Disfatta del Catanzaro alla prima di Dionigi

Catanzaro – Matera 0-2

CATANZARO (3-4-3): Nordi; Riggio, Sirri, Gambaretti (29′ st Nicoletti); Zanini, Onescu, Benedetti (29′ Marin), Spighi (14′ st Imperiale); Puntoriere (13′ st Infantino), Letizia, Falcone (29′ st Kanis). In panchina Marcantognini, Marchetti, Di Nunzio, Pellegrino, Lukanovic, Anastasi. All: Dionigi

MATERA (4-4-2): Golubovic; Scognamiglio, Mattera, De Franco, Sernicola; Angelo, De Falco, Urso, Giovinco (28′ st Battista); Strambelli (35′ st Maciucca), Casoli (44′ st Buschiazzo). In panchina Mittica, Stendardo, Salandria, Hysaj, Colucci, Tonti, Cornacchia. All: Auteri

ARBITRO: Mei di Pesaro

MARCATORI: 30′ pt Casoli, 49′ st Battista

NOTE: Angoli: 3 per il Matera, 4 per il Catanzaro. Ammoniti Riggio ( C ), Sirri ( C ), Benedetti ( C ), Battista (M). Espulso Scognamiglio (M). Recupero 1′ pt, 5′ st.

CATANZARO – Finisce tra i fischi del Ceravolo l’esordio di Dionigi sulla panchina giallorossa. Contestazione per la verità indirizzata più ai calciatori che al nuovo tecnico, che dovrà lavorare innanzitutto per risollevare il morale delle sue truppe.

Primo tempo dai due volti per i giallorossi. Il Matera, ha meccanismi rodati, al contrario del nuovo Catanzaro di Dionigi. Motivo per cui i giallorossi non riescono ad avere una costruzione pulita dell’azione dal basso. I padroni di casa hanno però altre armi per provare a colpire: adottano una serie di marcature a uomo aggressive a tutto campo, in modo da creare duelli individuali che disturbino anche la fase iniziale del possesso Lucano, in cui, come da volontà di Auteri, sono coinvolti anche portiere e difensori. Le marcature preventive funzionano, e il Catanzaro riesce a creare alcune occasioni proprio dal recupero palla nella metà campo avversaria, come al 25′, quando Onescu ruba palla a De Falco, prova la conclusione ma spedisce alto sopra la traversa. Il Matera dal canto suo adotta uno schieramento fluido: 3-4-3 in fase offensiva pronto a diventare 4-4-2 quando la palla è tra i piedi degli avversari. A determinare il cambio di modulo è lo scivolamento di Scognamiglio da centrale di destra della difesa a 3 a terzino della difesa a 4, con Sernicola che sul lato opposto scala da esterno sinistro del 3-4-3 a terzino. E’ proprio il materano classe ’97 alla mezz’ora, nel momento migliore del Catanzaro, a creare i presupposti per il vantaggio: riceve palla largo in isolamento contro Spighi e lo punta: il terzino giallorosso nulla può contro la velocità dell’ala di proprietà della Ternana che crossa in mezzo e trova De Falco. Nordi respinge la conclusione dell’ex Bari ma si fa cogliere impreparato sulla ribattuta di Casoli. 

Nella seconda frazione i giallorossi cercano di controllare maggiormente il pallone per trovare il pareggio. Ma i nuovi movimenti offensivi sono ancora da collaudare e il Matera riesce ad assorbire piuttosto bene i tentativi avversari. I lucani sfiorano il raddoppio all’8′, quando su una punizione apparentemente innocua la difesa si fa cogliere impreparata: Casoli prende posizione sul proprio marcatore ma, a due passi dalla porta, calcia addosso a Nordi. La situazione però sembra poter svoltare per le aquile: al 12′ Scognamiglio, piuttosto ingenuo, viene espulso per doppia ammonizione. A questo punto Dionigi ci crede e inserisce anche Infantino per Puntoriere, mentre Auteri è costretto a virare sul 4-4-1 in fase difensiva, con Angelo che si abbassa in posizione di terzino e Strambelli che si allarga sulla fascia destra a centrocampo. I padroni di casa cercano strenuamente il pareggio, costruendo soprattutto sul lato sinistro. Proprio da quel lato al 22′ nasce un cross su cui si avventa Falcone, nomen omen, per la rete del pareggio; l’arbitro però strozza l’urlo della curva ovest, annullando il gol per una trattenuta in area di Infantino. La partita si trascina così verso la sua conclusione quando accade l’imponderabile: al 4′ di recupero, sugli sviluppi di una rimessa laterale nella propria trequarti, c’è un’incomprensione tra Nordi e il neo entrato Nicoletti. Urso recupera palla e appoggia a Battista che a porta vuota non può sbagliare: gol del definitivo 2-0 che scatena l’ira del Ceravolo.

Al di là del risultato, è bene rimarcare alcuni aspetti positivi per i giallorossi: nel primo tempo le marcature a specchio sul 3-4-3 avversario hanno funzionato alla perfezione e c’è voluto un grande spunto di Sernicola per creare il vantaggio materano. Bisognerà invece migliorare in fase offensiva, specie nelle combinazioni in fascia che hanno caratterizzato il secondo tempo del Catanzaro. Si spera per Dionigi che le tre settimane di adattamento, da lui pronosticate in conferenza stampa, siano sufficienti.

 

Emanuele Mongiardo

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