Sottoscritti protocolli d’intesa per sopperire alla carenza di personale medico di neonatologia ed otorinolaringoiatria

Sono stati siglati in data odierna due protocolli d’intesa tra l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro e l’Azienda ospedaliera “Pugliese Ciaccio” per far fronte  -informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – alla carenza di personale medico nelle Unità operative di neonatologia ed otorinolaringoiatria delle medesime Aziende.

Tali accordi fanno seguito ad un apposito incontro avvenuto nella giornata di ieri e  sollecitato dal Presidente della Regione nella qualità di commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro, Giuseppe Scopelliti, alla presenza del dirigente generale del Dipartimento tutela della salute e politiche sanitarie Antonino Orlando, del  dirigente del settore risorse umane Bruno Zito, del direttore generale dell’Azienda ospedaliera “Pugliese Ciaccio” Elga Rizzo e del direttore generale dell’Asp di Catanzaro Gerardo Mancuso.

L’intesa in questione consentirà di garantire l’erogazione delle prestazioni sanitarie utilizzando indistintamente il personale sanitario sui presidi ospedalieri di Catanzaro e Lamezia, anche al fine di fronteggiare adeguatamente il consueto picco di attività ospedaliera che si registra durante il periodo estivo.

In entrambi i casi le attività saranno organizzate nell’ambito dei Dipartimenti interaziendali funzionali del “Materno infantile” e dell’”Otorinolaringoiatria”

I suddetti accordi consentiranno all’Asp di Catanzaro e all’Ao “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro di rispondere ai bisogni della popolazione dell’area di riferimento, nel settore specifico, condividendone i percorsi clinico-assistenziali, diagnostico/terapeutici, gli standard di appropriatezza delle prestazioni, le “best practice” e i modelli organizzativi, nel rispetto degli attuali indirizzi di programmazione regionale.

Tale modalità organizzativa è stata dettata dalla necessità di garantire le prestazioni sanitarie nell’ambito delle restrizioni al reclutamento di personale sanitario, dovute al vigente blocco del turn over

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