Alt Art ospita l’artista Saverio Martino e la scrittrice calabrese Ida Perrone

Rende – Un trittico di artisti disparati ma uniti da leggerezza, profondità e passione creativa saranno presentati  giovedì 20 giugno alle ore 19.30 presso la sala d’arte del Parco Alt Art ove opera l’Associazione culturale omonima in Arcavacata di Rende nei pressi dell’Università della Calabria.
La serata, organizzata in collaborazione con il Centro Studi Arte Contemporanea Gianfranco Labrosciano sarà presentata dallo stesso critico d’arte che da anni lavora anche per la promozione della giovane creatività calabrese.
Ed ecco, così che un mobile leggero, una poltrona liberata dalla muraglia della pesantezza, svincolata – grazie all’intuito di Clemente Poli – dall’anomalia linguistica della realtà e corrispondente a uno scarto, una devianza, un’ invenzione magica, intraprendente e autonoma, simile a una pipa che si intrecciano con I Leo, ossia creature terrestri intelligenti che si muovono in mezzo a noi senza che riusciamo a vederli: viaggiano negli universi, percorrono spazi siderali e vivono in zone della terra simili a deserti di pietra o alla superficie lunare. Lanciano dei messaggi come quello dell’arte che si risolve nella rappresentazione di un estraniate operazione archeologica della terra, o del bene universale…Uno di questi esseri eccezionali è Saverio Martino.
Ida Perrone è una presenza feconda e straordinariamente valida della narrativa calabrese.
Leggere i suoi romanzi è un’operazione di verifica della storia e un efficace esercizio di circumnavigazione della società. Il suo ultimo, breve ma intenso romanzo è un consistente documento storico vissuto da un Uomo antico e moderno, carico di nostalgia e di alienazione ma anche di una bruciante attualità.
Il suo libro “L’ ultimo viaggio” edito da Falco Editore è 3° classificato al Premio Letterario “Cantu’” (CO).

Prime indiscrezioni sulle tracce della prima prova

Con la prima prova di italiano iniziano ufficialmente gli esami di maturità e, attraverso un tam tam di notizie che rimbalzano continuamente nella rete, arrivano le prime indiscrezioni sulle tracce.

– Un brano di Claudio Magris tratto da “L’infinito viaggiare” per l’analisi del testo;

– “La vita non è solo lotta di competizione ma anche trionfo di cooperazione e creatività” per il tema generale;

– Relazione individuo/società di massa attraverso i testi di Pasolini, Canetti e Montale per il tema letterario;

– L’argomento dei cosiddetti Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) per il tema storico;

– Stato, mercato e democrazia per quello socio-economico;

– Gli omicidi politici per l’articolo storico-politico;

– “La ricerca deve scommetere sul cervello” per il tema di carattere scientifico

Ancora scosse di terremoto

CATANZARO – Una scossa di terremoto di magnitudo 2.5 è stata registrata al largo delle coste occidentali della Calabria, davanti alle province di Catanzaro e Vibo Valentia. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 39,3 km di profondità ed epicentro non lontano dai comuni catanzaresi di Falerna, Gizzeria e Nocera Terinese e di quelli vibonesi di Briatico e Pizzo. Non si registrano danni a persone o cose.

CROTONE / Eramo saluta e passa alla Sampdoria

“Il Football Club Crotone comunica di aver risolto a favore dell’U.C. Sampdoria l’accordo di partecipazione relativo al diritto alle prestazioni sportive del centrocampista Mirko Eramo“. Recita cosi la nota diffusa in serata dall’ufficio stampa dell’F.C. Crotone.

Eramo, 24 anni, aveva esordito con la maglia degli squali il 18 settembre 2010 giocando dal primo minuto la partita AlbinoLeffeCrotone finita 1-1; Il  5 aprile 2011 aveva realizzato invece la sua prima rete con gli Squali nella partita contro Ascoli 1-0, al termine di una lunga azione personale. Il giovane centrocampista lascia quindi Crotone dopo tre stagioni (103 presenze complessive) e 11 reti realizzate ( di cui 7 in 40 partite  nell’ultima stagione, suo  miglior bottino personale in carriera).

