 21.30 si terrà nell’area concerti di Palazzo Sersale.

Gaia Santolla

Sanità, il Tar conferma le decisioni del Commissariodella sanità Scopelliti sull’ospedale di Soveria Mannelli

La riconversione in ospedale di montagna del presidio ospedaliero di Soveria Mannelli rimane confermata. Così ha deciso il Tar Calabria, respingendo il ricorso proposto dallo stesso Comune che aveva chiesto l’annullamento dei decreti commissariali emanati per il riordino della rete ospedaliera regionale, nell’ambito del piano di rientro dal debito sanitario.

La parte ricorrente, temendo un ridimensionamento della sanità locale, si è rivolta al tribunale amministrativo deducendo “nullità ed illegittimità per incompetenza, per non essere il Commissario legittimato a surrogarsi nelle funzioni e nei compiti della Regione”, lamentando, inoltre, “eccesso di potere, sotto una pluralità di profili, avendo il  Commissario ad acta ecceduto i limiti derivanti dal mandato della Presidenza del Consiglio dei Ministri: l’ospedale di Soveria Mannelli, riconvertito in presidio ospedaliero montano, costituisce, infatti, un ospedale che serve diversi comuni montani con popolazione significativa e con riguardo al quale va pure considerato il dato della precaria viabilità di collegamento con i presidi di riferimento di Catanzaro e presidi cd. Spoke di Lamezia, Crotone e Vibo Valentia”.

La Regione Calabria e l’Asp di Catanzaro, nel costituirsi in giudizio, hanno dedotto “in via preliminare l’inammissibilità del ricorso per carenza di interesse e difetto di legittimazione attiva, nonché per omessa impugnazione tempestiva dei provvedimenti presupposti. Nel merito, entrambe hanno dedotto l’infondatezza del ricorso. Si sono costituiti in giudizio anche il Commissario ad acta e le amministrazioni statali resistenti eccependo preliminarmente la tardività del ricorso relativamente agli atti presupposti, il difetto di legittimazione passiva delle amministrazioni statali, la carenza di interesse a ricorrere del Comune ed infine affermando l’infondatezza del ricorso proposto”.

Il Tar ha innanzitutto evidenziato che gli interventi individuati dal Piano di rientro allegato all’accordo, approvato e sottoscritto, tra il Ministero della Salute, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e la Regione Calabria, “sono vincolanti, ai sensi dell’art. 1, comma 796, lettera b), della legge 27 dicembre 2006, n. 296, per la Regione Calabria e le determinazioni in esso previste comportano effetti di variazione dei provvedimenti normativi ed amministrativi già adottati dalla medesima Regione Calabria in materia di programmazione sanitaria». Analogamente – riporta il testo della sentenza –  l’art. 2, comma 95, della legge n. 191/2009 (legge finanziaria 2010) dispone che «gli interventi individuati dal piano di rientro sono vincolanti per la Regione, che è obbligata a rimuovere i provvedimenti anche legislativi e a non adottarne di nuovi che siano di ostacolo alla piena attuazione del piano di rientro».  La vicenda in esame – afferma il Tar –  si inquadra, pertanto, in quella che è stata definita “normativa emergenziale”, dettata da leggi finanziarie per il rientro di alcune regioni dal notevole disavanzo di bilancio, con la conseguenza che tale disciplina “speciale” ed emergenziale si sovrappone a quella ordinaria”.

Nel procedimento in questione, per il Tar non sussiste né l’incompetenza del Commissario ad Acta Giuseppe Scopelliti in quanto la sua nomina “è stata correttamente effettuata…”, né l’eccesso di potere, poiché la Legge 23 dicembre 2009, n. 191, recante Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato-legge finanziaria 2010, prevede che “il commissario adotta tutte le misure indicate nel piano, nonché gli ulteriori atti e provvedimenti normativi, amministrativi, organizzativi e gestionali da esso implicati in quanto presupposti o comunque correlati e necessari alla completa attuazione del piano”, compresa dunque, sottolinea il Tar, “la riconversione dell’ospedale di Soveria Mannelli”. Il Collegio osserva poi che “ la riconversione dell’ospedale di Soveria Mannelli non passa attraverso la riduzione dei servizi bensì la trasformazione delle prestazioni, con eliminazione dei ricoveri impropri”. E aggiunge “ciò che conta è che la riduzione dei posti letto non implica riduzione delle prestazioni che presentano livelli minimi di efficacia e di efficienza, in uno con il potenziamento dell’assistenza residenziale e domiciliare dei pazienti. A ben considerare, la trasformazione del presidio ospedaliero in questione in ospedale di montagna importa il richiamo ad una tipologia organizzativa che garantisce i servizi necessari per sopperire alle particolare esigenze del territorio…”.

Le considerazioni che hanno indotto il Tar a respingere il ricorso  del Comune di Soveria Mannelli trovano la piena condivisione del Direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, Dott. Gerardo Mancuso, secondo il quale “questa sentenza riconosce la legittimità degli atti adottati per l’attuazione del piano regionale di rientro, in quanto l’azione di riorganizzazione è finalizzata non solo alla riduzione della spesa sanitaria, ma anche all’ottimizzazione dei servizi”.