Accusa shock del Licata: il Rende Calcio avrebbe tentato di corrompere alcuni calciatori siciliani, oggi la dura smentita dei biancorossi

Il Rende non ci sta e smentisce, in maniera categorica, le accuse del Licata ai danni del club calabrese. Ma facciamo un passo indietro e torniamo alla partita di ieri, vinta 3-0 dal Rende di Trocini. Secondo quanto riportato da GoalSicilia.it il Rende avrebbe tentato una combine con i siciliani del Licata prima dell’inizio della gara di ieri. La testata online siciliana dihiara che ai calciatori ospiti non sarebbero stati promessi soldi, bensì l’ingaggio per la prossima stagione. Gli stessi avrebbero rifiutato l’accordo per poi mettere al corrente dell’accaduto il tecnico Catanese e i dirigenti. Il club siciliano in mattinata ha presentato un esposto alla procura federale.  Un’ accusa pesante, prontamente smentita dal Rende Calcio con un comunicato stampa, nel quale respinge fermamente l’accusa di combine avanzata dal Sig. Giuseppe Deni, Presidente del Licata. Il club di via Fratelli Bandiera sottolinea, nel suo comunicato, l’integrità morale e sportiva di tutti i propri tesserati.  Inoltre si legge “Le affermazioni del primo dirigente del Licata ledono sia l’immagine sportiva del Rende sia l’immagine etica di una Società che negli anni ha fatto della correttezza, del rispetto una missione di vita. La SS RENDE si dichiara sorpresa ed offesa della leggerezza delle accuse avanzate nel post partita dal Presidente del Licata, esortandolo ad essere più attento e più pacato nelle proprie esternazioni, essendo la società RENDE sinonimo di correttezza evitando così di denigrare il lavoro e i sacrifici quotidiani degli stessi dirigenti biancorossi. Contestando fermamente le dichiarazioni del Sig. Deni che ha buttato del fango gratuito sull’integrità morale dei dirigenti rendesi si sottolinea come sarebbe stato opportuno, eventualmente, denunciare subito tali nefandezze qualificando il presunto interlocutore. Altresì il Rende si dichiara disponibile a qualsiasi forma di collaborazione con la giustizia sportiva al fine di continuare a garantire la grande trasparenza e il valore di lealtà sportiva che da sempre ne fanno una Società senza macchia e si riserva di tutelare la propria immagine e la Società nelle sedi opportune”.

Un’ accusa forte che mette a rischio il cammino della squadra calabrese, che attualmente sta lottando per rimanere in serie D. Si attende ora la risposta del Licata che, come tutti sanno, ormai è retrocesso in eccellenza.

 

Gaspare Guzzo Foliaro

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