Dichiarazione della Vicepresidente Stasi sul nuovo patto della salute

CATANZARO– La Vicepresidente della Regione Antonella Stasi, in merito al confronto tra le Regioni con il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha rilasciato la seguente dichiarazione:“Prendiamo atto con soddisfazione delle dichiarazioni del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin di voler procedere ad avviare un serrato confronto con le Regioni, per redigere il nuovo ‘Patto per la Salute’ e della volontà del Governo di porsi il problema della copertura dei due miliardi, con gli strumenti dovuti, per scongiurare l’aumento dei ticket a partire dal 1 gennaio 2014. Ora più che mai è necessario ridisegnare una sanità nazionale condivisa che bilanci la sostenibilità economica e l’assistenza, così come affermato dallo stesso Ministro. La Calabria si avvia alle fasi terminali del piano di rientro, ed ha quasi raggiunto il riequilibrio del bilancio sanitario regionale. Ma ora comincia la fase più delicata e pericolosa. Il Presidente Scopelliti e tutti i manager stanno lavorato per la riduzione delle spese, attraverso serrate azioni di controllo e monitoraggio e con l’introduzione di nuove procedure e modi di governare la spesa. Sono state eliminate sacche di sprechi – ha aggiunto la Vicepresidente Stasi – il blocco del turnover ha riequilibrato i numeri relativi alle risorse umane impiegate, i ricoveri impropri sono diminuiti drasticamente ed il tasso di ospedalizzazione è rientrato nei parametri medi nazionali. Ma ora bisogna procedere con il rilancio e primo fra tutti occorrerà procedere finalmente allo sblocco del turnover in forma più consistente rispetto al 15% concesso. Apprezziamo da parte del Ministro l’aver accolto la richiesta pervenuta dalla conferenza delle Regioni in merito alla necessità di rivedere le norme che regolano i piani di rientro, e riscrivere insieme con le regioni le nuove regole. La Sanità in Calabria e in quasi tutte le Regioni del sud ha bisogno di essere aiutata, e questo è un grido d’allarme che il Presidente Scopelliti ed i Presidenti delle altre Regioni meridionali hanno lanciato da tempo.  La Regione Calabria – ha successivamente dichiarato la Vicepresidente Stasi – ha dimostrato che in merito all’acquisto di beni e servizi i costi medi nel 2011 e 2012 sono stati mediamente inferiori alla media nazionale, pertanto ben venga il riequilibrio attraverso l’applicazione dei costi standard. Ma quello che occorre recuperare più di tutti è la sperequazione esistente in termini di trasferimenti statali. Infatti ogni cittadino calabrese prende 1704 euro, contro una media nazionale di 1851 euro, dunque 147euro in meno rispetto ad altri cittadini italiani. Questi fondi in più, pari a circa 280 milioni di euro ogni anno – ha concluso la Vicepresidente Stasi –  consentirebbero alla regione di uscire velocemente dal piano di rientro, ma, soprattutto consentirebbero subito nuovi investimenti per dare slancio e riequilibrare la tipologia di servizi sanitari erogati rispetto alle regioni del nord e, dunque, recuperare in termini di competitività per abbattere la mobilità extra regione”.

 

 

Laura Stancanelli vincitrice dell’International Artists Residency

CATANZARO– Laura Stancanelli è la vincitrice della Borsa di studio internazionale per un giovane artista calabrese promossa dal MARCA in collaborazione con la Dena Foundation. Giunta alla terza edizione, consente l’accesso alla International Artists Residency dell’Omi International Arts Center nello stato di New York.
Dopo Domenico Cordì e Alessandro Badolato, vincitori nelle precedenti edizioni, è la prima volta che l’ambito riconoscimento viene assegnato ad una donna. Quest’anno, del resto, la presenza femminile è stata particolarmente qualificata e, non a caso, la commissione ha voluto dare una menzione speciale alla seconda classificata, Silvia Pujia. Nel rosa dei finalisti anche Sebastiano Dammone Sessa; i tre artisti si troveranno nuovamente insieme in autunno per partecipare alla mostra promossa dal MARCA. Il verdetto è stato annunciato martedì 18 giugno in un incontro al MARCA dedicato alla stampa a cui hanno preso parte Wanda Ferro, commissario straordinario della Provincia di Catanzaro, il presidente della Dena Foundation Giuliana Setari e il direttore artistico del MARCA Alberto Fiz. Accanto a loro era presente Serena Carbone, che ha svolto il ruolo di coordinamento e i tre artisti finalisti.
Il premio è stato assegnato da una commissione internazionale a cui hanno partecipato, insieme a Giuliana Setari e Alberto Fiz, anche la critica francese Valentine Meyer e la scrittrice belga, oltreché critica d’arte Charlotte Bonduel.
La giuria ha riconosciuto nel lavoro di Laura Stancanelli Listening Room “la capacità di conciliare l’aspetto relazionale dell’opera d’arte con un’attenta indagine formale e plastica. La sua installazione interagisce con il pubblico che si trova nelle condizioni di ascoltare le voci trasmesse dagli apparecchi audio inseriti all’interno delle pareti e nello stesso tempo di essere ascoltato.”
L’artista, che si è formata all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, indaga lo spazio sia da un punto di vita sociale, sia come area nella quale combinare elementi plastici per lo più modulari. La componente sociale caratterizza anche l’indagine di Silvia Puja a cui è stata assegnata la menzione per aver intrapreso una ricerca di notevole interesse che modifica il rapporto tra spettatore e fruitore dell’opera d’arte. Tra gli artisti finalisti, ha suscitato notevole interesse anche l’indagine di Sebastiano Dammone Sessa che ha saputo modificare gli elementi tradizionali della pittura procurando un sentimento di progressiva instabilità.
“Sono molto orgogliosa che la collaborazione con la Dena Foundation abbia dato risultati così significativi per il nostro territorio”, ha affermato Wanda Ferro, commissario straordinario della Provincia di Catanzaro. “L’arte giovane ha dimostrato un alto livello qualitativo e una specifica attenzione nei confronti delle problematiche sociali. Mi ha fatto molto piacere, inoltre, che a vincere l’edizione di quest’anno sia stata una donna a conferma di come le figure femminili siano sempre più determinanti anche nell’ambito della ricerca artistica”. E’ stata la Dena Foundation, che fin dal 2001 destina una borsa di studio ad un giovane artista proveniente dall’Italia centro-meridionale, a proporre il sostegno alle nuove espressioni artistiche calabresi, indirizzando proprio a questa regione l’importante riconoscimento. Il focus del progetto si è concentrato su Catanzaro, la città che attraverso il MARCA, l’Accademia di Belle Arti, Intersezioni, il Parco Internazionale della Scultura ha dato in Calabria il maggior impulso alla divulgazione e alla conoscenza dell’arte contemporanea attraverso una serie d’iniziative di carattere internazionale che hanno avuto un impatto determinante sul territorio. Alberto Fiz, insieme a Giuliana Setari ha rilevato come l’opportunità rappresentata dalla borsa di studio internazionale sia stata ampiamente recepita: “Il progetto ha assunto l’aspetto di un laboratorio creativo dove il museo è coinvolto in maniera diretta anche attraverso la realizzazione di uno specifico progetto espositivo. Da undici anni l’attività della Dena Foundation è quella di promuovere e favorire l’attività dei giovani artisti italiani all’estero con un programma di valorizzazione che ha dato risultati particolarmente incoraggianti.”
L’edizione 2013, poi, ha permesso anche ai critici presenti sul territorio di fare le loro proposte attraverso una serie di segnalazioni realizzate da Andrea Romoli Barberini, Lara Caccia, Teodolinda Coltellaro, Rosaria Iazzetta e Giovanni Viceconte. Sono stati oltre 30 gli artisti indicati e su questi la commissione ha fatto le sue scelte.

L’Omi International Arts Center
E’ sede della International Artists Residency. Si trova nella Hudson River Valley, all’interno dello stato di New York. Qui, ogni anno, nel mese di luglio, si riunisce un gruppo di circa trenta artisti provenienti da vari paesi del mondo, selezionati fra migliaia di candidati. Sotto la guida di un curatore internazionale di grande prestigio, gli artisti condividono e scambiano idee, mettono a confronto le proprie esperienze, approfondiscono la conoscenza della scena artistica degli altri paesi, incontrano critici, curatori e galleristi di New York e soprattutto elaborano un nuovo progetto che nella fase di selezione è stato approvato dalla commissione internazionale. La residenza ha la sua fase di presentazione ufficiale nell’Open Day Weekend, durante il quale si danno appuntamento all’Omi International Arts Center alcune delle più note personalità della scena artistica newyorkese che visitano gli studi degli artisti e visionano le opere prodotte durante il loro soggiorno. Dena Foundation Registrata nello Stato di New York nel 2001 come organizzazione non-profit, la Dena Foundation for Contemporary Art è retta da un Board of Trustees composto da Giuliana Setari Carusi, presidente, Nicola Setari, trustee e segretario generale, Josée Reboul, trustee e tesoriere, Antoine de Galbert, Pierluigi Lanza, Cynthia Milani Sanders, Dora Stiefelmeier, trustees. La missione della Dena Foundation è promuovere la diffusione delle arti visive contemporanee, sostenendo giovani artisti a livello internazionale e in una prospettiva di scambio. Con l’intento di rafforzare i legami e le interazioni tra la cultura italiana e quella di altri paesi, le sue iniziative coinvolgono, in primo luogo, artisti emergenti che vivono in Italia, promuovendone e favorendone la mobilità. Attraverso programmi di residenza, incontri, seminari e tavole rotonde, la fondazione contribuisce a creare una reale sinergia tra artisti, critici, direttori di programmi di ricerca e professionisti del mondo dell’arte. La fondazione ha istituito inoltre un premio internazionale, il Dena Foundation Art Award, destinato a giovani artisti che hanno realizzato un’opera a forte rilevanza sociale nello spazio pubblico. La fondazione contribuisce infine alla produzione e alla pubblicazione di opere di artisti. La fondazione definisce gli obiettivi e i progetti da intraprendere consultandosi con il comitato scientifico, composto da Carolyn Christov Bakargiev, direttrice Documenta 13, Kassel, 2012, Helmut Friedel, direttore della Städtische Galerie im Lenbachhaus di Monaco, Hans Ulrich Obrist, co-direttore delle esposizioni e dei programmi e direttore dei progetti internazionali della Serpentine Gallery di Londra, Roberto Pinto, storico dell’arte e curatore indipendente, Dora Stiefelmeier, direttrice di Zerynthia associazione per l’arte contemporanea e di RAM – radioartemobile.

La vincitrice e gli artisti finalisti:

Laura Stancanelli è la vincitrice dell’International Artists Residency 2013. Nata a Catania nel 1982, attualmente vive e lavora tra Catanzaro e Bologna. Consegue il Diploma di Laurea di I Livello in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo con indirizzo Scenografia, presso I’Accademia “P.Vannucci” di Perugia, e quello di II livello nel 2013 presso I’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, nella Scuola di Scultura.
La sua ricerca mixa linguaggi differenti, dall’installazione, alla performance, al video, mentre trasversale ad essi, si muove la passione per la scenografia che stimola nella ricerca un’attenzione costante verso la composizione spaziale. Così, la Stancanelli indaga lo spazio sia da un punto di vita sociale, come contenitore di relazioni umane, sia sotto un aspetto prettamente formale, come area nella quale combinare elementi plastici per lo più modulari. Da una parte la relazione quindi, dall’altra la composizione delle forme, con l’obiettivo di creare esperienze estetiche all’interno di ambienti sociali. Nella sua pratica artistica fondamentale, infatti, risulta il coinvolgimento dello spettatore-fruitore, parte integrante di un comune sentire, teso al fare arte “insieme”.
L’idea progettuale presentata da Laura Stancenelli è “Listening Room”, un’installazione ambientale costituita da pannelli modulari con pareti forate – come fossero buchi di tarli. L’effetto ricercato è quello di esasperare l’instabilità e la precarietà dell’ambientazione con la quale il pubblico è chiamato a relazionarsi. Nei fori realizzati a parete verranno impiantati degli apparecchi audio dai quali si udiranno delle voci, testimonianze precedentemente raccolte da un gruppo di persone che necessita ascolto. Le dimensioni dell’ opera site specific sono variabili ma tali da occupare diversi metri di suolo pubblico, perché lo spazio – ritagliato nel contesto rurale dell’Art Omi Center – possa accogliere più persone.

Silvia Pujia nasce a Lamezia Terme (CZ), nel 1985. Attualmente opera tra Lamezia Terme e Roma, dove sta ultimando il Master in Curatore di arte contemporanea presso l’Università di Roma La Sapienza. Affianca alla pratica artistica quella critica e curatoriale. Nel 2008 consegue, infatti, la laurea triennale e nel 2010 la specialistica, con una tesi su Stalker/Osservatorio Nomade, Laboratorio di Arte Urbana, con cui tutt’oggi collabora. Nell’estate 2012 vince insieme a Maria Teresa Zingarello un residenza d’artista presso il Centro d’arte La Chambre Blanche in Quebec, Canada.
La sua ricerca indaga, attraverso le azioni performative, le dinamiche sociali che interessano gli spazi di risulta, intesi come luoghi da riqualificare attraverso pratiche di socializzazione. La metropoli, con i suoi vuoti e i suoi “pieni”, è al centro della sua attenzione. Silvia Pujia elabora per il concorso un’idea progettuale in continuità con la ricerca condotta fin ora, incentrando il lavoro, sia nella fase processuale che in quella preliminare, sulla “relazione”; la pratica artistica, così vissuta, diviene un’ esperienza performativa che tenta di agire ed incidere sullo spazio circostante.
Le linee guida del progetto, prevedono la ricognizione sul territorio (in questo caso quello periferico allo Stato di New York, dove si trova l’Art Omi Center); la mappatura del contesto; la rilevazione delle dinamiche sociali; l’entrata in relazione con la natura del luogo (conformazione fisica e geopolitica, oltre che sociale, ed in questo caso prettamente internazionale per la presenza di artisti da tutto il mondo); la presa di posizione riguardo ad un tipo di approccio o intervento da sviluppare; il dar luogo a delle occasioni di socialità nella forma delle già sperimentate piattaforme relazionali, ovvero “dispositivi per microcomunità”.

Sebastiano Dammone Sessa nasce nel 1981 a Montreux (CH), frequenta l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro dove consegue il Diploma di Laurea di I e II livello in Arti visive e discipline per lo spettacolo, con indirizzo Decorazione. Nel 2011 partecipa alla Residenze d’artista “Sulle orme di Marco Polo, cento pittori italiani dipingono Hangzhou”, a cura di Assoartisti – Confesercenti e Hangzhou Cultural Brand. Progetto comunitario Italia – Cina.
Nella sua ricerca, la componente artigianale, legata “al fare”, ha un ruolo centrale. Dammone Sessa realizza, infatti, una serie di oggetti regolari, giocando sulla duplicità dell’uno. Particolarmente legato al legno e alla carta, lavora i materiali secondo un processo per accumulo e stratificazione, associati alle dinamiche del tempo e della memoria, al quale poi subentra la sottrazione, minimale e geometrica.
Sebastiano Dammone Sessa ha presentato per il concorso un’ipotesi di lavoro basata sull’elemento scultura, quale sintesi di equilibrio e armonia. L’origine e la conseguente composizione formale dell’oggetto vengono messi in discussione e contaminati, prima, dalla pratica della stratificazione, poi da una serie di forze interne (rappresentate in questo caso da elastici), giocando sulla distorsione e sull’alterazione della forma-oggetto. Dammone Sessa sceglie ed usa materiali apparentemente lontani e discordanti, come legno e lattice, carta e piombo, colla e acqua, proprio per rafforzare il concetto dialettico di compenetrazione e tensione tra materiali di natura differente.

 

Il Presidente Scopelliti interviene sull’ospedale di Castrovillari

CATANZARO– Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta –  ha ricevuto, a palazzo Alemanni, una delegazione dei sindaci dell’area del Pollino della Sibaritide e della Valle dell’Esaro per un confronto sull’ospedale spoke di Castrovillari. L’incontro è avvenuto alla presenza del Sindaco di Castrovillari e presidente del Comitato territoriale Mimmo Lo Polito, e dei consiglieri regionali Giulio Serra e Gianluca Gallo. All’attenzione del governatore e commissario ad acta Scopelliti è stato sottoposto un documento sottoscritto dal tavolo permanente per la sanità (che coinvolge la conferenza dei sindaci il mondo associazionistico, le rappresentanze politico-istituzionali e sindacali del territorio) in cui vengono specificate le questioni prioritarie da affrontare per superare le criticità riscontrate – si legge nel documento – “per la mancata attuazione del decreto 18 del 2010, del decreto 106 del 2011 e del decreto 103 del 2012”. Il Presidente Scopelliti, dopo aver ascoltato le istanze e le denunce sulle problematiche connesse alla gestione del presidio ospedaliero di Castrovillari, ha assunto l’impegno di convocare una riunione nelle prossime settimane alla quale prenda parte anche il Direttore generale dell’Asp di Cosenza Gianfranco Scarpelli.  

“Ho accolto con molto favore la possibilità di un incontro – ha dichiarato il Presidente Scopelliti – proprio perché ritengo sia fondamentale l’ascolto delle istanze dei territori per rendere più incisiva e efficace la nostra azione di riorganizzazione razionalizzazione del settore nella nostra regione, dopo anni e anni di mancata gestione e programmazione. Tengo a ribadire che l’ospedale spoke di Castrovillari non è mai stato penalizzato. Fatta questa precisazione è mia ferma intenzione superare le criticità rilevate chiarendo, punto per punto, con il dg Scarpelli le motivazioni della mancata attuazione dei decreti che io stesso ho firmato e sono diretta espressione dell’indirizzo che ho voluto dare alla riorganizzazione della rete ospedaliera regionale. Dobbiamo rendere funzionante quanto previsto dal piano per dare risposte concrete ai cittadini. Oggi non ci è possibile venir meno a quelle che sono le indicazioni ministeriali e ho chiesto ai manager di individuare le strategie per garantire la piena funzionalità delle strutture ospedaliere e dare risposte immediate ai territori. Il nostro obiettivo è azzerare al più presto il deficit per liberare risorse da investire in questo ed in altri settori e stiamo studiando con Agenas una rimodulazione del piano operativo che, se verrà accolta al tavolo Massicci, ci consentirà di aumentare i posti letto anche nel cosentino. Ci stiamo impegnando per ristabilire una situazione di normalità con l’obiettivo di garantire il diritto alla salute di tutti i cittadini calabresi. Abbiamo migliorato decisamente i bilanci ed al contempo abbiamo innalzato la qualità dei servizi sanitari offerti con indicatori che ci confortano sulla bontà della strada intrapresa”.

“La vita a chi la vive”, manifestazione per i giovani di Castrovillari

CASTROVILLARI“L’Amministrazione comunale di Castrovillari, con la direzione del Maestro Luigi Le Voci, organizza <La vita a chi la vive>”. Lo rende noto il Sindaco, Domenico Lo Polito, il quale ricorda che “l’iniziativa artistica-didattica-culturale è rivolta ai ragazzi di età compresa tra i 10 ed i 15 anni e s’inserisce nell’ambito di quelle che preannunciano gli intrattenimenti estivi.” “Un momento– aggiunge il primo cittadino-  che l’artista castrovillarese propone ai ragazzi della città per una compagnia tutta da scoprire, nella quale la conoscenza s’intreccia con momenti ludici come alcune foto nel Rione Civita sul manifesto  testimoniano.”  “La bella esperienza di condivisione- sostiene Lo Polito –  è importante per lo sviluppo di quella umanità, molte volte sopita e che ha bisogno di essere suscitata.” I genitori che intendono far partecipare i propri figli possono dare  la loro adesione a partire dalle ore 10 di giovedì 20 giugno presso l’atrio di palazzo Gallo.

Bisimilia, un campo-studio a Rosarno

ROSARNO– Una vacanza all’insegna dell’utilità sociale e del volontariato. A Rosarno, in Calabria, luogo simbolo del lavoro agricolo dei braccianti stranieri. E’ l’opportunità offerta da Fondazione Integra/Azione e Legambiente, in collaborazione con la cooperativa Abitus. Obiettivo: far vivere un’esperienza comune a 12 persone selezionate, tra i 20 e i 40 anni, caratterizzate dalla sensibilità per l’accoglienza, per la valorizzazione delle diversità e per l’incontro con l’altro.
Il campus, che si svolgerà dal 13 al 20 luglio, si chiama “Bisimilia”, termine che in Africa significa “Benvenuti”. Sette giorni con un intenso programma di formazione per l’aiuto del prossimo – dal supporto psicologico all’orientamento al lavoro e alla mediazione interculturale – e di attività sul campo, dai laboratori di cucina etnica agli incontri con le realtà locali impegnate nel campo dell’immigrazione. L’iniziativa è caratterizzata anche dalla sostenibilità: spostamenti effettuati in bicicletta e in Carpooling.